È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

In cammino insieme allo Spirito Santo la via che conduce a Dio

La Minaccia del Secolarismo

  • Messaggi
  • OFFLINE
    MARIOCAPALBO
    00 26/03/2012 19:06
    di James Hitchcock
    indice

    La Minaccia del Secolarismo

    di James Hitchcock

     

     

    Parte prima: 

    Il Secolarismo si propone si sradicare la Chiesa dalla società moderna 

    Parte Seconda:

    Campi di influenza in buona parte raggiunti: Istruzione, Famiglia, Sesso, Mass Media, Svago, Governo ...

     

  • OFFLINE
    MARIOCAPALBO
    00 26/03/2012 19:07

    LA MINACCIA DEL SECOLARISMO 

    James Hitchcock 

    Parte prima

     

      Può sopravvivere il cristianesimo in un'epoca che non lascia alcuno spazio a Dio? L'Umanesimo secolare insiste che l'umanità non ha bisogno di Dio. Gli "umanisti" nutrono una ostilità verso il cristianesimo che va oltre la miscredenza personale per diventare minaccia delle libertà religiose.   

    Il Secolarismo è una filosofia i cui aderenti negano persino la Sua esistenza, e pochissimo applicherebbero volentieri a se stessi questo termine. Ciò tuttavia non ne elimina l'esistenza: rende solo più difficile affrontarla e risolverla.

    Ø       Nel Cristianesimo contemporaneo vi sono stati pochi termini soggetti a tanta confusione come questo, e prima che il Secolarismo possa essere capito adeguatamente, è necessario che sia chiarita la terminologia che lo circonda.

    Ø      La parola "secolare" o " secolarismo" derivano dal latino ""saeculum", che sta per "epoca", "tempo". Si riferisce ad un periodo temporale determinato.

    Ø      Quei cattolici che ricordano la liturgia latina ricorderanno la frase: "per omnia specula saeculorum", che veniva ripetuta al termine di diverse preghiere. Di solito viene tradotta con "per tutti i secoli dei secoli" e alla lettera significa "per tutte le epoche delle epoche". 

    Nel Cristianesimo quindi, il saeculum - un'epoca storica particolare - è posta in contrasto con l'eternità.

    Ø       Il secolarista è la persona che limita la propria visuale alle cose del mondo, che non vede o si rifiuta di vedere le cose alla luce dell'eternità. È una ristrettezza mentale, anche se liberamente voluta.

    Ø       Alcuni cristiani "liberali" dicono di non vedere alcun problema in questa tendenza e cercano di distinguere il "secolarismo" dalla "laicità". Affermano che il secondo termine significa che gli esseri umani vivono il presente qui, nel mondo, e che prendono il mondo sul serio. E fin qui va tutto bene.

    Ø      D'altra parte "secolarismo" significa negazione dell'eternità, rifiuto di credere che una tal cosa sia possibile.

    Se questa distinzione in teoria può sembrare buona, nella pratica è difficile da sostenere. L'una tende a sfumarsi nell'altra. 

    Quanti tuttavia fanno una simile distinzione si propongono un obiettivo: tutti viviamo nel tempo e nella storia, e non possiamo sfuggire a questa realtà, neppure se lo volessimo.

    Ø      Il Cristianesimo tuttavia, a differenza delle altre religioni, non è una fuga nel tempo, una scappatoia.

    Ø      Il fatto che Cristo abbia assunto una carne dimostra che anche il tempo e la storia sono benedetti. Viviamo nel mondo e speriamo nel mondo a venire. Dobbiamo prendere sul serio questo mondo, e fare nel nostro meglio mente viviamo qui.

    Ø      Così se "laicità" significa volontà di prendere il mondo sul serio e fare il miglior lavoro possibile mentre ne siamo parte, allora tutti siamo "laici" e secolari.

    Ø      L'accusa talvolta che i credenti Cristiani ignorano i problemi del mondo per rifugiarsi nell'eternità, è assurda.

    Ø      I cristiani si sono sempre fatti notare, ad esempio, per la loro forte vita familiare, e per le innumerevoli istituzioni caritative e di istruzione da essi fondate e sostenute. Molti grandi uomini di Stato sono stati credenti devoti - anche in tempi recentissimi - come ad esempio Conrad Adenauer, tedesco, Charles de grulle, francese, Alcide De Gasperi; e nessuno intende veramente dire che i cristiani svolgano la loro opera peggio dei non credenti.

    Il Cristianesimo insegna che la vocazione a ritirarsi totalmente dal mondo - la vita monastica o contemplativa - è una chiamata relativamente per pochi.

    Ø       Alla maggior parte dei seguaci di Cristo è richiesto di lavorare nel mondo per la loro salvezza, e in quella misura sono "secolari". Parliamo persino di preti "secolari", quando lavorano nel mondo. 

    Esiste tuttavia un'enorme differenza tra Cristianesimo secolare e solo Secolarismo.

