. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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UMANESIMO: L'UOMO PADRONE

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2012 19:05
26/03/2012 19:05

2. La Fonte della Verità: 

Per il Cristiano la Verità è rivelata da una fonte superiore alle proprie esperienze.

Ø      Il Cristiano vive secondo la rivelazione obiettiva della Parola di Dio e

Ø      sotto la guida soggettiva dello Spirito Santo.

Ø      Per il Cristiano la verità è assoluta. La verità in cui viviamo nel 20° secolo è la stessa vissuta da Paolo nel 1° secolo. È la stessa per la società giapponese o americana, per l'uomo primitivo o colto.

È una verità unica per l'uomo del ghetto e per quello che abita in un palazzo.

Ø      È una verità unica, assoluta, perché viene da Dio che è assoluto e non cambia mai. 

Per l'Umanista la verità è empirica, pragmatica.

Ø      In altre parole, solo ciò che può essere misurato con l'esperienza può essere chiamato verità - ovvero, solo se la cosa può essere misurata o sperimentata.

Ø      Questo toglie ogni spazio alla Fede intesa alla maniera cristiana.

L'Umanesimo Moderno da una parte può accettare la verità di Cristo, e poi voltarsi ed accettare allo stesso tempo la verità di Hare Krishna.

Ø      Per l'Umanista non vi è contraddizione alcuna, poiché per lui tutto ciò che funziona può essere vero, ma non esiste una verità in senso ultimo o assoluto. Ed è proprio questo il punto in cui si è perduto gran parte del "Jesus Movement".

Ø      I giovani accettavano Gesù, ma in realtà per loro Gesù rappresentava solo un altro "viaggio", non troppo diverso dall'esperienza della droga o della "Meditazione Orientale".

Ø      E sebbene molte delle loro esperienze in Cristo fossero genuine, spesso mancava loro ogni capacità di capire la verità in senso assoluto, ossia che

la Verità del Vangelo è vera, indipendentemente da cosa essi hanno sperimentato.

Ø      Per il fatto che la loro comprensione si basava solo su ciò che potevano sperimentare, e non sugli assoluti della Parola di Dio, quando l'esperienza mancava, la fede spariva.   

 

3. Morale, Etica e Legge: 

Come il Cristiano ha nella Scrittura la rivelazione della verità sulla vita, la stessa cosa vale per la verità sulle leggi morali, l'etica e la legge.

Ø       Dio ha parlato chiaramente: "Non fare …" e per il credente ciò risolve definitivamente il problema.

Ø      Dio non dà mai statistiche o ragioni a sostegno dei Suoi Comandamenti; e non dice neppure: "Fai questo, perché è la via migliore." Egli dice: "Fai questo perché Io sono Dio."

Ø      Per il credente un atto immorale è male non perché distrugge la sua vita personale o ferisce qualcun altro, ma perché offende Dio.

Ø      Per noi la morale e l'etica sono degli assoluti.

 

Il Manifesto Umanista n. 2 dichiara:

"I valori morali hanno origine dall'esperienza dell'uomo. L'etica è autonoma e relativa, e non necessità di alcuna sanzione teologica o ideologica."

Ø      In altre parole, niente al di fuori dell'uomo può giudicare un'azione o una situazione e dire se è giusta o sbagliata.

Ø      La moralità di una situazione è stabilita dal bisogno del momento. Così l'adulterio può essere un male se ferisce qualcuno, ma un bene se aiuta il matrimonio.

Ø      Questa si chiama l'Etica Relativa o Etica delle Situazioni.

Questo modo di accostarsi all'etica deve infine influire sulla legge e sul sistema legale di una società. Poiché la legge si basa su un codice morale, la stessa legge diventerà relativa. 

La nostra società sta scoprendo che le sue leggi non si adeguano più a ciò che la gente capisce come bene e male, e cioè la punizione capitale, le leggi sulla marijuana, le leggi contro la sodomia, le leggi che definiscono le responsabilità coniugali, eccetera.

Ø       Rousas J. Rushdoony, nel suo libro "Gli Istituti della Legge Biblica" dichiara:

"La crisi legale è dovuta al fatto che la legge della civilizzazione occidentale è stata la Legge Cristiana, ma la sua fede è sempre più umanistica: così la vecchia Legge non è più capita, obbedita né rispettata.”

 

4. L'uomo: 

La  Scrittura insegna che l'uomo si trova nella posizione di uomo caduto, e che la sua naturale inclinazione è fare il male e ribellarsi contro Dio.

Ø      La sola risposta dell'uomo per giungere alla vita è attraverso la redenzione di Gesù Cristo e della santificazione tramite lo Spirito Santo.

Ø      L'uomo separato da Dio è in una condizione senza speranza. 

La Filosofia Umanista considera l'uomo come il prodotto del suo ambiente.

Ø      L'umanista ritiene che l'uomo risulterà benissimo se gli sarà concesso di svilupparsi fuori dalla corruzione sociale e tradizionale che hanno bloccato la sua nobiltà.

Ø      L'effetto di un simile pensiero è risultato nella proliferazione della legislazione sociale e cioè, in realtà, il cercare di correggere i difetti dell'uomo cercando di correggere l'ambiente.

Il criminale diventa allora la vittima della società, essendo stata la società a creare l'ambiente che lo ha costretto al comportamento criminale.

Ø       La società, secondo il pensiero umanista, è obbligata a riabilitarlo e a correggere l'ambiente e i difetti che in esso si trovano e di cui è responsabile.

Ø       I movimenti dei "diritti" sono un derivato di questo tipo di pensiero. L'eguaglianza nella società, come oggi viene proclamato, è un concetto umanistico, che in realtà afferma:

"Nessuno, uomo o donna, può essere al di sopra di nessun altro, poiché ciò li renderebbe meno di una persona."

Rushdoony su questo punto commenta:

"L'Egualitarismo è un concetto politico-religioso moderno: non esisteva nel mondo, e non può onestamente rientrare nella Legge Biblica.

Ø       L'Egualitarismo è il prodotto dell'Umanesimo, dell'adorazione di un nuovo idolo, l'uomo, ed una nuova immagine estratta dall'immaginazione di un uomo."[iii]

 

5. L'Istruzione 

Per il cristiano l'istruzione dovrebbe essere l'addestramento per le vie di Dio. Si tratta di imparare a vivere: "Alleva un figlio sulla via che deve percorrere…" è l'avvertimento.

Ø      La Scrittura dichiara con chiarezza che esiste il modo in cui dovrebbe essere allevato il bambino: secondo la Legge di Dio.

Ø      La maggior parte della gente non se ne rende conto, ma le scuole statali sono in massima parte interamente umanistiche nel modo in cui affrontano il problema dell'istruzione.

John Dewey, il "padre dell'istruzione progressiva", che è stato uno dei più influenti educatori di questo secolo, nel 1933 è stato anche uno dei firmatari del Manifesto Umanista N. 1.

Ø      Nelle scuole statali il problema non è tanto la preghiera, la Bibbia e la sua lettura, o l'educazione sessuale: queste cose sono come il mal di testa in paragone al tumore al cervello.

Ø      Il problema è che i bambini sono indottrinati dall'Umanesimo per un maggior numero di ore di quanto ricevano insegnamento sulla Parola di Dio.

Nel 1961 nel processo di Torcaso contro Watkins,  la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarò che l’Umanesimo era una Religione, proprio come il Buddismo, il Taoismo e altre.

Se l'Umanesimo Secolare è la Filosofia alla base delle nostre scuole statali, allora, considerato da una prospettiva cristiana,

Ø       vi è poca differenza tra l'addestramento ricevuto nelle scuole dominate dagli umanisti e quello che si riceverebbe sotto una religione pagana.

L'istruzione moderna sta cucendo foglie di fico, e le unisce per coprire la nudità dell'uomo. Vuole che un bambino si sviluppi "naturalmente", libero dai freni inibitori della religione e della tradizione.

Ø      Lo sviluppo dell'EGO, in luogo della guida e dell'addestramento ad apprendere, è il metodo umanista per risolvere il problema.

 

6. Il Governo (La posizione dell'autorità): 

"Non vi è altra autorità al di fuori di Dio", dichiara la Scrittura, e quelle che esistono sono stabilite da Lui" (Romani 13, 1).

Il Governo (posizione di autorità), secondo il concetto cristiano del mondo, riceve dall'alto la sua autorità: Dio ha dato ai governi il diritto di governare.

Ø      In questa luce, i capi dei popoli e quanti hanno incarichi pubblici devono rispondere a Dio, più che al popolo, per il modo in svolgono la loro funzione.

Ø      La stessa cosa vale per la famiglia e per la Chiesa. Nelle Chiese le guide devono rendere conto a Dio delle loro azioni, e nella famiglia il marito deve rispondere a Dio, non alla moglie o ai figli, per il modo in cui li guida.

Il Governo Umanista riceve la sua autorità dal popolo.

I Romani avevano questo standard: SPOR = Senatus Populusque Romanus = "Il Senato del Popolo Romano". Era questa la base da cui emanava e operava il Governo Romano - il POPOLO.

Ø      Oggi il nostro Governo è in massima parte condotto dal consenso popolare, da ciò che il popolo vuole. È la legge del 51%.

Ø      I funzionari eletti per prendere le loro decisioni non guardano più alla Legge di Dio, ma all'opinione della folla.

La regola del 51% si estende anche alla nostra vita privata. Se Rossi e Bianchi affermano che oggi la maggior parte della gente ha rapporti sessuali prima del matrimonio, allora deve essere giusto così, perché poi la gente agisce di conseguenza. 

Ø      La maggioranza diventa la norma, la regola-base.

Ø      Ciò significa che se i Cristiani su una certa questione sono in minoranza, non saranno più considerati semplicemente dei "diversi", ma saranno degli "anormali".

