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COLLOQUI SPIRITUALI QUARESIMA 2005 Natuzza Evolo

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2015 17:11
23/02/2015 14:22

COLLOQUI SPIRITUALI QUARESIMA 2005

COLLOQUI SPIRITUALI QUARESIMA 2005

Madonna: Sono Maria (in una nuvola di luce, bellissima più del sole). Figlia mia, tu sei un'anima generosa e forte. Con la forza di volontà, preparati all'amore di Dio, alla sofferenza, come sempre è stato, per consolare Gesù. In questo momento Gesù sta soffrendo terribilmente per la malvagità dell'uomo e per tutti questi morti lasciati in un mare di sangue. Gesù ha bisogno, non di questo grande dolore, ma di un po' di consolazione. Se il Signore vi ha scelto, siate generosi a consolarlo. Siamo sicuri che tu lo fai sempre, perché per te la vita è sempre stata quaresima. Nel volto del sofferente hai visto sempre il Signore e così lo vedi ancora. Gesù è triste per la sofferenza degli uomini: quando soffre un figlio, soffre un padre, soffre una mamma. Gesù non è solo padre, ma è mamma e padre. Ti faccio una carezza per consolarti ed essere più forte. Come tu consoli Gesù, io ti sto accanto per darti forza.

Come un lampo è scomparsa in una nuvola di luce.

Gesù: Hai avuto la Madonna per consolarti. Ora sono venuto io. Accetta questa sofferenza. Tu fosti sempre assetata e non mi hai detto mai basta perchè mi vuoi aiutare e consolare. Figlia mia, pensa a quelle creature che sono per le strade e nel peccato: queste mi fanno soffrire perchè sono sull'orlo del precipizio, più di quelle che stanno morendo. Quelli che muoiono vengono con me e sono felici; ma sono addolorato moltissimo per i giovani che sono sull'orlo del precipizio e perdono l'anima e il corpo. Offri per loro la tua sofferenza. Come addolora Me, addolora anche te che sei mamma doppia, non solo dei tuoi figli ma anche degli altri.

Natuzza: No, Gesù. Non volevo essere mamma.

Gesù: Perché? Perché ti penetri nel dolore? Ti ho fatto mamma per capire le mamme e per capire i figli. Il mio cuore gioisce quando sei affettuosa e dai una carezza: è lo stesso che la fa il mio cuore. Quella creatura è felice, non per la carezza ma per l'incoraggiamento che le dai, invitandola a pensare non solo alla guarigione del corpo ma anche dell'anima. Se volete essere con Gesù dovete pensare anche all'altra vita, quì tutto finisce.

Gesù: Sei sempre sveglia. Perché?

Natuzza: Penso all'amore vostro.

Gesù: Perché non ti do amore? Sempre ti ho dato amore, sempre sono stato al tuo fianco. Hai sempre detto che non hai avuto madre e padre, e ti ho detto sempre che ci sono io.

Natuzza: Signore, quando ero bambina ho fatto la monella qualche volta.

Gesù: Perché parli così, per farti perdonare? Se non ti avessi scelto nel ventre di tua madre, non ti costruivo. Forse mi occupavo e non mi occupavo.

Tutto sorridente.

Natuzza: E quando mai non vi occupate? Dite sempre che vi occupate di tutto e di tutti. Perdonatemi! In una vita così lunga chissà quante offese brutte vi ho fatto. Vi chiedo perdono. Se è l'ultima quaresima voglio essere perdonata.

Gesù: Tu dici che vuoi cent'anni di Purgatorio per gli altri... Ora ti sei pentita?

Natuzza: Non mi sono pentita. Se ho fatto qualcosa...

Gesù: Allora cent'anni di più.

Natuzza: Quanto volete voi! Mi avete perdonata?

Gesù: Sì, ti ho perdonato. Allora adesso cosa vuoi, oltre il perdono?

Natuzza: Io non voglio niente, voglio la salvezza di tutto il mondo. Altro non mi serve.

Gesù: Per la salvezza ci vogliono molte preghiere. Ecco la bella idea della Madonna nel chiedere i Cenacoli: così ci sono molte preghiere e io mi sento sostenuto e consolato. Predica sempre che li facciano con amore, non solo per consolare Me, ma anche per consolare la Madonna. Ci tiene tanto ed è felice. E io quest'anno, in questa quaresima, le ho fatto questo regalo: per la prima volta è venuta lei a parlare con te, perché capiva che ti dava gioia ed era felice.

Gesù: Mi piace una frase che dici: "Andate in pace". Mi piace la carezzina. E poi quando viene una mamma e un papà con un bambino malato, tu dici loro: "Considerate che avete Cristo in casa". Mi piace molto, io sono presente e te la suggerisco sempre.