    Ø       I cristiani credono che la stessa vita del mondo sia resa possibile dalla vita di Dio: tutto ciò che fanno gli esseri umani è radicato in Dio, e quando la gente abbandona queste radici, perde anche la capacità di fare ciò che è giusto anche in senso solo mondano.

    Ø       Tempo ed eternità, quindi, per i cristiani non sono due opposti: si completano a vicenda. Ma l'eternità ha la precedenza, e non solo perché in realtà dura per sempre, mentre il tempo ha un termine, ma anche perché in realtà è proprio l'eternità a rendere il tempo possibile. 

    In tutto il corso della storia, risalendo all'epoca delle caverne dell'Età della Pietra, ogni società umana di cui siamo venuti a conoscenza, è stata caratterizzata da un senso religioso e da pratiche religiose.

    Ø       Quando arriviamo all'epoca dell'invenzione della scrittura, anche lì troviamo prove di credenze religiose.

    Ø       Per gli uomini la religione è sempre stata una realtà universale, al punto che è giusto dire che invece è ogni forza di miscredenze a doversi giustificare come fatto naturale.

    A giudicare dalla storia e dall'antropologia gli esseri umani sono religiosi per natura, mentre miscredenza e secolarismo risultano proprio una stranezza. 

    La gente tuttavia è stata "mondana" sin dagli inizi del mondo. Non ha pensato solo agli dei, ma anche a procurarsi e a mantenere la proprietà, il piacere e a conservarsi in salute.

    Ø       Come disse un antropologo, quando gli abitanti delle caverne andavano a caccia, non solo eseguivano i loro rituali sacri, ma si dirigevano anche dove sapevano che c'erano molti animali da cacciare. Il Cristianesimo approva lo stesso atteggiamento.

    Ø       In tutte le epoche della storia che si estendono dall'era preistorica fino a circa 300 anni fa, le credenze avevano un ampio contenuto di secolarismo, nel senso di persone la cui mente era più orientata sulle cose del mondo che non su quelle religiose, che il più delle volte si dimenticavano della religione e la cui fede non era poi così forte, ed aveva continuamente bisogno di essere rafforzata. Vi erano anche alcuni atei, anche se resta difficile trovarne delle prove dirette. 

    Ma la vera epoca del secolarismo non inizia fin verso il 1700, quando per la prima volta nella storia occidentale un numero notevole di persone - la maggior parte di quelli che chiameremo "intellettuali" - cominciò ad esprimere dubbi sulle verità del Cristianesimo e ad attaccarle.

    Ø       Sebbene la maggioranza degli occidentali continuò a credere, gli effetti di questo scetticismo cominciarono a diffondersi tra tutte le classi più colte europee e americane.

    Dal 18° secolo le religioni organizzate, ed in particolare il Cristianesimo, nel mondo occidentale stanno sulla difensiva, nonostante i vari periodi di risvegli religiosi. 

    I Secolaristi spesso preferiscono spesso chiamarsi "Umanisti", e anche questo crea dei problemi.

    Ø       In un certo senso, infatti, se non siamo dei cinici irriducibili, tutti siamo umanisti. Lo siamo che nutriamo un grande rispetto verso gli esseri umani e diamo loro una posizione speciale nell'universo. Consideriamo ogni cosa che rende la vita più "humane" - gentilezza, cortesia, compassione, ecc. 

    Si potrebbe dire che in ultima analisi i soli, veri umanisti sono i credenti in Dio, perché credono che Dio ci dia motivi sufficienti per credere nell'uomo. Che poi il vero senso della dignità umana alla fine dipenda dalla fede in Dio, è suggerito dal seguente fatto, piuttosto accattivante:

    Ø      Solo i credenti in Dio riescono sempre più a considerare con ottimismo la propagazione della razza umana.

    -          non credenti sono ossessionati dalla possibilità di essere in troppi, e del tipo sbagliato di persone.

    Ø      Solo i credenti percepiscono pienamente la minaccia alla vita e alla dignità umana contenuta nella crescente accettazione degli aborti e dell'eutanasia.

    Ø      Solo i credenti elevano ancora l'uomo ad uno stato superiore al regno animale.

    I non credenti vogliono mescolarlo alla natura e non vedono, ad esempio, il perché alcuni esseri umani debbano avere dei diritti in un modo che altre specie danneggiate non hanno.

    Ø      Solo i credenti, per la maggior parte, insistono su alcuni standard minimi di dignità e di moralità nel comportamento umano, in particolare nel campo cruciale della sessualità.

    I non credenti pretendono una sempre maggiore tolleranza di ogni cosa. 

    Umanesimo Secolare? 

    Se entrambi i termini "secolarismo" e "umanesimo" sono ambigui, possiamo renderli più chiari mettendoli insieme. "

    Ø      Umanesimo Secolare" significa una filosofia secondo a quale l'uomo insiste di appartenere a se stesso, di non aver bisogno di Dio. Afferma di essere autonomo, libero.

