. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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Preghiere di adorazione eucaristica

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2015 16:57
06/02/2015 12:42

Beato Giacomo Alberione 
L’ incontro 
Signore, dal tabernacolo tutto, 
senza il tabernacolo nulla. 
Adorarti, Gesù, è un incontro 
dell'anima e di tutto 
il nostro essere con te. 
È la creatura che si incontra con il Creatore. 
È il discepolo presso il divino Maestro. 
È l'infermo con il Medico delle anime. 
È il povero che ricorre al Ricco. 
È l'assetato che beve alla Fonte. 
È il debole che si presenta all'Onnipotente. 
È il tentato che cerca il Rifugio sicuro. 
È il cieco che cerca la Luce. 
È l'amico che va al vero Amico. 
È la pecorella smarrita cercata dal divino Pastore. 
È il cuore disorientato che trova la Via. 
È lo stolto che trova la Saggezza. 
È la sposa che trova lo Sposo dell'anima. 
È il nulla che trova il Tutto. 
È l'afflitto che trova il Consolatore. 
È il giovane che trova orientamento per la vita. 

Apostolato 
Signore, adorarti significa 
mettersi in comunicazione intima con te, 
come un giorno i pastori al presepio, 
la Maddalena al convito di Simone, 
Nicodemo che arriva nella notte. 
Ancora: le sante conversazioni 
della Samaritana, di Zaccheo, 
di Filippo e di tutti gli Apostoli con te, Gesù: 
specie nell'ultima settimana della tua vita terrena e dopo la tua risurrezione. 
Si viene da te, Gesù, come Mediatore 
tra Dio e l'uomo; come Sacerdote del Padre; 
come Vittima di espiazione; come il Messia venuto; 
come Verbo di Dio; come buon Pastore; 
come Via, Verità e Vita; come Salvatore del mondo. 
II farti visita, Gesù, 
è la pratica che più orienta ed influenza tutta la vita e tutto l'apostolato. 
È il gran mezzo per vivere tutto in te 
e per formare la personalità cristiana. 
Adorarti, o Cristo, è il segreto per trasformare noi stessi in te; 
è la garanzia di perseveranza; è un'anima che pervade tutte le ore, 
i pensieri, le occupazioni e le relazioni; 
è una linfa vitale che su tutto influisce 
e comunica lo spirito anche alle cose più comuni. 
Adorarti, o Gesù, forma l'atteggiamento 
di orazione che, coltivato, trasforma ogni lavoro in preghiera

Beato Giuseppe Bocci 
Dolce riposo 
O Gesù, Ostia Santa, 
che la mia mente 
ti conosca nella verità, 
che il mio cuore ti ami nella carità, 
che la mia volontà ti sia soggetta nell'umiltà. 
Tu, che nel tabernacolo 
mantieni un sacro silenzio, 
donami il silenzio della mitezza, 
della pazienza e della misericordia. 
Con la tua grazia, voglio vivere 
per te, con te e in te, dolce riposo 
di quanti ti cercano e ti amano. 

Le perle 
O Gesù, dona anche a me 
le tre perle eucaristiche: la povertà di spirito 
la purezza di amore, l'umiltà di cuore. 
Dal tuo silenzioso tabernacolo, 
quando il cielo è scuro, soffia 
l'uragano e si scatena la tempesta 
ho la certezza che, sopra le nubi, 
c'è comunque il sole. Ci sei tu, 
che mi difendi dal Maligno. 
O Gesù, nutrimento e vita, 
insegnami le pagine che compongono 
l'arcano libro dell'umanità: 
amare e soffrire. E sii tu la mia Luce. 
San Pio 
La porta 
O Gesù, vieni a rinascere nell'anima mia e restaci per sempre; 
forzane la porta, se sarò chiuso, e regnaci per sempre. 
Tu conosci la volontà che vuole assolutamente possederti, amarti 
ed essere sottomessa alla tua legge. 
Porta nel mio freddo cuore l'amore più ardente. 
Accendi tu quel fuoco 
che sei venuto a portare sulla terra 
affinché, consumato da esso, 
mi immoli sull'altare della tua carità quale vittima d'amore, perché 
tu possa regnare nel mio cuore e nel cuore di tutti. 
Come una cerva assetata sono corso 
alle tue acque, o Sposo dell'anima mia. 
Mi stringo a te più intimamente 
e ti supplico fiducioso: Signore, trasforma me in te! 
Dammi e conservami quella fede viva 
che mi faccia credere ed operare per il solo tuo amore. 
Per te io avanzi con remi e vela: 
sii tu la mia guida e il mio nocchiero. 