Natuzza: Signore, ma io sono prudente? Ho detto sempre che "sciolgo la bocca" e dico fesserie, calunnie...

Gesù: E quando mai!

Natuzza: Ogni tanto dico pure cose...

Gesù: E se te ne accorgi, perché non cambi?

Natuzza: Me ne accorgo, ma è più forte di me.

Gesù: Lo vedi? Allora ci credi al diavoletto.

Natuzza: Sì, ci credo.

Gesù: Hai visto che all'inizio della quaresima, quando hai incominciato a parlare di Me, lui ti ha pestato con il calcagno un piede e per tre giorni hai sofferto? Lui non vuole che tu parli di Me, e tu devi parlare lo stesso.

Natuzza: Non ho più la forza.

Gesù: Quando parli del cavaliere ti viene la forza.

Natuzza: E voi come sapete che nella mia mente dico "cavaliere mio"?

Gesù: Perché in quel momento non c'è persona più grande, più bella, più sorridente, più gioiosa di te. Anche nei momenti di dolore si deve sorridere: sulla croce avevo un volto sorridente perché abbracciavo il cielo. Anche voi dovete farlo se volete essere figli miei. Quando viene la disperazione siete figli del demonio. Non la disperazione del diavolo, perché lui approfitta e non vi lascia più in pace. Non ci vuole disperazione, ci vuole forza di volontà, invocare l'aiuto della Madonna, di Gesù e di tutti i santi: "Dammi la forza, pregate per me". Anche ai vostri amici chiedete preghiere per superare il momento particolare. Aggrappatevi a qualcosa per arrivare a Me.
Natuzza: Gesù mi perdonate se vi dico una fesseria?

Gesù: Un'idiozia delle tue.

Natuzza: Lo so che sono stupida.

Gesù: E vale la pena di piangere perchè sei stupida? Gli stupidi vuole bene il Signore. Natuzza: Io sono tanto stupida?

Gesù: Così così, a metà.

Natuzza: Sapete cosa voglio dirvi? Viene gente e dice: "Io sono sorella di Gesù", un altro: "Io sono l'amico di Gesù". (Piangendo) Allora io sono la nemica vostra! Gesù: Davvero sei stupida! Gli amici miei non si vantano di esserlo, pensano: "Ti voglio bene Gesù come voglio bene a un figlio, a una figlia". Chi dice: "Sono l'amica di Gesù", ma poi non ti corrisponde come amica, lo fa per vantarsi, non è una vera amica e non capisce quanto vale l'Amico Gesù o l'Amica Maria. La vera amica vanta l'Amico e quanto vale, non con imbrogli, ma con realtà.

Gesù: Io leggo il vostro cuore, così pure la Madonna. Lei vi vuole bene, vi sta accanto e vi protegge. Se avete bisogno invocatela sempre, perchè lei invoca Me e un Figlio accontenta sempre la Mamma. La Mamma è il tesoro più bello, è la regina, è la purezza, l'amore, la gioia, la delicatezza, la raffinatezza. Un figlio distratto, che non crede a nessuno non capisce neppure la sua mamma. Un figlio che crede e che è ben educato è benedetto dalla mamma e da Dio, capisce cosa vuol dire la mamma. Invece chi non ha timore non capisce neppure il valore che ha la sua mamma.

Natuzza: (Gesù mi ha fatto una carezza).

Gesù mio, che mani calde che avete!

Gesù: Sono spirito e materia.

Gesù: Sono triste e amareggiato per le anime consacrate, particolarmente per i sacerdoti. Hanno preso il volo peggio di prima. Più tempo passa e più peggiorano. Non hanno cognizione né del tempo, ne della preghiera, né per dire una parola d'amore a Me e alla Madonna. Non sono capaci di dirlo alla Mamma, figurati a Me. Celebrano meccanicamente, senza pensare che io ci sono.

Che cosa volete di più? Non vi ho fatto dono di essere sacerdoti? Vi potrei annientare, ma

non lo faccio. Sono caritatevole, misericordioso, vi voglio bene. Mi sono immolato sulla croce per tutto il mondo, ma particolarmente per voi. Capite! Occupatevi delle cose della terra, ma pensate anche all'anima. Ammetto i momenti di debolezza del corpo, ma non quelli dello spirito. Come ho detto a te, figlia: "Fai una cosa e l'altra. Ti occupi di tutto e di tutti, però prima vengo io nel tuo cuore". L'hai fatto sempre, non ti sei arresa. Perché un sacerdote si arrende subito? Crede all'amore materiale e non a quello spirituale? Perché invece di scandalizzare gli altri non vi siete fatti madri e padri di famiglia? Meglio un buon padre di famiglia e non un cattivo sacerdote. Il peccato che fai è più grave perché non lo fai da solo, lo fai in compagnia, scandalizzando le persone. Se lo fai da solo paghi per te, se no paghi anche per gli altri.

