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. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
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Scudo Sacro Cuore Gesù: Fermati!

 

 
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Quarta settimana

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2017 19:49
03/06/2017 19:49

22 Giugno LA PERSECUZIONE - Chi più pesante, chi più leggera, tutti abbiamo una croce personale; ma ve n'è una comune a tutti quanti i buoni cristiani: la croce predetta da Gesù. Quando salì la montagna delle Beatitudini, ebbe due parole che furono una vera rivelazione per i suoi discepoli: - Beati voi quando vi oltraggeranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno di voi ogni male per causa mia.Come? L'essere perseguitati per amore di Gesù è dunque una beatitudine? Rallegratevi allora ed esultate perche grande è la vostra ricompensa nei cieli.


Consolati! Quando il padre tuo, il fratello, la sorella e fors'anche la madre, escono con una parola pungente, e magari anche con una parolaccia, non abbandonarti all'ira o all'avvilimento, ma sorridi nel tuo cuore, manda uno sguardo al cielo, offri la derisione ricevuta a Gesù e ripeti con tutta la tua fede: - Grazie, o Gesù, converti questa spina in una gemma per la mia corona. Pazienta sempre con calma, con gioia, ma anche con santa fermezza nelle tue opere di pietà. Alla tua dolcezza serena, alla tua perseveranza nel bene, Dio tiene forse legata la conversione di quell'anima che ti fa crudelmente soffrire. Ed il mondo? Rammenta le parole d'inferno che tante volte ti si gettano in faccia. Rammenta le frecciate, i disprezzi, le ironie, le imprecazioni, la canzonatura, a cui sei fatto segno. So che tante volte non puoi parlare con quella persona, non puoi passare per quella strada, non puoi andare in quella famiglia, non puoi portarti al lavoro ed alla chiesa, senza dover trangugiare una parola amara, un'insolenza, dispetto, senz'essere messo in ridicolo. Se così non fosse, non saresti amato da Gesù, non avresti quella pietà per la quale appunto sei schernito. Fatti venire in mente il Divin Cuore coronato di spine e disprezzato; ricordati di Gesù sulla croce beffeggiato dai carnefici, e i tuoi patimenti ti sembreranno rose.


- Rammenta le sue parole: Voi piangerete e vi lamenterete ed il mondo godrà, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia? Se la tua pena è forte, non lamentarti con nessuno; fa il tuo sfogo ai piedi del Tabernacolo. Gesù solo ti suggerirà quelle parole che hanno creato i martiri...


 ♦ Esempio: Padre Giovanni Galace.Quest'uomo di Dio che ebbe una parte cosi importante nell'istituzione delle Figlie del Sacro Cuore, che fu il saggio e pio consigliere di Madre Maria di Gesù, fu anche una tempra prodigiosa di sacerdote. Eppure questo grande apostolo del Divin Cuore, fu esposto alle più crudele persecuzione appunto perché Sacerdote, perché religIoso. Durante la rivoluzione francese dell 1770, fu ammanettato ed esposto agli insulti ed alla brutalità dei rivoltosi, in seguito rinchiuso in un’orribile prigione. Rimesso in libertà, dieci anni dopo fu di nuovo cacciato dal suo convento. Il buon Padre partiva portando con sé il solo Gesù, null'altro.


- lo ti odio?- gli gridava un giorno uno sbirro. - Ed io ti amo! - gli rispondeva dolcemente P. Galace. - lo non voglio il tuo amore, voglio il tuo sangue. - E perché mai, se tu non mi conosci nemmeno? - Ma io conosco il Cristo che tu predichi e lo odio. Odiando Lui, odio te pure.


Questo pio religioso, prima di morire esclamava: - I miei voti sono esauditi. Il Cuore di Gesù trionfa a dispetto dell'odio e delle trame di Satana.


♦ Fioretto: - Sopporta con pazienza e con serenità le contrarietà della famiglia e dei compagni di lavoro.                                                                              ♦Giaculatoria: - Dolce Cuor di Gesù, abbi pietà di noi e dei nostri fratelli erranti.


 23 Giugno DI FRONTE A TANTO MALE - Quando S. Giovanni Battista dal fondo della prigione mandò due suoi discepoli a Gesù per domandargli se fosse veramente il Redentore promesso, Gesù per tutta risposta si appellò ai frutti del suo zelo: Andate e riferite a Giovanni che i ciechi vedono, gli storpi camminano, i morti risorgono, i poveri sono evangelizzati. Gesù vuole la nostra salvezza: Egli vive e opera per noi; per noi muore sulla croce.


Non ti senti infiammato da queste parole di Gesù? Gesù brucia di zelo. E tu? Guarda il mondo. Non ti senti il cuore preso da una morsa, di fronte a tanto male dei nostri giorni? Non piangi al vedere intorno a te tanta rovina di anime, tanto scempio dell'innocenza? Non senti il fremito imperioso di seguire l'invito di Gesù e di unirti alle anime buone e generose per far argine a tanto male, per offrire le tue forze e la tua vita a zelare la gloria di Dio e la salvezza delle anime?È forse troppo piccolo il campo che Gesù ha affidato al tuo zelo? I ciechi vedono. - Quante anime intorno a te sono piene di mille pregiudizi sulla religione e sulle eterne verità. Ti impegni nel dir loro una parola di fede, nel cancellare i loro errori? Ricordi la parola di Gesù che il buon seme presto o tardi germoglierà?


