. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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10 Correzione e Cambiamento

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2012 11:45
30/01/2012 18:30

 Capitolo Settimo

 

PRIMI PASSI VERSO LA GUARIGIONE

 

 

Consideriamo ora tre passi semplici, insegnati dalla Scrittura,

per guarire il problema della lingua.

   Passo :  Dai al tuo problema il suo vero nome: PECCATO

 

É importante diventare onesti. Finché ci serviamo di una qualche strana terminologia psicologica per coprire, condonare, scusare o far finta che il nostro problema non sia un problema vero e proprio, non accadrà nulla. Dobbiamo arrivare al momento dell'onestà. L' ho constatato personalmente molte volte nelle correzioni di Dio, sia nei miei confronti sia verso molta altra gente.

Ø      Quando arriviamo al momento della verità, Dio Si inserisce e accorre in nostro aiuto.

Ø      Ma fin quando cerchiamo di scusarci, di coprire o di mascherare il problema, Dio non farà niente per noi.

Ø      Qualche volta diciamo: "Dio, perché non mi aiuti?" Lui risponde (magari non ci sembra di sentirlo, ma Dio risponde): "Aspetto che tu sia onesto – onesto con te stesso e con Me."

Questo è il primo passo, e il più importante. Una volta intrapreso quel passo, siete sulla strada giusta per quello successivo:

Ø      Chiamate il vostro problema col suo vero nome: PECCATO.

 

La gente religiosa ha molti modi diversi per scusare o per sorvolare sull'abuso della lingua.

Ø      Pensiamo che non abbia grande importanza ciò che diciamo, mentre per Dio fa tutta la differenza.

Ø      In realtà abbiamo visto che da quello che dite determinate il vostro destino. Gesù ha detto:

q      "Dalle vostre parole sarete giustificati, e dalle vostre parole sarete condannati" (Mt 12,37). É una faccenda seria, non uno scherzo.

Arrivate al momento della verità e dite: "Ho un problema: è il peccato." A quel punto, siete pronti a fare il secondo passo.

 

    2°   Passo :  Confessate il peccato e ricevete perdono e purificazione

 

In 1 Giovanni 1,7-9 troviamo una chiara illustrazione di questo secondo passo:

q      "(7) Se camminiamo nella luce, come Egli è nella luce, siamo in amicizia (comunione) gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

(8) Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.

(9) Se confessiamo (CEI = riconosciamo) i nostri peccati, Egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni ingiustizia (CEI = colpa)."

 

Anche qui torniamo a vedere l'importanza di essere onesti.

Ø      Il sangue di Gesù non purifica nel buio: solo quando veniamo verso la luce, possiamo ricevere la purificazione di quel sangue. Se camminiamo nella luce, il sangue di Gesù Cristo ci purifica di continuo, mantenendoci puri da ogni peccato.

Ø      Se diciamo di non avere peccati – che, come ho fatto notare, è il vero problema – inganniamo noi stessi. La verità non è in noi e non siamo nella luce.

Ø      Siamo ancora nelle tenebre, dove le enormi "provviste" che Dio ha pronte per noi non funzionano.

Ø      Poi arriviamo all'alternativa: se confessiamo i peccati, veniamo verso la luce e riconosciamo la vera natura e gravità del nostro problema, Dio allora, "che è fedele e giusto, ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni ingiustizia."

Dio è fedele perché ha fatto una promessa, e la manterrà; è giusto e retto perché Gesù ha già pagato la penalità per i nostri peccati;

Ø      quindi ci può perdonare senza compromettere la Sua giustizia.

 

Se confessiamo i nostri peccati, la Scrittura ci garantisce che Dio è fedele e nella giustizia ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni azione ingiusta. Tuttavia

Ø      Egli non si limita a perdonare ma, cosa persino più importante, ci purifica. Una volta purificati i nostri cuori, essendo questi la sorgente della vita, non continueremo più a commettere gli stessi peccati.

Ø      Se credete che i vostri peccati siano stati perdonati ma l'esperienza vi dice che non siete stati purificati, metterei in dubbio il fatto se davvero siete stati perdonati. Infatti,

Ø      lo stesso Dio che perdona anche purifica; la stessa Scrittura che promette il perdono, promette anche la purificazione. Dio non si ferma mai a metà strada, e

Ø      se facciamo fronte alle condizioni, otterremo l'intero pacchetto.