Contento 
Inginocchiato alla tua presenza, 
sotto l'immediata protezione 
di Maria santissima e di san Giuseppe, 
consacro me stesso interamente a te, 
unico mio amore! 
Sì, o Gesù, ti consacro il mio cuore, 
la mia anima, i miei sensi, la mia memoria, 
intelletto e volontà, tutta la mia persona, 
le mie azioni, la mia vita, 
le mie infermità, i miei sacrifici, 
la mia spirituale povertà. 
Voglio essere tuo, tutto tuo, sempre tuo, 
e fare la tua volontà nel tempo e nell'eternità, 
senza mai, mai offenderti 
Signore Gesù, sii tu il re supremo del mio cuore 
e assistimi con la tua vigile grazia. 
Opera come tu vuoi e nella misura che tu vuoi: 
contento tu, contento anch'io. 
La mia vita, come la mia morte, è nelle tue mani: 
fa' di me ciò che meglio ti aggrada.
Venerabile Luigia Tincani 
Maria, l'umile adoratrice 
O Mistero ineffabile di questa comunione di sangue 
e di vita tra Dio e te, Maria! 
Tu non sei solo il tabernacolo 
vivente di Dio, ma tu gli dai col tuo sangue la vita; 
la nostra vita, ma non per questo meno divina, 
perché la presenza del Verbo l'ha fatta sua! 
In quale abisso di umiltà adoratrice, 
in quale ardore di carità che si dona, annientarvi tutta te stessa. 
O Madre di Gesù e Madre nostra! Insegna anche a noi a vivere 
in questa sacra solitudine, adorando il segreto 
della vita divina in noi. 

Oceano di amore 
O Gesù, tu sei il vero adoratore. 
Il mio compito è realizzato 
in te e perciò posso prendere 
il mio piccolo essere e godere 
che anche esso partecipi 
della tua giustizia, perché 
nell'oceano del tuo amore 
anch'io posso gettarmi 
e per mezzo tuo, o Gesù, 
anch'io posso glorificare 
il Padre in quanto Egli è degno 
di essere glorificato. 
SanPaolo VI 
Tu sei 
Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivo 
Tu sei il rivelatore di Dio invisibile, 
il primogenito di ogni creatura, il fondamento di ogni cosa; 
Tu sei il maestro dell’umanità 
Tu sei il Redentore, tu sei nato, sei morto, sei risorto per noi; 
Tu sei il centro della storia e del mondo; 
Tu sei colui che ci conosce e ci ama; 
Tu sei il compagno e l’amico della nostra vita; 
Tu sei l’uomo del dolore e della speranza; 
Tu sei colui che deve venire 
e che deve essere un giorno il nostro giudice, 
e, noi speriamo, la nostra felicità in Te. 
Tu sei la luce, la verità, 
anzi Tu sei la “Via, la Verità e la Vita”. 
Tu sei il Pane, la fonte dell’acqua viva 
per la nostra fame e la nostra sete; 
Tu sei il Pastore, la nostra guida, 
il nostro esempio, 
il nostro conforto, il nostro fratello! 

