. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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8 Correzione e Cambiamento

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2012 11:47
30/01/2012 17:42

Capitolo Primo LO SPIRITO DI ILLEGALITÀ

"Faccio Quello Che Mi Pare" - Bob Mumford

Capitolo Primo

LO SPIRITO DI ILLEGALITÀ

La parola "illegalità" ha significati diversi per le svariate persone.

Ø Alcuni vi avvertono all'istante l'ululato di una sirena, lo stridio di pneumatici ad un "alt!", il rumore secco delle manette. Altri si lasceranno catturare dalla suspense di una scena di tribunale, col giudice che pondera prima di pronunziare la sentenza; l'accusato, belligerante, di fronte al verdetto. Un altro ancora può rendersi conto solo del proprio bruciante risentimento interiore e dell'autocontrollo necessario per impedirgli di erompere nell'azione.

Ø Ma quanti arrivano ad immaginare un cristiano che se ne sta sotto accusa, meravigliato e dubbioso, davanti alla scoperta del proprio stato d’illegalità nei confronti della Parola di Dio?

In ogni caso di illegalità sono presenti alcuni principi, e proprio questi sonderemo per cercare di capire la Natura dello Spirito di Obbedienza.

Ø Illegalità e obbedienza sono due lati della stessa medaglia, e all'uomo è stato affidato il privilegio di scegliere quale lato usare nel quotidiano scambio della vita.

Ø Personalmente ho lavorato sulla parola "illegalità" per sei o sette anni. Il cuore grida la sua sete di comprendere in modo nuovo l'obbedienza: in un modo più profondo, mai conosciuto prima. Chiunque abbia avuto a che fare abbastanza a lungo con le cose di Dio sa che un individuo rende gli altri partecipi delle proprie necessità. Un insegnamento autentico è sempre il risultato della ricerca di qualcuno che ha gridato e pianto per capire.

Per una introduzione al carattere dell'illegalità prendiamo tre versetti dalla parte finale dell'insegnamento di Gesù conosciuto come "Le Beatitudini" (Mt 7, 21-23):

"Non chiunque Mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli. Molti Mi diranno in quel giorno, Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel Tuo nome e cacciato demoni nel Tuo nome, e compiuto molti miracoli nel Tuo nome? (cioè anche guarigioni, miracoli ed altri segni e meraviglie). Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me voi, operatori di iniquità."

Ø Notate che la parte in causa chiama Gesù: "Signore." 1 Corinzi 12,3 dice che: "... nessuno può dire che Gesù è Signore, se non sotto l'unzione dello Spirito Santo." Sono convinto che questi tre versetti si riferiscano a cristiani che hanno sperimentato la nuova nascita e la pienezza dello Spirito Santo.

Ø Considerate la frase: "Non chiunque Mi dice: 'Signore, Signore,' entrerà nel regno dei cieli." A mio avviso qui non è inteso il "cielo" nel senso ultimo, ma si riferisce sia alle relazioni e agli impegni di questa vita che alla vita futura.

Ø Nella frase successiva: "... ma colui che fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli, ..." la parola "volontà" potrebbe esser tradotta con "desiderio" di Mio Padre. Nella maggior parte dei casi è tradotta così. É la stessa parola usata da Gesù (Mt 6,11) quando ci insegna a pregare: "...Sia fatta la Tua volontà sulla terra, come lo è in cielo." Esprime il desiderio, il palpito, del cuore di Dio.

Quindi Gesù prosegue: "Molti Mi diranno quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel Tuo nome..."

Consideriamo qui tre versetti del vangelo di Marco (9, 38-40):

"Giovanni Gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che cacciava demoni nel Tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù gli disse: «Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel Mio nome e subito possa parlar male di Me. Chi non è contro di noi, è con noi»."

Torniamo a Matteo 7,22:

"... non abbiamo noi profetato nel Tuo nome? e cacciato demoni nel Tuo nome? e compiuto molti miracoli nel Tuo nome? Io però dichiarerò loro: «Non vi ho mai approvati (molte traduzioni usano questa parola, e il testo greco la convalida). Allontanatevi da Me voi, operatori di iniquità."