    Ø      Forse questa idea fu proposta per la prima volta dal filosofo tedesco Paul Johann von Feuerbach, che affermava che l'uomo non avrebbe mai potuto essere veramente libero finché fosse esistito Dio, e che Dio, come un grande Padre, avrebbe sempre colpito lo stile di vita dell'uomo.

    In seguito un altro filosofo tedesco, Frederich Wilhelm, Nietzche, proclamò che Dio era morto

    Il secolarismo, o umanesimo secolare, sin dall'inizio ha usurpato per se stesso il vocabolario della libertà.

    Ø      Ha proclamato che il fatto di respingere l'alone religioso avrebbe reso l'uomo libero, ed ha offerto all'uomo il diritto di non credere. La sua forza d'attrazione più seducente è stata semplicemente quella di allargare i campi permessi dell'azione umana.

    Ø      Siamo liberi di credere e di non credere, di andare in chieda o di non andarci, di obbedire o di trasgredire ai dieci Comandamenti, senza timore di coercizione alcuna.

    Ø      Molti cristiani sinceri si sono lasciati ingannare da questa retorica e hanno concluso che il secolarismo è un movimento fondamentalmente benigno, che ha buone intenzioni verso tutti gli uomini e verso tutte le idee umane.

    È tuttavia importante riconoscere che sin dagli inizi l'umanesimo secolare non si è limitato a proclamare la propria indipendenza dalla religione organizzata, ma anche la sua ostilità nei suoi confronti.

    Ø      Il Cristianesimo non è soltanto una istituzione dalla quale i secolaristi intendono liberarsi: è anche una istituzione che ritengono faccia solo del male. 

    Il filosofo francese Voltaire si suppone sia l'autore delle famose frasi: "Non sono d'accordo con quanto dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo."

    Ø      È una formula buona all'apparenza, spesso citata quale modello di uno spirito tollerante. Ma quello stesso Voltaire (che credeva nel 'buono', ma non nel Dio cristiano) ha anche detto: "L'uomo non sarà mai libero finché non sarà strangolato l'ultimo re con gli intestini dell'ultimo prete." E riguardo alla Chiesa Cattolica: "Stritolate l'infame!"

    Sin dagli inizi il Secolarismo si è dimostrato intollerante verso il Cristianesimo.

    Ø      I secolaristi tuttavia hanno cercato di proiettare un immagine pubblica di se stessi come se fossero i più tolleranti tra gli uomini.

    Ø      Spesso la tolleranza è il risultato dei dubbi sulla verità. Se la gente non riesce a concordare su ciò che è giusto e vero, allora si decide la reciproca tolleranza nelle rispettive opinioni. Ognuno presume di potersi sbagliare e che sia l'altro ad avere ragione, e allora si trattiene dal sospingere troppo lontano le proprie idee.

    Ø      Continuano a ripeterci che dovremmo rispettare i punti di vista degli altri. 

    Sradicare la Chiesa 

    In pratica tuttavia, ciò per loro non significa affatto che le convinzioni religiose debbano essere rispettate dai secolaristi.

    Ø      La religione non è considerata altro che un errore da sradicare.

    Ø      L'enfasi moderna sulla libertà e sulla tolleranza è servita solo a difendere i diritti dei non credenti a professare la loro miscredenza.

    Ø      In generale non si è considerato che dovesse intendere la tolleranza anche della stessa fede religiosa.

    In un caso dopo l'altro, a partire dalla Rivoluzione Francese del 1789, quando il secolarismo dogmatico ottenne il potere politico,

    Ø      si è sempre mosso contro la Chiesa, chiudendo le scuole religiose, impedendo le manifestazioni pubbliche della fede, espellendo preti e religiosi e talvolta impedendo perfino l'adorazione e le funzioni religiose, e mettendo in prigione chi le praticava.

    Ø      Questi comportamenti sono stati e sono la norma dei paesi comunisti - i comunisti sono pienamente e completamente secolari - ma sono la realtà anche di alcuni paesi democratici, come il Messico, per pur con minore intensità. 

    É facile vedere i motivi di queste persecuzioni:

    Ø      l'Umanesimo Secolare, considerando l'uomo il giudice ultimo del bene e del male e la "religione umana" la sola sorgente di verità,

    Ø      considera ogni credenza religiosa come falsa e persino dannosa.

    Ø      Le persone che credono in un Dio personale e nella Scrittura ispirata, in una Chiesa fondata divinamente e in una legge morale proveniente da Dio, sono trattati come adulti che in qualche modo continuano a credere a babbo Natale. Sono giudicati  pericolosamente al di fuori del contatto con la realtà, persone senza speranza, che per il loro bene e per il bene della gente vanno spogliati di quella falsa credenza.

    Un importante umanista inglese, H. J. Blackman, disse delle madri cattoliche che "sono cattive madri perché, sapete bene, allevano i figli nel rispetto e nell'obbedienza ai preti e li abituano a credere a un fardello di superstizioni e di perversi nonsensi." 

