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UN PENTECOSTALE NEI CIRCOLI ECUMENICI
Conferenza tenuta a Highleigh, Hoddesdon, Herts, England
Indice Argomenti - Cos’è un "pentecostale" e il movimento pentecostale? - Problemi iniziali delle lingue - Ministero di David J. Du Plessis - Necessità del dono dello Spirito Santo - Cosa abbiamo di sbagliato? – Opposizione | - Conferenze Pentecostali Mondiali - Mancano testimonianza e parlare in lingue - Sete di verità funzionanti - Potenza dei pentecostali – Cosa manca a noi - Verità sull’esperienza pentecostale - Differenze tra pentecostali e chiese tradizionali - Altre Conferenze Pentecostali nel mondo |
Cos’è un "pentecostale"?
É qualcuno che può testimoniare di aver goduto della stessa esperienza avuta degli Apostoli di nostro Signore il giorno di Pentecoste come descritto in Atti 2.
Ø Il termine che ho sentito usare più spesso è “Pentecostale,” (in inglese c’è Pentecostal – e “Pentecostalist” entrambi tradotti con “pentecostale”) e in questo messaggio quindi mi servirò di questo termine.
Cos’è il Movimento Pentecostale?
Ø In genere questo termine include tutti quei raggruppamenti, movimenti o missioni che insegnano e predicano che tutti i cristiani dovrebbero ricevere il battesimo nello Spirito come lo ricevettero loro il giorno di Pentecoste secondo Atti 2,4, con la prova di parlare in altre lingue come lo Spirito dà loro di esprimersi.
Pareva fosse questa la "prova" del battesimo nello Spirito riconosciuta dagli apostoli.
In Atti 10,45-46 S. Luca dice:
"Il dono dello Spirito Santo era stato sparso anche sui gentili, perché li udivano parlare in altre lingue e magnificare Dio."
Il fenomeno delle lingue ricomparve nelle scuole bibliche, nelle missioni e nei gruppi di preghiera nel periodo a cavallo tra i due secoli. Oggi esistono milioni di gruppi, con centinaia di migliaia di chiese in ogni parte del mondo, con milioni di membri che hanno realmente ricevuto il battesimo nello Spirito Santo e parlato in lingue.
Ø L’intero Movimento Pentecostale ha circa dieci milioni di aderenti (il numero si riferisce al 1970; nel 2000 era arrivato a 710 milioni), ed è uno dei movimenti con fondamenta cristiane in più rapida crescita del mondo.
Problemi iniziali del “parlare in lingue”
Nel 1900, all’inizio di questo nuovo risveglio, ci fu subìto una guerra contro di esso.
è L’ opposizione non era tanto contro l’insegnamento del battesimo nello Spirito quanto contro il parlare in lingue.
Ø Tutte le chiese storiche lo rifiutavano con forza. Era considerata eresia assoluta affermare di parlare in lingue per opera dello Spirito.
Ma ora, cinquant’anni dopo, il clima è cambiato.
Oggi lo stesso fenomeno delle lingue viene testimoniato in molte delle chiese storiche. L’anno scorso i giornali americani avevano titoli di questo tipo: "Strane Manifestazioni – il parlare in lingue torna a stupire le chiese" e "L’ecclesiastico episcopale Staid parla in lingue."
Ø Questo in parte vi dà la ragione per cui un Pentecostale radicale come me si è coinvolto nelle attività ecumeniche.
Origini e ministero di David du Plessis
Sono nato in Sud Africa e provengo da una stirpe di ugonotti francesi. Nel 1916 poi sono nato di nuovo. In realtà ero un piccolo pagano bianco, salvato dalla vita e dal ministero di cristiani neri. Mio padre stava costruendo una casa per missionari a Basotuland, ed è proprio quello il luogo e il periodo in cui avvenne tutto ciò.
L’ impatto sulla mia giovane vita non derivò dalla predicazione del Vangelo, ma piuttosto dal miracolo del cambiamento che vedevo nella vita dei pagani analfabeti che mi stavano intorno.
Ø Quello che Cristo fece per loro e quello che lo Spirito Santo fece attraverso di loro mi impressionò. Sapevo di non aver niente di tutto ciò.
Ø Mi resi conto che non era stato l’alfabetismo ad averli cambiati, poiché non ne avevano in assoluto.
