. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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ROSARIO

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2016 22:19
13/12/2011 17:39

ROSARIO DELLO SPIRITO SANTO

 


v PRIMO MISTERO

Gesù è concepito per opera dello Spiri­to Santo nel seno della Vergine Maria.

 

·         Dalla Sacra Scrittura

Dal Vangelo secondo Luca 1,30-35.38

L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato figlio dellAltissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo parti da lei.

   oppure Dal Vangelo secondo Matteo 1,18-25

Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licen­ziarla in segreto. Mentre però stava pensando a que­ste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giu­seppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorii un figlio, che egli chiamò Gesù.

   Commento al mistero

L’Unigenito Figlio del Padre, Dio da Dio, si è fatto "carne" nel grembo purissimo di Maria.

Per un prodigio unico dell'amore e dell'onnipo­tenza dello Spirito Santo, la Vergine Maria diventa Madre, l'amabile Madre del Verbo di Dio, accoglien­do con profonda umiltà nella fede prima e poi nel grembo - come dicono i Santi Padri - il Figlio di Dio, dandolo poi alla luce di questo mondo nel mistero adorabile del Natale.

L’incarnazione del Redentore risulta così essere uno dei più grandi misteri della fede dove si realizza, senza confusione, l'unione della natura divina con la natura umana nell'unica Persona del Signore Gesù. La grazia di tale mistero, che inaugura una nuova creazione, perdura in ogni luogo e in ogni tempo e la sua efficacia è maggiore là dove trova anime fede­li e accoglienti del Dono Divino. Per questo allora è necessario che la Vergine Maria, con le sue disposi­zioni e virtù, abiti nei nostri cuori affinché, sottomes­si filialmente al suo dolce e liberante dominio, pos­siamo accogliere lo Spirito Santo; così Egli potrà compiere quelle meraviglie di grazia che solo sa e può fare in unione con Maria, sua fedelissima Sposa: fra tutte, la più insigne, l'unione stabile e beatifican­te con Gesù, Sapienza dell'Eterno Amore, alla cui comunione siamo stati chiamati dal Padre suo e Padre nostro (cfr. 1Cor 1,9).

  

Dagli scritti della Povera Anima Scritto del 7/6/1966

La Povera Anima - Quanto è grande Maria Santis­sima! Lo Spirito Santo è disceso in Lei, L’ha adom­brata, e L’ha fatta Madre del Verbo del Padre...

O divina azione dello Spirito Santo, quali trasfor­mazioni Tu puoi operare nelle creature dove Tu scen­di! Quali prodigi di grazia, di luce, di trasformazione, d'inebriante spasimo d'amore investono l'anima dove scendi! Quali meraviglie di misterioso contatto, d'inti­mi rapporti Tu effondi nelle anime predestinate, fin dall'eternità, a fruire e gustare così il dilettissimo Figlio Unigenito del Padre!...

Brevi risonanze di lode

- Un «Padre nostro» e un'«Ave, o Maria». -       Per sette volte si dice:

V Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli.

R. E accendi in essi il fuoco del tuo Amore.

Conclusione

V Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

R. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria, adorazione, benedizione, amore a te, Eter­no Divino Spirito, che ci hai portato sulla terra il Sal­vatore delle anime nostre. E gloria e onore al suo adorabilissimo Cuore, che ci ama di infinito amore!

 

v SECONDO MISTERO

Gesù è consacrato Messia al Giordano dallo Spirito Santo.

 

·         Dalla Sacra Scrittura

Dal Vangelo secondo Luca 3,21-22

Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in pre­ghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto».

   oppure Dal Vangelo secondo Giovanni 1,29-34

II giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passa­to avanti, perché era prima di me.

Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezza­re con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele». Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L’uo­mo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio».

   Commento al mistero

L’inizio della vita pubblica di Gesù è segnato dal mistero del suo Battesimo. Gesù, già pieno di Spirito Santo sin dal suo concepimento verginale e destina­to a diventare «Colui che dona lo Spirito senza misu­ra» (Gv 3,34), si sottomette al rito del battesimo di conversione che veniva dato a coloro che riconosce­vano di essere peccatori. Così Gesù si fa solidale con tutti gli uomini peccatori, preannunziando il suo "battesimo di sangue" per la rinascita, la rigenera­zione dell'uomo in Dio Trinità. Tutto questo Egli lo compie per disposizione del Padre, per compiere cioè il suo volere, affinché ogni creatura umana potesse essere giustificata dalla sua grazia e ritrovare così la sua via di salvezza eterna. Ciascuno di noi nel bat­tesimo è stato sepolto con Gesù nella morte e risu­scitato con Lui a vita nuova (cfr. Rm 6,4) grazie all'a­zione dello Spirito Santo che ci ha resi così realmen­te figli di Dio.