    Il secolarismo moderno, quindi, non combatte solo per il proprio diritto ad esistere - sebbene cerchi di dare l'impressione  che quello sia il motivo della sua battaglia - ma anche per il diritto ad opprimere la religione e, possibilmente, a distruggerla. In paesi democratici come gli Stati Uniti la maggior parte dei secolaristi sostiene l'azione diretta per sopprimere la religione.

    Ø      Concedono” che la gente abbia  il diritto legale di credere a idee false e a adorare dei inesistenti.

    Ø      Vogliono tuttavia negare alla religione ogni espressione pubblica e legittima, qualsiasi influenza sulla vita pubblica, e rendere talmente difficile la vita della Chiesa che solo i credenti più fedeli continueranno ad esser loro leali.

    Se non possono distruggere la religione, sperano vivamente di ridurne i seguaci ad una setta minuscola ed incospicua.

    Viviamo in un'epoca ecumenica e siamo stati condizionati a pensare che, mentre prima le animosità religiose erano forti e appassionate, ora si sono per lo più placate e viviamo in un'epoca di reciproca tolleranza.

    Ø       Per quanto una cosa simile possa essere vera tra le varie religioni, non lo è affatto tra gli umanisti, che ancora non hanno avuto il loro Concilio Vaticano II.

     

    Nel 1933 gli Umanisti americani redassero un "Manifesto Umanista", una specie di Credo composto principalmente dall'influente filosofo ed educatore John Dewey.

    Ø       Soffiava ostilità ad ogni pagina, o quasi, nei confronti del Cristianesimo.

    Ø       Quarant'anni dopo ne venne compilata una edizione riveduta, che non si tirò indietro da nessuna delle posizioni precedenti.

    Le religioni tradizionali erano considerate dannose sia alla persona, sia alla società. 

    L'intellettuale anticattolico del 20° secolo più influente in America è stato Paul Glanshard, un umanista secolare militante.

    Ø       Sebbene i suoi attacchi alla Chiesa Cattolica fossero espressi più che altro velatamente, nei termini di accusare la Chiesa di essere nemica della libertà, egli pose anche la domanda:

    Ø       "Perché permettete alla stranezza cristiana dell'Esercito della Salvezza di fiorire accanto alla scienza scrupolosamente accurata, come se fossero gemelli legittimi della nostra cultura, quando sapete che la dottrina cristiana della salvezza non è vera?"

    Pur non avendo spiegato bene cosa intendesse per "permettere", le sue parole possono essere considerate una minaccia di possibile soppressione, per il tempo futuro, delle libertà religiose. 

    I secolaristi ritengono che nessuna persona intelligente e sincera possa essere un credente religioso.

    Ø       Tutta la fede religiosa, quindi, va considerata come frode o ignoranza, e nessuna delle due può avere dei diritti.

    I secolaristi, quindi, non sono interessati al dialogo con i credenti. A loro interessa solo la conversione al loro modo di vedere le cose.

     

    Dalla rivista: New Covenant, Maggio 1980

  • OFFLINE
    MARIOCAPALBO
    00 26/03/2012 19:08

    LA MINACCIA DEL SECOLARISMO 

    James Hitchcock   

    Parte seconda   

      "Oggi la funzione è stata sospesa

    per temporanea mancanza di fede." 

    "Persino molti membri delle Chiese hanno un modo essenzialmente secolare di considerare il mondo."

    L’Istruzione

    Il campo cruciale per la filosofia del secolarismo è stato quello dell'istruzione, poiché qui - assieme all'influenza della famiglia - stanno i mezzi principali mediante i quali sono valutate le credenze della gente e formati i loro valori.

    Ø       I primi secolaristi, nel 18° secolo, erano convinti che il loro primo compito cruciale fosse quello di distruggere l'influenza della Chiesa sull'istruzione, e per questo le scuole religiose vengono chiuse laddove gli umanisti militanti salgono al potere.

    Ø       In America le scuole gestite da Chiese hanno il diritto legale di esistere, sebbene dal 1923 sia stata fatta una sfida legale alla loro esistenza che arrivò fino alla Corte Suprema.

    Ø       Negli anni passati l'Internal Revenue Service, che garantisce l'esenzione delle tasse a queste scuole - e alcuni reparti statali di istruzione - hanno fatto nuovamente pressione sulle scuole religiose, ponendo standard operativi che potrebbero tarparle gravemente e infine costringerle alla chiusura. 

    La forma più evidente di discriminazione nei loro confronti, tuttavia, è stato il rifiuto continuo e dogmatico di concedere loro qualsiasi forma di aiuto pubblico, anche se cattolici, ebrei e luterani sono costretti a pagare il doppio per l'istruzione dei loro figli.

    Ø       Gli oppositori degli aiuti pubblici spesso rivendicano piamente che gli alti principi della Costituzione impediscono tali aiuti, per quanto a loro piacesse concederli.

    Ø       Ma se esaminassimo le credenziali di chi si oppone a tali aiuti, si scoprirebbe che cadono generalmente in due categorie: gli anti-cattolici, e quelli che credono che qualsiasi istruzione religiosa sia cattiva e che sono contrariati per l'esistenza delle scuole religiose.

