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. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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Scritti dei Santi sull'adorazione 1567-1903

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2015 14:33
30/01/2015 14:30

 

Beato Francesco Spinelli

Tutto per te, mio Dio, mio Amore,
mio Bene immenso
Quanto faccio, soffro, dico e penso.
In ogni mio respiro intendo, mio Signore,
donarti l’anima e consacrarti il cuore
per crescere sempre più
nel tuo santo e divino amore.
 
 
Dalle Conversazioni Eucaristiche
 
Gesù mio, qui con Te io godo, in anticipo, un po' di paradiso.
E' troppa la gioia che mi fai gustare con la tua compagnia!
Infondi nel mio cuore quella felicità che solo la tua bontà può donare
e che spinge sempre più gli uomini ad amarti e a stare alla Tua
presenza. Quando Ti ho invocato Tu mi hai sempre esaudito; quando
il mio cuore è stato oppresso da tante preoccupazioni Tu lo hai
dilatato e mi hai incoraggiato a sostenerle con la speranza. A volte
hai persino cambiato qualche piccola sofferenza in gioia: "Nel giorno
in cui Ti ho invocato mi hai esaudito, nella sofferenza mi hai dilatato
il cuore. La luce del tuo volto è sopra di me; hai inondato di gioia il
mio cuore".
 
Riempi, o Signore, del tuo dolcissimo Spirito anche l'anima mia,
perché riprenda forza per superare tutte le debolezze umane, per
vincere tutti quegli ostacoli che le impediscono di fare pienamente la
tua volontà. "A colui che vince darò una manna nascosta"; l'hai
promessa Tu; dunque, dammi questa manna celeste che mi nutra,
mi fortifichi e mi aiuti a superare ogni difficoltà. Signore, mio Dio,
questo ardentemente desidero: di essere trasformato in Te, cioè che
Tu sia in me e io in Te, e così diventiamo un cuor solo e un'anima
sola. E' tanto bello stare con Te.
 
Sono alla tua presenza Signore, in questo momento; me ne rendo
conto e ti ringrazio per questo dono così grande. Tu davanti a me, con me e io davanti a Te, con te.
Nelle mie mani e nel mio cuore è presente tutta la mia giornata, la mia vita, i miei pensieri, sentimenti, le mie gioie e le mie paure, i problemi. Voglio stare qui con Te e con i miei fratelli e sorelle, con la Tua Chiesa. Insieme, cuore a cuore.
Guidami tu nella preghiera e apri il mio cuore perché possa accogliere il tuo Spirito, possa vederti, ascoltarti, amarti e sentirmi amato.
 
Gesù mio, il mio cuore gioisce di potersi trovare alla tua Presenza, di
poter godere della tua amabilissima compagnia e di intendersi con Te,
cuore a cuore, sopra i disegni e i desideri della tua volontà.
Sento già un gran desiderio di corrisponderti e di amarti; ma invece del desiderio vorrei sentire un fortissimo amore per Te.
Gesù mio, voglio anch’io godere della tua carità infinita, visitarti spesso
e stare con Te più tempo che posso. Fammi innamorare così tanto di Te
che io non possa più vivere senza di Te, né lontano da Te.
 
Maria, Madre della speranza e dell'amore, Tu che non desideri altro che vedere Gesù conosciuto ed amato da tutti gli uomini, per i quali è sceso dal cielo e ha posto per sempre la sua dimora in questo sacramento,
fallo conoscere intimamente a tutti così che si innamorino di Lui e lo amino "con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze".
Ora, Gesù mio, devo proprio andarmene. Resterei ancora, ma sai
bene che i miei impegni mi chiamano altrove.
Tu, però, accompagnami dovunque andrò.
Il sapere che il tuo sguardo è sempre sopra di me mi aiuterà a parlare
E agire secondo la tua volontà. Così sia.
 
Guardiamo al Presepe per imparare da Gesù Bambino quelle virtù
che ci insegna con il suo esempio dalla grande scuola della sua
capanna: l’umiltà e il sacrificio. La culla della capanna di
Betlemme è l’altare del sacrificio che qui Gesù ha iniziato per poi
compierlo secondo la volontà del Padre: Gesù non risparmiò nulla
di sé stesso al Padre per ottenerci da Lui ogni bene. Il Presepio
dunque prelude al Calvario, i vagiti alle agonie, gli affanni al
sangue, le paglie aspre alla durissima Croce; il Presepio e il
Calvario sono la prima e l'ultima nota, la prima e l'ultima pagina di
quel poema immenso, divino, ineffabile d'amore e di sacrificio che è
tutta la vita di Gesù Cristo.
 
Cuore magnanimo e generoso del mio Salvatore, che con la luce
stessa della tua sacramentale umiltà m’illumini per conoscere i miei
bisogni; fa che almeno oggi io incominci ad approfittare della tua
dottrina e dei tuoi nobilissimi ed umilissimi esempi, abbracciando
tutte le occasioni che mi si presenteranno per umiliarmi
interiormente, ed anche esteriormente davanti a Te e ai miei
fratelli!… Fammi innamorare delle umiliazioni non solo passive ma
anche attive. Gesù, mite ed umile di cuore, rendi il mio cuore simile
al tuo. Amen.
 
Mio caro Gesù, attirami a Te, alla tua sequela ed alla tua
imitazione! Tu, rimanendo su questo Altare, ti offri ad ogni istante al
tuo Padre celeste in perfetto olocausto. Offri pertanto unito al tuo
anche il sacrificio del mio cuore. Gesù e Maria benedite il mio buon
desiderio. E Tu, Padre celeste, ricevi il sacrificio che volentieri e
volontariamente ti offro di tutto me stesso. Amen.
 
Ah,  Gesù  mio,  Tu  stesso  al  freddo  mio  cuore  impenna  ali  di  fuoco per volare a riposarmi nel Cuor Tuo!                                  Accendimi delle stesse fiamme tue.                                             
Me felice, se ne sarò invaso; se potrò ottenere un tanto bene! Allora non  
amando  altro  che  Te  come  Tu  ami  me,  ed  amando  le  creature  solo  in  ordine  a  Te,  sarò  tuo  vero  seguace  ed  amante  fedele  in  questa  vita,  ed  avrò  fiducia  di  trovarmi  poi  inseparabilmente  ai  tuoi  piedi  per  tutta  l’eternità in Paradiso.  Mio  caro  Salvatore,  
non  guardare  ai  miei  demeriti  ed  alle mie indegnità; non fare calcolo delle mie miserie, se non per compatirle ed annientarle.
 
 
"Tu sei l’unico Signore
del mio cuore e della mia volontà.
Tu, l’unico mio Bene,
il mio confidente, il mio consigliere,
il mio amore, il mio paradiso,
il mio tutto.
Ti amo, Gesù mio;
e vorrei farti conoscere,
servire, onorare, adorare ed amare
da tutte le creature.
Ma non contento di amare Te solo,
voglio amare anche il mio prossimo
per amore Tuo, e come vuoi Tu,
e quando vuoi Tu;
anzi come lo ami Tu."


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