Ø      Ma se non vi facciamo fronte, non otterremo certo la metà; la realtà è che NON OTTERREMO UN BEL NIENTE.

Se confessiamo i nostri peccati, Dio è fedele e giusto e ci perdona i peccati e ci purifica da ogni ingiustizia e azione sbagliata.

Ø      Una volta purificato il cuore, il problema non sarà più lì perché è stato rimosso.

Ø      Ricordate che la condizione del cuore determina ciò che esce dalla bocca: un cuore puro non può produrre discorsi impuri. Le parole impure l'indicano un cuore impuro.

 

      Se andiamo alla luce, confessiamo i peccati e ci orientiamo verso Dio col nostro problema, allora Dio, che è fedele e giusto, ci perdona.

Le opere del  passato vengono cancellate, così come tutte quelle cose che desidereresti non avere mai detto.

2.      Dio purifica il tuo cuore. Così, da un cuore puro, purificato, anche ciò che uscirà dalle tue labbra sarà puro e limpido. Se col cuore glorifichi Dio, anche le tue labbra Lo glorificheranno.

Dio risolve il problema della lingua e delle labbra affrontando e risolvendo la condizione del cuore.

 

  Passo :  Rifiutate il peccato; arrendetevi a Dio

 

Vi è un aspetto negativo e uno positivo che vanno insieme, proprio come i due lati opposti di una stessa moneta. Dovete esercitare la volontà in entrambi i modi. Dovete:

è     DIRE di NO al peccato e

è     DIRE di a Dio.

Ma vanno fatte entrambe le cose.

Ø      Non potete dire "no" al peccato senza dire "sì" a Dio, perché altrimenti ci troveremo in un vuoto che tornerà ad essere riempito dallo stesso problema. Non è possibile sfuggire dal peccato senza arrendersi a Dio.

In Romani 6,12-14 Paolo dice:

q      “(12) Non regni più dunque il peccato nel vostro corpo mortale, sì da farvi obbedire alle sue voglie;

(13) e non continuate ad offrire le membra del vostro corpo al peccato come strumenti di ingiustizia; ma offrite voi stessi a Dio come persone vive, tornate dai morti e le vostre membra [o le parti del corpo] come strumenti di giustizia a Dio.

(14) Il peccato infatti non dominerà più su di voi, poiché non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia.”

 

Quando il peccato ti sfida, devi dire: "NO, non mi arrenderò a te; non ti cederò le parti del mio corpo. E soprattutto, non ti cederò quel membro che è la causa della maggior parte dei guai: la lingua. Peccato, non potrai più controllare la mia lingua."

Ø      Quindi puoi rivolgerti a Dio e dirgli: "Dio, Ti cedo la mia lingua, la consegno a Te e Ti chiedo di controllare il membro che io non riesco a controllare."

 

Vediamo cosa dice Giacomo al riguardo:

q      “Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dalla razza umana, ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male irrequieto, è piena di veleno mortale" (Gc. 3,7-8).

Ø      Dovete accettare il fatto di non poter domare o controllare la vostra lingua.

Ø      Vi è una sola potenza in grado di farlo per il bene: la potenza di Dio per mezzo dello Spirito Santo.

Ø      Quando siete stati perdonati e purificati e poi siete di nuovo sfidati ad usare la lingua in maniera peccaminosa, dovete dire al peccato: "Non puoi avere la mia lingua; mi rifiuto di dartela."

Ø      Quindi dovete dire allo Spirito Santo: "Spirito Santo, ti cedo la mia lingua e ti chiedo di controllarla al posto mio."

 

Riassumiamo brevemente questi tre passi:

1.  Chiamare il vostro problema per nome : è un peccato.

2.  Confessare il peccato e ricevere il perdono e la purificazione.

3.     Rifiutare di arrendersi al peccato; decidere di arrendersi a Dio.

É questo il culmine del processo di liberazione e di guarigione.

 

Si tratta di cedere a Dio Spirito Santo quel membro che da soli non riuscireste mai a controllare.

 

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