. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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10 Correzione e Cambiamento

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2012 11:45
30/01/2012 18:27

cap

Capitolo Quinto 

 

LE MALATTIE DELLA LINGUA

 

 

Dal Vecchio Testamento abbiamo studiato un esempio che illustra come "morte e vita sono in potere della lingua." Abbiamo imparato che il giusto uso della lingua impartisce vita e, al contrario, l'uso sbagliato impartisce la morte.

Ø      Passiamo ora a considerare alcuni mali specifici che infettano la nostra lingua.

Ø      I sei mali che elencherò e che di solito, col cattivo uso della lingua, colpiscono la nostra vita, se rimangono senza controllo possono, in alcuni casi, risultare fatali.

 

 Male N. 1:  Il parlare eccessivo

 

É un male talmente comune che la gente lo accetta come cosa normale, mentre non lo è affatto. Proverbi 10,19 dice:

q      "Quando le parole sono tante, la trasgressione è inevitabile (CEI = non è assente il peccato), ma chi frena la lingua è saggio" (..le labbra è prudente).

In altre parole: Se parli troppo, finirai certo col dire qualcosa di sbagliato. Non vi sono alternative.

Ø      La Bibbia ci avverte anche di non usare troppe parole neppure verso lo Stesso Dio.

Ø      É un avvertimento che molti abbiamo proprio bisogno di ascoltare.

Troviamo questa ammonizione in Qoelet 4,17; 5,1:

q      “Sorveglia i tuoi passi quando ti rechi alla casa di Dio.

 Avvicinati per ascoltare, invece di offrire il sacrificio degli stolti, che non sanno di agire male,

Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferir parola davanti a  Dio. Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò siano poche le tue parole."

 

Canti e preghiere al Signore: verità o menzogne?

 

Una volta qualcuno mi disse:

Ricorda: cantare una menzogna è peccato proprio come dire una menzogna.”

Ø      Ho ascoltato gente cantare inni di totale consacrazione e resa a Dio, come: "Cedo tutto a Gesù, mi arrendo completamente a Lui,"

Ø      ma poi, quando passa il piatto delle offerte, offrono 200 lire.

Ø      Non vi è coerenza tra le due azioni. Se non intendete cedere a Dio la vostra vita, non ditegli che vi arrendete e che gli date tutto, perché poi Dio vi chiederà di rendere conto delle parole bugiarde pronunziate (o cantate) alla Sua presenza.

Un poco più avanti nello stesso capitolo, la Scrittura ci dice che

Ø      un angelo prende nota di ciò che diciamo quando parliamo, preghiamo o adoriamo. Un giorno saremo messi di fronte a quell'angelo e alle sue annotazioni delle parole pronunziate. Poi la Bibbia aggiunge che sarà troppo tardi per protestare:

Ø      Ma io non intendevo veramente ciò che dicevo," perché saremo ritenuti responsabili delle parole pronunziate, cantate o dette in preghiera.

Un giorno quelle parole ci verranno messe dinanzi, e se non siamo stati sinceri e non abbiamo vissuto in conformità a ciò che abbiamo detto, ne saremo ritenuti responsabili.

 

Parole, parole, parole….

 

Il versetto successivo di Qoelet, 5,2 continua:

q      “Come un sogno proviene dalle troppe preoccupazioni, così il discorso dello stolto, quando vi sono molte parole.”

L'impiego di troppe parole è segno di stoltezza, di follia.

La versione King James di questo versetto è persino più rude:

q      "Poiché un sogno proviene dalla moltitudine di affari; e la voce dello stolto si riconosce dalla moltitudine di parole."

Quando sentite una persona che parla di continuo, non è necessaria nessun'altra evidenza: quella persona è folle, stolta:

Ø      "La voce dello stolto si riconosce dalla moltitudine di parole." Qual è il problema di fondo? Ritengo si tratti di inquietudine. Paragonatelo con ciò che dice Giacomo (3,8):

q      "Nessun uomo può domare la lingua: è un male irrequieto, è piena di veleno mortale."

La gente che parla sempre è gente inquieta, e la nostra cultura contemporanea è piena di questo tipo di persone. Vi siete mai trovati con qualcuno che vi ha fatto venire il capogiro per le molte parole che gli erompevano dalla bocca? Qual è il problema alla radice? L'inquietudine. L'eccessivo parlare indica con certezza una persona il cui cuore non trova riposo.

 

 Male  n. 2 :  Parole oziose o sconsiderate

 

 

In Matteo 12,36-37 Gesù dice:

q      "Ma io vi dico che nel giorno del giudizio gli uomini dovranno rendere conto di ogni parola pronunziata impunemente;

(poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato.")

Un giorno dovremo rispondere di ogni parola detta: dovremo render conto

Ø      di ogni parola oziosa, insincera, che non intendevamo veramente, che non eravamo pronti a tradurre in azione o che non è stata applicata nella nostra vita.

