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3 novembre

Ultimo Aggiornamento: 01/11/2014 12:21
26/10/2014 16:02

Libertà dalla colpa


Preghiera
Tu mi sei riparo dall’oppressione dei peccati che ha circondato il mio cuore. In te, Signore, è la mia gioia, riscattami da quella tristezza che in me suscitano i miei peccati. (En. in Ps. 31, I, 7)

Lettura

Libertà dalla colpa

La prima libertà consiste nell’essere esenti da crimini. State attenti, miei fratelli, state attenti per poter capire in che consiste ora e in che consisterà nel futuro questa libertà. Per giusto che possa risultare uno in questa vita, anche ammesso che meriti il nome di giusto, non è tuttavia senza peccato. Ascolta a questo proposito ciò che dice nella sua lettera lo stesso Giovanni, autore di questo Vangelo: Se diciamo di non aver peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi (1Gv 1, 8). Questo può dirlo solo chi era libero tra i morti, e vale solo per colui che non conobbe peccato, del quale soltanto si può dire che passò come noi attraverso tutte le esperienze, tranne quella del peccato. Lui soltanto ha potuto dire: Ecco viene il principe di questo mondo, e in me non troverà nulla (Gv 14, 30). Qualsiasi altro, per giusto che possa sembrarti, non è del tutto senza peccato. Neppure lo stesso Giobbe, al quale il Signore rese una testimonianza tale da provocare l’invidia del diavolo che domandò di poterlo tentare, uscendo dalla tentazione lui sconfitto e Giobbe provato. Appunto per questo Giobbe fu provato, non perché Dio avesse bisogno di conoscerlo per incoronarlo, ma affinché fosse noto a tutti gli uomini come esempio da imitare. Ebbene, Giobbe stesso cosa dice? Chi è mondo? Neppure il bambino di un giorno (Gb 14, 4 [LXX]). E’ vero che di molti si è detto che erano giusti e irreprensibili, ma nel senso che non si poteva rimproverare loro alcun crimine; poiché non sembra giusto, trattandosi di uomini, muovere rimprovero a chi è senza crimine. Il crimine è il peccato grave, degno in tutto di riprovazione e di condanna. Ma Dio non condanna alcuni peccati, giustificandone e lodandone altri; non ne approva nessuno, li detesta tutti. (In Io. Ev. 41, 9)

Per la riflessione
Allo stesso modo che un medico odia la malattia del malato e fa di tutto per eliminare la malattia e liberare il malato, così Dio con la sua grazia opera in noi per estinguere il peccato e liberare l’uomo. (In Io. Ev. 41, 9)

Pensiero agostiniano
Dio ti liberi da te stesso, o tu che hai detto: Liberaci dal male(Sermo 302, 16)


[Modificato da MARIOCAPALBO 01/11/2014 12:21]

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