. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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8 Correzione e Cambiamento

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2012 11:47
30/01/2012 18:09

INCONTRO E ABILITAZIONE

La fonte della potenza – Per esaminare più da vicino la fonte della potenza di cui Dio ci ha dotati, leggiamo Romani 8, 9-15:

09. "Voi però non vivete nella carne, ma nello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. (Paolo fa poi una dichiarazione che potrebbe esser messa tra parentesi). Ma se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non Gli appartiene.

10. E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato; ma lo Spirito è vita a causa della rettitudine.

11. Ma se lo Spirito di Colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Gesù dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo dello Spirito che abita in voi.

12. Così dunque, fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne, per vivere secondo la carne.

13. Poiché se vivrete secondo la carne morirete; se invece, tramite lo Spirito, mortificherete le azioni del corpo, vivrete.

14. Tutti quelli, infatti, che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio.

15. E voi non avete ricevuto uno spirito che vi rende schiavi, che vi fa di nuovo vivere nella paura; ma avete ricevuto lo spirito di adozione, per mezzo del quale gridiamo: Abba, Padre!"

"LO SPIRITO DI CRISTO" - Mentre leggevo questo libro di Andrew Murray, mi si è fatta viva dentro una bella distinzione del ministero dello Spirito Santo. Uno studio accurato del brano di Scrittura riportato qui sopra rivela una differenza nell'opera dello Spirito Santo.

Ø Si tratta dello stesso Spirito, MA: lo Spirito di Cristo e lo Spirito di Dio hanno un ministero diverso. Sappiamo che Dio non spreca le parole, né le usa a sproposito; possiamo quindi procedere su questa certezza.

Ø Quando per la prima volta incontriamo "Gesù – Persona", Lo incontriamo come

1. Agnello di Dio: "Ecco l'Agnello di Dio, venuto a togliere i peccati del mondo" (Gv 2,29).

2. Battezzatore nello Spirito: "...Egli è Colui che battezza nello Spirito Santo" (Gv 1,33).

Quando incontriamo Gesù quale Agnello di Dio, siamo rigenerati e lo Spirito Santo scende a fare un'opera nella nostra vita. Assumiamo la natura di Cristo (Egli mi impartisce una natura nuova).

- Con quella natura giunge nel mio spirito un grido fortissimo che dice: "Signore, voglio fare la Tua volontà!" Scopro così che ora ho il desiderio di fare la volontà di Dio, ma mi sfugge il modo in cui posso assicurarmi la capacità di farla veramente.

Lo Spirito Santo in Gesù

Considerate Gesù a dodici anni: sta nel tempio e parla ai saggi di quell'epoca. Quando Sua madre Lo rimprovera per aver indugiato nel tempio anziché ritornare a Nazareth con la famiglia, Egli dice:

Ø "Madre, ma non capisci? Qualcosa in Me sta operando per dirMi che Io devo fare le cose di Mio Padre."

Dopo molti anni di silenzio, ecco Gesù che arriva al Giordano per essere battezzato da Giovanni Battista: sta per essere lanciato nell'opera di obbedienza, nel compimento del Suo ministero.

Ø Mentre Egli sta nel Giordano, Dio parla a Giovanni e gli dice: "Colui sul quale vedi scendere lo Spirito di Dio..."

Ø Capite che lo Spirito di Cristo stava nell'acqua (cioè la natura di Cristo);

Ø ma lo Spirito di Dio scende su di Lui. E non appena Egli esce dall'acqua, dice:

"Lo Spirito del Signore è su di Me... per liberare i prigionieri... per aprire gli occhi ai ciechi... per guarire i malati..."

Ø É lo Spirito di Cristo a darvi la vita. Porta con Sé il desiderio che Dio ci ha reso possibile fare la Sua volontà, ed ha provveduto in proposito (Filippesi 1,19).

Ø Ma poi sul credente scende lo Spirito di Dio e lo rende capace di fare quella volontà di Dio che gli è nata dentro.

Lo Spirito ricevuto da Paolo – e da noi …

Considerando la vita dell'Apostolo Paolo, mi sono chiesto:

Ø "Dio, che aveva mai quell'uomo che gli permetteva di essere lapidato, gettato fuori dalla città, e poi poteva rialzarsi e, ferito e battuto, tornare immediatamente nella stessa situazione?

Ø Non aveva solo il desiderio di fare la Tua volontà, ma anche la capacità di farla!"

Ø In seguito ho scoperto che Dio, non solo aveva dato a Paolo il potere di fare questo, ma aveva messo lo stesso potere a disposizione di tutti noi. Atti 1,8 ci dice: "E sarete Miei testimoni, dopo che la potenza dello Spirito Santo sarà discesa sopra di voi."

