. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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8 Correzione e Cambiamento

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2012 11:47
30/01/2012 18:03

2 Capitolo Terso ANTIDOTO ALLA RIBELLIONE

RICEVETE – ALTRIMENTI …!

I frutti della sottomissione - Può non andarci a genio il comando: "Sottomettiti!", ma la ribellione ultima che si trova in noi viene rivelata proprio dal modo in cui reagiamo davanti all'autorità delegata di Dio. E questo è ciò che io sono: un’autorità delegata, un servo incaricato con delle responsabilità.

Ø Ero un marinaio, mi divertivo tanto, quando Dio mi disse: "Bob, ti voglio." La mia risposta incredula fu: "Dici davvero?" Non solo io, ma molti dei miei amici hanno pensato che questo fosse il primo errore di Dio!

Ø Ma quando accettai la Sua chiamata al ministero, determinai che l'unico scopo della mia vita sarebbe stato quello di rimanere fermo, onesto, sincero e aperto davanti alla Sua presenza: un servo diligente e obbediente.

Voglio farvi partecipi di un'esperienza avuta all'inizio del ministero. Fui invitato a prender parte a un convegno in Perù. Il mio alloggio fu prenotato presso una famiglia peruviana. Come sapete, laggiù vi è una povertà indescrivibile.

Ø Quando entrai in quella casupola, vi trovai una tavola imbandita come all' Hotel Astoria, e una sola sedia. Su quella tavola era disposta ogni specie di cibo, e l'intera famiglia stava in piedi tutt'intorno. Io dissi: "Quando cominciamo a mangiare?"

Ø Il mio ospite rispose, in un inglese malfermo: "Fratello caro, noi non mangiamo. É qui con noi l'uomo di Dio!" Il tono riverente della voce mi fece desiderare di voltarmi per vedere se dietro di me ci fosse per caso Elia. E chiesi: "Cosa mangiate?"

Ø "Oh, noi non mangiamo mentre è qui l'uomo di Dio. Mangeremo tutto quello che resterà." Così con padre, madre e nove figli allineati lungo le pareti, mi sono seduto e ho cercato di mangiare. Rimasi ammutolito, e il cibo mi si impastò in bocca mentre dagli occhi le lacrime cadevano nel piatto.

Per tutto il tempo hanno ringraziato Dio, adorando il Signore e dicendoGli: "Grazie, Dio, Ti ringraziamo per come hai onorato la nostra casa mandandoci un uomo di Dio."

Ø Qualcosa in me cominciò a spezzarsi, e piansi: "Signore, quanto deve farTi piacere questa loro grande stima verso l'uomo di Dio!" Avvertivo lo stesso piacere di Gesù presente in quel raduno. Non si trattava di un’adorazione eroica, ma di qualcosa che essi avevano imparato.

Ø Davanti a loro stava un uomo di Dio che era venuto alla loro casa ed essi stavano ricevendo il Suo servo proprio come avrebbero ricevuto Lui!

"Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"

Se riuscite a cogliere in questa dichiarazione unica, fatta da Gesù, la stessa verità che si dischiuse davanti a me, tutta la vostra prospettiva spirituale può esserne rivoluzionata: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!" (Mt 23,29).

Ø Ciò che vidi alterò parecchie relazioni nella mia vita. Gesù ci sta dicendo che Lui e i Suoi servi sono intrecciati insieme in maniera talmente inestricabile, da non poter essere separati.

Ø Finché non imparerò a dire: "Benedetto colui che viene a me nel nome del Signore" non potrò mai capire veramente ciò che il Signore sta facendo sulla terra.

Ø Devo imparare a sottomettermi a coloro che hanno autorità su di me.

Chi non crede all’autorità delegata di Dio – Nella nostra generazione molti dicono di non credere a chi ha ruoli di guida, all'autorità, ai pastori e a tutto il resto: "Siamo spirituali e non abbiamo altro capo che Gesù."