Facciamo in modo allora di divenire ciò che già siamo per grazia non spegnendo o contristando lo Spirito di Dio che abita in noi, ma favorendo la sua azione di vita e di santità attraverso la fedeltà diutur­na agli impegni che ci siamo assunti nel battesimo.

Se così faremo, saremo pronti ad essere condotti anche noi dallo Spirito come Gesù, per testimoniare con la vita la fedeltà di Dio alla sua Parola, al suo Amore.

   Dagli scritti della Povera Anima Scritto del 5/6/1966

La Voce - Gli uomini hanno bisogno di un nuovo Battesimo nella luce e nel calore dello Spirito Santo. Ed il mio Cuore è disposto a concedere tutto questo, purché la mia Chiesa accetti di eseguire quanto desidero...

   oppure Scritto del 15/3/1966

La Povera Anima - O Divino Spirito, amore del Pa­dre e del Figlio... Tu sei quel Sacro Fuoco che, non potendo più contenersi entro i confini della tua abi­tazione eterna, straripasti ed inondasti tutto l'univer­so creato... O Fuoco consumante, purificante, vivifi­cante, eccoti la mia anima... sommergila, riscaldala, purificala, santificala, consumala...

Rendila una fiamma di purissimo amore... affin­ché possa meritare di entrare nel Sacro Petto del dolce Signore Gesù per diventare tutt'uno con il suo adorabilissimo Cuore: io te ne supplico! E, giunta che sia in quella Divina Dimora, l'Eterno Divin Padre, amorosamente chinandosi, la prenda tra le Sue brac­cia e la immerga nel seno del Suo misericordioso, ineffabile amore per i secoli eterni! Amen!

   Brevi risonanze di lode

- Un «Padre nostro» e un'«Ave, o Maria».

- Per sette volte si dice:

V Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli.

R. E accendi in essi il fuoco dei tuo Amore. Conclusione

V Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

R. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria, adorazione, benedizione, amore a te, Eter­no Divino Spirito, che ci hai portato sulla terra il Sal­vatore delle anime nostre. E gloria e onore al suo adorabilissimo Cuore, che ci ama di infinito amore!

 
v TERZO MISTERO

Gesù muore in croce per togliere il pec­cato e dona lo Spirito Santo.

 

·         Dalla Sacra Scrittura

Dal Vangelo secondo Giovanni 19,28-30

Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittu­ra: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò.

   oppure Dal Vangelo secondo Luca 23,44-48

Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pome­riggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.

Visto ciò che era accaduto, li centurione glorifica­va Dio: «Veramente quest'uomo era giusto». Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto.      

   Commento al mistero

Nella vita pubblica di Gesù vediamo in modo tutto particolare come lo Spirito Santo lo accompagni e lo spinga a compiere le opere del Padre.

E ciò avviene in modo pieno e definitivo nel momento culminante della sua vita terrena, quando morendo sulla croce glorifica il Padre suo, cioè ne manifesta l'insondabile amore e santità, e il Padre a sua volta lo glorifica dandogli un potere eterno sul­l'uomo, un potere per la salvezza.

Spinto e sostenuto dalla forza dello Spirito Santo Gesù, liberamente, volontariamente accetta dal Padre la dolorosa Passione e Morte affinché l'uomo di ogni tempo sia liberato dal dominio del peccato e della morte per diventare tempio dello Spirito Santo, nuova creatura.

A questo proposito, una preghiera che il sacerdo­te recita durante la celebrazione eucaristica esprime in modo veramente profondo tale realtà: «Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo che per volontà del Padre e con l'opera dello Spirito Santo morendo hai dato la vita al mondo per il Santo Mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue liberami da ogni colpa e da ogni male, fa che sia sempre fedele alla tua legge e non sia mai separato da Te»; sappiamo bene che la legge di Gesù è la legge dello Spirito non della lettera, è la legge dell'A­more come Lui con i suoi esempi e la sua parola ce l'ha dimostrato.

