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COLLOQUI SPIRITUALI QUARESIMA 2005 Natuzza Evolo

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2015 17:11
23/02/2015 17:11

Gesù: Offri questa sofferenza per i giovani che sono sull'orlo del precipizio. Ho tanto dolore, tanta sofferenza per queste creature, -ai- perché si lasciano abbindolare, trascinare da questo e da quello. Sono in buona fede, perché sono tanto buoni. Se non capiscono la cattiveria, i grandi gliela insegnano. E queste creature sono in mano ai lupi. Prega, offri.


Natuzza: Signore mio, ogni sera prego per loro e offro la sofferenza.


Gesù: Veramente queste creature mi fanno tanta pena e tenerezza. Potevano costruire un mondo nuovo e non le lasciano in pace. Sono buoni veramente e potevano avere la pace nel cuore. Invece non l'avranno questa pace, perché sono abbindolati da questi lupi, che li sbattono di qua e di là. Quindi ci vogliono preghiere e sofferenze per questi innocenti.


Gesù: Figlia mia, le piaghe non sono quelle che appaiono, ma quelle che hai nel cuore per ciò che ti racconto giorno per giorno, per il male che c'è nel mondo. Ti dico: "Prega per questo, prega per quest'altro. Prega ed offri". Queste sono le piaghe: pensare che ci sono persone perse nell'anima e nel corpo. Questa è la sofferenza. Questa è la piaga. Sono piaghe che anche tu come me porti nel cuore, e per questo ce l'hai a pezzi.


Gesù: Figlia mia, hai sofferto tutta la notte, adesso ti lascio riposare.


Natuzza: Signore, questo è riposo? Non può essere, perché mi esce tanto sangue dal piede.


Gesù: A confronto di quello che cerco è un riposo. Per ogni goccia di quel sangue che è venuto fuori, si è convertita un'anima. Quando una fa un'offerta generosamente, mi approprio di quell'offerta e mi attiro le anime.


Natuzza: Signore, senza che l'abbia visto?


Gesù: Ma tu l'hai offerto per la salvezza dei peccatori ostinati. Per questi peccatori quella goccia di sangue, non diciamo che ha fatto miracoli, però ha svegliato tanti cuori. Quindi conta quelle gocce! Per ogni goccia si sono convertite cinque anime. Per la tua generosa offerta ci stanno pensando.


Natuzza: Signore, che volete dire, oggi mi lasciate sola?


Gesù: Sola mai, ogni tanto ti sveglio.


Natuzza: Ma vi vedo oppure no?


Gesù: Se non mi vedi mi senti. Tu hai un intuito particolare. Nei tuoi occhi mi vedi. Perché siamo innamorati uno dell'altro? Per l'amore profondo dell'anima. Non vogliamo altro. Non solo l'anima nostra, ma l'anima di tutto il mondo. Questa è la tua generosità, che ti pare. Se pensavi a te sola oppure alla tua famiglia non ti chiamavo anima generosa, ma creatura egoista. Invece tu sei generosa per tutto il mondo. Ed io così ti voglio. Io così ti ho fatta. Io così ti ho cresciuta. Perché gli uomini e anche le donne si innamorano di te? Non perchè sei bella, ma perché tu gli fai la carezza, gli sorridi, gli penetri negli occhi. E poi guardano l'umiltà, la semplicità e l'amore che dai più agli estranei che ai tuoi figli.


Natuzza: Gesù i figli miei sono usciti dal mio sangue e dal mio corpo, devono essere generosi e buoni per natura. E poi, mi avete fatto una promessa? Che ai figli miei ci pensate voi. Quindi io non ci penso. I figli miei sono tutti, tutto il mondo.


Gesù: Ecco perché ti vogliamo bene - anche la Madonna ti vuole bene - perché non pensi solo ai tuoi cinque figli, ma parliamo di cinquecento, parliamo di cinque miliardi, per te sono tutti figli. Non li hai cresciuti, ma li hai rigenerati sempre con il mio aiuto, con il mio permesso. Ti ho voluta così. Finchè vivi ti voglio così.


Natuzza: Cosa aspettate, me ne voglio venire presto con voi. Mi pare che state perdendo tempo, perché sulla terra non servo più e non voglio stare. I figli miei sono sistemati. Gesù: Allora quelli sono figli tuoi, gli altri non ci sono?