Misteriosa presenza 
Gesù, tu ti fai nostro e ci attiri 
verso di te. Tu sei presente in una forma 
misteriosa, sì, ma non più misteriosa 
che non il pensiero presente nella voce, 
e la voce presente negli animi di chi 
l'ascolta; unica in sé e tanto moltiplicata 
quanti sono gli uditori presenti. 
Presente come il singolare Pellegrino 
di Emmaus, che raggiunge, avvicina, 
accompagna, ammaestra e conforta 
gli sconsolati viandanti nella sera 
delle perdute speranze. 
Presente nel silenzio e nella passività 
dei segni sacramentali, quasi che tu 
voglia tutto insieme velare 
e tutto svelare di te, in modo che 
solo chi crede comprenda, e tutto 
difendere e insieme tutto offrire di te, 
in modo che solo chi ama 
possa veramente ricevere. 
Verso di te ci attiri, paziente; 
paziente nell'oblazione di te 
per l'altrui salvezza, per l'altrui alimento; 
paziente nella figurazione del corpo 
separato dal sangue, come vittima 
cioè immolata e dissanguata; 
paziente fino all'estrema misura del dolore, 
del disonore, dell'abbandono, dell'angoscia 
e finalmente della morte, affinché 
nella misura della pena fosse palese 
il grado della colpa e dell'amore, 
della colpa umana e dell'amore tuo. 

Presso l'altare 
Signore Gesù, con gioia 
ci prostriamo in adorazione presso il tuo santo altare. 
Con te, o Gesù, 
tutto è merito di vita eterna, 
tutto è luce che rischiara la vita, 
tutto aiuta a proseguire il cammino, 
tutto è dolcezza... anche il dolore! 
Tu sei fonte copiosa di purissima gioia. 
Gioia che cominciamo a gustare qui, 
nella valle del pianto, 
e che sarà piena quando ci svelerà la tua gloria: 
al gaudio della fede subentrerà quello della visione. 
Signore Gesù, 
tu, pane vivo disceso dal cielo, ci basti. 
Non abbiamo bisogno di altri. 
Tu sei la nostra vita. Tu sei la nostra gioia. 
Tu sei il nostro tutto. 
Ci affidiamo a te: nostro conforto, 
nostro gaudio, nostra pace. 

Sino alla fine 
O Gesù eucaristico, 
noi riconosciamo in te il Pastore buono 
che ci guida sulle strade dell'esistenza, 
il Maestro sapiente che dispensa 
luce ai nostri cuori ottenebrati, 
il Redentore che con tanta prodigalità 
di amore e di grazia viene a noi incontro 
e si fa ineffabilmente Pane di vita 
per questo nostro cammino nel tempo 
verso l'eterno possesso di Dio. 
La nostra fede in te prorompe, 
con sobria giocondità, 
nell'esultanza di preghiere corali e di canti festosi, 
e si riversa anche all'esterno dei templi 
portando ovunque una nota di letizia 
e un annuncio di speranza. 
Sotto i bianchi veli dell'Ostia consacrata, 
sappiamo di avere con noi 
il Signore della vita e della morte, 
«Colui che è, che era e che viene». 
Tu infatti sei con noi tutti i giorni sino alla fine. 
O mistero di felicità! O Bene supremo! 
O unica speranza! Tu solo mi basti. 
Illumina il mio intelletto, 
rafforza la mia volontà, 
infiamma il mio cuore.
Santa Faustina Kowalska 
Come un bimbo 
O Gesù, Ostia viva, tu sei tutto per me. 
Io vengo da te con semplicità 
ed amore, con fede e fiducia. 
Desidero tutto con te, come 
un bimbo con la madre amata. 
O Gesù, io confido nell'oceano 
della tua misericordia. 
lo resto con te faccia a faccia. 
Fammi conoscere quanto in me 
non ti piace e cosa debbo fare 
per piacerti di più. Io so che, senza di te, 
Signore, i miei sforzi valgono ben poco. 
Quanto più ti conosco, tanto più ardentemente 
ti desidero e anelo a te. 
O Gesù nascosto! O amore eterno! 
O nostra vita! O Divino folle, 
che hai dimenticato te stesso 
e vedi soltanto noi! 