Iniquità? Cos’è realmente? - É proprio questa la parola che cercavo! Subito la maggior parte dei cristiani immagina scene di rapine in banca, chi picchia la nonna e ogni altro tipo di lurido crimine, e pensiamo: "Che gente cattiva! Non fa meraviglia che il Signore dica loro di non averli mai conosciuti."

Ø Ma la cosa interessante è che il Signore li conosce. Deve quindi esserci qualcos'altro per interpretare cosa intende Gesù quando dice: "Non ti ho mai conosciuto." Non può voler dire: "Non conosco il tuo nome o indirizzo." Che sta dicendo, allora?

Ø In questo caso "iniquità" sta per "ILLEGALITA'": cioè, camminare senza la legge.

Permettetemi ora di dire, con tutta la forza possibile, che gran parte della comunità cristiana sta camminando senza la legge!

FARSI I FATTI PROPRI

Questo ci porta alla domanda successiva:

"É mai possibile conoscere e capire le cose dello Spirito, afferrarle per noi stessi e poi continuare ad andare per la nostra strada? La risposta è un altisonante SÍ!

Ø Ecco un principio importante di cui rendersi conto: la legge ultima di tutto l'universo è la volontà di Dio. Non esiste legge al di sopra della Sua volontà.

Ø Che dire della traduzione di Mumford dei nostri tre versetti di Matteo:

"Lo chiamavano Signore perché Lo amavano. Ma Egli disse loro: Perché Mi chiamate Signore, quando non volete fare le cose che vi dico? Se Mi chiamate Signore, dovete venire a Me nello spirito di obbedienza. Perché vedete, qui non si tratta di cosa vi sembra necessario fare, ma di cosa Io vi dico di fare. Voi invece Mi chiamate Signore, Signore, poi prendete le cose dello Spirito e le usate a vostro vantaggio personale, per promuovere voi stessi e fare i fatti vostri, per andare per la vostra strada a "costruire qualcosa per Gesù!"

Ø Lo sapete che non è ciò che fate, né dove andate, che conta: ma se avete fatto o no la volontà di Dio? Posso dire a Dio: "Signore, vado a Filadelfia a predicare il Vangelo." Ma Egli mi potrà rispondere: "Tu rimani dove sei!". "Ma Signore, voglio andare a Filadelfia e a me piace predicare: andrò a salvare il mondo per Gesù! Suvvia, Dio, muoviti!"

Ø Oppure possiamo sensibilizzarci su un bisogno nell'altro emisfero, e ce ne andiamo laggiù (senza esperienza, né addestramento né mandato), solo perché esiste una necessità. C'è una cosa sola sbagliata in tutta la situazione: non rientrava nella volontà rivelata di Dio per voi!

Ø La cavalla sfrenata - Questi esempi mi ricordano la volta in cui feci una gara a cavallo: montai su una grossa cavalla bianca, e sin dal primo istante essa si accorse che non sapevo cavalcare. Così prese il morso tra i denti e si mise a correre all'impazzata andando dove voleva. E io non potevo farci niente! Dovetti solo cavalcare con lei.

Ø Questo è ciò che accade nelle cose dello Spirito: prendiamo il morso tra i denti e corriamo via all'impazzata a fare qualcosa per Gesù, e il Signore cavalca con noi, aspettando il giorno in cui potrà metterci il morso in bocca e farci fermare quel tanto, per dirigerci poi verso ciò che Egli vuole farci fare in primo luogo.

"USARE" LE COSE DI DIO

PER REALIZZARE I NOSTRI PIANI

Riuscite ad afferrare il concetto? Mi impossesso delle cose di Dio e me ne vado per la mia strada. Egli allora mi dice: "Se farai così, scoprirai di essere disapprovato, perché non è quello che sto cercando di fare nella tua vita.

Ø Non posso usarti, ed allora dovrò respingerti: non come figlio di Dio, ma a causa della tua inosservanza della legge, del tuo stato di illegalità nei Miei confronti, perché rifiuti di sottometterti alla legge."