Scandalizzano di più la gioventù, perché danno la possibilità di non credere, di non pregare e di continuare a peccare. Il peccato è aumentato, anche la preghiera è aumentata, ma non può coprire il peccato. Non ti addolorare, non piangere sempre perchè il mondo è tenebre, non è più luce. Più tempo passa e più le tenebre aumentano. Aumentate i figli della luce e la preghiera per consolare il mio cuore! Figlia tante anime mi consolano, però si arrendono subito. Tu soffrendo, dici bene: "Anche la sofferenza è un dono di Dio". Cerco di sorriderti quando sono vicino per darti un po' di consolazione e di sollievo. Ti sono sempre vicino, ma tu non sempre mi vedi. Quando mi vedi la sofferenza la metti da parte, come faccio io quando ricevo consolazione dalle anime buone. Pregate. Maria è contenta per i Cenacoli, che ha voluto e io ho accordato, per la riparazione, per tutto il mondo, ma particolarmente per i sacerdoti: ricevo un po' di consolazione.

Natuzza: Ho pianto giorno e notte, perchè mi avete parlato ed io non ho capito tutto ciò che mi avete detto.

Gesù: Lascia stare, qualcuno poi le capirà queste cose. Io parlo con parole povere per farmi capire dalle persone, ma qualche volta devo parlare anche a parabole. Chi è intelligente capisce anche la parabola.

Natuzza: Avete ragione, io sono un'ignorante.

Gesù: Io ti voglio così, perché ti ho fatta così. Quando ti ho scelta nel ventre di tua madre non potevi avere né intelligenza, né capacità. Dopo ti ho cresciuta così. Cosa vuoi diventare, dotta? Non puoi adesso. Parla come sai. Se parli come sai confondi i potenti. Se parli con le mie parabole, che sono parole dettate, non puoi confondere i potenti. Invece con le tue parole povere i potenti li puoi confondere.

Gesù: Riposati, riposati un po'. Non essere preoccupata perchè non si fanno le cose che Maria vuole. Lei le ha chieste e si faranno. Tu ci tieni per il ristoro dell'anima. Sì, lo so. Anche quello che si fa è uno stimolo per accrescere nella fede e per allungare la catena d'amore.

Maria vuole questa catena. Anch'io la voglio, perché così pensano allo spirito, altrimenti pensano alle cose terrene.

Natuzza: Signore, anch'io penso alle cose terrene.

Gesù: Per chi le pensi, per te? Tu le pensi per la gente bisognosa. È uno stimolo alla fede, per dire che Dio c'è, che Dio opera, che Dio ama, che Dio ci accompagna. Ecco perché si deve allungare la catena. Questa catena fa tanti nodi che ristora l'anima: ci incateniamo insieme e distribuiamo la fede, tutti in compagnia. Senza di me puoi fare qualcosa? No. Devo venire a stimolarti. Se ti stimolo la fede ti accresce.

Natuzza: Signore, allora pensate che io non vi voglio bene?

Gesù: Tu vuoi bene a tutto il mondo, ma è un amore diverso. L'amore non è lo stesso del volere bene. Volere bene è volere bene. L'amore si espande in amore. Distribuitelo. Io ho sete di anime e tu me le hai portate. Tu non hai sete di potere, neanche di anime. Hai la sete di anime per farmi un regalo.

Natuzza: No, io voglio bene alle anime. Non è vero quello che dite.

Gesù: No! Il bene che vi voglio, non lo puoi volere tu. Tu di me sei innamorata, gli altri li vuoi bene, ma non sei innamorata di loro. Soffri e non soffri, ma se hai un'amarezza soffri più per me. Io non voglio amarezze, ma voglio gioie. Sono contento, perché hai anche al tuo fianco tante collaboratrici per portarli a Dio.

Natuzza: E chi sono?

Gesù: I Cenacoli. Con i Cenacoli se stimolate, pregate, parlate, predicate, distribuite l'amore, la gente s'invoglia e l'amore entra anche a loro, nel proprio cuore. (Era contento).

Tu hai sete di sofferenze, io ho sete di anime. Soffro quando una creatura soffre e non si accorge che io ci sono, perché se si accorgesse che io sono vicino soffrirebbe di meno. Tu quando mi vedi e quando parlo con te, ci pensi alla tua sofferenza? No. Nessun lamento fai. Perché sai che ci sono. Ma chi non lo sa soffre ancora di più.

Natuzza: Signore, non mi volete perchè ancora non mi sono convertita?