Il nostro colloquio 
Ti adoro, 
Creatore e Signore nascosto nel Santissimo Sacramento. 
Sebbene ti sia nascosto, 
ti tenga occultato ed abbia nascosto la tua bellezza, 
il mio occhio illuminato dalla fede 
ti raggiunge, la mia anima riconosce il suo Creatore, 
suo sommo bene, 
ed il mio cuore s'immerge totalmente 
in una preghiera di adorazione. 
In te trovo tutto ciò che il mio cuore può desiderare. 
Qui la tua luce illumina il mio intelletto e lo rende idoneo 
a conoscerti sempre più profondamente. 
Qui sul mio cuore scendono torrenti 
di grazie, qui la mia anima attinge la vita eterna. 
O mio Creatore e Signore, tu solo 
oltre a questi doni mi dai te stesso 
e ti unisci strettamente alla tua misera creatura. 
Qui i nostri cuori si comprendono 
senza ricorrere alle parole, qui nessuno 
è in grado di interrompere il nostro colloquio. 
Per questa tua inconcepibile bontà, 
ti adoro, o Creatore e Signore, 
con tutto il cuore e con tutta l'anima. 
E benché questa mia adorazione sia tanto misera ed insignificante, 
tuttavia sono tranquilla, perché so che tu conosci che essa è sincera, 
sebbene così inadeguata. 

L’accoglienza 
Gesù, fa' che il suono 
della tua voce riecheggi 
sempre nelle mie orecchie, 
perché io impari a capire 
come il mio cuore, 
la mia mente e la mia anima 
ti possano amare. 
Concedimi di accoglierti 
negli spazi più nascosti 
del mio cuore, 
tu che sei il mio unico bene, 
la mia gioia più dolce, 
il mio vero amico. 
Gesù, vieni nel mio cuore, 
prega con me, prega in me, 
perché io impari da te a pregare. 
Beata Madre Teresa di Calcutta 
L’accoglienza 
Gesù, fa' che il suono 
della tua voce riecheggi 
sempre nelle mie orecchie, 
perché io impari a capire 
come il mio cuore, 
la mia mente e la mia anima 
ti possano amare. 
Concedimi di accoglierti 
negli spazi più nascosti 
del mio cuore, 
tu che sei il mio unico bene, 
la mia gioia più dolce, 
il mio vero amico. 
Gesù, vieni nel mio cuore, 
prega con me, prega in me, 
perché io impari da te a pregare. 

Chiara Lubich 
Il cielo s'è rovesciato sulla terra 
No, non è rimasta fredda la terra: 
Tu sei rimasto con noi! 
Che sarebbe del nostro vivere 
se i tabernacoli non ti portassero? 
Tu hai sposato una volta l'umanità 
e le sei rimasto fedele. 
Ti adoriamo, Signore, 
in tutti i tabernacoli del mondo. 
Si, essi sono con noi, per noi. 
Non sono lontani come le stelle 
che pure tu ci hai donato. 
Dovunque possiamo incontrarti: 
Re delle stelle e di tutto il creato! 
Grazie, Signore, di questo dono smisurato. 
Il Cielo s'è rovesciato sulla terra. 
Il cielo stellato è piccolo. 
La terra è grande, perché essa è trapunta 
dovunque dall'Eucaristia: 
Dio con noi, Dio fra noi, Dio per noi. 

E’ inconcepibile 
E’ inconcepibile, è straordinario, 
è qualcosa che incide sempre più profondamente 
nel mio animo quel tuo stare lì in silenzio nel tabernacolo. 
Vengo in chiesa la mattina e lì ti trovo. 
Corro in chiesa quando t’amo e lì ti trovo. 
Ci passo per caso o per abitudine o per rispetto e lì ti trovo. 
Ed ogni volta mi dici una parola, mi rettifichi un sentimento, 
vai componendo in realtà con note diverse un unico canto, 
che il mio cuore sa a memoria 
e mi ripete una parola sola: eterno amore. 
Oh! Dio, non potevi inventare di meglio. 
Quel tuo silenzio in cui il chiasso della nostra vita si smorza, 
quel palpito silenzioso che ogni lacrima assorbe; 
quel silenzio.… quel silenzio, 
più sonoro d’un angelico concento; 
quel silenzio che alla mente dice il Verbo, 
al cuore dona il balsamo divino; 
quel silenzio in cui ogni voce si ritrova incanalata, 
ogni prece si risente trasformata; 
quella tua presenza arcana.... 
Lì è la vita, 
lì è l’attesa; 
lì il nostro piccolo cuore riposa, 
per riprendere senza posa 
il suo cammino. 