Ø Sapevo che le loro testimonianze non erano intellettuali, poiché c’era troppa evidenza del soprannaturale. Sapevo che erano divine, poiché
Ø molte di queste persone erano state implicate con la stregoneria e il demonismo, e ora erano completamente liberate e cambiate in santi che amavano tanto Gesù che sarebbero morti per Lui.
Nel 1918, quando ci trasferimmo di nuovo nell’Unione del Sud Africa, frequentavo le scuole superiori. Allora cominciai a cercare la stessa benedizione e il Signore mi venne amorevolmente incontro e mi battezzò proprio come aveva battezzato i santi nelle chiese del Nuovo Testamento secondo il libro degli Atti. Quindi, sono un veterano nella Pentecoste, e nei passati quarant’anni ho visto grandi miracoli.
Necessità del dono dello Spirito Santo nelle chiese contemporanee
Ora mi rendo conto che ciò di cui oggi le chiese hanno bisogno è questo dono del cielo. Di recente il Dr. Carl Henry. Editore di Christianity Today, ha scritto:
“Nel cristianesimo del 20° secolo lo Spirito Santo è ancora una Persona Rimossa .
- La teologia liberale ha esiliato questa persona divina dalla vita della Chiesa a favore di una semplice “funzione” divina.
- Di recente un famoso teologo mi ha detto: 'Quando i cristiani persero lo Spirito Santo come Persona che porta a tutta la verità, ben preso
- lo Spirito fu erroneamente inteso (dalla filosofia idealista) solo come Mente, e a dire il vero come mente umana.
- La capacità di discernere gli spiriti andò perduta.”
Quanto aveva ragione! Ogni qualvolta la Chiesa fa dello Spirito di Dio un profugo, è lei, la Chiesa – non lo Spirito – a diventare la vagabonda."
Quasi dovunque io vada sento parlare dello Spirito Santo e della Sua vita nelle Chiese.
Ø La gente ha perso l’interesse verso le funzioni ecclesiastiche perché in esse c’è tanta poca attinenza con i loro problemi spirituali.
Ø Lo spirito dell’uomo è assetato di Dio.
Solo lo Spirito Santo è l’acqua di vita che placherà la sete dell’anima umana.
Quando penso a ciò che disse di recente il Dr. John A. Mackay – ultimo ex presidente sia del Princeton Theological Seminary che della Presbyterian Alliance – ad un convegno Presbiteriano:
“Un rozzo accostamento emotivo alla religione è preferibile al formalismo religioso, che ha un aspetto puramente estetico e ordinato ma che è privo di dinamismo e di potenza."
Cosa c’è di sbagliato nella chiesa contemporanea?
Disse inoltre:
"Uno dei nostri gravi inconvenienti nella Chiesa contemporanea è che
è esprimere le emozioni è diventato legittimo in qualunque campo fuorché nella religione. C’è bisogno di qualcosa che raccolga tutto l’entusiasmo della persona.
è Non appena la Chiesa è interamente programmata e spersonalizzata, essa diventa un monumento alla memoria di Dio e non uno strumento della Sua potenza viva."
Dichiarazioni di questo tipo da parte di leader e teologi ecclesiastici mi inquietano, perché in altre parole essi confessano di rendersi conto che c’è qualcosa di sbagliato nella Chiesa.
Ø Ci manca qualcosa, ma la confessione non basta; deve esserci l’accettazione del rimedio di Dio – un risveglio Pentecostale nelle chiese.
Opposizioni incontrate in precedenza
Ho cominciato a predicare da giovanissimo. A quei tempi si predicava molto contro i Pentecostali. Ero solito ascoltare i ministri tedeschi riformati che predicavano contro di noi e ci chiamavano falsi profeti che stavano agli angoli delle strade.
Ø Allora tornavo subito all’angolo della strada a predicare contro "queste guide cieche di ciechi.” Come ci attaccavamo a vicenda!
Ma ritenevo mio dovere “combattere per la fede."
I miei genitori erano stati cacciati dalla Chiesa Tedesca Riformata, e in cuore provavo grande amarezza per loro per questa ingiustizia verso persone che vivevano da santi.
Ø Sì, ero in grado di citare la Scrittura che talvolta pareva raffreddare la temperatura della mia amarezza.
Ø Ricordo che un giorno fui sfidato a "parlare in lingue." Dissi: "Non lo farò di certo."
Ø "Ma perché no?" Svelto a reagire dissi: "Perché la Bibbia dice: Non gettate le vostre perle ai porci.'''