Natuzza: Tutti ci sono, ma una non può vivere sempre.


Gesù: Come no! Eterna.


Natuzza: Per l'eternità vorrei essere pronta. Chi sta sulla terra fa sempre peccati e a me sono bastati ottant'anni e non ne voglio fare più.


Gesù: E chi te l'ha detto. Elencami i peccati che hai fatto.


Natuzza: Rispetto poco mio marito... Gesù: E che gli manca a tuo marito? L'hai tradito?


Natuzza: No, per carità!


Gesù: E allora! Perché si lamenta? Quando si lamenta, tu devi dire: "Un pezzettino di croce ce l'ha data a tutti. Porta la tua e offrila, se vuoi guadagnarti il Paradiso. Altrimenti se ti ribelli, con tutta la sofferenza, il Paradiso lo perdi". Ognuno di noi deve portare un pezzo di croce. Un pezzo è il suo, la croce intera la stai portando tu, per tutti. In cosa hai mancato?


Natuzza: Gesù, ho pure lo scrupolo che i figli non li ho tanto curati.


Gesù: Per i tuoi, che sono anche miei, non ho pensato pure io? E perché, gli altri non erano figli? Hai fatto così: un pezzo a loro, un pezzo agli altri. Hai diviso il tuo affetto, il tuo amore. Ti sei ribellata, perché ti ho detto: "Distribuisci il tuo amore alle persone" e hai detto che te lo devi tenere tu, che non lo spezzi, che non distribuisci il tuo amore. È da una vita che lo distribuisci e ti manca qualcosa? L'amore ce l'hai sempre dentro. È sempre intatto, non hai perduto niente. Quando nel cuore di una persona c'è amore, non è come una ciotola che svuoti, il cuore non si svuota mai, resta intatto. E così hai fatto tu. La ciotola è intatta, è sana ed è sempre ripiena. Hai distribuito una vita il tuo amore.


Natuzza: Mentre ero in piedi mi ha abbracciato. Ho sentito un dolore forte al piede e ha detto:


Gesù: Questa è per i giovani che non hanno spazio, a causa dei potenti, che li sbattono da una parte all'altra. Offrila per la loro salvezza, perché li voglio salvi.


Hai paura che ti viene un'emorragia? Non ti viene. Stai tranquilla, queste lacrime, queste gocce sono come le lacrime benedette. Anche a me escono le lacrime peri giovani. Ma sono lacrime benedette perché sono lacrime di amore e di pietà per loro. Queste gocce di sangue che scorrono dalle tue vene sono come le lacrime, che tu offri con generosità. Offrile per loro perché sono sull'orlo del precipizio.


Gesù: La prossima volta ti porto Maria.


Natuzza: Mi portate la Madonna? E perché la chiamate "Maria"? Perché non dite "mia mamma"? A me la mamma mia non mi ha cresciuta, solo mi ha fatta eppure dico: "L'anima di mia madre", voi dite: "Maria".


Gesù: Perché ho un grande rispetto, come tutti i figli sulla terra dovrebbero avere per la mamma che li ha generati. Non c'è rispetto. Questo mi addolora, perché li hanno abituati male. Non fanno i figli, ma i comandanti, i padroni, più del marito.


Natuzza: Gesù mio, ma me ne volete davvero bene o me lo dite per accontentarmi?


Gesù: Ti voglio bene, dopo di mia Madre.


Natuzza: Finalmente avete detto "mia Madre".


Gesù: Ogni tanto con te lo dico. Ma io ho rispetto per mia Madre e dico sempre: "la Madonna, la Vergine". E la Madonna non dice "mio Figlio", dice Gesù. Noi siamo una cosa sola. È contenta quando tu dici: "Madonna, perdonatemi perchè prima non vi conoscevo e non vi volevo bene". Ti ha risposto tante volte: "Una mamma quando vogliono bene il figlio è la mamma più felice". Te l'ha detto parecchie volte. Non stare impaziente.


Natuzza: Come faccio a non stare impaziente? È il desiderio di vedere la Mamma del cielo.


Gesù: È una cosa bella!


Natuzza: È bellissima! Pure voi siete bello, ma la Mamma è più bella di Voi. 


Gesù: Resta dove sei. Non mi aspettavi? È l'orario delle altre mattine e ti ho portato la Madonna.


Madonna: Figlia mia, lui ti fa una carezza e io sto a confortarti: tu conforti lui e io conforto te.


Gesù: E perché io no?


Madonna: Sì, Figlio mio. Tu la consoli ogni giorno, ma lei ti consola ogni momento con la sua sofferenza.


Gesù: Non mi consola solo con la sofferenza, ma mi consola portandomi tante anime che si convertono. lo voglio la conversione di tutti.


Madonna: Figlio, non ti puoi lamentare, perchè lei ogni momento ti porta un'anima convertita, però povera figlia la paga, la suda.


Gesù: Dimmi la verità, l'ho chiesto sempre io o l'hai chiesto più tu: "Signore che vuoi"? Natuzza: E allora approfittate? Ve lo dico sempre "Signore che vuoi? Fai quello che vuoi". lo sono pronta a tutto ciò che volete. Se avete bisogno per un'anima che sta peccando e devo offrire qualche sofferenza, l'offro.


Gesù: Ti vedo disponibile, generosa e me ne servo per la conversione.


Gesù: Quest'anno ti volevo risparmiare la corona, che è una grande sofferenza.


Madonna: Povera figlia ha sofferto una vita!


Gesù: Senti cosa dice la Madonna, che hai sofferto una vita. La vita tua è una sofferenza. Io ho trovato la tua generosa offerta, non dire che ho approfittato. Le anime che ho salvato non le ho salvato da solo, ma in compagnia. Come dici tu? Che non ti vuoi salvare da sola, che ti vuoi salvare in compagnia. Non sono stato solo, ho avuto anche la generosità tua. Se c'è qualcuno che dice che si vuole offrire indirizzalo, fagli scuola.


Natuzza: Ma a tutti dico: Amate Gesù e amatelo in una maniera straordinaria, perché lui è straordinario. Se voi l'amate, Lui vi ama di più.


Gesù: Invece di farti il regalo della corona, non di spine, ma di ferro e chiodi, ti volevo fare un regalo migliore.


Natuzza: Mi avete fatto il regalo della Madonna, che è vostra Mamma, che vi adora, che vi ama più di quanto amo io i miei figli. Io sono contenta lo stesso.


Gesù: Però la corona te l'ho messa lo stesso (dopo che me l'ha messa). Quindi la sofferenza ce l'hai.


Natuzza: Adesso che ho voi e la Madonna vicino non sento la sofferenza. E se voi mi dite che me ne mettete un'altra domani, basta che mi portate la Madonna l'accetto.


Gesù: E perché se vengo solo non l'accetti?


Natuzza: Sì, io voglio bene pure a voi. Ma un bel regalo è la Madonna, che me l'avete portata.


Gesù: Può venire quando vuole. Ho voluto io che fossimo insieme, così tu stai più tranquilla, più allegra, non senti dolore perché resti incantata dalla bellezza di Maria.


Madonna: Figlia mia, i peccati sono tanti e Gesù soffre continuamente la sua crocifissione. I peccati del mondo gli fanno male. Soffriamo di più per i giovani. Vedendolo soffrire soffro con lui. A me fanno male al cuore, perchè vedo mio Figlio che soffre quella terribile passione della morte in croce. Offrigli questa sofferenza per i sacerdoti. Quando devono prepararsi ad una festa, andare ad un banchetto per mangiare e per divertirsi sono sempre pronti, fanno presto, non vedono l'ora di arrivare, ma per fare qualche bene al loro spirito deviano, si seccano, trovano mille scuse, non ricordano le promesse fatte.


Natuzza: Madonna mia, Gesù che mi dice: "Ti ho scelta nel grembo di tua madre". Vorrei saper che cosa sono per Gesù. Perché mi ha scelta?


Madonna: Per farti crescere nell'amore e nella fede. Ti ha cresciuta forte e coraggiosa. E tu hai detto sempre sì, fin da bambina senza sapere quello che ti aspettava. Sino alla fine stai dicendo ogni volta sì. Per Gesù sei uno strumento cieco nelle sue mani, che ti manipola per quello che vuole e come vuole. Ti vuole per la gloria di Dio e ti vuole perché trova conforto e forza.


