La parte di Dio Padre
Ma qui vorrei sottolineare la parte del Padre, quasi sempre trascurata, ignorata o perfino distorta, e la Sua offerta dell'unico Figlio.
Tutti conosciamo tanti genitori cristiani che non solo stravedono per i propri figli, ma che dimostrano di amarli assai più di quanto amano Dio. Nelle loro priorità l'amore verso i figli è al primo posto; quindi spesso viene la famiglia, e Dio, se Gli va bene, viene al terzo, al quarto posto o anche più in basso!
Dio invece ci ha offerto il Suo unico Figlio!
"In questo sta l'amore non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Lui che ha amato noi e ha mandato il Suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati" (1 Giovanni 4,10)
Ha permesso che il Suo Figlio innocente si sacrificasse per delle creature ribelli e peccatrici. Ora puoi chiederti:
Chi è Dio Padre? Come posso conoscerLo e arrivare ad amarLo?
"I Miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le Mie vie - dice il Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le Mie vie sovrastano le vostre vie, i Miei pensieri sovrastano i vostri pensieri" (Isaia 55,8-9).
Noi esseri umani, con le nostre sole doti naturali non abbiamo nessuna possibilità di capire Dio, le Sue vie e i Suoi pensieri. Della nostra realtà e dei nostri limiti abbiamo una se pur vaga conoscenza e la esperimentiamo di continuo, ma che dire di Dio?
Non abbiamo certo la pretesa di fare una illustrazione precisa di Dio, ma sulla base di quanto afferma la Scrittura possiamo almeno arrivare a dedurre il motivo per cui vi è tanta differenza tra i Suoi pensieri e le Sue vie e il nostro modo di pensare e di agire.
L'onnipotenza di Dio
| - Dio conosce tutto e tutti - Ha daventi a se tutta l' eternita' : passato presente e futuro - Vede il mondo visibile e quello invisibile - Si prende cura di ogni minimo dettaglio del creato ,dalle particelle misroscopiche ai sistemi stellari |
I limiti dell'uomo: Ragione limitata: - nel tempo
- nei ricordi
- nella capacità di discernere
Il fattore tempo: conoscenza limitata di: - passato (i ricordi sfuggono)
- presente
- ignoranza completa del futuro
La realtà: - Totale ignoranza del mondo soprannaturale
- Incapacità di vedere il mondo invisibile.
- Limitatissima cognizione del mondo visibile.
| Uomo: conoscenza limitata | |
Di fronte a simili differenze, com'è possibile che le nostre vie siano simili a quelle di Dio? E che i Suoi pensieri possano in qualche modo essere come i nostri?
I pensieri e le vie di Dio non sono assurdi o illogici: seguono semplicemente un'altra logica, hanno una prospettiva molto più vasta. Si tratta di un altro livello di pensiero, il livello soprannaturale. Una volta compreso l'abisso che ci separa dalle vie di Dio, riusciremo meglio a considerare la dimensione del Suo amore per noi, e la necessità di intraprendere alcuni passi per aderire a Lui.
Ma Dio mi ama davvero? E fino a che punto?
Dopo aver anche solo approssimativamente dato uno sguardo a ciò che Dio aveva progettato per noi sin da prima della creazione del mondo, ed aver esaminato la storia umana che, nella maggior parte delle nazioni del pianeta, cita date aventi come punto di riferimento la NASCITA DI CRISTO - ossia la prova della reale venuta di Gesù in mezzo a noi, e quindi della realizzazione della promessa di Dio di riscattare l'uomo - cosa possiamo dedurre? Che Dio non ci ama?
Parlando con la gente, veniamo a scoprire che in realtà non sono in molti ad essere convinti che Dio li ama. Spesso i credenti hanno un'idea distorta, errata di Dio e anzi, molti ne hanno paura, se non addirittura terrore.
Se davvero vogliamo aiutare le persone a conoscere Dio e ad accostarsi a Lui, è importante capire il loro cuore, le loro apprensioni e i motivi dei loro sentimenti negativi verso Dio e verso il soprannaturale in generale.
Una delle ragioni di questa ritrosia è il timore di doversi sentire giudicati da Dio per ogni azione sbagliata che possiamo aver commesso o per ogni incapacità o debolezza del carattere che non riusciamo a vincere.
Pensiamo di doverci in qualche modo "meritare" la salvezza, e ovviamente ce ne sentiamo indegni. Molti poi non credono di essere stati davvero perdonati neppure dopo aver confessato i propri peccati, e vivono con un eterno senso di colpa che opprime la loro vita.
Per i cattolici, si pensava che il Concilio Vaticano II avesse messo fine a questo tragico errore della Chiesa del passato di presentare un Dio vendicativo, sempre pronto ad annotare ogni mancanza per chiedercene conto alla fine della vita. Invece, cos'è successo?
Moltissimi credenti sono tuttora convinti che Dio sia crudele e implacabile, un tipo a cui è meglio non accostarsi troppo, da cui stare alla larga!
La salvezza è per l'uomo integrale
Ma, e non ci stanchiamo di ripeterlo, è stato proprio Dio Padre a ideare e a permettere la realizzazione del disegno di salvezza per l'uomo: una salvezza completa, totale, dei tre aspetti della sua natura.
Sì, perché Gesù Cristo non Si è sacrificato per salvare solo l'"anima" dell'uomo - anima che alla fine dei tempi, dopo molte, "meritate" tribolazioni, potrà eventualmente giungere a godere della presenza di Dio.