    -         Sanno bene che l'inflazione minaccia l'esistenza della maggior parte delle scuole religiose. Oggigiorno solo pochissime istituzioni caritatevoli in senso ampio - scuole, ospedali, musei, zoo, ecc. - riescono a sopravvivere senza fondi pubblici.

    -         Ma tali fondi sono negati alle scuole religiose proprio per rendere difficile la loro sopravvivenza.

    -         E sebbene si dica che molti altri diritti - come l'aborto - abbiano bisogno del sostegno pubblico affinché i poveri possano esercitarli, il diritto a dare ai propri figli un'istruzione religiosa non rientra in tale esigenza.

    Mentre il governo rende sempre più difficile alle Chiese mantenere le loro scuole, si assicura anche che nessuna influenza religiosa penetri nelle scuole pubbliche.

    Ø      I Tribunali vigilano in modo fanatico sui minimi segni di influenza "settaria" - non solo preghiere, ma anche momenti di silenzio, non solo la Bibbia studiata nelle aule ma anche i gruppi di studio biblico al di fuori dell'orario delle lezioni.

    Ora, ad esempio, si possono esporre i ragazzi alla propaganda della Programmazione Familiare, ma a niente che abbia un carattere specificamente religioso. 

    Qui il secolarismo ha vinto una delle sue battaglie più notevoli.

    Ø       Si suppone che per legge le scuole debbano essere neutrali tra le varie religioni e tra il credere e il non credere. Ma la vera neutralità dovrebbe trattare allo stesso modo tutte le religioni. Le scuole pubbliche americane invece, devono snobbare tutte le religioni.

    Ø      Gli insegnanti delle scuole pubbliche in generale non attaccano la religione in pubblico, pur facendolo spesso a livello collegiale.

    Ø      Un insegnante pubblico che tuttavia avesse il coraggio di fare attacchi aperti alla religione e di metterla il ridicolo, manterrebbe più facilmente il lavoro di quello che esprimesse apertamente in classe la propria fede. Un insegnante che come lettura assegnasse la Bibbia, rischierebbe di perdere il posto; non così chi, ad esempio,  assegnasse di leggere opere dell'anti-cristiano  Tom Faine. 

    Affinché il Secolarismo funzioni nelle scuole non è tuttavia necessario che queste siano apertamente ostili alla religione. Basta che la ignorino.

    Ø       Così gli studenti escono con l'impressione che essa non abbia alcuna importanza o che, se ne ha, è una questione puramente personale e privata.

    Ø     Si abituano all'idea secolare che tutti gli argomenti, inclusi quelli cruciali del valore morale, siano decisi indipendentemente da qualunque considerazione religiosa.

    Ø      I vostri figli in particolare, i bambini, per i quali gli insegnanti rappresentano figure potenti quasi quanto i genitori, con tutta probabilità concluderanno che se l'insegnante non parla mai di Dio o di Gesù, Dio e Gesù non devono essere pii così importanti

    Famiglia e Sesso 

    Strettamente legata all'istruzione è l'autorità della famiglia, che l'insegnante cattolico ritiene la prima responsabile dell'istruzione dei figli. Molti secolaristi, forse la maggior parte di loro, sono persone di famiglia: mariti, mogli, genitori.

    Ø      È tuttavia vero che il secolarismo è ambivalente verso la famiglia, e tende all'ostilità. L'attacco alla religione e alla famiglia vanno quasi di pari passo.

    Ø      Per poterlo capire è necessario capire molte ammissioni del secolarismo, discusse raramente. Le più importanti tra queste riguardano la libertà e il progresso. 

    L'idea del progresso secondo il modello oggi conosciuto, prese forma per la prima volta tra i pensatori del 18° secolo: l'idea cioè che se la volontà umana – se sono create le condizioni adatte - continua quasi automaticamente a migliorare.

    Ø      I cristiani ovviamente possono accettare quest'idea fino al punto dove è possibile migliorare le condizioni sociali attraverso l'impegno, e nel corso della storia sono molti i cristiani che hanno cercato di farlo.

    Ø       Ma l'idea secolare del progresso si basa sulla convinzione che la natura umana possa essere perfezionata.

    Ø       Nega la realtà del peccato. È fortemente inclinata verso quanto può esservi di nuovo e di innovativo, poiché lì sta il segno del progresso e, di conseguenza, è contraria a tutto ciò che è tradizionale e degno di rispetto.

    La famiglia, la più vecchia istituzione della società umana, non può che essere guardata con sospetto dai secolaristi

    Secondo i secolaristi il  progresso si raggiunge in primo luogo ampliando al massimo le condizioni di libertà umana.

    Ø       In genere, più la gente è libera da leggi, autorità e tradizioni, più se la caverà meglio e più la società sarà in grado di progredire.