Natuzza: Io manco le vostre parole, Vergine santa, capisco. Poteva trovare un'altra e servirsene. Giusto a me?


Madonna: Perché ti ha trovata umile, caritatevole e piena di amore. Ti ha fatto questi regali. Gesù questi regali li fa a tutti i figli suoi, c'è chi è forte e li sa usare, c'è chi si veste di superbia dopo che li usa due, tre volte. Tu sei rimasta com'eri. Ecco perché Gesù ti usa. E ti usa sempre, sino all'ultimo giorno, perché tu non gli dici mai basta. Se tu gli dici basta, Gesù non si dispiace, è contento lo stesso perchè hai offerto tutta la tua vita, hai offerto mille cose che nessuno capisce, che nessuno sa. Il Signore le ha accettate e le ha permesse.


Natuzza: Che vuol dire strumento cieco?


Madonna: Che tu non ti rendi conto di come sei e quello che sei.


Gesù: Non vorrei farti soffrire! Ma non sono io che ti faccio soffrire. Come soffri tu soffro anche io. Tanta gente dice: "Se è un vero Cristo non la fa soffrire quell'anima di Dio.


Natuzza: Chi è quell'anima di Cristo?


Gesù: Parlano di te. Dicono che hai sofferto una vita e adesso non ti dovevo fare soffrire. Non sono io che ti faccio soffrire, ma sono i peccati del mondo. Come soffri tu soffro io. A chi mi devo appoggiare per trovare un po' di conforto e di consolazione? Cerco tante anime, però sono disposte per un'ora, per un giorno, pure per dieci giorni, ma tu è da una vita. È vero che sono io che ti ho scelta e - come dici tu - se sapevi che andavi incontro a questa grossa sofferenza non avresti accettato. Invece ti ho costruita piano piano e la sofferenza te l'ho data un poco alla volta.


Natuzza: Perchè?


Gesù: (sorridendo) Per non arrenderti e per non ribellarti. La sofferenza l'hai sentita e non l'hai sentita i primi tempi, la senti adesso di più.


Natuzza: Certo, Gesù, adesso sono vecchia e non ce la faccio.


Gesù: Chi te l'ha detto che non ce la fai? Con me vicino ce la fai.


Natuzza: Ma io voglio morire per abbracciarvi.


Gesù: E ti ho lasciata un giorno? Mai ti ho lasciata! Solo che non ti do la gioia appariscente.


Natuzza: Ma non vi vedo tutti i giorni!


Gesù: E perché nel pensiero e negli occhi non mi vedi? Tu dici che sono l'amato presente. Ti amo, ti ho cresciuta, ti ho custodita da tutti i pericoli dell'anima e del corpo. Il corpo lo hai offerto per la salvezza degli uomini. Poiché sono assettato di anime tu hai fatto una riflessione: "Gesù, se tu sei assetato di anime io sono assetata di sofferenza". Ti ho domandato: "Perché" e tu mi hai risposto: "Signore sono assettata di sofferenze per alleviare, risparmiare le sofferenze a te". E allora sofferenze giorno per giorno. Come dici quando non hai una sofferenza? "Gesù mi hai lasciata sola". Ma non sono io che ti mando una persona a disturbarti la pace dell'anima e del corpo, c'è l'occasione e quando c'è l'occasione tu l'accetti, non ti risparmi, non ti ribelli e me l'offri. Quell'offerta per me è una gioia, perché quell'offerta serve per salvare un'anima, per salvarne due, per toglierla da un pericolo, per toglierla da un peccato. Ecco perché me la prendo quella sofferenza. Mi dispiace che tu soffri, ma è più la consolazione e la salvezza che la tua sofferenza. Mi dispiace e con una carezza o con un sorriso ti conforto. E se tu mi vedi gioire non senti il dolore.


Natuzza: Non lo supero, Signore, questo venerdì, non ce la faccio.


Gesù: Ce la devi fare, perché tu dici che vuoi tutti salvi. lo non vorrei farti vedere certe cose, ma lo devo fare solo per un momento e così tu non chiederai il perdono per quelli.


