. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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Il Papa: parlare male dei nostri fratelli è come tradire Gesù

Ultimo Aggiornamento: 28/03/2013 12:04
27/03/2013 18:45

Mercoledì 27 marzo 2013 alle ore 14.16

Messa del Mercoledì Santo. Il Papa: parlare male dei nostri fratelli è come tradire Gesù
da Papa Francesco il Mercoledì 27 marzo 2013 alle ore 14.16

Il Vangelo del Mercoledì Santo presenta il tradimento di Giuda per 30 denari. Uno dei Dodici, uno degli amici di Gesù, uno di quelli che gli erano più vicini – sottolinea il Papa – parla con i capi dei sacerdoti trattando il prezzo del tradimento. “Gesù è come una mercanzia: è venduto”. Capita “tante volte anche nel mercato della Storia … nel mercato della nostra vita – ha proseguito - quando noi scegliamo i 30 denari e lasciamo Gesù da parte, guardiamo il Signore che è venduto. E a volte noi – afferma il Papa - con i nostri fratelli, con i nostri amici, tra noi, facciamo quasi lo stesso”. Accade "quando chiacchieriamo l’uno dell’altro”. Questo è vendere, e “la persona di cui chiacchieriamo è una mercanzia, diventa una mercanzia. E con quanta facilità - esclama - noi facciamo questo! E’ la stessa cosa che ha fatto Giuda”. Il Papa quindi aggiunge: “Non so perché, ma c’è una gioia oscura nella chiacchiera”. A volte cominciamo da parole buone, ma poi all’improvviso arriva la chiacchiera e comincia quello che il Papa definisce “spellare l’altro”. Ma “ogni volta che chiacchieriamo, ogni volta che ‘spelliamo’ l’altro – ricorda il Pontefice - facciamo la stessa cosa che ha fatto Giuda”. Questo, dunque, l’invito: “mai parlare male di altre persone”. Giuda, quando ha tradito Gesù “aveva il cuore chiuso, non aveva comprensione, non aveva amore, non aveva amicizia”. Così, anche noi quando spettegoliamo non abbiamo amore, non abbiamo amicizia, tutto diventa mercato: “vendiamo i nostri amici, i nostri parenti”. Allora - esorta il Papa – “chiediamo perdono perché lo facciamo all’amico, ma lo facciamo a Gesù, perché Gesù è in questo amico, in questa amica. E chiediamo la grazia di non ‘spellare’ nessuno, di non chiacchierare di nessuno”. E se ci accorgiamo che qualcuno ha dei difetti – conclude il Papa – non facciamoci giustizia con la nostra lingua, ma preghiamo il Signore per lui, dicendo “Signore, aiutalo!”. Il Papa si è poi recato nella Basilica di San Pietro dove ha salutato i dipendenti vaticani riuniti per la Messa presieduta dal cardinale Comastri, ringraziandoli per il lavoro svolto per la Santa Sede:"Voglio ringraziarvi per questo e chiedervi di pregare per me: ne ho bisogno perché io sono anche un peccatore, come tutti. E voglio essere fedele al Signore. Pregate per me. Vi auguro Buona Pasqua. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca, come Mamma buona. Grazie tante!“.

 

 

 

 

 

Fonte: Radio Vaticana

 

 

 

[Modificato da MARIOCAPALBO 27/03/2013 18:47]

28/03/2013 12:04


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