. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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ROSARIO

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2016 22:19
13/12/2011 17:42

v SETTIMO MISTERO

Lo Spirito Santo guida la Chiesa di tutti i tempi, dandole i suoi doni e i suoi carismi.

  

·         Dalla Sacra Scrittura

Dagli Atti degli Apostoli 15,22-29

Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda chia­mato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande con­siderazione tra i fratelli. E consegnarono loro la seguente lettera: «Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni da parte nostra, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvol­gendo i vostri animi.

Abbiamo perciò deciso tutti d'accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno votato la loro vita al nome dei nostro Signore Gesù Cristo.

Abbiamo mandato dunque Giuda e Sila, che vi riferiranno anch'essi queste stesse cose a voce. Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non impor­vi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenervi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla impudicizia. Farete cosa buona perciò a guardarvi da queste cose. State bene».

   Commento al mistero

La Santa Madre Chiesa, istituzione divina, è sem­pre stata sostenuta dalla potenza dello Spirito di Cri­sto, che le ha permesso di attraversare i mari burra­scosi della storia, dei tempi.

Lo Spirito Santo non ha mai cessato di adornare la Chiesa, sua Sposa, di doni e carismi per la sua cre­scita nella santità e nella grazia. In ciascun fedele, come nella Chiesa, lo Spirito di Dio dimora come in un tempio, dando testimonianza sicura con il suo inenarrabile gemito della figliolanza divina per cui siamo riconosciuti dal Padre come suoi figliuoli nel Figlio Unigenito (cfr. LG 4).          

Ogni credente, nella Chiesa, è portatore di carismi e di doni non necessariamente appariscenti e straor­dinari ma anche, ordinariamente, semplici e nello stesso tempo assai preziosi. Questi carismi sono dati a ciascun fedele come una manifestazione partico­lare dello Spirito per l'utilità comune (cfr. 1Cor 12,7), e non a proprio egoistico tornaconto. I doni, invece, che lo Spirito elargisce, sono dati come forze stabili, permanenti, che aiutano a crescere nelle virtù ren­dendo docili a seguire le mozioni dello Spirito Santo (cfr. CCC 1830).

È decisamente auspicabile, fra tutti i carismi e i doni, che vi sia la ricerca soprattutto della carità, virtù teologale, il più "squisito" frutto dello Spirito, dato che Dio è carità (cfr. 1Gv 4,8-9).

La carità effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo (cfr. Rm 5,5) deve diventare allora il centro del nostro desiderio, della nostra ricerca perché solo in essa, con essa e per essa possiamo piacere al Padre Celeste. Chi ha l'amore possiede tutto, possiede già sin da questa terra il cielo nell'anima, possiede la beatificante inabitazione di Dio Trinità.

Se allora, riempiendoci dello Spirito Santo, cre­scerà la carità in noi, quella carità che spinse Gesù a donare la sua vita per la nostra salvezza a gloria del Padre, essa, essendo una così gran Signora a cui tutto bisogna sacrificare nell'obbedienza alla volon­tà di Dio, permetterà al Donatore Celeste di elargire a suo piacimento, come e quando vorrà, i suoi mol­teplici doni e carismi che saranno accolti con dispo­nibilità, sincera umiltà e semplicità per servire Iddio, la Chiesa e i fratelli.

   Dagli scritti della Povera Anima Scritto del 25/11/1965

La Voce - Alla fine dei tempo tutto si trasformerà e riceverà un'impronta nuova: l'impronta di Dio nello Spirito Santo. Le anime poi, nelle quali il Padre tro­verà l'immagine del suo Unigenito, saranno traspor­tate e stabilite nella gloria per i secoli eterni negli ardori dello stesso Spirito che con il Padre e il Figlio vive e regna in una gloriosa, ineffabile beatitudine.

   Brevi risonanze di lode

- Un «Padre nostro» e un'«Ave, o Maria».

- Per sette volte si dice:

V. Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli.

R. E accendi in essi il fuoco del tuo Amore. Conclusione

V. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

R. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria, adorazione, benedizione, amore a te, Eter­no Divino Spirito, che ci hai portato sulla terra il Sal­vatore delle anime nostre. E gloria e onore al suo adorabilissimo Cuore, che ci ama di infinito amore!

AI termine: un «Pater», «Ave», «Gloria» perché lo Spirito Santo illumini il Santo Padre e i Vescovi a lui uniti nel loro ministero pastorale


[Modificato da MARIOCAPALBO 28/05/2016 22:13]

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