Come mi sentii bene ad averli potuti chiamare porci." In seguito scoprii che quella uscita non era "nello Spirito" decisamente nella carne. Ero ancora talmente carnale.
Vi sento forse dire: "Ma lo Spirito non dovrebbe renderti perfetto"? Sì, lo fa. Ma lo fa manifestandosi attraverso persone imperfette.
Ø La Chiesa di Corinto era una delle chiese più materiali, eppure avevano più manifestazioni delle altre. Se mi chiedete perché, direi: "Perché lo Spirito Santo cercava disperatamente di risvegliarli. Egli è tanto fedele nel supplicarci di pentirci quanto nel convincerci dei nostri errori."
Conferenze Mondiali delle Chiese Pentecostali
La prima Conferenza Mondiale delle chiese Pentecostale fu convocata nel 1947 a Zurigo, Svizzera. Si radunarono da molti paesi e io venni dal Sud Africa.
è La conferenza non prese alcuna vera decisione quanto a conferenze future, così nel 1948 i fratelli responsabili mi chiesero di partecipare alla prossima conferenza nel 1949 a Parigi, Francia.
Ø Così fino al 1958, per la maggior parte del tempo ho svolto quello che alcuni chiamano il compito di segretario ecumenico del Movimento.
Sono appena tornado dalla sesta Conferenza Pentecostale Mondiale a Gerusalemme. Com’è stato bello essere laggiù senza responsabilità amministrative. Il Governo Israeliano ci aveva dato in affitto per il weekend 19-21 maggio la loro grande sala per congressi.
Ø Non dimenticherò mai il grande servizio di Comunione della domenica mattina quando circa 3,000 delegati e visitatori da 40 paesi si sedettero alla mensa del Signore.
Lasciate che mi spieghi. Anche se ora abbiamo una conferenza mondiale, il Movimento Pentecostale non era mai stato sviluppato o propagato da un centro unico, a meno che quel centro non sia il cielo.
Ø Non penso che ci sarà mai un unico quartiere centrale mondiale. Questo risveglio è "semplicemente accaduto" nella maggior parte dei paesi ed è diventato indigeno quasi dovunque.
Ø Non esiste uomo che possa rivendicare di essere stato il fondatore di questo movimento. É opera dello Spirito Santo.
Ø Quando ci incontrammo per la prima volta nel 1947 si sviluppò una migliore comprensione, un maggior riconoscimento e un più grande apprezzamento reciproco come responsabili.
Fummo tutti felici di riconoscere che il Signore stava radunando il Suo popolo.
è La mia ambizione personale era vedere l’intero movimento unito sulla base del riconoscimento piuttosto che dell’organizzazione. In realtà abbiamo numerose divisioni su problemi di dottrina e di governo della chiesa, proprio come molti altri grandi movimenti Protestanti.
Quando nel 1948 i Protestanti si radunarono per formare il Consiglio Mondiale delle Chiese alla prima Assemblea ad Amsterdam, sentii dire: "Questa è opera del diavolo. É il tentativo di formare una super-chiesa."
Ø Ero enormemente incuriosito, perché non riuscivo a credere che Dio avrebbe permesso al mondo Protestante di diventare strumento del diavolo.
Ø Perché mai l’unità Pentecostale doveva essere del Signore e l’unità Protestante del diavolo? Non era forse il Signore a sollecitarci verso l’unità in entrambi i movimenti?
Queste domande continuarono ad inquietarmi fino a quando non cominciai a pregare sinceramente per i Suoi scopi.
Mancano la testimonianza…..
Nel 1951 il Signore mi parlò e con chiarezza mi disse di andare a testimoniare ai responsabili del Consiglio Mondiale delle Chiese.
Ø Nelle mie preghiere dissi: "Signore, ho predicato tanto contro di loro. Cosa devo dire ora? Non mi ascolteranno. Le loro chiese hanno estromesso il nostro popolo dalle loro comunità. Per questo oggi abbiamo un Movimento Pentecostale separato. Le chiese non erano disposte ad ascoltare la testimonianza di quelli che parlano in lingue."
Ma il Signore continuò a dirmi che dovevo andare a testimoniare.
…il parlare in lingue e la guarigione divina
Oltre al parlare in lingue, c’era anche un’altra dottrina importantissima che le chiese avevano rifiutato – quella cioè della guarigione divina. A parer mio, Mr. James Moor Hickson fu l’uomo di cui Dio si servì per correggere realmente le chiese sull’argomento.