L'ingresso nel Regno e la capacità di progredire nella vita del Regno sono entrambe opere dello Spirito.

Ø Lo Spirito di Cristo ci porta una natura nuova e poi

Ø lo Spirito di Dio scende su di noi per dare energia a quel desiderio che in noi grida di voler fare la volontà di Dio. Eleva il desiderio al regno dell'attualizzabile, dell'agibile, di ciò che può essere compiuto.

Ø L'accento non è più solo sul nostro voler fare la volontà di Dio, ma sul farla effettivamente. Molte persone vogliono sinceramente fare la volontà di Dio, ma ne manca loro il potere.

Ø Battezzati nello Spirito - Nelle istruzioni di Paolo ad una delle Chiese primitive, riguardo a questo potere fornito da Dio (I Cor 14,2 e 4), troviamo la conferma di questo principio che ce ne rende capaci. Vi prego di cercare di capire che

il Battesimo nello Spirito Santo NON era allora (e non lo è neppure oggi) in primo luogo uno "strumento di potenza." Questo dono inestimabile non va considerato SOLO come un qualcosa che ci dà la capacità di "fare segni e miracoli." La include, è vero, ma in esso vi è molto di più!

Ø Il Battesimo nello Spirito Santo è quell'unzione che ci dona la capacità di fare la volontà di Dio. Ci è stato dato per metterci in grado di far fronte alle richieste del Padre! Il mio Padre celeste mi dice:

Ø "Vai a parlare in Nuova Zelanda!" La mia risposta a quel comando è: "Dio, non posso farlo. Non so cosa dire!" Ma viene la Sua rassicurazione: "Sarò con te. Il Mio Spirito sarà su di te e Io ti darò l'unzione per fare tutto ciò che ti ho richiesto."

Pregare in "nello Spirito"

Ascoltiamo ancora Paolo mentre parla di ciò che Dio ha provveduto per noi affinché potessimo assicurarci questa potenza (1 Cor 14, 2):

"Perché chi parla in una lingua sconosciuta non parla agli uomini, ma a Dio: infatti nessuno lo capisce, mentre nello Spirito egli dice cose misteriose."

Ecco la preghiera in "altre lingue" che sale dall'intimo del figlio di Dio. Essa giunge fino al trono di Dio, ed è una preghiera che io non oserei mai dire, se pregassi nella mia lingua.

Ø Può darsi, infatti, che io dica: "Dio, non vedi questa bocca ribelle che non vuole sottomettersi? Ti prego, Signore, fa’ qualcosa in proposito!" Probabilmente non avrei mai il coraggio di fare una richiesta simile di mia spontanea volontà.

E ancora (versetto 4):

"Chi parla in una lingua sconosciuta edifica se stesso..."

É egoistico essere "edificati"? Logicamente no, anzi, è necessario. É possibile che vi si chieda di aiutare gli altri, e che invece voi stessi abbiate tanti problemi da non poter aderire? Quando ho imparato a pregare nello Spirito, questo mi mette in grado di alzarmi e fare ciò che Dio mi ha chiesto.

Ø Perché mai Gesù è stato battezzato nello Spirito? Ecco la risposta: "Lo Spirito del Signore è su di Me per liberare i prigionieri... aprire gli occhi ai ciechi..."

L'oggetto qui è l'unzione, quella capacità cioè di fare ciò che Dio comanda.

DODICI PASSI SU QUESTA STRADA

Prima di mettere a fuoco ciò che Dio ha provveduto per metterci in grado di fare la Sua volontà, dovete notare che Egli non ci chiede mai qualcosa per la quale non ci abbia prima dato l'unzione.

Ø Leggiamo attentamente quell'unica frase che accompagna le gesta miracolose di questi giganti della fede:

è Ma lo Spirito di Dio scese su Gedeone ...

è Lo Spirito di Dio scese su Abramo...

è Lo Spirito di Dio scese su Sansone...

è Lo Spirito di Dio scese su Paolo...

è Lo Spirito di Dio scese su Pietro..."

è Quello stesso Spirito viene riversato su ogni generazione perché possa far fronte alle richieste del Padre.

1° – La nostra esperienza iniziale la chiameremo rigenerazione, o salvezza, nuova nascita...

Incontriamo l'Agnello di Dio, e

- la nostra abitazione interiore viene ripulita...

- riceviamo una natura nuova che si chiama lo Spirito di Cristo e che è la stessa natura di Gesù (Gv 1,20).

2° – Il Battesimo in acqua – Secondo il Nuovo Testamento a quell'esperienza dovrebbe seguire il battesimo in acqua,

- per la liberazione dall'uomo vecchio e la nascita dell'uomo nuovo (Atti 2,38).