Gesù: Non perchè non ti sei convertita, ma perché con il tuo esempio converti gli altri. Secondo te io non ti voglio bene perchè fai prediche? Se ti ho detto sempre che ti devi occupare di tutto e di tutti! Non ti ho dato un compito solo. Tu soffri ed offri. Si convertiranno gli altri con il tuo esempio, con l'umiltà, con la carità e con l'amore e con la donazione al prossimo. Non mi aspetto da te solo la preghiera, ma di più le azioni. Conta più la conversione di un'anima e non il resto. Io voglio anime convertite, voglio anime con me salve. Io sono afflitto per il mondo, perché ci sono più peccati e meno preghiere. Ecco perché Maria ha chiesto i Cenacoli, con il mio consenso. Allungateli più che potete. Ogni preghiera, ogni anima che si converte consola il mio cuore; non solo il mio cuore, ma anche il cuore di Maria.

Gesù: Ancora cerchi sofferenze? Non ti arrendi mai. Davvero sei dura come la pietra, come il ferro! Ti piace la sofferenza. Non vedi che sei sulla lama di un coltello affilato e ancora cerchi sofferenza. Tu vedi che il mondo è tenebre; lo so, ci vogliono sofferenze, ma basta così. Sei egoista. Non ti arrendi?

Natuzza: No, io non mi arrendo, perché ho fatto voto a voi.

Gesù: Sii ubbidiente, perché sei stata sempre ubbidiente. Voglio che ti riservi un po'. Natuzza: E di che cosa? Come mi riservo? Mi posso riservare di non peccare.

Gesù: Anche questo è peccato: l'egoismo.

Natuzza: E sono egoista io?

Gesù: Sì, perché dici: "Riparate quello e mandatelo a me". Non è egoismo? Ognuno deve prendere la parte che gli tocca, con amore.

Gesù: Figlia, ti senti sola? Non sei sola perchè sei in mia compagnia. Tante volte non mi faccio vedere per non mostrare la mia tristezza. Sono triste, perché i peccati dei preti mi pesano. Io da loro vorrei consolazione, invece piglio amarezze. Vorrei appoggiarmi a loro e condividere il dolore dei peccati del mondo; ma se non questo, almeno che non mi addolorino con i loro peccati. Mi sento proprio addoloratissimo; il mio cuore è straziato.

Natuzza: Signore, che posso fare? Ditemi, io sono sempre pronta e disposta.

Gesù: Basta! Non ti puoi torturare più di così, perché il tuo cuore è torturato. Ti ho detto la volta scorsa che sei su una lama affilata, a doppio taglio. Non solo per loro, ma anche per i potenti che approfittano delle creature innocenti per coinvolgerle non nel bene, ma nel male. Lo fanno per la poltrona, per il potere e per guadagnare soldi. Sono astuti e fanno mille promesse a quelle creature innocenti che in buona fede credono, cadono e peccano per loro. Fanno qualsiasi cosa per accontentarli. Promesse di qua, promesse di là. Li illudono. Adesso sono nella piena confusione per la poltrona, per il denaro e corrompono queste creature. Non pensano nemmeno minimamente di dire: "Signore, aiutami in questo frangente". Si fanno a pezzi, si ammalano. Per ricevere cosa? Il voto. E che cos'è il voto? Ma perché non chiedono il voto della salvezza? Questi la salvezza non la vogliono. La salvezza loro è il potere, i soldi, la poltrona, l'orgoglio, la superbia. Questo amareggia il mio cuore. Figlia mia, non ti amareggiare. Lo so che tu quando mi vedi triste soffri. La mia tristezza è per il peccato del mondo.

È venuto Gesù. Ho sentito prima la carezza sui capelli. Alzando la testa, ho visto Gesù con due lacrime che scendevano dagli occhi. Mi sono messa a piangere. Gesù: Non piangere! Ti basta la sofferenza dalla mattina alla sera.

Natuzza: Gesù, perché piangi?

Gesù: Piango per i peccati del mondo, ce li ho tutti addosso. Il mondo è pieno di orrori, di peccati, di malefici di tutti i colori e io soffro.

Natuzza: Gesù è la seconda volta che vi vedo piangere, così straziate il cuore anche a me.

Gesù: O figlia, ce l'hai tanto straziato, perché ti ho messa, da quando sei nata, in mezzo ad un branco di lupi. Non so come ce la fai.

Natuzza: Gesù, è il vostro aiuto.

Gesù: Sì, è vero. Perché tu pensi continuamente a Me e io ti sono vicino. Tante volte non vengo per non farti vedere la mia tristezza, altrimenti tu soffri di più. Figlia mia, offri la sofferenza per tutti i peccati del mondo. Tu non ce la fai più. Hai ragione. Non ti lamenti. Ma io ti vedo, ti sento e ti ascolto: hai solo gli occhi per piangere. E tu piangi con me quando piango, sorridi con me quando sorrido. E se fai un segno di sorriso, il cuore ti piange perchè vedi tutti questi disastri.