Ø I Pentecostali non poterono farlo, sebbene a quei tempi predicassero il messaggio e pregassero per i malati quasi in ogni incontro. A tutt’oggi considero Mr. Hickson il grande apostolo di Dio per restaurare nel mondo la realtà della guarigione divina.
Infine decisi di obbedire al Signore, chiesi a mia moglie di prepararmi una colazione al mattino presto perché quel giorno sarei andato a New York.
è Mi chiese cosa andavo a fare, e le spiegai che il Signore mi aveva incaricato di andare a testimoniare ai responsabili del Consiglio Mondiale delle Chiese (World Council of Churches – WCC). La sento ancora dire: "E dopo cosa tenterai di fare?" Risposi: "Non sto tentando niente, sto solo obbedendo al Signore. Ma sarò di ritorno per il pranzo."
è Mi aspettavo di essere allontanato tanto rapidamente da non voler rimanere molto a lungo a New York. All’epoca vivevo vicino nel Connecticut.
Quando aprirono gli uffici sulla Quinta Avenue ero già lì. Mi annunciai e
è mi accertai che non ci fossero dubbi su chi io fossi e cosa fossi – un Pentecostale, uno dei peggiori, in realtà il segretario mondiale.
Tutte le Chiese hanno sete di verità funzionanti
Sul treno all’andata avevo deciso di rendere le cose talmente bollenti che quelli a cui parlavo non avrebbero avuto problemi a conoscere quanto avevo da dire, e mi aspettavo che obiettassero e mi respingessero.
Ø Ma più arroventavo l’argomento e più pareva piacesse ai miei amici. Un amico continuava a dire: "Continua, dicci di più. Aspettavamo che una persona come te venisse a parlarci."
Ø Andò avanti così fino all’ora di pranzo. Mi scusai per prendere tanto del loro tempo. Egli disse: "Devi pranzare?" Quando gli dissi di sì, mi invitò ad andare con lui. Avrebbe pagato il pranzo per me se avessi continuato a parlare.
Ø Mi riportò in ufficio, invitò altri a venire e mi fece ripetere tutto un complesso di cose che pensavo non volessero ascoltare.
Quel pomeriggio mi tennero occupato fino all’ora di chiusura. Questo fu il mio primo incontro col WCC (Consiglio Mondiale delle Chiese).
Nel 1952 fui invitato ad andare a Willingen, Germania, al Consiglio Missionario Internazionale, Assemblea allargata.
è Era la mia prima esperienza di Pentecostale in un raduno ecumenico. Mi prenotai per tre giorni, pensando di non riuscire a vivere snobbato per un periodo più lungo.
Ø Ma quando alla pausa caffè arrivai al piano-terra della conferenza, il Dr. John A. Mackay, Presidente dell’ I.M.C., mi prese per il braccio e mi presentò senza indugio come il suo grande amico Pentecostale. Non era uno sbaglio. Io non ero un evangelico o un fondamentale, ma decisamente un Pentecostale.
Perché i Pentecostali hanno tanto successo?
A noi mancano POTENZA, TESTIMONIANZA e DOCILITÀ ALLO SPIRITO
Il giorno dopo un oratore protestò che il cristianesimo era diventato talmente istituzionalizzato che sarebbe stata una grazia se alcune di queste istituzioni bruciassero completamente.
Ø Poi il Dr. Mackay li informò che mentre loro stavano a preoccuparsi per le loro istituzioni, avrebbe voluto invitare un amico che veniva da un movimento che, in meno di mezzo secolo, con le sue missioni aveva accerchiato il mondo, e questo senza istituzioni.
Mi disse: "Vieni a dirci in dieci minuti perché e come i Pentecostali hanno potuto compiere così tanto in un periodo tanto breve."
Rassicurai il convegno che non ero venuto per vantarmi di nessun successo dei Pentecostali, ma in risposta alle domande potevo solo dire:
Ø "Il motivo per cui i Pentecostali hanno avuto tanto successo nelle missioni è che sono Pentecostali."
Poi, notando che alcuni aggrottavano la fronte continuai:
Ø "Signori, non ho detto che è perché parliamo in lingue, perché se quello fosse tutto ciò che otteniamo dall’esperienza del battesimo nello Spirito Santo, saremmo da tempo una faccenda dimenticata.
Tuttavia Gesù ha detto: