In cammino insieme allo Spirito Santo la via che conduce a Dio

V SETTIMANA DI QUARESIMA con S.Agostino

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    MARIOCAPALBO
    00 24/03/2012 18:13
    CRISTO VITA E RESURREZIONE




    Messaggio del 25 marzo 2014 
    Cari figli! 
    Vi invito di nuovo: 
    iniziate la lotta contro il peccato come nei primi giorni, 
    andatea confessarvi e decidetevi per la santità.
     Attraverso di voi l'amore di Dio scorrerà nel mondo e la pace regnerà nei vostri cuori e la benedizione di Dio vi riempirà.
    Io sono con voi e davanti al mio Figlio intercedo per tutti voi.
    Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
     
     
    Messaggio del 2 aprile 2014 (Mirjana)

    Cari figli, 
    con materno amore desidero aiutarvi 
    affinché la vostra vita di preghiera e dipenitenza sia un vero tentativo di avvicinamento a mio Figlio e alla sua luce divina, 
    affinchésappiate distaccarvi dal peccato. 
    Ogni preghiera, ogni Messa ed ogni digiuno sono untentativo di avvicinamento a mio Figlio, 
    un rimando alla sua gloria e un rifugio dal peccato.
    Sono la via ad una nuova unione tra il Padre buono ed i suoi figli. 
    Perciò, cari figli miei, concuore aperto e pieno d’amore invocate il nome del Padre Celeste,
     affinché vi illumini con loSpirito Santo.
     Per mezzo dello Spirito Santo, diventerete una sorgente dell’amore di Dio: 
    aquella sorgente berranno tutti coloro che non conoscono mio Figlio, 
    tutti gli assetatidell’amore e della pace di mio Figlio. Vi ringrazio! Pregate per i vostri pastori. Io prego perloro e desidero che sentano sempre la benedizione 
    delle mie mani materne ed il sostegno del mio Cuore materno.

    QUINTA SETTIMANA DI QUARESIMA:
    CRISTO VITA E RESURREZIONE

     

    DOMENICA

    "Gesù disse: Questa malattia non è per la morte,
    ma per la gloria di Dio,
    perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato".
    (Gv 11, 4)

     

     

    INTRODUZIONE

    • Il peccato è la morte dell’anima, nella misura in cui rompe quel rapporto vitale che lega l’uomo a Dio. Credendosi autosufficiente, l’uomo falsifica l’immagine di Dio, concependolo in concorrenza con la propria libertà, e si sforza di decidere autonomamente del bene e del male. In tal modo egli si condanna ad una forma di solitudine, rifiutando Dio, gli uomini, il mondo creato. Il processo è graduale: Agostino ne parla interpretando allegoricamente tre episodi del Vangelo dedicati ad altrettanti casi di "morti".
    •  La morte fisica è solo il segno di un’altra morte,
    • quella spirituale, prodotta dal peccato: dal peccato di intenzione si passa a quello di azione,
    •  fino al grado ultimo del peccato legato all’abitudine.
    • E’ un quadro fosco, che non deve spingere l’uomo sull’orlo della disperazione, perché il rimedio è alla sua portata. Solo Cristo morto e risorto può liberarlo da un simile "ottundimento dello spirito": Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! (Rom 7, 24-25).

     

    DAL "COMMENTO AL VANGELO DI S. GIOVANNI" DI SANT’AGOSTINO, VESCOVO (In Io. Ev. tr. 49, 1.2.3)

    Se hai peccato, pentiti e il Signore ti risusciterà e ti restituirà alla Chiesa

    • Fra tutti i miracoli compiuti da nostro Signore Gesù Cristo, quello della risurrezione di Lazzaro è forse il più strepitoso. Ma se consideriamo chi è colui che lo ha compiuto, la nostra gioia dovrà essere ancora più grande della meraviglia. Risuscitò un uomo colui che fece l’uomo; egli infatti è l’Unigenito del Padre, per mezzo del quale, come sapete, furono fatte tutte le cose. Ora, se per mezzo di lui furono fatte le cose, fa meraviglia che per mezzo di lui sia risuscitato uno, quando ogni giorno tanti nascono per mezzo di lui? E’ cosa più grande creare gli uomini che risuscitarli. Tuttavia egli si degnò creare e risuscitare: creare tutti e risuscitarne alcuni.