Così lo stesso Spirito di Cristo agisce in ciascuno di noi affinché, con la nostra libera collaborazione, siano annientate le potenze nemiche di Dio e quin­di dell'uomo: il mondo, la carne e il demonio nelle loro varie espressioni più o meno evidenti in noi, in chi ci sta attorno, nella società. Lo Spirito Santo quindi, avendo operato con Gesù per la redenzione dell'uomo, con le sue ispirazioni e mozioni ci spro­na ad abbracciare con decisione e ad amare la Croce di Gesù, che assume nella vita di ogni giorno infiniti volti, comunque con un denominatore comu­ne: sofferenze fisiche, morali e spirituali. Possiamo così collaborare all'opera redentiva di Cristo e dello Spirito per essere partecipi, assieme a tanti nostri fratelli, della vita soprannaturale che sola appaga pienamente le più profonde aspirazioni del cuore umano (cfr. IM 2).

Non ci può essere Spirito Santo senza la Croce del Signore: dalla Croce sgorga l’Amore puro, la gioia vera senza fine.

   Dagli scritti della Povera Anima Scritto del 141611966

La Voce - È l'amore per gli uomini che mi spinge a questo. Aiutatemi a salvarli... sono opera del Padre mio. Tutto si deve tentare per raggiungerli... Aiutate­mi a salvare anime... voi, miei intimi, che potete com­prendermi di più... Aiutatemi a salvare le anime, esse sono parte del mio Cuore, datemi questa soddisfazione…! Un giorno comprenderete quanto è grande, preziosa un’anima! Nulla quindi si deve lasciare d’intentato pur di salvarle.

   Brevi risonanze di lode

- Un «Padre nostro» e un'«Ave, o Maria».

- Per sette volte si dice:

V Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli.

R. E accendi in essi il fuoco dei tuo Amore. Conclusione

V Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

R. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria, adorazione, benedizione, amore a te, Eter­no Divino Spirito, che ci hai portato sulla terra il Sal­vatore delle anime nostre. E gloria e onore al suo adorabilissimo Cuore, che ci ama di infinito amore!

 

v QUARTO MISTERO

Gesù dona agli Apostoli lo Spirito Santo per la remissione dei peccati.

 

·         Dalla Sacra Scrittura

Dal Vangelo secondo Giovanni 20,19-23

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha manda­to me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

   oppure Dal Vangelo secondo Giovanni, 16,7-11

Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.

Quanto al peccato, perché non credono in me; quan­to alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.

   Commento al mistero

Essendo Dio, creatore e santificatore con tutti gli altri attributi propri della divinità, lo Spirito Santo opera molteplici effetti nelle anime. Uno dei più grandi è la remissione di tutti i peccati, come recita molto bene una preghiera della liturgia della Chiesa. E in effetti è proprio così. Che cosa è il peccato se non un disamore, cioè non-amore, mancanza di amore innanzitutto verso Dio, verso il prossimo e verso se stessi?

Ebbene, lo Spirito Santo che, delle Tre divine Per­sone, è la Persona-Amore per eccellenza (anche se sappiamo che Dio Trinità è Amore), viene proprio dato da Gesù agli Apostoli anche per la remissione dei peccati.

Egli è allora il "perdono" di Dio ossia il Dono superlativo di Dio, il Dono traboccante affinché, accolto con umiltà nel proprio cuore, sia remissione di ogni peccato dell'uomo. Egli - lo Spirito Santo - è sempre disposto a compiere quest'opera di salvezza nell'uomo e in particolare nel cristiano; bisogna però riconoscere umilmente i propri errori e soprattutto riconoscere di essere peccatori, facendo un salutare proposito di emendazione di essi.

Consapevoli di questo potremo con grande fidu­cia accostarci al sacramento del Perdono ove con l'assoluzione del sacerdote, che in quel momento agisce nella Persona di Cristo, si compie una nuova creazione: viene effuso lo Spirito Santo che fa candi­da, innocente, luminosa l'anima del penitente ripor­tandola allo stato di grazia battesimale, facendo così sperimentare la tenerezza materna e paterna di Dio che può finalmente riabbracciare il proprio figlio.

   Dagli scritti della Povera Anima Scritto del 4/4/1966

La Voce - Assicura la mia Chiesa, i miei Sacerdoti che, se daranno ascolto a questo mio nuovo messag­gio, a questo grido del mio Cuore, io darò loro la gran­de grazia di penetrare tanto fortemente nelle anime da commuoverle e trasportarle verso il bene: verso il bene vero e unico ch'è il regno del mio amore!

