. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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8 Correzione e Cambiamento

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2012 11:47
30/01/2012 18:01

Capitolo Terso ANTIDOTO ALLA RIBELLIONE

Capitolo Terso

ANTIDOTO ALLA RIBELLIONE

 

Essere sottomessi alle autorità?

Se oggi venisse aperta una gara per l'elezione dell'UOMO CON MINORI PROBABILITA' DI SUCCESSO – quale proponente dell'etica corrente – il mio candidato sarebbe senz’altro l'Apostolo Paolo. Vi sorprende?

Ø Su un punto tuttavia (ma ve ne sono anche altri), credo che porterebbe il peso della maggioranza che lo definisce estremamente impopolare, se non addirittura quasi totalmente inaccettabile. Qual'è quel punto singolo?

Ø "Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite!"(Rm 13, 1a).

Ø Cosa producono in voi queste parole? Vi si rizzano i capelli quando pensate di dover essere soggetti a chiunque, e tanto meno a dei poteri in ciascuna delle tre arene principali della vita: spirituale, civile e la propria casa.

La ribellione è probabilmente l'elemento in più rapida crescita nella società contemporanea.

Pervade ogni campo dell'esistenza: età, sesso, carattere e situazioni; pare non vi siano barriere per fermare la sua corsa.

Ø Ma cosa rivela tutto ciò all'occhio sensibile e all'orecchio che ascolta? La natura peccaminosa dell'uomo potrà mai scagliarlo verso l'autodistruzione? E che posto trova Dio in questa scena?

Ø Non abbiate mai timore... Dio è presente... Si trova giusto al centro del palcoscenico!

Ø In realtà Dio aveva l'antidoto alla ribellione sin da prima che l'uomo si ribellasse. Il Suo impegno eterno è sempre stato quello di portare l'uomo a riconoscere e ad accettare il rimedio divino.

ASCOLTATE DIO!

Il Vecchio Testamento ci parla del desiderio e dell'impegno di Dio per entrare in una relazione di alleanza col Suo popolo, e Lo vediamo all'opera con la razza ebraica.

Ø Secoli di trattative hanno dato prova, senza dubbio alcuno, dell'incapacità dell'uomo di mantenere la sua parte dell'alleanza.

Ø Dio sapeva già quali sarebbero stati i risultati, ma era necessario che rivelasse l'inevitabile a tutti i popoli, facendoli così venire a Sé per ricevere i Suoi rimedi.

Ascoltate Dio che parla tramite il profeta Geremia al popolo dei suoi giorni (Ger 31, 31-34).

31. "Ecco, verranno i giorni, dice il Signore, nei quali Io concluderò una nuova alleanza con la casa di Israele e con la casa di Giuda.

32. Non sarà come l'alleanza che ho concluso con i loro padri quando li ho presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto; un'alleanza che essi hanno violato, benché Io fossi uno sposo per loro, dice il Signore:

33. Questa sarà l'alleanza che Io concluderò con la casa di Israele: dopo quei giorni, dice il Signore, metterò la Mia legge nel loro intimo, e la scriverò nel loro cuore; allora Io sarò il loro Dio ed essi saranno il Mio popolo.

34. Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Conosci il Signore; perché tutti Mi riconosceranno dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché Io perdonerò la loro iniquità (illegalità), e non Mi ricorderò più dei loro peccati."

Nel Nuovo Testamento (Ebrei 8, 7-13) Dio presenta ancora la necessità di una Nuova Alleanza ed accentua i motivi di questa sostituzione divina.

Ø Le strategie di Dio sono sempre al passo con le risposte dell'uomo.

7. Se la prima alleanza fosse stata perfetta (senza difetti), non sarebbe stato necessario sostituirla con un'altra.

8. Ma Dio, rimproverando il Suo popolo, disse: 'Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, quando Io farò un'alleanza nuova con la casa di Israele e la casa di Giuda.