Natuzza: Gesù, tu me li fai vedere e io li vedo.

Gesù: E sai perché te li faccio vedere? Perché ho bisogno di consolazione. E tu, minuto per minuto, con la tua sofferenza e con il pensiero, mi conforti e mi consoli. lo ti ho scelta perché ho bisogno anch'io di consolazione. Figlia mia, ti benedico. Me ne vado. Non ti rattristare perché me ne vado, ma sono sempre con te.

Mi ha benedetto ed è scomparso. Ho pianto tutta la notte! All'alba si è avvicinato:

Gesù: Basta, adesso! Basta! Tanto tenero ce l'hai il cuore!

Natuzza: O Gesù, ce l'ho come me l'avete fatto. Se non ce la fate voi che siete Gesù, figuratevi questo corpo, come dite voi, lacerato. Signore, sono una delle ultime a cui volete bene?

Gesù: E perché mi fai questa domanda?

Natuzza: Perché voi volete bene a tutto il mondo, ma io mi accontento di essere l'ultima, basta che mi date il vostro amore.

Gesù: Tu vieni dopo di mia Madre (l'ha ripetuto tre volte). Lo sai quanto ti amo? Quanto mi ami tu.

Natuzza: Signore, tanti dicono che hanno paura di voi.

Gesù: Non è che hanno paura di me, hanno paura del castigo. lo sono Misericordia. Non castigo mai, perdono sempre, perché io sono Amore e Misericordia. Loro hanno paura del castigo, perchè dicono: "Gesù ci castiga", però non prima ma dopo che hanno fatto il peccato, dopo che hanno avuto le loro debolezze. Gli viene il rimorso, ma dopo un giorno il peccato lo ripetono. Quindi questa paura dov'è? È una paura momentanea.

Natuzza: Sono dispiaciuta perchè non posso fare del bene.

Gesù: Hai costruito palazzi. Ti ho fatto meccanico, fabbro, imbianchino.

Natuzza: Signore mio, ma voi mi prendete in giro?

Gesù: Ogni tanto devo parlare così per tirarti su.

Gesù: Stai soffrendo?

Natuzza: Sì, Signore, però penso alle vostre lacrime e non sento le mie sofferenze.

Gesù: Fammi una carezza, così mi asciughi le lacrime. (L'ho accarezzato e mi sono venute due piaghe). Vedi cosa ho fatto? ho procurato una sofferenza in più.

Natuzza: Non importa. Basta che non soffrite voi, accetto tutte le sofferenze.

Gesù: E sì, hai offerto anima e corpo.

Natuzza: Gesù, ma me ne volete bene perchè vi ho offerto anima e corpo?

Gesù: Sì, ti amo pazzamente. Ho pianto con te. Le mie sono state lacrime d'acqua, le tue di sangue e pure più dolorose. Però sono state preziose, perché erano perle che mi hanno aperto il cuore.

Natuzza: No, l'ho visto io! Era sangue. E se volete ve le faccio vedere, perché ancora ho il fazzoletto.

Gesù: Lo so! Dico perle preziose perché tante anime, che erano nel peccato, con quelle lacrime le abbiamo conquistate e si sono convertite. Non sei contenta? Ecco, io vado sempre in cerca per purificare l'anima a chi l'ha persa. Ed io questo voglio: sofferenze superiori al peccato. Mi dispiace perché sei tu che devi pagare le conseguenze. Però tu sei generosa, tu stessa ti sei offerta ed io ho una gioia nel cuore. Ecco perché ti amo. lo ti ho scelta nel grembo di tua madre, e tu sei stata sempre, anche da bambina, pronta per la mia gioia.

Natuzza: Gesù, io vorrei darvi sempre gioia e mai dispiacere.

Gesù: E quando mi hai dato dispiacere? Mai! Tu fabbrichi palazzi, mattone su mattone e poi quando crollano, soffri e dici: " Il Signore non poteva fare il miracolo di non far crollare questa casa?". Questo un po' mi dispiace. Non lo devi dire. Non sono io che la faccio crollare, ma è la volontà dell'uomo.

Natuzza: Signore, come si fanno i castelli? Mai ho preso mattoni per costruire un palazzo. Non sono un uomo, non sono un fabbricatore, come le faccio queste cose?

Gesù: Ecco come si fanno i castelli, così: offrendo preghiera, carità e sofferenza. Tu hai gli occhi per guardare, l'umiltà per parlare e la bocca per pregare. Queste tre cose ce l'hai, pure più di tre cose. Una sofferenza oggi, una sofferenza domani, quando passa tanto tempo diventa un castello di sofferenza. E questa sofferenza e quel castello serve ad ognuno per ritornare al suo focolare domestico, per la pace e per salvezza della famiglia. Hai capito?

Natuzza: Signore, dicono tutti che avete sofferto una volta e non soffrite più.