    Ø       E mentre, in teoria, ammettono che si può fare abuso della libertà, in pratica la maggior parte dei secolaristi sceglie automaticamente di eliminare i limiti morali e sociali, dove questi esistono.

    Così la famiglia diventa un'istituzione doppiamente sospetta, non solo perché antichissima, ma anche perché è la sede del tipo di autorità umana più potente ed efficace.

    Ø       Di rado rileviamo fino a qual punto l'istruzione formale entri inevitabilmente in conflitto con l'autorità familiare.

    Ø       Mandiamo i figli a scuola perché nella maggior parte dei casi non ci sentiamo adeguati ad istruirli noi stessi.

    Ø       Le scuole religiose esistono perché i genitori vogliono che ai loro figli siano insegnati la fede e le virtù che rafforzano i valori della famiglia, che non si oppongono a queste cose - situazione che non sempre trova corrispondenza nelle scuole organizzate dalle chiese negli ultimi 50 anni.

    Al meglio, nelle scuole pubbliche i genitori possono sperare che non siano minati i loro valori; ma realisticamente, non possono certo sperare che siano rafforzati. 

    Molti secolaristi credono che la famiglia eserciti nel complesso troppa influenza e autorità sui bambini, e considerano la scuola come il veicolo per inculcare nei giovani una giusta visuale progressiva  del mondo, e si dispiacciono che l'influenza dei genitori sia ancora tanto forte da non rendere pienamente efficace il loro indottrinamento.

    Ø      In Bretagna è stata proposta l'abolizione di tutte le scuole religione, e quelle statali devono cercare di contrapporsi consapevolmente all'influenza dei genitori, particolarmente nei campi delle convinzioni morali e religiose. Solo allora i bambini saranno veramente liberi. 

    Il campo più cruciale di questo conflitto è inevitabilmente il sesso, perché le convinzioni ed il comportamento sessuale sono talmente personali, intensi e sensibili, che danno spesso origine ai sentimenti più profondi.

    Ø       Tra scuola e famiglia possono sorgere conflitti sulle convinzioni politiche o su molte altre cose, ma il sesso è quasi sempre il campo di maggiore sensibilità e controversie.

    Ø       È anche il campo in cui viene più gravemente minata l'autorità familiare.

    Ø     Quando funzionari del governo e incaricati ufficiali di agenzie sociali private come quella della Programmazione Familiare insistono affinché i giovanissimi - tra i 14 e i 19 anni (teenagers) - dovrebbero poter praticare l'aborto o ricevere i contraccettivi senza il consenso dei genitori o a loro totale insaputa, sanno esattamente cosa stanno facendo,

    Ø       e pur presentando l'argomento pratico che tali passi siano necessari per impedire maternità indesiderate, sono pienamente consapevoli del fatto che queste non solo indeboliscano, ma arrivino persino a distruggere l'autorità dei genitori;

    Ø       e tale conseguenza è considerata un bene, perché considerano quel campo in cui quella autorità non dovrebbe influire.  

    I programmi obbligatori di educazione sessuale, dai quali è rigorosamente esclusa ogni considerazione religiosa, servono allo stesso scopo.

    Ø       La mentalità secolarista non crede che il processo di istruzione sia positivo se non produce bambini i cui valori siano completamente diversi da quelli dei genitori.

    Ø       E le scuole sono usate deliberatamente per promuovere valori secolari.

    Ø       Sebbene alcuni secolaristi possano mantenere idee piuttosto tradizionali riguardo al comportamento sessuale, hanno istintivamente la tendenza a sostenere ogni tipo di libertà sessuale, dall'idea riflessa che qualunque cosa vecchia probabilmente è sbagliata, e che qualunque siano i confini accettabili del comportamento umano, allargare tali confini sia cosa buona.

    Nel corso degli anni l'Umanesimo Secolare organizzato ha fatto della libertà sessuale una delle sue cause principali, e più il comportamento sessuale devia dalle norme stabilite, più l'umanesimo secolare trova motivo di rallegrarsi

    Quale “Libertà”? 

    Un dogma del Secolarismo è che le azioni umane non hanno alcun significato soprannaturale o religioso, e che quindi gli esseri umani possono fare tutto ciò che vogliono, purché non facciano del male agli altri.

    Ø       Ma anche questa restrizione lascia spazio quando i fatti diventano davvero sconvenienti e inconvenienti come l'aborto e l'eutanasia.

    Ø      La libertà del comportamento sessuale costituisce per i secolaristi un caso-prova importante per dimostrare che la gente non deve affatto stare soggetta all'autorità di una legge morale più grande dei loro desideri. È importante anche per emancipare la gente - e in particolare i giovani - dall'influenza della Chiesa e della famiglia. 

    Presi singolarmente, gli umanisti secolari possono non essere degli edonisti,

    Ø      ma sostengono le attività edonistiche - sesso extraconiugale, omosessualità, pornografia, uso indiscriminato della droga - perché tali attività coinvolgono l'asserzione da parte dell'uomo della propria libertà da ogni freno, e danno un forte colpo ad ogni moralità tradizionale.