Nel Sermone della Montagna, in Matteo 5,37 Gesù dichiara:

q      "Che il vostro «» sia semplicemente un «», e il vostro «No» un «No»; (CEI = Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no;) tutto il di più viene dal maligno."

É una dichiarazione sorprendente!

Ø      Se diciamo più di quanto intendiamo dire, quanto vi è di esagerato (l'eccesso, o l'enfasi non necessaria) nel parlare proviene dal diavolo.

Ø      Permettetemi di riassumere il concetto in un piccolo consiglio:

Se non intendi veramente quello che dici, non lo dire.

Seguendo quest'unica regola, ti garantisco che cambierà tutta la tua vita e sarai una persona diversa.

Ø      Se poi per un anno intero osserverai questa norma, torno a garantirti che da qui a un anno sarai una persona molto migliore.

 

 Male n. 3:  diffamazione – ingiuria – calunnia

 

q      Non andrai in giro a spargere calunnie tra il tuo popolo" (Lv 19,16)

Andare in giro a spargere calunnie – discorsi oziosi, esagerati, maliziosi, non veri – è diffamazione.

Ø      Nel Nuovo Testamento  l'appellativo di Satana, ossia la parola tradotta con "diavolo," in greco significa "diffamatore," e nella Bibbia è proprio questo il primo significato, la principale descrizione di Satana.

Ø      Se fai della diffamazione o racconti frottole, in realtà stai lavorando per lui: sei un rappresentante di Satana.

Ø      Ma non dobbiamo limitarci a non diffamare: la nostra responsabilità si estende anche all'ascolto di chi diffama gli altri:

q      Le parole di calunnia (CEI = del calunniatore) sono come ghiotti bocconi che scendono in fondo alle viscere" (Prv 18,8).

Quant'è vero per la natura umana! Quando sentiamo dire qualcosa su qualcuno che è cattivo, o che mette la gente in cattiva luce, qualcosa nel profondo del cuore umano gioisce: “Le parole di calunnia sono come ghiotti bocconi

Ø      Attenti a quando uno di quei "bocconcini" di calunnia vi viene messo davanti; attenti a non inghiottirlo! Sono bocconi avvelenati: dolci al sapore, ma ci avvelenano. Nel momento in cui li accogliamo in cuore, la nostra vita rimane avvelenata da quei ghiotti bocconi di calunnia.

q      La diffamazione tradisce la fiducia; quindi, evita l'uomo che parla troppo” (Prv 20,19). (CEI = Chi va in giro sparlando rivela un segreto, non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.)

 

Evita di essere un “complice”

 

Notate quant'è stretta la relazione tra questi mali:

Ø      Se ascolti una diffamazione o calunnia, diventi "complice del fatto."

Ø      Se accogli qualcuno che ha commesso un furto e da loro accetti la merce rubata, in termini legali diventi suo complice.

Allo stesso modo, se ti intrattieni con un maldicente e ascolti le sue parole, diventi suo complice nella diffamazione.

È questo che Dio afferma nel Salmo 14 (15),1-3: 

1.      Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sul tuo santo monte?

2.      Colui che vive una vita integra (CEI = cammina senza colpa)

e agisce con giustizia, e nel suo cuore dice la verità (CEI = parla lealmente).

3.      Egli non diffama con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo

né lancia insulto al suo amico.

Per ottenere l'accesso alla presenza di Dio e "dimorare sul suo santo monte" sono necessari diversi requisiti. Le tre cose da fare sono:

1.     vivere una vita integra;

2.     agire con giustizia e rettitudine;

3.     nel cuore dire la verità.

Poi vi sono le  tre cose da non fare. NON DOBBIAMO:

1.     diffamare con la lingua;

2.     fare danno e al prossimo;

3.     accogliere o ricevere gli insulti contro gli amici.

Non è sufficiente non calunniare, dobbiamo anche non accogliere il maldicente. Non dobbiamo neppure accogliere chi diffama o insulta gli amici o i conoscenti.

Ø      Non dobbiamo mangiare quei "bocconcini prelibati" di calunnia perché sono un veleno, e se li mangeremo, molte relazioni ne resteranno avvelenate.

 

 Male n. 4:  Mentire – dire bugie

 

La parola giusta - Nel descrivere questo male della lingua dobbiamo avere l'accortezza di usare la parola giusta. Qualcuno ha usato la frase “parlare evang-e-l-a-s-t-i-c-a-mente.”

Ø      L'evangelista vede che alla sua crociata si fanno avanti 200 persone per impegnarsi con Gesù, ma al momento di compilare il notiziario dice che erano 500.

Ø      Cos’è: esagerazione, o menzogna? In realtà è una menzogna. Con ciò non voglio esser critico verso gli altri: ma è importante che ognuno di noi faccia molta attenzione, per non essere trovato colpevole di menzogna.