Gesù: Soffro sempre, perché i peccati mi pesano e voglio la salvezza di tutto il mondo. Ti sei dimenticata per chi dovevi offrire.

Natuzza: Per tutto il mondo.

Gesù: Per i malati che non accettano la sofferenza e soffrono nell'anima e nel corpo.

Gesù: Non ti devo mostrare la mia tristezza, perchè soffri di più.

Natuzza: Gesù, anche voi mi consolate, però voglio un'altra cosa.

Gesù: Che cosa vuoi? Vuoi sapere se tu mi vuoi bene abbastanza e mi accontenti nella tua benevolenza? Sì, stai tranquilla, perchè mi accontenti e mi vuoi bene veramente.

Natuzza: Io sono incerta.

Gesù: Ah! Pure del mio amore sei incerta?

Natuzza: No, di voi sono sicura. Ma di me non so se vi voglio bene per quanto voi volete, per quanto voi pretendete.

Gesù: Non ti preoccupare! Se tutti mi volessero bene per quanto me ne vuoi tu, non soffrirei certamente, perché ti sei offerta anima e corpo, e qualunque cosa ti dico, fosse anche di spaccarti la testa, tu dici sempre di sì.

Natuzza: Chi me la spacca la testa, Gesù? Voi me la potete spaccare, perché dagli altri non me la faccio spaccare.

Gesù: Neanche dal diavolo?

Natuzza: No! Non ho paura più perché penso che accanto a me ci siete voi. Lo penso, mi illudo o è la verità?

Gesù: È la verità.

Natuzza: E allora non me lo parate il diavolo, lo lasciate dare botte?

Gesù: No, botte no. Ogni tanto ti tormenta. Però ogni volta che ti tormenta, tu devi offrire per qualche persona che sai che è sull'orlo del precipizio o che ha la guerra in famiglia o per una malattia di una persona. E allora quel tormento ha valore. Se l'offri serve a qualcosa, a qualche conversione. Il tormento è più brutto della sofferenza del corpo, perché è nella mente e la mente si distrugge con quella preoccupazione.

Natuzza: Non vedo l'ora di finire questa quaresima.

Gesù: E la quaresima finisce? L'hai sempre incominciata e non l'hai mai finita. È sempre quaresima per te. Chi te l'ha detto di innamorarti di me? Adesso paghi anche le conseguenze. Chi appartiene a Dio, sorella o figlia, deve partecipare alle gioie e ai dolori.

Predica sempre: l'umiltà, la carità e l'amore per il prossimo.

Gesù: Stai soffrendo? Anch'io soffro.

Natuzza: A me non interessa che soffro, ma non voglio vedere piangere voi.

Gesù: Io non piango sempre come piangi tu.

Natuzza: Mi prendo di amarezza per i peccati del mondo.

Gesù: A me pesano, ma a te pesano ancora più di me, perché il tuo corpo non resiste più.

Natuzza: Sono morta già? Meglio, me ne vengo con voi.

Gesù: Non è morto né il corpo e né lo spirito ancora. Il corpo è lacerato e ovunque puoi dire: "Ahi, mi duole".

Natuzza: Ma io lo dico sempre. Vi faccio dispiacere?

Gesù: No! Il corpo non resiste e qualche parola la deve dire anche per uno sfogo.

Natuzza: Ma vi offendete?

Gesù: Non mi offendo mai. E quando mai mi sono offeso?

Natuzza: Allora non mi volete più bene perché parlo sempre, borbotto, dico che non ce la faccio.

Gesù: No! Lo dicevi più gli altri anni, adesso ti sei abituata. Per te è sempre quaresima. Come si riparano i peccati? Solo in questo modo. Figlia, tu hai sofferto una vita; io soffro perché soffrite voi che vi ho scelto. Io vi ho scelto perché ho bisogno di anime generose che si offrono. Vi ho scelto perché ho bisogno di consolazione. Soffro per i peccati del mondo, per tutti questi flagelli che ci sono. Le strade sono bagnate di sangue e il cuore mio è aperto, pieno di ferite. Figlia, io me ne vado.

Natuzza: Signore, ma perché mi lasciate sempre sola?

Gesù: Non sei mai sola. Ma ti senti sola? Natuzza: No, Signore, non è che mi sento sola...

Gesù: Hai preso l'abitudine che vuoi essere consolata! Io dico che ho bisogno di anime per consolazione e tu adesso hai preso in pratica la parola.

Natuzza: Ma io non voglio essere consolata dalle persone, voglio essere consolata da voi. Quando sento che voi vi lamentate per i peccati del mondo a me strazia il cuore.

Gesù: E io soffro apposta, non perchè ti ho scelta. Ho fatto una buona scelta, perché tu non ti sei mai rifiutata, hai detto sempre sì. Ho trovato un terreno buono.