    Ø       Questa filosofia secolarista sta permeando il sistema educativo (americano, ma anche di diversi altri paesi) da quasi settant'anni, e talvolta anche di più, e spesso ha permeato anche molte università.

    Ø      Di conseguenza è arrivata a dominare gran parte del pensiero delle classi istruite americano (e di molte nazioni occidentali): insegnanti, legali, medici e politici

  • OFFLINE
    MARIOCAPALBO
    00 26/03/2012 19:09

    I Mass Media 

    La società comune è stata a lungo tenuta all'oscuro di questo fatto, perché molte persone a livello individuale sono credenti devoti, e dapprima il programma dei secolaristi non è stato rivelato pienamente.

    Ø      Ma con la rivelazione di quei piani, le principali associazioni professionali - come l'Associazione Nazione dell'Istruzione, l'Associazione Americana dei Medici, quella dei Bar e altre hanno dimostrato di sostenere volentieri quel programma. L'atteggiamento implicito dei loro leader è questo:

    Ø      "I singoli medici, legali o insegnanti possono anche essere dei credenti, ma la loro fede è cosa puramente privata e non dovrebbe influenzare la linea di condotta pubblica."

    Ø      Tuttavia, la maggiore evidenza del trionfo della mentalità secolarista la troviamo dei mezzi di comunicazione pubblici e privati.

    Si scherzata sul fatto che Dio e la maternità fossero due cose inattaccabili. Ma negli ultimi decenni entrambi sono diventati assai vulnerabili. 

    Oggi i mezzi di comunicazione sono saturi di propaganda anti-religiosa, e anti-cattolica in particolare.

    Ø       La fede religiosa, spesso incorporata nella figura di uomini del clero, è messa in ridicolo o fatta apparire insana e deformante, mentre gli scettici sono trattati come eroi morali.

    Ø      La fede spesso è trattata come segno di insicurezza, o del fatto di essere disperatamente demodé, mentre il dubbio è segno di intelligenza e di coraggio.

    Ø      Allo stesso modo, per diverse generazioni di professori universitari, la perdita della fede da parte di uno studente mentre frequentava la scuola è stata considerata un segno della sua capacità di pensare veramente.

    I mass media sono l'istituzione educativa che ha l'influenza maggiore sulla società moderna.

    Ø      Se propagano, come in realtà stanno facendo, una combinazione di messaggi antireligiosi e edonistici, la loro influenza estromette buona parte di quanto le famiglie e la scuola religiosa hanno tentato di formare.

    Ø      Ora ci troviamo di fronte alla gravissima situazione in cui la maggior parte della gente, perfino i membri delle Chiese, posseggono, senza neppure saperlo, un modo essenzialmente umanistico di considerare il mondo, un modo che i media hanno fatto apparire normale e naturale. 

    Lo Svago 

    Il grado al quale lo svago per la gente è saturato con valori pagani è qualcosa che neppure i cristiani devoti spesso riescono a riconoscere.

    Ø      Star della musica Pop come le Sex Pistols e Alice Cooper, gli innumerevoli film e programmi televisivi e l'industria libraria glorificano la combinazione sesso-violenza, e predicano uno stile di vita del tutto edonistico.

    Ø      Le "star" che si guadagnano l'adulazione pubblica, in particolare dei giovani, si servono di quel prestigio per denigrare l matrimonio e la famiglia e per glorificare l'assunzione di droga.

    Le deviazioni sessuali di ogni tipo sono festeggiate, e quanti le praticano sono trattati come coraggiosi profeti. 

    Nel Governo 

    Oggi lo stesso Secolarismo penetrante permea anche il Governo. A tutti i livelli di Governo i funzionari si servono dei loro diversi gradi di autorità e di potere per promuovere fini fondamentalmente secolari.

    Ø    I giudici rilasciano decisioni che interpretano l'idea della libertà nel modo desiderato dai secolaristi. Ad esempio, il diritto costituzionale all'aborto.

    Ø    I burocrati, nei campi educativo e della sanità  si muovono verso una situazione in cui solo le istituzioni completamente secolarizzate ricevono qualche tipo di sostegno pubblico, mentre le altre vengono praticamente portate all'estinzione.

    Ø    I programmi governativi di ogni tipo, ma in particolare in relazione all'educazione sessuale tendono, in modo del tutto deliberato, a far indebolire la famiglia.

    Ø     Infine, e in modo del tutto sinistro, i funzionari pubblici sono sempre più impegnati all'idea che il controllo della popolazione e della qualità della vita portano con sé un potenziale immenso per il controllo della vita umana.  

    La penetrazione nel Governo della mentalità secolare non è cosa accidentale, perché sin dal 18° secolo i secolaristi hanno mirato ad uno Stato illuminato quale mezzo principale per la riforma della società, e particolarmente per contrapporsi all'influenza religiosa.

    Ø      Le scuole pubbliche, quali agenzie statali, esistono proprio a questo scopo.