Ma perché ciò avvenga, sarà necessario che nella predicazione, negli insegnamenti, nella direzione delle anime, si parli spesso dell'azione del mio Divi­no Spirito, che in mio nome il Padre ha mandato... e continuamente invia nelle anime... È necessario che si faccia ben comprendere che tutto nell'universo viene mantenuto e governato da questo Divino Spiri­to... e che senza il Suo calore vitale nulla si opere­rebbe, perché tutto ricadrebbe nel nulla... soprattutto, e questo lo ripeto per la mia Chiesa, si sappia che questo mio nuovo grido d'amore, finora nascosto nei decreti della divina carità della Triade augustissima, è di grandissima importanza... e che, se sarà bene accolto, ne deriveranno beni incalcolabili di grazia spirituale e anche di pace e concordia tra i popoli.

   Brevi risonanze di lode

- Un «Padre nostro» e un'«Ave, o Maria». -       Per sette volte si dice:

V. Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli.

R. E accendi in essi il fuoco del tuo Amore. Conclusione

V Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

R. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria, adorazione, benedizione, amore a te, Eter­no Divino Spirito, che ci hai portato sulla terra il Sal­vatore delle anime nostre. E gloria e onore al suo adorabilissimo Cuore, che ci ama di infinito amore!


[Modificato da MARIOCAPALBO 28/05/2016 22:08]

13/12/2011 17:40

v QUINTO MISTERO

Il Padre e Gesù, a Pentecoste, effondono lo Spirito Santo la Chiesa, costituita in potenza, si apre alla missione nel mondo.

 

·         Dalla Sacra Scrittura

Dagli Atti degli Apostoli 2,1-13

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciaro­no a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.

Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osser­vanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lin­gua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotàmia, della Giudea, della Cappadòcia, dei Ponto e dellAsia, della Frigia e della Panfilia, dell'E­gitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranie­ri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udia­mo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio». Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l'un l'altro: «Che significa questo?». Altri invece li deride­vano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto».

   Commento al mistero

La Chiesa a Pentecoste viene manifestata al mondo quale sacramento, segno di unità con Dio e con tutto il genere umano (cfr. LG 1), proprio perché riempita del dono di Dio per eccellenza, della Poten­za Divina dAmore. Lo Spirito Santo le infonde forza e soprattutto l'amore divino il quale, riversato nel cuore del credente, lo rende capace di amare anzitutto il suo Creatore e Salvatore e poi il suo prossimo, in par­ticolare il più bisognoso. Egli - lo Spirito - sprona con somma discrezione ma efficacemente alla carità, per­mette alla Chiesa tutta e alle sue membra di ricerca­re l'Unità nella Verità; unità e verità che provengono dallAlto come dono ma allo stesso tempo esigono la pronta disponibilità del rinnegamento di sé e l'acco­glienza umile e fiduciosa della volontà di Dio.

È l’Amore di Dio, effuso nei nostri cuori, accolto, custodito e vissuto che produce, rende possibile, reale il desiderio ardente del Cuore di Cristo che «siano anch'essi in noi una cosa sola» (Gv 17,21), perché Dio, essendo Amore (cfr. 1Gv 4,16), vuole che siamo animati sin nelle profondità più recondite del nostro essere da questo fuoco Divino per divenire così sempre più conformi, somiglianti all'immagine del suo Volto ineffabile e di incomparabile bellezza divina. Ciò che da un punto di vista umano è diffici­le accettare, portare avanti, perché "l'uomo vecchio, carnale" dentro di noi lo rende tale, lo Spirito Santo che è la Persona-Amore lo rende facile, non per costrizione, bensì per attrazione, cioè lo rende sim­patico e quindi bello, piacevole da compiere. Egli ci rende capaci di compiere, di osservare il comanda­mento che è antico sì, ma pure nuovo (cfr. 1Gv 2,7­8), perché Gesù lo ha portato alla sua piena perfe­zione: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amia­te gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,34-35).