Maria in noi 
Un giorno sono entrata in chiesa 
e con il cuore pieno di confidenza chiesi a Gesù: 
«Perché volesti rimanere nel mondo, 
su tutti i punti della terra, nella dolcissima Eucaristia, 
e non hai trovato, tu che sei Dio, 
una forma per portarvi e lasciarvi anche Maria, 
la Mamma di tutti noi che viaggiamo?». 
Nel silenzio sembrava rispondesse: 
«Non l'ho portata perché la voglio rivedere in te. 
Anche se non siete immacolati, 
il mio amore vi verginizzerà 
e tu, voi aprirete braccia 
e cuori di madri all'umanità, che, 
come allora, ha sete del suo Dio e 
della madre di lui. 
A voi lenire i dolori, le piaghe, asciugare le lagrime. 
Canta le litanie e cerca di rispecchiarti in quelle». 

Divina energia 
No, non è rimasta fredda la terra: 
tu, Signore, sei rimasto con noi! 
Che sarebbe del nostro vivere 
se i tabernacoli non ti portassero? 
Tu hai sposato una volta l'umanità 
e le sei rimasto fedele. 
Ti adoriamo, Signore, in tutti 
i tabernacoli del mondo. Sì! 
Quelli sono con noi, per noi. 
Non sono lontani come le stelle 
nel cielo che pure ci hai donato. 
Dovunque possiamo incontrarti, 
Re delle stelle e di tutto il creato! 
Grazie, Signore, di questo dono smisurato. 
Il Cielo s'è rovesciato sulla terra. 
Il cielo stellato è piccolo. 
La terra è grande, 
perché essa è trapunta dovunque dall'Eucaristia: 
Dio con noi, Dio fra noi, Dio per noi

San Giovanni Paolo II 
Desideriamo ogni giorno e ogni ora adorare Te 
“Signore, resta con noi”. 
Queste parole hanno pronunciato per la prima volta i discepoli di Emmaus. In seguito, nel corso dei secoli, le hanno pronunciate, infinite volte, le labbra di tanti tuoi discepoli e confessori, o Cristo. 
Le stesse parole pronunzio io oggi come Vescovo di Roma e primo servo di questo tempio, sorto nel luogo del martirio di san Pietro. 
Le pronunzio per invitarti, Cristo, nella tua presenza Eucaristica, ad, accogliere la quotidiana adorazione protratta per l’intero giorno, in questo tempio, in questa Basilica, in questa cappella. 
Resta con noi oggi, e resta, d’ora in poi, tutti i giorni, conforme al desiderio del mio cuore, che accoglie l’appello di tanti cuori di varie parti, a volte lontane, e soprattutto segue il desiderio di tanti abitanti in questa Sede Apostolica. 
Resta! affinché noi possiamo incontrarci con te nella preghiera di adorazione e di ringraziamento, nella preghiera di espiazione e di domanda, alla quale sono invitati tutti i visitatori di questa Basilica. 
Resta! Tu che sei contemporaneamente velato nel mistero eucaristico della fede ed insieme svelato sotto le specie del pane e del vino, che hai assunto in questo Sacramento. 
Resta! affinché si riconfermi incessantemente la tua presenza in questo tempio, e tutti coloro che vi entrano avvertano che esso è la tua casa, “la dimora di Dio con gli uomini” (Ap 21, 3) e, visitando questa Basilica, trovino in essa la sorgente stessa “di vita e di santità che zampilla dal tuo cuore eucaristico”. 