9. Non come l'alleanza che feci con i loro padri quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d'Egitto; poiché essi non sono stati fedeli alla Mia alleanza ed Io li ho respinti (disapprovati) e non Mi sono più preso cura di loro, dice il Signore.

10. E questa è l'alleanza che Io farò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Metterò le Mie leggi nella loro mente e le scriverò nel loro cuore; Io sarò il loro Dio ed essi saranno il Mio popolo.

11. E ciascuno non dovrà più istruire il suo vicino dicendo: Conosci il Signore; perché tutti Mi conosceranno, dal più piccolo al più grande.

12. Perché Io avrò misericordia dei loro errori e non Mi ricorderò più le loro iniquità.

13. Nel dire però una alleanza nuova, Dio ha reso vecchia la prima. Ora ciò che diventa antico e invecchia è prossimo a sparire."

Il cuore infranto di Dio - In Isaia 5, 1-7 Dio ci mostra la Sua esasperazione.

Ø Qui vediamo Dio che, in maniera semplice ed impetuosa, presenta la Sua parte della storia. Ci dice di aver impiegato ogni energia per portare a Sé un popolo attraverso una relazione d'amore.

Ø Riuscite a individuare un cuore infranto nel versetto 4?: "Non so cos'altro fare. Ho fatto tutto quello che pensavo di poter fare."

1. "Ora canterò al Mio diletto il canto del Mio

 diletto che tocca la sua vigna. Il Mio diletto possiede una vigna sopra un fertile colle:

2. Egli l'aveva recintata e sgombrata dai sassi, e vi aveva piantato viti selezionate (cosa dice Giovanni 15 riguardo alla Vite?) e vi

 aveva costruito in mezzo una torre e in essa vi aveva fatto un tino; e aspettò che producesse uva, ma essa fece uva selvatica.

3. Or dunque, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, giudicate vi prego, tra Me e la Mia vigna.

4. Cosa potevo fare di più alla Mia vigna che Io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha fatto uva selvatica?

5. Ora voglio dirvi cosa farò alla Mia vigna: toglierò la sua siepe ed essa sarà trasformata in pascolo; demolirò il suo muro di cinta ed essa verrà calpestata:

6. La renderò un deserto, non sarà né potata né vangata ma vi cresceranno pruni e rovi: alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.

7. Perché la vigna del Signore degli eserciti è la casa di Israele, gli abitanti di Giuda la Sua piantagione preferita: Egli cercava il giudizio, ed ecco l'oppressione; cercava rettitudine, ed ecco un grido."

GRAPPOLI O FOGLIE?

Dalla "religione" all’obbedienza a Dio – Che cosa non andava nel popolo del Vecchio Testamento? Tanta religione ma nessuna obbedienza!

Ø Avevano dentro di sé quel nucleo di ribellione che, se non viene spezzato, porta al grande peccato e quindi alla fine ad essere respinti, quanto all'utilità effettiva nel Regno.

Ø Dice Dio ad Israele: "Cerco frutti, e tutto quello che riesco ad ottenere sono grappoli selvatici."

Anche Gesù ha avuto qualcosa da dire a questo riguardo. Vediamo Luca 20, 9-18:

09. Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: Un uomo piantò una vigna, l'affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo.

10. A suo tempo mandò un servo tra quei coltivatori perché gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote.

11. Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote.

12. Ne mandò ancora un terzo, ma questi lo ferirono e lo cacciarono.

13. Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio figlio prediletto; forse di lui avranno rispetto quando lo vedranno.

14. Ma quando i coltivatori lo videro, discutevano tra loro dicendo: Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra.

15. Lo cacciarono quindi fuori della vigna e lo uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna?

16. Verrà a distruggere quei coltivatori, e affiderà ad altri la vigna. Ma essi, udito ciò, esclamarono: "Non sia mai!" (Sapevano bene cosa Gesù stava predicendo).

17. Allora Egli si rivolse verso di loro e disse: Che cos'è dunque ciò che è scritto: La pietra rigettata dai costruttori è diventata testata d'angolo?

18. Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà, e a chi cadrà addosso, lo ridurrà in polvere.

Il problema dell’autocompiacimento

Differenze tra Vecchia e Nuova Alleanza - Posso introdurvi a una di queste differenze?

Ø Il problema che Dio stava cercando di risolvere in questo brano era quello della compiacenza e della sensazione di "essere arrivati" che si era adagiato sugli Ebrei.

Ø Essi asserivano con orgoglio: "Siamo noi il popolo! Dio non potrebbe mai respingerci!"

Ø I profeti li avevano avvertiti che Dio li avrebbe giudicati per questo loro atteggiamento. Essi proclamavano che Dio avrebbe fatto un'alleanza nuova, la quale non avrebbe incluso in sé lo stesso problema.

Anche Gesù li aveva avvertiti. Matteo 21,43 ci dice: "Perciò io vi dico, vi sarà tolto il regno e sarà dato ad un popolo che lo farà fruttificare."

Ø Ed è proprio ciò che Dio ha fatto: ha tolto loro il regno e lo ha dato alla Chiesa primitiva.

Ø Poi, mentre il popolo della Nuova Alleanza camminava attraverso i secoli, ogni volta che si alzava il grido: "Siamo noi il popolo!" la risposta di Dio è sempre stata la stessa: "Nessuno, mai più, potrà dire: "Siamo noi il popolo!"

Dio sta ancora cercando grappoli

Chiesa Romana, Crociate, Movimento Protestante, i seguaci di Wesley, i Pentecostali... non ci vuole molto perché un qualsiasi gruppo ricada in questa condizione.

Ø Liturgie... grandi cattedrali con grandi finestroni dipinti... 700 missionari sul campo... un impegno economico maggiore dello scorso anno:

Ø riuscite a cogliere il sottofondo di: "Siamo noi il popolo!"? Ma nessuno potrà affermarlo impunemente! Dio entra nei nostri "imperi" e dice: "Se non ci sono grappoli, porterò via ciò che li produce (l'unzione) e troverò qualcuno che desideri far crescere anche i frutti, non solo le foglie."

Un’opera di Dio può affondare? – Un saggio maestro una volta mi dette un consiglio riguardo ad un particolare movimento: "É un'opera meravigliosa, ma sta cominciando ad affondare.

Ø Se questo affonda, tu non affondare con lui. Lascialo e sali su qualcosa che stia ancora navigando!"

Ø É facile arrivare ad impegnarsi talmente con la 'cosa', che quando questa affonda, andate giù con lei.

Ø Ma quando comincerà a suonare il pulsante della morte, che proclama il tempo del ritorno del Padrone della Vigna, prendete la cosa che fa produrre i grappoli e portatela a qualcun altro.

Ø Nessuno potrà fermare questo procedimento: è qualcosa che accade ai gruppi, alle denominazioni e agli individui. Voglio comunicarvi un segreto spirituale:

Ø non lasciatevi impressionare dalle foglie. Guardate attraverso di esse e chiedete: "Dove sono i grappoli?"

Un altro segreto? La chiave di tutto è l'obbedienza... "Fare la volontà del Padre Mio!"

LA FALCE CHE POTA

Abbiamo visto il rischio del presumere: "Noi siamo il popolo!" ed anche la ribellione e la mancanza di frutto inerenti a tale atteggiamento.

Ø Permettetemi ora dimostrarvi un'altra verità esplosiva che ci è stata svelata da Gesù nei rilievi che fece agli scribi e ai farisei in Matteo 23,28 - 24,2.

Ecco qui la lama della falce potatrice:

28. Anche voi, esternamente apparite giusti davanti agli uomini (rosari per pregare, copricapo - difensori dell'onore di Dio!) ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità (simulazione e illegalità).