Natuzza: Ed io sono contenta per questo.

Gesù: Come ti lascio sola? Mai.

Natuzza: Ma portatemi con voi, perchè me ne voglio venire in Paradiso!

Gesù: Ah, i 100 anni te li sei dimenticati!

Natuzza: Signore, basta che sono salvi gli altri, pure 100 anni! E perché nel Purgatorio ogni tanto non venite a trovarmi per darmi conforto?

Gesù: E va bene, cambia discorso. Stai facendo purtroppo un lungo Purgatorio. Hai spine in tutti i fianchi. Ma te ne basta una che ti trapassa... Sopporta per la sua conversione. Sopporta, sopporta figlia mia. lo ti benedico, ti voglio bene pazzamente. Mi dispiace che soffri, perchè è da una vita che soffri. Offrila, offrila per tutto il mondo, che mi fa tanto soffrire.

Natuzza: Signore, perchè toccate queste mani brutte, schifose?

Gesù: Oh che brutta parolaccia hai detto! Non si dicono queste cose, anche il corpo appartiene a Dio.

Natuzza: Non vi piaccio più perché sono vecchia, brutta, ammalata...

Gesù: lo non guardo l'esterno, guardo l'interno, il cuore. Predica la preghiera, l'umiltà, la carità, l'amore.

Natuzza: O Signore, mi avete chiuso in una gabbia di ferro.

Gesù: Questa è la tua sofferenza più pesante. Ecco perché hai l'angoscia, perché non puoi predicare e parlare.

Natuzza: Signore, mi dispiace perchè vorrei dare una parola di conforto a chi soffre. Sono come un uccello nella rete, chiusa con tutto lo sportello, non posso uscire.

Gesù: O figlia, anche gli uccelli nella gabbia cinguettano.

Natuzza: Cosa posso darvi?

Gesù: E che cosa mi puoi dare di più? Mi hai dato il corpo e l'anima. Una cosa sola voglio: l'anima.

Natuzza: Vi siete preso pure il corpo.

Gesù: Non io, ma i peccati. Io il corpo te lo risparmierei, ma sono i peccati, i flagelli del mondo, perché tu l'offri per la salvezza di chi vuole perdere l'anima. Tu ti sei offerta ed io ho accettato la tua offerta.

Gesù: Ma non pensi altro? Non hai altri pensieri?

Natuzza: Due pensieri: il vostro e che non posso parlare con la gente.

Gesù: Il pensiero mio perché? Spiegami.

Natuzza: Voi lo sapete. C'è bisogno che ve lo spieghi io? Siete Gesù, sapete il mio cuore, sapete quello che faccio e quello che non faccio.

Gesù: Non solo quello che fai tu, ma anche quello che tutti fanno. Però come posso parlare? Nessuno vuole parlare con me. Sono nemici. Non vogliono la mia amicizia.

Natuzza: Gesù, la tua amicizia gli fa paura, cominciando dai miei figli.

Gesù: E perché?

Natuzza: Perché li fai soffrire.

Gesù: Chi non vuole non è obbligato a rispondere. È una scelta loro, perché ho lasciato la volontà libera. Quando uno dà un posto di lavoro se non gli piace non va a lavorare. E così è con me. Io li voglio con me, perché voglio bene a tutti. Ma se non mi vogliono, che cosa faccio? Piglio il bastone? Li amo lo stesso. Ma se a te danno una mano, tu non gliene dai due?

Natuzza: Signore, fate come volete. Sono i miei figli, io ve li raccomando.

Gesù: Solo questi sono tuoi figli?

Natuzza: No, tutti quelli che a voi appartengono, sono figli miei. lo li raccomando a voi.

Gesù: Pure quelli che uccidono?

Natuzza: Pure quelli vi raccomando, perché credo che sono impossessati dal diavolo.

Gesù: E perché, il diavolo non disturba anche te? E tu fai quello che ti dice il diavolo? La volontà è libera. Quelli non hanno amore per nessuno, sono senza carità, senza umiltà, senza amore. Amano solo il denaro e basta, niente più. Non hanno l'amore per le loro famiglie e vuoi che abbiano l'amore per le povere creature? Non ce l'hanno. Le povere creature mi stanno a cuore ed io sono afflitto per questo.

Madonna: Predica a tutti di dare sempre il buon esempio. Questo è importante. Predica, particolarmente ai Cenacoli, l'umiltà, la carità, l'amore.

Qualcuno si veste di orgoglio: "io", "io", ma nessuno deve dire "io", "io", siete figli di Gesù e della Madonna. Se volete bene a Gesù non gli dovete dare dispiacere, perché Gesù si è immolato per tutto il mondo, non per una persona, per dieci, per mille, per tutti. Predica l'umiltà.

(L'ha ripetuto tre volte). Non date dispiacere a Gesù. Gesù è amareggiato. Gesù è Padre e Mamma.

Natuzza: La Mamma siete voi.

Madonna: Anche Gesù è Padre e Mamma. Sente la stessa cosa non solo come Padre, ma anche come Mamma. Si occupa e si preoccupa di tutto.

 

Natuzza: Gesù, mi puoi dare un chiarimento, altrimenti impazzisco?

Gesù: Dimmi che vuoi (ridendo).

Natuzza: Voi lo sapete. Sono pazza o no? Se mangio, negli occhi ci siete voi, se prego negli occhi ci siete voi, se parlo con la gente ci siete voi.

Gesù: Perché tu sei innamorata di Me.

Natuzza: Come se fossi innamorata di un uomo?

Gesù: Non è lo stessa cosa. Questo è un amore passeggero. Quello è un amore spirituale che viene proprio dal cuore, dall'intimo dell'anima. È un'altra cosa! Non c'è paragone tra l'amore di Dio e l'amore di un uomo. Ecco perché un uomo non dice mai: "Ti amo pazzamente", dice: "Ti amo, ti voglio bene". Invece io ti dico: "Ti amo pazzamente", e tu alla stessa maniera lo dici a me.

Natuzza: Ma quando mangio potrei pensare a mangiare!

Gesù: E che dici quando mangi?

Natuzza: Una parola: "Signore, per la conversione di un'anima". Sempre.

Gesù: Ecco, il pensiero ce l'hai ad un'altra persona. Perché? Per carità, per amore, perché vuoi distribuire il mio amore. Ho detto sempre: distribuite il mio amore, perché così mi fate felice. Tu lo distribuisci mentre mangi, mentre parli, mentre preghi. Questo mi fa piacere, mi consola; si salva davvero qualche anima. Non e vero, come tu dici, che sei pazza. Sei pazza d'amore. Ti ho fatto gli occhi per vedere, il cuore per parlare, la bocca per pregare. Tutte queste belle cose te le ho fatte io. E che vuoi? Tanti doni ti ho fatto. Questi non li volevi. Perché? Impazzisci? Non impazzisci.

Natuzza: Gli innamorati non fanno questi discorsi.

Gesù: Non li fanno? E di che parlano?

Natuzza: Parlano di castelli, ma non di queste cose spirituali.

Gesù: Le cose più belle per preparare un castello sono queste: parlare di Dio, della Madonna e dell'amore alle anime che soffrono.

Natuzza: Gesù, io non capisco. Quelli che vogliono bene a un uomo, hanno lo stesso amore?

Gesù: È un amore diverso. Il nostro è l'amore eterno del Paradiso: ti gioisce il cuore, la mente e ti brillano gli occhi. Manifestate il vostro amore, chi ce l'ha. Così devi dire a tutti: manifestate l'amore che avete per Gesù e non lo smarrite; tenetelo sempre presente nel vostro cuore e così sarete sempre gioiosi. Non pensate agli insulti, alle mancanze che vi fanno gli altri, tenete presente l'amore e dispensate l'amore.

Gesù: Figlia mia, stai soffrendo? Lo so. Anch'io soffro per il mondo, perchè si rifiutano di conoscermi e quindi non mi amano. Vogliono seguire solo la via del peccato.

Hanno tempo per fare peccati tutto il giorno e poi non hanno tempo, cinque minuti al giorno, per chiedere perdono, per ristorare il loro cuore. Il cuore lo ristorano solo con il peccato. Si corrompono uno con l'altro e questo mi addolora perché le anime cadono nel peccato come le foglie degli alberi in autunno.

Io sono addolorato, il mio cuore è a pezzi. Non è vero che io non soffro. Soffro tutte le ore del giorno. Soffro per i peccati, per tutti i malefici che fanno - di tutti i generi - per conquistare le persone a fare peccato, per conquistare denaro, per conquistare potere, per dire: "io, io". Si vestono del loro "io" e poi perdono la loro anima. Si corrompono uno con l'altro, anche quelli che sono religiosi. Il diavolo è pronto a stare in mezzo a chi lo cerca. Lui non dice: "Vieni con me", ma con il peccato si presenta facilmente e li fa cadere, mostrando all'uomo tutte le cose come belle. Ma non sono belle, sono la rovina dell'anima e del corpo. Predicate, parla te, non state muti, dite a tutti, voi che ci credete, che lo ci sono e sono sui vostri passi, a tutte le ore del giorno. Provate a conoscermi e dopo che mi conoscerete non sarete capaci di stare lontano, perchè lo sono il vero Amico vostro. Cercatemi, fate forza di volontà.

 
 

 

 

[Modificato da MARIOCAPALBO 23/02/2015 17:08]

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