   Dagli scritti della Povera Anima Scritto del 5/4/1966

La Voce - lo che ti parlo in spirito e verità ti assicu­ro che, se si darà ascolto a questo mio nuovo Mes­saggio d'amore, e si farà conoscere e glorificare lo Spirito Santo, si diffonderà nella mia Chiesa e nelle anime un nuovo spirito, che, quale brezza mattutina, le rinvigorirà, e le vocazioni ecclesiastiche e religiose torneranno a rifiorire, a grande vantaggio e rinnova­mento dello spirito cristiano nelle anime e nella società... e si effettuerà quel trionfo del mio Amore che sino dall'eternità è stato prestabilito con la mia venuta su questa terra.

   Brevi risonanze di lode

- Un «Padre nostro» e un'«Ave, o Maria».

- Per sette volte si dice:

V Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli.

R. E accendi in essi il fuoco del tuo Amore.

   Conclusione

V. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

R. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria, adorazione, benedizione, amore a te, Eter­no Divino Spirito, che ci hai portato sulla terra il Sal­vatore delle anime nostre. E gloria e onore al suo adorabilissimo Cuore, che ci ama.

di infinito amore!

                       

v SESTO MISTERO

Lo Spirito Santo scende per la prima volta sui pagani.

  

·         Dalla Sacra Scrittura

Dagli Atti degli Apostoli 10,34-43

Pietro prese la parola e disse: «In verità sto ren­dendomi conto che Dio non fa preferenze di perso­ne, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto. Questa è la paro­la che egli ha inviato ai figli d'Israele, recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti.

Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giu­dea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che sta­vano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui com­piute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparis­se, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio. Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza: chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome».

   Commento al mistero

Lo Spirito Santo, che ama infinitamente gli uomi­ni non in modo generico ma specifico, personale, opera incessantemente con il Padre e il Figlio affin­ché ogni creatura giunga alla salvezza eterna: Egli, nei modi e nelle forme che Lui sa essere più adatte a ciascuno, manifesta quelle cose che si devono compiere per piacere a Dio Trinità, sia nell'interno dell'anima con le sue buone ispirazioni o con i suoi ammonimenti e sia all'esterno con la predicazione, gli avvisi e tanti, tanti piccoli o grandi fatti dell'esi­stenza umana.

Egli desidera trovare accoglienza nel cuore degli uomini per riempirli di sé, per saziare la loro fame e sete di senso pieno della vita. Spesso però succe­de che noi non teniamo aperta la bocca del desi­derio sincero, retto, per riceverlo perché distratti, attratti da altre forze o interessi.

Lo Spirito Santo però, pur rispettando la libertà di ciascuno non si stanca nella sua fantasia creatrice di soffiare sulle sue creature il suo alito di vita, di luce, di verità e di bontà, ben sapendo a quale prezzo le nostre anime sono state comprate: con il Sangue pre­zioso di Gesù, l'Unigenito di Dio.

Lo Spirito vuole fare di ciascuno di noi dei vasi di elezione ricolmi di "vino nuovo" che è Lui stesso, staccandoci da tutti quegli attaccamenti disordinati alle creature e a noi stessi non conformi alla legge della libertà, della giustizia e della verità che Iddio Creatore ha così sapientemente e giustamente stabi­lito e ordinato nel suo beneplacito per ciascuno di noi, affinché potessimo esclamare più che con la bocca con tutta la nostra condotta: quanto è grande il tuo Nome o Signore su tutta la faccia della terra e per tutta l'estensione dei cieli (cfr. Sai 8,2).

Lasciamo allora che lo Spirito del Signore prenda sempre più possesso di noi perché sia Lui l'ispirato­re di ogni pensiero, parola e azione ed essere così riconosciuti dal Padre veri suoi figli perché mossi, animati dal Suo Spirito di Amore, dandogli quella gloria e gioia che a buon diritto gli spetta essendo il nostro tenero "Papà", datore di ogni bene.

   Dagli scritti della Povera Anima Scritto dei 14/12/1965

La Voce - È per la Carità del Padre e dei Figlio che gli uomini sono ritornati nella figliolanza di Dio. Dio infatti li ha mirati nel volto del suo Unigenito, e li ha amati di un amore d'infinita misericordia, senza badare alla propria Divina Maestà offesa. Ma tutto questo si è operato negli ardori ineffabili dello Spiri­to Santo, Amore sostanziale del Padre e del Figlio...

   Brevi risonanze di lode

- Un «Padre nostro» e un'«Ave, o Maria».

- Per sette volte si dice:

V Veni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli.