Natuzza: Gesù mi ha fatto vedere un diluvio di morti e di gente che ammazzava i bambini!


Gesù: Ecco le spine (mi ha mostrato la corona di spine). Ecco la morte di croce (una visione in croce). Guarda quei malvagi se hanno carità, pietà di quelle creature (un letto di morti e il sangue che scorreva). Come chiedi che li vuoi perdonati quei malvagi che stanno bastonando, uccidendo quelle creature? Li devo portare in Paradiso come chi ama e mi ama?


Natuzza: (mi sono ribellata) Signore, tutto quello che volete, la pena che si meritano, pure mille anni di Purgatorio, ma l'Inferno no!


Gesù: E più terribile la morte di quelle creature e non l'Inferno.


Madonna: Non ti spaventare, Gesù è triste, addolorato e si dispiace. Vede quelle anime innocenti, sono figli come sei tu e come tutti. Figurati io che sono la Mamma come mi addoloro!


Gesù: Hai visto che ce l'hai fatta? Ti ho messo con gli elefanti, con i lupi, con le tigri, con i cavalli... ti ho messa in mezzo a tutti e ce l'hai fatta lo stesso.


Natuzza: Clinicamente sono morta.


Gesù: Tu lo dici! Ma non è vero, perchè tu sei viva nel corpo e nell'anima. Guarda, ti ho messa con un elefante e lo hai combattuto, ha mosso le zampe e poi gli è battuto il cuore; ti ho messa con un cavallo e ti ha incantato; ti ho messa con una tigre e la tigre è diventata docile; ti ho messa con i lupi e sono diventati agnellini.


Natuzza: Gesù, ma voi volete davvero prendermi in giro? Voi con me state giocando! Non ho incontrato mai elefanti, cavalli, tigri, non ho incontrato mai lupi e adesso state facendo una tiritera di parole per confondermi. Non importa. L'anima credo che non me la potete confondere, il corpo sì per martorizzarlo.


Gesù: Sì, ce l'hai veramente martorizzato. Sai com'è il tuo corpo? Non come quando tritano la carne, ma quando la frullano, perciò non senti né dov'è frullato, né dov'è carne.


Natuzza: Non mi fate un giro di parole che io non ce la faccio nemmeno ad aprire la bocca. Non ce la faccio a parlare, non ce la faccio a difendermi.


Gesù: E avresti il coraggio di difenderti con me? Con me nessuno si difende. Sai come si difende la gente? Ma non è cosa tua... bestemmiando, insultandomi e dicendo che non mi conoscono. Sanno dove sono, ma siccome sono amanti del peccato mi insultano lo stesso. Tu queste cose non le sai e non le puoi fare, non mi puoi insultare.


Natuzza: Io vi voglio bene davvero. Perché mi scherzate?


Gesù: Figlia mia, ti dico tutte queste cose per darti coraggio e forza. Se no come la superi la sofferenza? Non la superi. Come dici tu? "Mandatemi la sofferenza di notte e non di giorno". Ti fa comodo! Il giorno parli, sorridi, combatti, ti passano le sofferenze, la notte il corpo è riposato; qualcosa la devi subire per offrire. Tutta una vita hai sofferto però tu sei stata sempre contenta. - poi - Non ti sei mai lamentata? Adesso ti lamenti alla fine? Non bisogna lamentarsi mai. Quando una inizia a fare una porta o una finestra la deve portare a termine? Tu non capisci né porta né finestra, né cavalli e né pecore.


Natuzza: Perché parlate strano! Come li posso capire? Per capire mi dovete dire parola per parola, allora qualcosa la capisco, se no...


Gesù: Io così ti voglio.


Natuzza: Allora mi state chiamando cretina in faccia.


Gesù: No! Con te devo fare un giro di parole. Ogni tanto devo prenderti in parola per vedere che cosa sai dire.


Natuzza: E allora voi non siete Gesù? Gesù: Sì, che sono Gesù. Sono un'altra persona secondo te?


Natuzza: Voi sapete le cose, sapete come vi rispondo, sapete come mi comporto.


Gesù: Io voglio la risposta ad ogni cosa, la esigo.


Natuzza: Ma perché? Se voi lo sapete, perché ve lo devo ripetere, per asciugarmi l'anima?


Gesù: L'anima si asciuga? L'anima non si può asciugare. Si può asciugare un po' il corpo, ma l'anima non si asciuga mai, basta che hai il desiderio di conservarla. Non si può asciugare l'anima. Impara, impara. Ancora non hai imparato niente, come qualcuno non ha capito chi sei e come sei fatta.


Natuzza: Ma sono uscita fuori dai cavalli e dai lupi, sì o no? Perchè non ne ho visti mai e non ne voglio vedere. Me li avete fatti vedere in sogno e non me li ricordo?


Gesù: No, no, li hai visti e li hai pure abbracciati.


Natuzza: Gesù, io con i cavalli, con le pecore e con i montoni... non mi abbraccio con nessuno.


Gesù: Ne hai abbracciati elefanti, leoni e tigri! Te li sei dimenticati. Ancora ne abbracci. Natuzza: Sentite, non mi prendete in giro. lo sono un'ignorante, ma negli ultimi tempi mi state facendo diventare più cretina di quanto sono. Non importa. Meglio morire cretina, ma non capire tante cose. A voi chi vi capisce? La Madonna che vi ha fatto e che è vostra Mamma, ma io non ho capito mai mezza parola. L'unica parola che ho capito: "Mantieniti forte, umile, caritatevole e abbraccia tutte le persone che ti vengono incontro per consolarle". Tutte le altre cose che avete detto per una vita non le ho mai capite.


Gesù: E va bene, hai ragione, forse la colpa è mia che ti ho fatto ignorante. Non sono questi i problemi, ma i peccati delle persone che ti fanno soffrire, le amarezze che ti stringono il cuore, quello che ti racconta la povera gente che soffre. Ognuno ha la sua croce, solo che non la sa portare.


Natuzza: Gesù io sto per morire, sceglietevi un'altra persona che è intelligente e che vi può consolare, che vi può stare vicino.


Gesù: Trovamela.


Natuzza: lo? Ve la dovete trovare voi.


Gesù: E mi consola un'ora, un giorno, un'ora la settimana, ma non tutta la vita.


Natuzza: Allora Signore Gesù apposta non stanno con voi. lo sono stata appresso a voi perchè ero ignorante e cretina, per soffrire, per pietà?


Gesù: No! Tu l'hai fatto per amore, non per pietà. Potevi avere pietà di Gesù? No! L'hai fatto per amore, per consolarmi. Come soffri tu, al doppio soffro io per i peccati del mondo. Ti ho scelta e tu sei stata sempre accanto a me.


Mattina di Pasqua, bello, allegro.


Gesù: Ce l'abbiamo fatta! Però non è che abbiamo salvato tutto, abbiamo del tempo per salvarlo. Tu mi hai detto: "Distruggete il mondo e fatene un altro. Anche se distruggo il mondo e ne faccio un altro nuovo, l'uomo non cambia mai. La guerra c'è sempre, ci sono i santi, ci sono i malvagi. Cosa vuoi figlia mia? Finchè ti tengo sulla terra non credere che sei risparmiata, ti devi rassegnare.


Natuzza: E perché io non sono rassegnata alla sofferenza?


Gesù: Ti ho scelta e ti ho cresciuta a modo mio. E io perché sono sempre vicino a te? Primo, perché ti amo pazzamente, secondo, per sostenerti. Chi ti sostiene? Non ci può essere nessuno che può alleviare le tue sofferenze, solo io. Ma a me servono queste sofferenze. Dice un detto vostro: "Dal male ricavo un bene". Non è vero! Da un'offerta volontaria ricaverò un bene non da una offerta fatta a forza. C'è qualcuno che la fa gridando, imprecando. Non è la stessa cosa. Se uno dice: "Ti offro tutto di me, basta che salvi l'anima, che salvi il mondo, che guarisci un'ammalata". È come se fa un patto, un contratto: "Se tu mi fai questo ti regalo quest'altro". No! I contratti spirituali non si fanno. I contratti spirituali sono l'amore, la volontà e la gioia.


Gesù: Sei felice che sei risuscitata?


Natuzza: No.


Gesù: E perché?


Natuzza: Perché me ne volevo venire con voi per sempre. Voi non mi volete più e mi lasciate qua. Non mi sono scoraggiata della sofferenza.


Gesù: Eh sì, è l'amore che te lo fa dire. Quando uno vuole andare incontro all'amore trova mille scuse.


Natuzza: Non è una scusa. Vi voglio un bene da morire. Certe volte impazzisco. Gesù: Impazzisci d'amore. Con l'amore di Dio non si impazzisce mai. Cresce l'amore sempre più con la volontà, con la preghiera e con il dare una mano al prossimo. E quando ami, l'amore aumenta, non solo in te, ma lo fai aumentare agli altri. Questa quaresima non hai parlato per niente, ma qualcuno che ti ha visto solo per un attimo è tornato a casa cambiato. Perché? Perché in te c'ero io. Sapevo qual era il tuo desiderio, nel tuo cuore dicevi: "Se potevo dire qualcosa per consolare questa persona...", e "Mi sento come un uccello chiuso in gabbia o come un uccello mezzo morto...". Ti ho accontentata: davo la forza a quella persona non di dimenticare le sue pene, ma di affrontarle giorno per giorno perché ti aveva visto.


Mi piace anche che ogni sera dici: "Gesù, tutti i figli vostri sono figli miei, proteggeteli". A me piace questo discorso perché ti sei presa pure i figli miei.


Natuzza: Come mi avete detto una volta? Che tutti i figli me li regalate. Io li ho accettati.


Gesù: Hai accettato cose più difficili di queste. Ho gradito sempre il tuo sì. Non solo sei innamorata di me, sei innamorata dei giovani che mi stanno più a cuore. A loro sempre dico: Createvi un mondo nuovo, tutto per voi, perchè siete in un mondo di nemici, di traditori che vi portano sempre alla perdizione e già siete sull'orlo del precipizio. Allontanatevi da questo precipizio con la forza di volontà e con la preghiera. Fatelo finchè siete in tempo perchè poi non potete tornare indietro. L'uomo è pieno di orgoglio. Per l'orgoglio e per non dare soddisfazione agli altri, non torna indietro e vive nel peccato. Date importanza all'anima vostra perchè è eterna, mentre l'orgoglio dura poco. A che serve il vostro orgoglio? A perdere il Regno. Voi sapete qual è il Regno? Il Regno è eterno e questo mondo è di passaggio, momentaneo e chissà quanto purgatorio dovrete fare se non andrete all'inferno. Pensateci, rifletteteci perchè sulla terra non siete eterni. Avete ognuno un giorno stabilito per la morte del corpo, ma per la morte dell'anima pensateci, riflettete perchè l'anima è la cosa più preziosa. Tutto finisce, tutto lasciate, ma l'eternità non finisce mai. Lasciate il denaro, lasciate il potere, lasciate l'orgoglio, ma non lasciate l'anima, per carità! Parlo per il vostro bene. Predica sempre questo!


Natuzza: O Gesù, domandate certe cose ad un'ignorante! Non so predicare? Dico: Confessatevi, fatevi la comunione e pregate Gesù.


Gesù: Non è solo confessarsi, fare la comunione, ma agire in un modo santo e onesto e fare del bene. Fare la comunione, confessarsi, è una cosa momentanea, ti resta poco. Ti resta molto se fai del bene al prossimo. Cessate di peccare e pentitevi se vi volete acquistare il Paradiso. Non acquistate beni, soldi, castelli e palazzi per lasciarli ai vostri figli, perché non permetterò che riceviate un suffragio con ciò che non avete guadagnato onestamente.


Madonna: Non di tutti i Cenacoli di preghiera sono contenta. Ci sono tanti che non vanno bene per antipatia e perché la persona che li dirige non è adatta. Deve essere caritatevole e usare umiltà, senza distinzione di persona. Non è sufficiente che sia umile per i fatti propri, nè che lo sia con quattro e con cento si comporta diversamente. I1 responsabile del Cenacolo deve seguire l'ordine del prete altrimenti il Cenacolo si sfascia. Una volta all'anno bisogna presentare quattro cinque persone capaci ed eleggere a votazione il rappresentante. Così con la votazione nessuno si offende.


Gesù: La catena va annodata, dev'essere sana e unita.



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