29. Voi maledetti, scribi e farisei ipocriti! Perché innalzate le tombe ai profeti e decorate i sepolcri dei giusti (statue a grandi cristiani... chiesa nuova in onore di qualche santo... chiamiamo la nostra chiesa Cattolica, o Presbiteriana!);

30. E dite: se fossimo vissuti ai tempi dei nostri padri non avremmo avuto parte con loro nel versare il sangue dei profeti (se fossimo vissuti al tempo di Savonarola, saremmo stati tra coloro che firmarono il certificato di morte? Nei giorni di Azuza Street, saremmo stati tra quelli che tiravano pomodori?).

31. Così testimoniate contro voi stessi di essere figli di coloro che uccisero i profeti.

32. Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!

33. Serpenti, voi generazione di vipere, come potete sfuggire alla dannazione dell'inferno?

34. Perciò ecco, Io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni li ucciderete e crocifiggerete, altri li flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città;

35. perché ricada su di voi tutto il sangue innocente sparso sulla terra, dal sangue di Abele il giusto fino al sangue di Zaccaria, figlio di Berachia, che avete ucciso tra il santuario e l'altare.

36. In verità vi dico, tutte queste cose ricadranno su questa generazione.

37. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto? (Parole tristissime della Bibbia! Riuscite a scorgervi un atteggiamento? L'atteggiamento della religione cristallizzata, incorreggibile, che resiste ad ogni cambiamento; che non si piegherà né si spezzerà?).

38. Ecco, la vostra casa (il Tempio di Erode, quella possente costruzione nella quale riposava il Tabernacolo della Gloria, Shekinah of Glory) vi sarà lasciata desolata.

39. Perché Io vi dico che non Mi vedrete più finché non direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"

E vediamo il seguito, in Matteo 24:

1. E Gesù uscì dal tempio (lasciò quella 'cosa': se ne uscì, e quello che rimase non fu altro che un club religioso): e i Suoi discepoli Gli Si avvicinarono per farGli osservare le costruzioni del tempio. (Maestro, stai facendo un errore a lasciare questa bella costruzione... con un organo da 100 milioni... ).

2. Gesù disse loro: "Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga abbattuta."

Perché Gesù abbandonò il Tempio? – Voglio che questi ultimi pensieri vi brucino in cuore.

Ø Quale fu motivo ultimo che provocò l'uscita di Gesù dal tempio?

Ø Non fu l'ipocrisia dei suoi tempi, non l'adulterio o le rapine alle banche, e neppure il gioco, MA il modo in sui essi trattavano i Suoi servi!

Ø La ribellione viene consumata e si rivela dal modo in cui trattiamo i servi di Dio.

Ø Dio manifesta la nostra ribellione mettendo qualcuno direttamente sopra di noi e mettendoci sotto autorità.

Il fatto di respingere l'autorità delegata risulta nella rimozione dell'unzione (la gloria), quella cosa che produce frutto, i grappoli.

Ø Cosa sta dicendo Dio alla Chiesa? É riassunto in una parola dinamica: SOTTOMISSIONE.

Ø Cosa ha detto Paolo in Romani 31,1 che ha fatto di lui, ancor oggi, un investigatore delle profondità del nostro spirito?: "Ciascuno sia sottomesso alle autorità superiori." Mettete in dubbio la sua popolarità?

Per tornare alla parabola narrata da Gesù in Luca 20, ricordate:

Ø "Un certo uomo mise a punto una vigna. E quando venne il tempo di raccogliere i grappoli, mandò laggiù un servo. Lo picchiarono e lo buttarono fuori dalla vigna dicendo: "Chi pensi di essere?" Egli mandò un altro servo, al quale fecero la stessa cosa. Infine il padrone della vigna disse: "Sapete che farò? Manderò mio figlio, e quando lo vedranno gli renderanno onore." Ma quando il figlio arrivò essi dissero: "Aha, ecco l'erede. Lo uccideremo e ci prenderemo l'intera eredità." Così lo cacciarono dalla vigna e lo uccisero."


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