    • Apprendiamo dal Vangelo che
    •  tre sono i morti risuscitati dal Signore e ciò non senza un significato. Sì, perché le opere del Signore non sono soltanto dei fatti, ma anche dei segni. E se sono dei segni, oltre ad essere mirabili, devono pur significare qualcosa; e trovare il significato di questi fatti è alquanto più impegnativo che leggerli o ascoltarli.Se dunque il Signore, per sua grande grazia e misericordia, risuscita le anime affinché non si muoia in eterno, ben possiamo supporre che quei tre che egli risuscitò nei loro corpi significano e adombrano la risurrezione delle anime, che si ottiene mediante la fede.
    •  Risuscitò la figlia del capo della sinagoga, che si trovava ancora in casa (cf. Mc 5, 41-42); risuscitò il giovane figlio della vedova, che era già stato portato fuori della città (cf. Lc 7 14-15); risuscitò Lazzaro, che era stato sepolto da quattro giorni.
    • Esamini ciascuno la sua anima: se pecca muore, giacché il peccato è la morte dell’anima.
    •  A volte si pecca solo col pensiero: ti sei compiaciuto di ciò che è male, hai acconsentito, hai peccato; il consenso ti ha ucciso; però la morte è solo dentro di te, perché il cattivo pensiero non si è ancora tradotto in azione. Il Signore, per indicare che egli risuscita tal sorta di anime, risuscitò quella fanciulla che ancora non era stata portata fuori, ma giaceva morta in casa, a significare il peccato occulto.
    • Se però non soltanto hai ceduto col pensiero al male, ma lo hai anche tradotto in opere, è come se il morto fosse uscito dalla porta; ormai sei fuori e sei un morto portato alla sepoltura. Il Signore tuttavia risuscitò anche quel giovane e lo restituì a sua madre vedova.Se hai peccato, pentiti! e il Signore ti risusciterà e ti restituirà alla Chiesa, che è la tua madre.
    • Il terzo morto è Lazzaro. Siamo di fronte al caso più grave, che è l’abitudine perversa. Una cosa infatti è peccare, un’altra è contrarre l’abitudine al peccato. Chi pecca, ma subito si emenda, subito riprende a vivere; perché non è ancora prigioniero dell’abitudine, non è ancora sepolto.
    • Chi invece pecca abitualmente, è già sepolto e ben si può dire che già emette fetore, nel senso che la cattiva fama che si è fatta comincia a diffondersi come un pestifero odore. Così sono coloro che ormai sono abituati a tutto e persi dietro ogni scelleratezza. Inutile dire a uno di costoro: non fare così! Come fa a sentirti chi è come sepolto sotto terra, corrotto, oppresso dal peso dell’abitudine? Né tuttavia la potenza di Cristo è incapace di risuscitare anche uno ridotto così.
    • Abbiamo conosciuto, abbiamo visto e ogni giorno vediamo uomini che, cambiate le loro pessime abitudini, vivono meglio di altri che li rimproveravano. Tu, ad esempio, avevi molto da ridire sulla condotta del tale: ebbene, guarda la sorella stessa di Lazzaro (ammesso che sia lei la peccatrice che unse i piedi del Signore, e glieli asciugò con i suoi capelli dopo averglieli lavati con le sue lacrime); la sua risurrezione è più prodigiosa di quella del fratello, perché è stata liberata dal grave peso dei suoi cattivi costumi inveterati. Era infatti una famosa peccatrice e di lei il Signore disse: Le sono rimessi molti peccati, perché ha amato molto (Lc 7, 47). Abbiamo visto e conosciamo molti di questi peccatori: nessuno disperi, nessuno presuma di sé. E’ male disperare ed è male presumere di sé. Non disperare e scegli dove poter collocare la tua speranza.


    [Modificato da MARIOCAPALBO 18/02/2015 20:14]