Gli estremi di questo fatto li abbiamo potuti osservare nei paesi Comunisti, dove i Cristiani spesso sono stati mandati nei manicomi perché non concordano con la "gente", e quindi sono dei "deviati".

Ø       L'altra alternativa è la reclusione dei sovversivi politici, visto che il Cristiano non può confessare la signoria dello Stato - una situazione non troppo diversa da quella dell'antica Roma.

Sono questi i danni di una società regolata in base alla voce del 51%.

 

E poi, cosa accadrà? 

La società Cristiana tradizionale come noi l'abbiamo conosciuta è sul suo letto di morte.

Ø      La nostra società non solo è secolare nello stile di vita e nel modo di considerare il mondo, ma anche nel pensiero e nella filosofia.

E mentre la società, e la Chiesa, si scuotono di dosso gli indumenti di una tradizione valida, si aprono - e sono già aperte - due alternative:

  1. Abbracciare e vivere nella forma dell'Umanesimo;
  2. Rientrare sotto il mandato del Regno di Dio.

L'Umanesimo offre tre forme: 

1. La forma OTTIMISTA - Il Manifesto N. 2 dichiara:

Ø       "Usando con saggezza la tecnologia, possiamo controllare l'ambiente, conquistare la povertà, ridurre notevolmente la malattia, estendere la durata della vita, modificare notevolmente il comportamento, alterare il corso dell'evoluzione umana e dello sviluppo culturale, dischiudere vasti, nuovi poteri e dare all'umanità una opportunità ineguagliata di raggiungere una vita abbondante e ricca di significato."

Ø       L'Umanista ottimista intravede il sorgere di una NUOVA ERA per mezzo della scienza e della tecnologia. Sarà l'utopia di un nuovo mondo.

Ø       Nel suo libro "Beyond Freedom and Dignity" B.F. Skinner afferma:

"Ancora non abbiamo visto cosa l'uomo può fare dell'uomo."

L'Umanesimo Ottimista intravede finalmente l'uomo che afferra il premio del dominio: ha mangiato il frutto ed è diventato saggio; si è fatto per se stesso un nome nella creazione ed ha coperto la propria nudità. 

2. La forma PESSIMISTA è tuttavia la seconda forma di umanesimo.

Ø       Vede l'uomo com'è in realtà. Capisce che le foglie di fico si sono seccate e che l'uomo è ancora nudo. In "Polvere di Morte", lo scrittore evangelico Os Guinnes dichiara:

Ø       "Lo spogliamento dell'Umanesimo segna il crepuscolo del pensiero occidentale, che rimane esposto come una massa di tensioni, contraddizioni, oscillazioni e polarizzazioni tortuose e contorte - le quali tutte derivano dall'alienazione dell'uomo che non le spiega, né spiega il loro universo."

 Arthur Koestler ha riassunto benissimo questo punto di vista pessimistico quando ha affermato:

Ø       "La natura ci ha lasciati in basso, pare che Dio abbia lasciato staccato il ricevitore, e il tempo sta trascorrendo"[iv]

Per l'Umanesimo Pessimista esiste solo il buio vuoto della nuda realtà senza Dio.

La risposta? "Emarginati! Fai quello che ti pare! Sfogati - mangia, bevi e divertiti!" 

3. Una forma di UMANESIMO RELIGIOSO è la terza forma alternativa di Umanesimo.

Ø      Questo va da un liberalismo estremo e dal Vangelo sociale,

Ø      fino a forme di umanesimo carismatico centrato sull'uomo, e sul dovere di Dio di far fronte alle sue necessità.

Ø      Per la Chiesa moderna il pericolo maggiore non è l'Umanesimo ateo, ma proprio  l'Umanesimo Religioso, che è pieno di attività religiosa,

ma vuoto di contenuti, di sacrificio e di potenza. 

La sola alternativa all'Umanesimo è la realtà del Regno di Dio.

Ø      La sfida posta oggi davanti alla Chiesa è quella di diventare la dimostrazione visibile di una realtà invisibile che si centra su Dio, sulla Sua Legge e sulla Sua volontà.

Ø      Il nostro messaggio deve essere qualcosa di più delle sole parole e della predicazione, perché nel mondo moderno le parole hanno perduto la loro potenza.

Dobbiamo poter dire: "Vieni con me, e ti farò vedere cosa significa essere cristiani!"  

Il Sangue dei martiri del 20° secolo è stato sparso nella lotta contro le forze di sistemi e ideologie umanistiche. Per la Chiesa della società occidentale la prova non sarà lontana.

Ø       Dio sta scotendo tutto quanto può essere scosso: l'umanesimo viene esposto, e la foglia di fico è secca.

La nostra chance è essere vestiti di rettitudine, ed essere una dimostrazione vivente del Regno di Dio.



New Wine, febbraio 1979.

[ii] The Western Intellectual Tradition - Harper Torchbook.

[iii] Skinner B.F., Beyond Freedom and Dignity, p. 215.

[iv] Inter Varsity Press, p. 148.

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