Diamo inizio a questa adorazione perpetua, quotidiana, del Santissimo Sacramento al principio dell’Avvento dell’Anno del Signore 1981, l’anno in cui si sono celebrati giubilei ed anniversari importanti per la Chiesa, l’anno di rilevanti avvenimenti. 
Tutto ciò ebbe e ha luogo tra la tua prima e seconda Venuta. 
L’Eucaristia è la testimonianza sacramentale della tua prima Venuta, con la quale sono state riconfermate le parole dei profeti e compiute le attese. Ci hai lasciato, o Signore, il tuo Corpo e il tuo Sangue sotto le specie del pane e del vino perché attestino l’avvenuta redenzione del mondo, affinché mediante esse il tuo Mistero Pasquale giunga a tutti gli uomini, come sacramento della Vita e della salvezza. L’Eucaristia è, al tempo stesso, un costante preannunzio della tua seconda Venuta e il segno dell’Avvento definitivo e insieme dell’attesa di tutta la Chiesa: “Annunziamo la tua morte, Signore, / proclamiamo la tua risurrezione, / nell’attesa della tua venuta”. 
Desideriamo ogni giorno e ogni ora adorare te, spogliato sotto le specie del pane e del vino, per rinnovare la speranza della “chiamata alla gloria” (cf. 1 Pt 5, 10), il cui inizio tu hai costituito col tuo corpo glorificato “alla destra del Padre”. 
Un giorno, o Signore, hai domandato a Pietro: “Mi ami?”. 
Lo hai domandato per ben tre volte, e per tre volte l’apostolo ha risposto: “Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo” (Gv 21, 15-17). 
La risposta di Pietro, sul cui sepolcro è stata eretta questa Basilica, si esprima mediante questa adorazione di ogni giorno e di tutto il giorno, che oggi abbiamo iniziato. 
L’indegno successore di Pietro nella Sede romana e tutti coloro che parteciperanno all’adorazione della tua Presenza eucaristica, attestino con ogni loro visita e facciano nuovamente risuonare qui la verità racchiusa nelle parole dell’apostolo: “Signore, tu sai tutto; tu sai che io ti amo”. 
Amen. 

Davanti a Te 
Signore Gesù, 
siamo qui raccolti davanti a te. 
Tu sei il Figlio di Dio fatto uomo, 
da noi crocifisso e dal Padre Risuscitato. 
Tu, il vivente, realmente presente in mezzo a noi. 
Tu, la vita, la verità e la vita: 
Tu, che solo hai parole di vita eterna. 
Tu, l'unico fondamento della nostra salvezza, 
e l'unico nome Da invocare per avere speranza. 
Tu l'immagine del Padre e il donatore dello Spirito; 
Tu, l'Amore: l'Amore non amato. 
Signore Gesù, noi crediamo in Te, 
ti adoriamo, ti amiamo con tutto il nostro cuore, 
e proclamiamo il tuo nome al di sopra di ogni altro nome. 
Signore Gesù rendici vigilanti nell'attesa della tua venuta. 

Mane nobiscum, Domine! 
Come i due discepoli del Vangelo, 
ti imploriamo, Signore Gesù: rimani con noi! 
Tu, divino Viandante, 
esperto delle nostre strade 
e conoscitore del nostro cuore, 
non lasciarci prigionieri delle ombre della sera. 
Sostienici nella stanchezza, 
perdona i nostri peccati, 
orienta i nostri passi sulla via del bene. 
Benedici i bambini, 
i giovani, gli anziani, 
le famiglie, in particolare i malati. 
Benedici i sacerdoti e le persone consacrate. 
Benedici tutta l'umanità. 
Nell'Eucaristia ti sei fatto "farmaco d'immortalità": 
dacci il gusto di una vita piena, 
che ci faccia camminare su questa terra 
come pellegrini fiduciosi e gioiosi, 
guardando sempre al traguardo della vita che non ha fine. 
Rimani con noi, Signore! 
Rimani con noi!
   


.


[Modificato da MARIOCAPALBO 06/02/2015 12:53]

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