Ø La cosa strana in tutto ciò è che nessuno trova difficoltà ad "obbedire," fin quando la volontà di Dio non si incrocia con la sua! E ancora, quanti di noi hanno scoperto che il Signore sa esattamente dove mettere il dito per rivelarci il nostro stato di insubordinazione?

Ø Questo non ha niente a che fare col peccato aperto: riguarda la natura interiore dell'obbedienza. L'illegalità è uno spirito, un qualcosa all'interno del figlio di Dio ricevuto da padre Adamo e giunto fino a noi. Quando la volontà di Dio si incrocia con la nostra, quando cioè scopriamo in noi lo spirito che risponde: "Ma io voglio fare i fatti miei!", non facciamo altro che sovrapporre la nostra volontà a quella di Dio... e questa è ILLEGALITÀ.

Un esempio dal Vecchio Testamento: In Ezechiele 44, 10-15 troviamo un esempio di questa verità di inosservanza e di disapprovazione:

"Anche i Leviti (notate, erano uomini di Dio) che si sono allontanati da Me nel traviamento di Israele e hanno seguito i loro idoli (facendo i fatti propri), sconteranno la propria iniquità." (Ed ecco la stessa parola: illegalità).

Tuttavia essi serviranno nel Mio santuario come guardie delle porte del tempio: sgozzeranno gli olocausti e le vittime per il popolo, staranno davanti ad esso per servirlo."

I versetti che seguono NON dicono: "Quei leviti che hanno seguito i loro idoli, Io li taglierò fuori e non avrò più niente a che fare con loro." No! Ecco invece cosa dice Dio:

Ø "Questo è uno "spirito di illegalità", e a motivo di ciò siete respinti e vi giungerà una certa punizione. Voi sacerdoti potete continuare a stare davanti al popolo e servirlo, ma non potrete più avvicinarvi a Me, né ad alcuna delle Mie cose sante; solo quelli che non hanno deviato potranno stare davanti a Me."

Ø Credo sia quasi una punizione ultima: "Continuerete a servire, ma Io sto cercando figli della rettitudine ... persone che obbediscono ... che vogliono fare la Mia volontà ... nelle quali vi sia uno spirito che dica: "Gioisco nel fare la Tua volontà, o Dio!"

Sì, potete prendere le cose di Dio e costruire la vostra chiesa personale ... il vostro gruppo particolare di preghiera ... la vostra dottrina personale.

Ø Il peggio è che Dio benedice tutte queste cose, ma lo spirito di illegalità dentro di voi farà sì che alla fine siate respinti e puniti.

Se potessi suonare con la tromba un messaggio urgente, ecco quale sarebbe:

Ø "Per amore di Gesù, cercate di ascoltare e di capire ciò che Dio sta dicendoci in questo campo!" Ognuno dovrà scoprire da se stesso il proprio spirito d’illegalità.

Ø Ed avendo già rinunziato al peccato esteriore, ci resta difficile riconoscere che nella nostra vita è all'opera lo spirito di ribellione, di anarchia.

Ma quello che Dio si propone di fare è: SCRIVERE LA SUA LEGGE NEL NOSTRO CUORE.

LA VOLONTÀ RIVELATA DI DIO

Tre modi in cui Dio Si rivela all’uomo - Il Salmo 19 ha molto da insegnarci sull'argomento. Illustra i tre modi in cui Dio Si fa conoscere all'uomo:

1. Attraverso la rivelazione generale,

2. la rivelazione speciale, e

3. la rivelazione spirituale, quando Dio Si fa conoscere per mezzo dello Spirito all'uomo interiore.

1. I versetti da 1 a 6 ci danno una rivelazione generale:

"I cieli narrano la gloria di Dio, e l'opera della Sue mani annunzia il firmamento.

Un giorno all’altro ne affida il messaggio e la notte all’altra ne trasmette la notizia.

Non è linguaggio e non sono parole di cui non si oda il suono.