In Proverbi 6,16-19 l'autore parla di sette cose che il Signore odia. La parola odio è fortissima. Cito i versetti:

16.    Sei cose odia il Signore, anzi sette Egli detesta (CEI = gli sono in abominio):

17.       occhi alteri,

            una lingua bugiarda,

            mani che versano sangue innocente,

18.       un cuore che trama iniqui progetti,

            piedi che corrono rapidi verso il male,

19.    il falso testimone che diffonde menzogne

e l'uomo che fa sorgere dissensi (CEI = litigi) tra i fratelli.

 

Delle sette cose specifiche odiate dal Signore, tre riguardano la LINGUA:

1.     "una lingua bugiarda";

2.     "il falso testimone (che ovviamente intacca anche la lingua);

3.     "l'uomo che fa sorgere dissensi tra i fratelli" (inconvenienti di solito prodotti dalle parole).

E di quelle tre, due in particolare sono collegate alla menzogna. Ritroviamo questa dichiarazione in Proverbi 12,22:

q      "Il Signore detesta le labbra menzognere, ma gioisce negli uomini sinceri." (CEI = Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore che si compiace di quanti agiscono con sincerità.)

In questo versetto troviamo due serie di opposti.

Ø      Abbiamo la parola "detesta" e la parola "gioisce": "Il Signore detesta le labbra menzognere, ma gioisce negli uomini sinceri." Non vi sono vie di mezzo.

Ø      Poi troviamo altri due opposti: "menzognere" e "sinceri. "Di nuovo, senza vie di mezzo. Se una cosa non è sincera, se non è vera, allora è una menzogna. E se è una menzogna, Dio la detesta. Se invece è verità, Dio ne gioisce.

 

Il padre della menzogna è Satana, il diavolo

 

Il nostro problema è che abbiamo così tante zone grigie nel nostro modo di pensare. Ma io mi chiedo:

Ø      troviamo tali zone grigie nella Scrittura? Se ne rintracciamo la fonte, ogni bugia proviene dal diavolo.

Ø      É un pensiero spaventoso, ma lo sosterrò con le parole dello Stesso Gesù, che parlando ai leader religiosi del Suo tempo (notate bene: tutte persone davvero molto, molto religiose), in Giovanni 8,44 disse:

q      "Voi appartenete al vostro padre, il diavolo (CEI = che avete per padre il), e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato (nato) un omicida fin da principio e non si è attenuto alla verità, (non ha perseverato nella), perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla la sua lingua natia (del suo), perché è menzognero e padre delle menzogne".

Ogni qualvolta ci passa dalle labbra una menzogna, questa proviene direttamente dal diavolo

La morte definitiva: l’inferno

 

Le menzogna può diventare fatale – Un altro fatto importantissimo e spaventoso insieme e che riguarda la malattia del mentire è che,

Ø      se il male non viene fermato e guarito, diventa FATALE.

q      "Ma per i codardi, gli increduli, i vili, gli omicidi, gli immorali sessualmente pervertiti, i fattucchieri e chi pratica le arti magiche, gli idolatri e per tutti i mentitoriè riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. É questa la seconda morte" (Ap 21,8).

Notate i gruppi di persone menzionati: "i codardi, gli increduli, i vili, gli omicidi, gli immorali sessuali, chi pratica le arti magiche, gli idolatri e i mentitori."

Ø      Questi  MALI SONO INCURABILI e senza via d'uscita: é riservato loro "lo stagno ardente di fuoco e di zolfo."

Ø      Una volta che la persona è consegnata a questa seconda morte, si tratta di una morte definitiva.

Lo ripeto: SE IL MALE DI MENTIRE NON VIENE FERMATO E GUARITO, DIVENTERÁ SICURAMENTE FATALE!

 

Apocalisse 22,15 parla della città di Dio:

q      "Fuori sono i cani, chi pratica arti magiche (fattucchieri), gli immorali sessuali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna."

Quindi, ognuno di noi deve decidere con determinazione:

Ø      Voglio essere davvero guarito dal male di mentire? Oppure, sono disposto a perdere per sempre la mia anima? Perché

se non viene fermato e guarito, il male di dire menzogne alla fine risulterà fatale.

 

 Male n. 5: L'adulazione

 

q      "Salvami, Signore! Non c'è più un uomo retto; sono scomparsi i fedeli tra gli uomini.

      Ognuno mentisce al suo prossimo, le loro labbra adulatrici (CEI = bugiarde) parlano con inganno (CEI = cuore doppio).

       Recida il Signore tutte le labbra adulatrici, e ogni lingua arrogante..." (Sal 11,2-4) 

Qui David sta parlando di uno stato di declino morale nella razza umana, e non penso differisca molto da ciò che oggi vediamo intorno a noi.

Ø      É difficile trovare uomini retti e saggi; i fedeli sono come svaniti. E con quale risultato?

q      "Ognuno mentisce al suo prossimo; le loro labbra adulatrici parlano con inganno." Ma su quelle labbra adulatrici è stato pronunziato il giudizio di Dio:

q      "Recida, (elimini, tagliandole via) il Signore tutte le labbra adulatrici e ogni lingua arrogante."

è [Chi adula lo fa con inganno, e il Signore ci tenga lontani gli adulatori!]

 

 

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