La salvezza che Gesù ci regala è molto più vasta, e riguarda l'uomo integrale: corpo, anima (psiche, mente, sentimenti), e spirito. E una simile salvezza totale è stata elaborata da quel Dio di cui tanti hanno quasi terrore. E comincia da ora!
Una volta compreso che tutto il disegno della salvezza totale dell'uomo proviene da Dio Padre, e che lo stesso sacrificio di Gesù Cristo ha avuto origine nella Sua mente, come possiamo continuare a temerLo?
Ora potremmo chiederci: perché Dio ci ha creati? Per quale motivo Dio, un Essere perfetto in Se Stesso e completamente felice, ha voluto creare l'uomo e ha permesso tutto il male che vediamo intorno a noi?
PERCHÉ DIO CI HA CREATI?
E PERCHÉ VEDIAMO TANTO MALE NEL MONDO?
Il Suo motivo lo troviamo in Sapienza 2,23, dove scopriamo "come" ci ha creati:
"Dio ha creato l'uomo per l'immortalità, lo fece a immagine della propria natura."
Non è stato Dio a creare la malattia e la morte. Non è stato Lui a dare origine all'infelicità e alle paurose depressioni e crisi cui siamo soggetti. Infatti, sempre la Scrittura ci dice:
"Perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza; le creature del mondo sono sane..." (Sapienza 1,13-14).
Tanto è vero che:
"La morte è entrata nel mondo per l'invidia del diavolo..." (Sapienza 2,24).
Esaminando attentamente la Scrittura, scopriamo che per l'uomo Dio non vuole neppure la malattia cronica:
"Meglio... il riposo eterno che una malattia cronica" (Siracide 30,17).
Dio ci ha creati a Sua immagine e somiglianza per una vita sana, realizzata, piena di gioia; per un'eternità felice in compagnia del Figlio Suo; ci ha creati per essere partecipi della Sua stessa eredità. Nella Sua felicità infinita, Dio voleva condividere con molti altri esseri a Lui somiglianti la Sua gioia.
DIO NON HA CREATO IL MALE…
"Chiama, oh chiama il cielo e la terra a testimonianza, perché Io ho lasciato fuori il male e ho creato il bene, perché Io vivo, dice il Signore!" (2 Esdra 2,14).
E ancora:
"Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistessero; e le forze generative del mondo sono integre: in esse non vi è veleno di corruzione; e il dominio dell'inferno non è sulla terra" (Sapienza 1,14).
Per entrare più profondamente nel progetto segreto di Dio riguardante la creazione dell'uomo, possiamo leggere una buona traduzione della lettera agli Efesini, in cui sono chiaramente esposti non solo i concetti finora sfiorati, ma anche le aspettative di Dio per coloro che si impegnano a seguire gli insegnamenti di Gesù, ad accettarne l'autorità e ad accogliere la potenza che Egli concede ai veri credenti, a quelli cioè che credono in Lui alle Sue condizioni, senza alterare il Suo messaggio né tralasciarne le parti scomode.
… e Si aspetta da noi dei raggiungimenti esaltanti
Riportiamo qui solo alcuni passi di Efesini 3 che riteniamo essenziali, perchè illustrano le aspettative di Dio per noi:
"Per questo motivo, dunque, io mi inginocchio davanti a Dio Padre… A Lui chiedo di usare verso di voi la Sua gloriosa e immensa potenza, e di farvi diventare spiritualmente forti con la forza del Suo Spirito; di far abitare Cristo nei vostri cuori, per mezzo della fede. A Lui chiedo che siate saldamente radicati e stabilmente fondati nell'amore.
Così voi, insieme con tutto il popolo di Dio, potrete conoscere l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo (che è più grande di ogni conoscenza), e sarete pieni di tutta la ricchezza di Dio.
A Dio, che già agisce in noi con potenza,
e in tutte le cose può fare molto di più
di quanto possiamo domandare o pensare,
a Dio sia gloria,
per mezzo di Gesù Cristo e della Chiesa,
in ogni tempo e sempre! Amen" (Efesini 3, 14-21).
Dio per te vuole il meglio. Ti ama, sei prezioso ai Suoi occhi, e vede in te cose che tu non potresti neppure supporre. In Cristo tu hai un potenziale spirituale che non riusciresti mai ad immaginare; in Lui puoi essere strumento di Dio, collaborare con Lui alla realizzazione completa del Suo piano per tutti noi.
Tu hai bisogno di Dio. Ma anche Dio ha bisogno di te. Perché davvero possa venire il Suo Regno sulla terra Dio ha bisogno anche della tua collaborazione.
Vuoi diventare parte attiva del Suo disegno? Vuoi provare ad impegnarti nel Suo progetto, ad aiutarne lo sviluppo sulla terra?
COME ENTRARE SUBITO
IN UNA RELAZIONE PERSONALE COL DIO VIVENTE
Finora abbiamo cercato di illustrare, in modo semplice ed elementare, la Persona di Dio Padre. Ma per godere della salvezza che Egli ci regala nel Suo Figlio Gesù è necessario intraprendere alcuni passi da Lui Stesso stabiliti e descritti nella Scrittura.
Il primo annuncio del messaggio evangelico - detto anche dal greco Kerigma - è la parte essenziale, il nucleo e il punto di partenza del messaggio cristiano. Esso include sei tappe fondamentali che qui ci limiteremo solo a menzionare. Per approfondire la conoscenza ed intraprendere questi passi, vai alla voce: POTENZA DEL PRIMO ANNUNZIO in questa stessa sezione, dove abbiamo cercato di illustrarli con semplicità.