Per tutta la terra si diffonde la loro voce, l’eco raggiunge i confini del mondo. Nei cieli Egli ha fissato la dimora del sole.

Esce come uno sposo dalla stanza nuziale, come un campione si getta felice nella corsa.

Egli sorge da un’estremità del cielo e gira fino all’altro estremo: nulla si sottrae al suo calore."

Ci troviamo davanti alla rappresentazione di un uomo che sta guardando in alto. Vede i cieli distesi davanti a lui. Vede la luce ... l'oscurità ... le stelle. A molti queste glorie proclamano che Dio è il Creatore; ad altri la stessa scena lascia solo domande senza risposte.

Ø Un giorno un professore parlava con uno studente che si diceva agnostico. Lo studente disse: "Vorrei conoscere Dio, ma non credo nella Sua esistenza."

Ø Al che il professore rispose: "Scendi giù in cortile, alza gli occhi al cielo e prova a dire: «Dio, se ci sei voglio conoscerTi»."

Ø Dopo aver seguito quei consigli, il ragazzo tornò dal professore che gli chiese: "Com'è andata?" Egli rispose: "Mi sono sentito come un matto." "Bene!" replicò il professore. "É un buon inizio!"

Qui vediamo le opere della rivelazione generale. Tuttavia non ci sono voci, non parole, e può diventare pericoloso perché la gente sarà portata a dire: "Sì, Dio è Creatore e credo in Dio perché vedo le Sue opere."

Ø Il risultato di una simile accettazione limitata va a finire nel panteismo e nella "religione" (nel senso di rifacimento umano delle cose di Dio). É pericoloso, perché la gente si eccita e pensa di credere in Dio solo perché vede l'evidenza delle Sue potenzialità creative. Ma anche i diavoli credono in Dio!

Ø É vero, la rivelazione generale è un passo nella direzione giusta, ma è ben lungi dall'obiettivo che Dio desidera: farsi conoscere personalmente all'uomo. Essa potrà dirvi che Dio esiste, ma

Ø non potrà mai dire qual è la Sua volontà per voi. Dio vuole farSi conoscere, ma vuole anche che tu sappia cosa Egli è. Al riguardo ha detto: "Se vuoi sapere cosa sono, leggi la Mia Parola."

2. I versetti da 7 a 10 contengono una rivelazione speciale di Dio:

"La legge del Signore è perfetta, converte l'anima; la testimonianza del Signore è vera, rende saggio il semplice.

Gli statuti del Signore sono giusti, fanno gioire il cuore; i comandi del Signore sono chiari, danno luce agli occhi.

Il timore del Signore è limpido, dura sempre; i giudizi del Signore sono validi e tutti ben fondati.

Più desiderabili dell'oro, di molto oro fino; più dolci del miele che trabocca dai favi.

Anche il Tuo servo in essi è avvertito; per chi li osserva è grande la ricompensa".

La rivelazione speciale – Dio ce la darà una volta che avremo Lo visto nella creazione.

Ø Molti, e forse la maggior parte di noi, si sono fatti delle immagini mentali di Dio (prodotto dell’immaginazione) per capire come Egli sia.

Ø Dio aveva previsto una tale possibilità e per questo aveva detto (vedi più sopra): "Se volete conoscere chi sono, leggete la Mia Parola."

Ø La Rivelazione Speciale ci dice proprio questo, e molto di più. Ci fa vedere come Egli tenga conto di tutte le nostre necessità, e in ciò abbiamo un'immagine della Sua grandezza ... della Sua bontà ... della Sua saggezza. Sono intuizioni che non avremmo mai ricevuto dalla sola Rivelazione Generale.

Ø Ci dice anche cosa vuole da noi: cosa fare ... dove andare ... cosa dire ... come vestirci ... e cosa Si aspetta da noi. É Dio che tratta con l'individuo, e il Suo scopo ultimo è che, dopo anni di ribellione, ciascuno possa ricevere la rivelazione della volontà specifica di Dio per lui in ogni dettaglio della vita.


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