3° – Poi riceviamo il battesimo dello Spirito Santo, cioè

- lo Spirito di Cristo che ci mette in grado, se capito ed usato nel modo giusto, di fare la volontà di Dio.

- Ci muoviamo nel regno del "Desidero fare" per scoprire che Dio ci ha concesso di "poter fare" (Atti 2,30).

4° – Il dono delle lingue – Capite e fate vostra la capacità di

- adorare e lodare in altre lingue.

- Mantenete libera e scorrevole la vostra volontà, perché lo Spirito di Dio ci è dato per edificarci, costruirci (I Cor 14,2;4).

5° – Imparare una nuova disciplina – Riconoscete che

- l'obbedienza, come la sottomissione, è una disciplina.

- É qualcosa che si impara, e non viene spontaneamente (Eb 5,8).

6° – Affrontate un giorno alla volta. – Riconoscere i propri limiti.

- Non arrivate mai al punto in cui sentite di poter dire: "Gloria a Dio. Guardate questo servo obbediente!"

- Sarebbe un chiedere guai!

7° – Ascoltate attentamente ogni istruzione. Controllatela con le vostre tre guide:

- la Parola di Dio, lo Spirito e l'autorità sopra di voi.

- Chiedete una "ripetizione" se lo ritenete necessario: Dio farà sempre onore ad una simile richiesta. (Isaia 50,4).

8° – Obbedite - Una volta ricevute le istruzioni, obbedite nel miglior modo possibile; e ricordate:

- il fallimento è parte della lezione. Talvolta ci può esser stato dato un compito che ci sovrasta, e quando ci muoviamo per obbedire scopriamo che è più di quanto riusciamo ad affrontare.

- Questa è l'occasione di Dio per venire ad istruirci con qualche "addestramento sul lavoro." Non esitate mai ad invocarLo quando vi imbattete in un ostacolo: è proprio ciò che Egli Si aspetta: che Lo supplichiate di intervenire in vostro aiuto. (Atti 26,19).

9° – Le nostre resistenze - Se avvertite in voi anche la più leggera resistenza interiore,

- accertatevi con cura di affrontarla, in modo che venga spezzata.

- Una volta incontrata quella resistenza interiore che si eleva contro la volontà di Dio, è vostra responsabilità riconoscerla e trattarla finché non sperimentate la pace. (Rm 6,17).

10° – Fate attenzione alle voci frettolose, urgenti, esigenti.

- Ogni cosa che abbia questa natura è sospetta. Ho notato che

- Dio inizia sempre in tempo utile affinché io arrivi al momento giusto nel posto giusto.

- Ogni volta che ho partecipato ad un programma precipitoso per Gesù, poi tutto è precipitato! Guardatevi dall'eccessivo zelo nell'obbedire, coltivate invece lo spirito di obbedienza. (Col 3,15).

11° – Importanza dell’atteggiamento - Ricordate che non è l'esperienza passata che conta, ma l'atteggiamento presente.

- Dio non permette mai che le obbedienze passate costituiscano una piattaforma per la continuazione dell'unzione.

- Quando verrà a cercare i "grappoli," non si accontenterà delle sole "foglie." (Rm 7,14).

12° – Esaminate il vostro stile di vita per scoprire

- se il vostro progresso consiste in una serie continua di fratture,

- oppure se siete stati spezzati da Dio e state camminando nell'umiltà e nell'obbedienza, mentre in voi cresce l'ascolto interiore e lo spirito che risponde (Sal 40,6).

Dio non ha mai previsto, né intendeva che la vita cristiana fosse una serie continua di "fratture" e di "crisi."

Ø Egli ha predisposto questi dodici passi affinché potessimo procedere con fiducia nella normale crescita da Lui ordinata.

Ø Mentre camminiamo con Lui in umiltà ed apertura e diventiamo sempre più sensibili, non solo al peccato, ma anche ad ogni accenno di ribellione, vedremo diventare sempre più stabile la nostra vita, ed avremo la gioia di salpare nelle acque aperte dell'amicizia.

L'amicizia con Dio e con i fratelli è lo scopo per cui siamo stati creati!

Quando siamo liberati dal Grande Peccato, ci ritroviamo a godere e a servire la Natura e lo Spirito di Obbedienza.

Ø Lo Spirito di Obbedienza, che opera nel profondo dello spirito umano, produce gioia e frutto nella vita cristiana di ogni giorno.

Ø É questa la libertà di cui Gesù ci ha parlato quando ha detto: "... Se continuerete nella mia parola, allora sarete veramente miei discepoli: conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi." (Gv 8, 31-32).

Il passaporto verso la libertà: è questo il risultato finale di chi riesce ad appropriarsi della Natura e dello Spirito di Obbedienza.


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