    Ø      Il potere enorme dello Stato moderno viene consapevolmente usato per vari progetti di ingegneria sociale, basati tutti su presunzioni secolariste. L'uomo e la società devono essere totalmente rifatti, secondo una matrice secolarista.

    Ø      Nel sistema democratico, teoricamente ogni Governo, attraverso il sistema di votazione democratico, è responsabile verso il popolo, e i raggruppamenti dei pubblici funzionari eletti includono una percentuale elevata di persone che sono membri delle Chiese, alcuni dei quali assai devoti. La loro influenza tuttavia è gravemente limitata.

    Ø      In primo luogo è limitata dal fatto che i funzionari eletti pubblicamente - e persino il Presidente - in pratica trovano difficilissimo controllare le varie agenzie governative che nominalmente si trovano sotto la loro giurisdizione. I loro limiti, tuttavia, derivano ancor più dal fatto che tanti politici, credenti religiosi a livello personale, hanno inghiottito la definizione secolare del loto ruolo. 

    Negli ultimi decenni, innumerevoli uomini politici hanno detto: "Personalmente sono contrario all'aborto, ma non posso imporre agli altri il mio punto di vista."

    Ø       I credenti hanno subito un lavaggio del cervello e si sono ritrovati a pensare di non avere il diritto di lasciarsi guidare da quelle convinzioni in campo politico, anche se poi gli umanisti secolari desiderano profondamente imporre le loro idee agli altri, cosa che fanno di continuo.

    Ø      È triste che in America degli esponenti politici cattolici se ne escano a dire di non essere guidati da convinzioni religiose.

    Ø      Un esempio ancor più drammatico fu quello del Presidente Jimmy Carter, un Battista indubbiamente sincero, cristiano nato di nuovo, che almeno in parte si è guadagnato il sostegno elettorale perché era ritenuto un forte credente.

    Ø      Si circondò tuttavia di aiutanti e consiglieri la maggior parte dei quali parevano di tendenze del tutto secolari; e sarebbe difficile indicare un solo punto importante in cui la religione del Presidente abbia influenzato in modo concreto la sua politica. 

    Un ultimo campo di importante influenza secolare, che passa spesso inosservato, è quello chiamato "movimento del potenziale umano", che si propone di affermare che la gente ha il diritto di trovare se stessa e di realizzarsi.

    Ø      Esso ha innumerevoli manifestazioni ed ha arrecato tanto danno e prodotto tanto male alle Chiese. Mentre il movimento di solito non è apertamente laico, non lascia però alcuno spazio a Dio. 

    In ultima analisi, gli stessi credenti sono in gran parte da biasimare per questo stato di cose, per aver permesso che accadessero.

    Ø      I credenti in generale, e i cattolici in particolare, si sono dimostrati compiacenti, timidi e passivi - lenti a riconoscere quando le loro convinzioni erano minacciate, e persino ancor più lenti nel rispondere.

    Cinquant'anni fa il secolarismo, pur essendo già influente, non aveva grandi armi e temeva ad attaccare pubblicamente la religione.

    Ø     Ma una volta che i secolaristi hanno realizzato lo stato di confusione e di debolezza della religione, è stato naturale dare la scalata coi loro attacchi. 

    La prima rata di questo esperimento ebbe inizio quando notarono la distinzione tra secolarismo come filosofia e secolarismo come fatto di vita, e alcuni cristiani ritennero che il primo era cattivo e il secondo buono.

    Ø      Ad ogni buon conto è qui che si trova la radice del problema. Il presente indebolimento della religione organizzata e la vulnerabilità di tanti credenti alla propaganda secolare sono direttamente rintracciabili dalla loro semplice mondanità.

    Ø      Valendosi dei frutti di una società prospera e materialista, si sono ritrovati comodi e infiacchiti, incapaci di riconoscere che nel mondo vi è qualcosa di gravemente sbagliato. 

    Gli attacchi alla religione, inclusa la possibilità di freni legali alla libertà religiosa, nei prossimi anni probabilmente continueranno e magari aumenteranno.

    Ø      Abbiamo ancora la possibilità di controbattere a questi attacchi per mezzo di un impegno che deve essere ampiamente ecumenico, ma che è reso difficile dal grado di influenza secolare già esistente nelle stesse Chiese.

    Ø     Le Chiese meno secolarizzate dovrebbero mostrare alle altre il cammino.

    Ø     Più importante ancora, i credenti genuini - per distinguerli da quanti frequentano la Chiesa per abitudine - dovranno definire con precisione, sempre più e sempre meglio, quali sono le differenze importanti tra loro e le loro convinzioni, e i non credenti.

    Potranno doversi abituare a vivere in un modo che il mondo che li circonda potrà trovare strano e bizzarro, e che potrà esigere decisioni quasi eroiche.

    Ø      Può tornare il giorno in cui, come ha detto Cristo, coloro che perseguitano i Suoi seguaci penseranno di fare qualcosa di giusto e virtuoso.

     

     

    Dalla Rivista: New Covenant, Giugno 1980