R. E accendi in essi il fuoco del tuo Amore. Conclusione

V. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

R. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria, adorazione, benedizione, amore a te, Eter­no Divino Spirito, che ci hai portato sulla terra il Sal­vatore delle anime nostre. E gloria e onor al suo adorabilissimo Cuore, che ci ama di infinito amore!


[Modificato da MARIOCAPALBO 28/05/2016 22:12]

13/12/2011 17:42

v SETTIMO MISTERO

Lo Spirito Santo guida la Chiesa di tutti i tempi, dandole i suoi doni e i suoi carismi.

  

·         Dalla Sacra Scrittura

Dagli Atti degli Apostoli 15,22-29

Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda chia­mato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande con­siderazione tra i fratelli. E consegnarono loro la seguente lettera: «Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni da parte nostra, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvol­gendo i vostri animi.

Abbiamo perciò deciso tutti d'accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno votato la loro vita al nome dei nostro Signore Gesù Cristo.

Abbiamo mandato dunque Giuda e Sila, che vi riferiranno anch'essi queste stesse cose a voce. Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non impor­vi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenervi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla impudicizia. Farete cosa buona perciò a guardarvi da queste cose. State bene».

   Commento al mistero

La Santa Madre Chiesa, istituzione divina, è sem­pre stata sostenuta dalla potenza dello Spirito di Cri­sto, che le ha permesso di attraversare i mari burra­scosi della storia, dei tempi.

Lo Spirito Santo non ha mai cessato di adornare la Chiesa, sua Sposa, di doni e carismi per la sua cre­scita nella santità e nella grazia. In ciascun fedele, come nella Chiesa, lo Spirito di Dio dimora come in un tempio, dando testimonianza sicura con il suo inenarrabile gemito della figliolanza divina per cui siamo riconosciuti dal Padre come suoi figliuoli nel Figlio Unigenito (cfr. LG 4).          

Ogni credente, nella Chiesa, è portatore di carismi e di doni non necessariamente appariscenti e straor­dinari ma anche, ordinariamente, semplici e nello stesso tempo assai preziosi. Questi carismi sono dati a ciascun fedele come una manifestazione partico­lare dello Spirito per l'utilità comune (cfr. 1Cor 12,7), e non a proprio egoistico tornaconto. I doni, invece, che lo Spirito elargisce, sono dati come forze stabili, permanenti, che aiutano a crescere nelle virtù ren­dendo docili a seguire le mozioni dello Spirito Santo (cfr. CCC 1830).

È decisamente auspicabile, fra tutti i carismi e i doni, che vi sia la ricerca soprattutto della carità, virtù teologale, il più "squisito" frutto dello Spirito, dato che Dio è carità (cfr. 1Gv 4,8-9).

La carità effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo (cfr. Rm 5,5) deve diventare allora il centro del nostro desiderio, della nostra ricerca perché solo in essa, con essa e per essa possiamo piacere al Padre Celeste. Chi ha l'amore possiede tutto, possiede già sin da questa terra il cielo nell'anima, possiede la beatificante inabitazione di Dio Trinità.

Se allora, riempiendoci dello Spirito Santo, cre­scerà la carità in noi, quella carità che spinse Gesù a donare la sua vita per la nostra salvezza a gloria del Padre, essa, essendo una così gran Signora a cui tutto bisogna sacrificare nell'obbedienza alla volon­tà di Dio, permetterà al Donatore Celeste di elargire a suo piacimento, come e quando vorrà, i suoi mol­teplici doni e carismi che saranno accolti con dispo­nibilità, sincera umiltà e semplicità per servire Iddio, la Chiesa e i fratelli.

   Dagli scritti della Povera Anima Scritto del 25/11/1965

La Voce - Alla fine dei tempo tutto si trasformerà e riceverà un'impronta nuova: l'impronta di Dio nello Spirito Santo. Le anime poi, nelle quali il Padre tro­verà l'immagine del suo Unigenito, saranno traspor­tate e stabilite nella gloria per i secoli eterni negli ardori dello stesso Spirito che con il Padre e il Figlio vive e regna in una gloriosa, ineffabile beatitudine.

   Brevi risonanze di lode

- Un «Padre nostro» e un'«Ave, o Maria».

- Per sette volte si dice:

V. Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli.

R. E accendi in essi il fuoco del tuo Amore. Conclusione

V. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

R. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria, adorazione, benedizione, amore a te, Eter­no Divino Spirito, che ci hai portato sulla terra il Sal­vatore delle anime nostre. E gloria e onore al suo adorabilissimo Cuore, che ci ama di infinito amore!

AI termine: un «Pater», «Ave», «Gloria» perché lo Spirito Santo illumini il Santo Padre e i Vescovi a lui uniti nel loro ministero pastorale


[Modificato da MARIOCAPALBO 28/05/2016 22:13]

28/05/2016 22:17


Litanie allo Spirito Santo


Preghiere - Litanie

 

 



 Signore   abbi misericordia di noi

 Cristo


 abbi misericordia di noi
 Signore  abbi misericordia di noi
 Padre tutto potenza  perdonaci

 Gesù, Figlio eterno del Padre
 e Redentore del mondo

 salvaci 
 Spirito del Padre e del Figlio,
 che fondi le due vite
 santificaci
 Santissima Trinità  ascoltaci
 Spirito Santo, che procedi dal
 Padre e dal Figlio
 vieni nei nostri cuori
 Spirito Santo che sei uguale 
 al Padre e al Figlio
 vieni nei nostri cuori
 Promessa di Dio Padre  vieni nei nostri cuori
 Sposo celeste della B.V. Maria  vieni nei nostri cuori
 Raggio di luce del cielo  vieni nei nostri cuori
 Autore di ogni bene  vieni nei nostri cuori
 Sorgente di acqua viva  vieni nei nostri cuori
 Fuoco consumatore  vieni nei nostri cuori
 Unione spirituale  vieni nei nostri cuori
 Spirito di amore e di verità  vieni nei nostri cuori
 Spirito di sapienza e di scienza  vieni nei nostri cuori
 Spirito di consiglio e di fortezza  vieni nei nostri cuori
 Spirito di Misericordia e di perdono  vieni nei nostri cuori
 Spirito di modestia e di innocenza  vieni nei nostri cuori
 Spirito di umiltà e castità  vieni nei nostri cuori
 Spirito confortatore  vieni nei nostri cuori
 Spirito di grazia e di preghiera  vieni nei nostri cuori
 Spirito di pace e di mitezza

 vieni nei nostri cuori

 Spirito santificatore  vieni nei nostri cuori
 Spirito che governi la Chiesa  vieni nei nostri cuori
 Dono di Dio altissimo  vieni nei nostri cuori
 Spirito che riempi l'universo  vieni nei nostri cuori
 Spirito di adozione dei figli di Dio  vieni nei nostri cuori
 Spirito Santo  Ispiraci l'orrore dei peccati 
 Spirito Santo  vieni e rinnova la faccia della terra
 Spirito Santo  irradia con la tua luce le nostre
 anime
 Spirito Santo  imprimi la tua legge nei nostri cuori
 Spirito Santo  infiammaci col fuoco del tuo amore
 Spirito Santo  riversa in noi il tesoro delle tue
 grazie
 Spirito Santo  insegnaci a pregare bene
 Spirito Santo  illuminaci con le tue ispirazioni divine
 Spirito Santo  conduci noi nella via della salvezza
 Spirito Santo  fa che conosciamo l'unica cosa
 necessaria
 Spirito Santo  ispiraci la pratica del bene
 Spirito Santo  concedici il merito di tutte le virtù
 Spirito Santo  facci perseverenti nella giustizia
 Spirito Santo  sii tu la nostra perenne ricompensa
 Agnello di Dio,
 che togli i peccati del mondo
 manda a noi il tuo Spirito 
 Agnello di Dio,
 che togli i peccati del mondo
 riempi le nostre anime dei doni dello
 Spirito Santo 
 Agnello di Dio,
 che togli i peccati del mondo
 donaci lo Spirito di sapienza e di 
 pietà 

 Vieni, o Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli 
e accendi in essi il fuoco del tuo Amore.

 Manda il tuo Spirito e sarà
 una nuova creazione
 E rinnoverai la faccia della terra 

 Preghiamo

Concedi, Padre misericordioso, che il tuo divino Spirito ci illumini, ci infiammi, ci purifichi, così che Egli possa penetrare in noi con la sua celeste rugiada e riempici di opere buone. Per i meriti di Gesù, tuo Figlio, che con te, nell'unità dello Spirito Santo, vive e regna nei secoli dei secoli. Amen


[Modificato da MARIOCAPALBO 28/05/2016 22:19]

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