- Non corporis voce, quae cum strepitu verberati aeris promitur, sed voce cordis, quae hominibus silet, Deo autem sicut clamor sonat.
[Ad Dominum clamavi] ... non con la voce del corpo, la cui sonorità risulta dalla vibrazione dell'aria, ma con la voce del cuore, che è silenziosa per gli uomini, ma innanzi a Dio risuona come un grido. (En. in ps. 3, 4)
- Quid prodest strepitus oris muto corde?
A che serve lo strepito della voce, se il cuore tace? (In Io. Ev. tr. 9, 13)
- Nimis inimica amicitia, seductio mentis investigabilis ... cum dicitur: Eamus, faciamus, et pudet non esse impudentem. (Confess. 2, 9, 17)
O amicizia veramente nemica, seduzione insondabile della mente. Si dice: andiamo, facciamo! E ci si vergogna di non essere svergognati. (Confess. 2, 9, 17)
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GIUGNO 1/10 |
Sicut aures corporis ad os hominis, sic cor hominis ad aures Dei. Come l'orecchio nostro alla bocca dell'uomo, così il cuore dell'uomo all'orecchio di Dio. (En. in ps. 119, 9) |
- Amicitia non est vera, nisi cum eam tu agglutinas inter inhaerentes
tibi caritate diffusa in cordibus nostris per Spiritum Sanctum qui datus est nobis. L'amicizia non è vera se non sei tu a cementarla tra coloro che aderiscono a te, con la carità dello Spirito Santo, che hai effuso nei nostri cuori. (Confess. 4, 4, 7) | GIUGNO 11/19 |
GIUGNO 20/30 | - Suspectus est nescio quis quasi inimicus,
- et forte est amicus. Videtur alter quasi amicus,
- et est forsitan occultus inimicus. O tenebrae!
Un tale è sospettato che sia un nemico, ed è, forse, un amico; un altro sembra essere amico, e forse è un nemico nascosto. Che buio! (Serm. 49, 4) |
| - Mens nostra pruriens in auribus.
La nostra mente smaniosa di udire. (Confess. 4, 8, 13) - Fluitat humana memoria per varias cogitationes, nec in cuiusquam potestate est quid et quando ei veniat in mentem.
La memoria dell'uomo ondeggia da un pensiero all'altro, e nessuno può determinare cosa gli sovvenga nei diversi momenti. (De cons. Evang. 3, 13, 48)- Doce ergo me suavitatem inspirando caritatem ... Doce me disciplinam donando patientiam, doce me scientiam illuminando intelligentiam.
Insegnami la dolcezza ispirandomi la carità, insegnami la disciplina dandomi la pazienza e insegnami la scienza illuminandomi la mente. (En. in ps. 118, 17, 4
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[Modificato da MARIOCAPALBO 12/04/2013 18:12]