Ø Provate a cercare tra le foglie: nessun grappolo? É vero, possono accadere molte cose e può esserci eccitazione. Ma andate a Matteo 10,40 per vedere ciò che Dio ha ordinato: "Chi riceve voi, riceve Me e chi riceve Me riceve Colui che Mi ha mandato." Riuscite a percepire ciò che Dio ha in mente?

Ø Cristo si mette di un passo dietro all'uomo di Dio, ed il Padre Suo sta di un passo dietro a Lui. Quindi dice: "Ora starò a vedere come tratterai il Mio servo. Se lo tratterai bene, verrò a te, e Mio Padre sta proprio dietro di Me. Se lo respingerai: addio, ci vedremo un'altra volta."

Ø Il versetto 41 continua: "Chi riceve un profeta come profeta, riceverà la ricompensa di un profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà la ricompensa di un giusto." Cominciate a vedere il motivo per cui il Signore si mette di un passo dietro all'uomo di Dio?

Per illustrare il punto, userò una situazione familiare. Ho due figli di dieci e quattro anni. Uno sta cercando di aiutare il fratello a prepararsi per andare a letto. Il più grande dice: "Mettiti il pigiama."

Al che il piccolo risponde. "Non è necessario."

Altro tentativo: "Sì che lo è. Sono tuo fratello e farai meglio ad ascoltarmi."

Seconda ritorsione: "Non è mio dovere darti retta. Sto crescendo anch'io."

In mezzo al battibecco, arriva sulla scena il papà: "Che sta succedendo qui?" D'improvviso il figlio più piccolo diventa incredibilmente docile. "Farai bene ad obbedire a tuo fratello."

"Sissignore, lo farò... lo farò!" Ma appena lascio la stanza, eccoli daccapo... "Non devo obbedirti!" Al padre si, ma al fratello no!

Come un lampo la verità mi si fece strada nella mente: Saremmo ben felici di dire: "Voglio che Dio governi su di me!" Ci sentiamo al sicuro perché Dio Se ne sta ben lontano dalla scena dell'azione.

Ø Ma quando si arriva al punto di obbedire all'autorità delegata, l'uomo di Dio, il pastore... il poliziotto ... il marito... i genitori..., che storia diversa!

Ø Diciamo che Dio mi chiami ad un incarico particolare ed io decida di andare. Egli dice; "Quando arriverai laggiù, alcuni ti rifiuteranno e altri ti accoglieranno. Quelli che ti rifiuteranno, rifiutano Me."

Ø Vedete che se voi mi rifiutate, io con voi non posso svolgere il mio ministero? Se mi respingete non potrò aiutarvi? Alcuni mi accettano come maestro, altri invece hanno un'opinione ben diversa!

Ø Ma dite, è successa la stessa cosa anche a Gesù? É vero che quando hanno respinto Lui, hanno respinto anche il Suo ministero?

Ø Ed è stato così anche per Paolo? Da qualche parte qualcuno diceva: "É arrivato l'uomo di Dio!" Da un'altra parte lo hanno buttato con disprezzo fuori dalle Sinagoghe. Quelli che gli hanno voltato le spalle e che hanno chiuso le orecchie non sono mai entrati in quel nuovo giorno che stava sorgendo sul loro mondo.

Quando la gente ricevette Paolo, i loro occhi si aprirono.

Prendete un altro degli insegnamenti di Gesù, Luca 10,16:

"Chi ascolta voi, ascolta Me e chi disprezza voi disprezza Me; e chi disprezza Me disprezza Colui che Mi ha mandato."

Quando Dio chiama i Suoi servi ed essi accettano la chiamata, i due sono coinvolti insieme nel ministero. Se il servo viene respinto, fa parte del pacco! Essere respinti e fraintesi sono cose che possono capitare. Il servo sta lì come un punto interrogativo nella prova della ribellione.

Ø Dio può dirmi: "Ti mando a Timbuktu per mettere alla prova la loro ribellione. Se in loro la ribellione è spezzata, ti riceveranno. Altrimenti il loro atteggiamento chiuderà la porta ad un ministero efficace."

Ø Sapete perché Dio vi manda dei servi che vi accarezzano contropelo: uno che pensate non sappia predicare, alcuni che pare "non abbiano ancora capito tutto il discorso"?

Ø Può darsi che abbiate bisogno di dire: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore"? Può darsi che abbiate i denti serrati quando dite: "Ti amo, pastore... ti amo, anziano... Vi amerò anche se questo mi ucciderà!" Nel dire ciò state dicendo alla vostra ribellione: "Muori, mascalzona, muori!"

La morte della ribellione avviene lentamente, ma in essa imparate ad abbracciare quella persona e a dire, in tutta sincerità: "Benedetto colui... "

Ø Non appena sono stato in grado di assumere questo atteggiamento, il Signore ha cominciato a mandarmi uomini che capivano cosa Dio stesse facendo.

Non appena ho potuto onestamente dire: "Benedetti coloro che vengono a me nel nome del Signore... Signore, io ricevo quell'uomo," immediatamente dietro di lui c'è stato Gesù che diceva: "Figlio, ho qualcosa da dirti." Ed io ho potuto ascoltare!

LA FORMULA DIVINA

Per aiutarvi a capire meglio il principio che vi ho appena comunicato, prenderemo diversi brani della Scrittura. Questi presentano un concetto che rivelerà ulteriormente la natura spirituale dell'autorità di Cristo.

2 Corinzi 5,16: "Cosicché ormai non conosciamo più nessuno secondo la carne, e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non Lo conosciamo più così."

Ø Il Cristo della storia, nato da una vergine e con un corpo fisico proprio come il nostro, era il Gesù che camminava lungo le spiagge della Galilea.

Ø Oggi vi sono persone che adorano solo quel Gesù..., anche mentre esiste un Cristo risorto che ci ha donato Se Stesso.

Ø Gesù è venuto sulla terra per fare la volontà del Padre. In quella volontà rientrava la Croce del Calvario, la tomba e la risurrezione. In seguito poi il Figlio di Dio è asceso al cielo, per sedere alla destra del Padre.

Ma colui che è asceso, è anche disceso dando Se Stesso agli uomini mediante i Suoi doni... i frutti... l'autorità.

In Giovanni 6, 14-16 vediamo Gesù che prepara i Suoi discepoli proprio a questo tipo di sviluppo:

14. Egli (lo Spirito Santo) Mi glorificherà, perché prenderà del Mio e ve lo mostrerà.

15. Tutto quello che il Padre possiede è Mio: per questo dico che Egli prenderà del Mio e ve lo mostrerà.

16. Ancora un poco e non Mi vedrete; un poco ancora e Mi vedrete, perché Io vado al Padre."

Cosa sta dicendoci Gesù? La parafrasi di questi versetti ci aiuterà a capire cosa stava svelandoci:

Ø "Io, Gesù, sto andando dal Padre; e quando vi andrò lo Spirito Santo, nel Mio nome, prenderà le cose che Mi appartengono –

Ø cioè i doni dello Spirito, il frutto dello Spirito e l'autorità: (apostoli, profeti, pastori, maestri, evangelisti) e darà tutto ciò alla Chiesa.

Ø E quando lo Spirito Santo sarà venuto a distribuire questi doni e ministeri dello Spirito, allora voi vedrete ME!

Efesini 1, 22-23 è il nostro terzo riferimento.

Forse uno schema potrà meglio aiutarci ad afferrare il concetto di questa transizione che ci viene svelata nelle Scritture:

22. Infatti, ha messo tutte le cose sotto i Suoi piedi, e Gli ha dato di essere il capo supremo sulla chiesa.

23. E la Chiesa è il Suo corpo, la pienezza di Colui che riempie tutto in ogni cosa.

1. Prima abbiamo il Cristo che conoscevamo secondo la carne. Quello è il Gesù che ha viaggiato per le spiagge della Galilea. Egli ci disse: "Se me ne vado, verrò a voi."

è Ora non lo adoriamo più nella carne, ci ha detto Paolo in 2 Corinzi 5,16.

è Negli Atti degli Apostoli abbiamo visto la discesa dello Spirito Santo e la fondazione della Chiesa, che ha sperimentato la realizzazione delle promesse di Gesù: "Riceverete potenza!"

2. Poi abbiamo Cristo, la testa, il Capo; e coloro che credono nel Suo nome sono il Corpo.

è Dobbiamo arrivare a capire che il Corpo è costituito dai doni, i ministeri e opere dello Spirito. É questo il Corpo di Cristo.

è Quando giungeremo a vederlo così, avremo un apprezzamento nuovo verso le molte membra del corpo, che è fatto per tutti i tipi di credenti.

è Ora mia moglie non è più "solo mia moglie", ma anche un membro del Corpo di Cristo.

Se non giungiamo a stimare una persona e a riconoscerle il suo posto e la sua parte nel corpo, stiamo guardandola come uomo solo secondo la carne.

APPLICARE LA PRESCRIZIONE

Quando è che in me lo spirito ribelle sta per essere spezzato e che i suoi fermenti vengono espurgati dalla mia vita? Dio dice:

Ø "Te lo dico io quando. Se davvero vuoi arrivare a vederMi e a capire cosa sto facendo sulla terra, impara a dire: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"

Ø La Scrittura dice anche: "Che ognuno sia sottomesso alle autorità superiori" (anche civili). Quando impareremo a sottometterci ai nostri superiori immediati (pastori, anziani, marito, professore scolastico) immediatamente scopriremo che

Ø dentro di noi qualcosa si spezza ed i nostri occhi cominceranno ad aprirsi e a vedere lo scopo ed il piano di Dio. Vedremo il Suo corpo spirituale e il Regno di Dio, e cosa Egli sta facendo.

Non potrete mai introdurre il regno di Dio attraverso la ribellione.

Ø Magari le vostre "autorità superiori" non si comportano bene, secondo voi; ma in quel caso la vostra responsabilità è metterle davanti al Signore e chiedere a Lui di risolvere il problema.

Ø Da parte vostra, non c'è che una cosa da fare: sottomettervi. Potete impazzire per Dio, andarvene per i fatti vostri, o iniziare una ricerca personale; tuttavia, a lungo andare dovete trovare qualcuno cui poter dire: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"

Gesù ha posto il principio: "Non Mi vedrete più finché non imparerete a dire 'quella cosa". E credetemi, non è cosa che venga spontanea: dobbiamo imparare la lezione.

Ø Persino Gesù ha imparato l'obbedienza dalle cose che ha sofferto. Può essere causa di sofferenza, e probabilmente lo sarà:

Ø ma l'antidoto alla ribellione è espresso in tutta chiarezza e ci vengono date istruzioni su come applicare la formula. Egli ci ha dato l'assistenza dello Spirito Santo per amministrare la prescrizione. Tuttavia, sta proprio qui la trappola!

La libertà dell’uomo – In ogni campo della vita l'uomo è un agente morale libero, perché Dio lo ha fatto così.

Ø É lui che ha la responsabilità di avvantaggiarsi di quanto Dio ha provveduto per lui. Ricordate l'atteggiamento di David verso Saul? "Non oso toccare l'unto di Dio!" (1 Samuele 26,9).

Ø David ebbe ogni opportunità di uccidere Saul, ma rispettò l'autorità delegata di Dio.

E io non devo andarmene in ribellione da colui che Dio ha messo sopra di me, senza poi incorrere in una possibile cecità e sordità spirituale alla verità.

Sapevate che la più alta forma di adorazione è l'obbedienza?

Ø La dichiarazione di Gesù: "Non mi vedrete più finché non ... vi sottometterete," scava in profondità.

Ø Questo antidoto alla ribellione può non esserci gradito più di quanto gradiremmo accettare un determinato rimedio prescritto per combattere una malattia fisica fatale.

Ricordate che le medicine di Dio hanno la garanzia a vita. Davanti si estenderà la via aperta e ampia della guarigione totale. É vostra, se la prendete.


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