- Semina molto, semina a larghe mani il bene; non andrà perduto in terra, fruttificherà sempre per il cielo. Gli storpi camminano. - Quanti difetti nelle persone che tu conosci, che tu ami! Quante cattive inclinazioni, e forse quanti scandali! Tu sai che la carità fraterna obbliga tutti


alla fraterna correzione.


Il lavoro tante volte sarà ingrato:tante volte non sarai corrisposto o corrisposto malamente; altre volte, per raffreddarti nello zelo, prenderanno la scusa che sei un po' gracile,che perdi troppo tempo, che devi metterti in società, che non devi fuggire le convenienze del mondo, che devi attendere al tuo lavoro, alla tua casa. Che importa? Il premio sarà proporzionato non al frutto, ma alla fatica. D'altra parte perche il bene sia meritorio deve esplicarsi in mezzo alle difficoltà.


Tante volte sarai anche biasimato. Che importa? Non devi piacere agli uomini, ma a Dio. Spesso dovrai fare dei sacrifici. Che importa? Dio li vede, li conta ad uno ad uno e basta. Lavora! Tu devi essere l'apostolo della tua famiglia, della tua parrocchia. I tuoi parenti, gli amici, i conoscenti, i poveri, i fanciulli, sono il popolo che devi convertire, che devi correggere, condurre al bene, e sempre edificare col tuo buon esempio.


♦ Esempio: San Giovanni Maria Vianney. Ars un povero paese di campagna era un piccolo deserto spirituale ed il pio Curato seppe farne un giardino. Ma la sua opera non doveva essere circoscritta soltanto ad Ars. Ogni anno erano ben più di 20.000 pellegrini che affluivano per confessarsi dal santo Parroco, per ricevere un consiglio e la santa benedizione.


Alla mezzanotte era già in confessionale e vi rimaneva fino al mezzogiorno; non ne usciva che alle sette, per la s. Messa e per la benedizione agli infermi. Nelle prime ore del pomeriggio, dopo un po' di cibo, era ancora là ai piedi di Gesù a pregare e a confessare fino alle dieci di sera.


Per le anime egli pregava, si martoriava le carni, si faceva povero ed infermo, si privava di ogni sollievo e di ogni conforto. Lo zelo delle anime 10 divorava.


Preghiamo per la conversione dei peccatori, egli diceva; è la più bella, la più utile delle preghiere. L 'apostolo dello zelo moriva martire delle sue fatiche. - Impossibilitato a rialzarsi dal pagliericcio esclamava: - Ah! i peccatori uccideranno il peccatore. Coraggio, riposeremo in paradiso. E fu l'ultimo grido di un'anima santa! La Chiesa raccoglieva quel grido e portava il Curato sugli altari.


 Fioretto: - Recita a mezzogiorno e a sera l'Eterno Riposo per la conversione di quei peccatori moribondi che in quell'ora stessa passeranno all'eternità.


Giaculatoria: - Sia lodato e ringraziato ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento.


 24 Giugno AZIONI UTILI  - Quali sono stati i due più grandi desideri del Cuore di Gesù? La gloria del Padre e la salvezza delle anime. Per la gloria del Divin Padre Gesù dodicenne si incontra nel tempio coi Dottori; per la sua gloria percorre l'intera Palestina benedicendo e sanando tutti, e quando giunge l'ora del supplizio, alza gli occhi al cielo e prega: Padre, io t'ho glorificato in terra dove ho compiuto l'opera che mi hai affidato. Padre, io ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato. Santificali nella verità. Non prego soltanto per essi, ma anche per quelli che crederanno in me.


Con queste poche parole, Gesù spiega la sua grande missione: dare la maggior gloria all'Eterno Padre e salvare le anime perdute.


Proponi di offrire ogni giorno al Signore tutte le tue azioni e di farle con l'unico fine di dar gloria a Lui, di piacere a Lui, di meritare per te, di salvare qualche povero peccatore, di suffragare le sante anime del Purgatorio.


Rinnova ogni tanto questa pia intenzione, specialmente nelle azioni che fai per abitudine. Quando t'accorgi che nelle tue parole, nelle tue opere, nella felice riuscita delle tue imprese, si insinua un sentimento di mondana compiacenza, rettifica subito la tua intenzione con questo pensiero: che merito ho io, se il Signore si serve di me per compiere un po' di bene? 


A Te solo, o Signore, sia tutto l'onore e la gloria. In quelle azioni poi che non riescono bene, non agitarti. Di' a te stesso: il Signore ha voluto umiliarmi; sia fatta la sua santa volontà. S. Paolo avverte di offrire al Signore le azioni più comuni, più indifferenti: il cibo, il lavoro, il riposo. Anche per queste azioni puoi meritare, se sono fatte in grazia di Dio; anche in queste azioni, se le compi con retta intenzione puoi guadagnarti meriti su meriti.


Vorrai dunque cercare la paglia, mentre puoi mettere in serbo l'oro più fino? D'ora innanzi il tuo impegno deve essere questo: tutto per la Gloria di Dio e per la salvezza delle anime.


♦ Esempio: Tito Rampone. La statua del S. Cuore sul tavolino da studio, il Cuore di Gesù vivente nel Tabemacolo: ecco la felicità di questo giovane sacerdote. In tutte le sue lettere, Tito parla del Sacro Cuore con una passione serafica; l'amore del Sacro Cuore egli cerca durante gli anni di seminario nel ricevere le sacre ordinazioni e nel breve tempo del suo apostolato nella città di Monza.Egli lavora alacremente, ma il S. Cuore deve essere l'ispiratore, il principio e la fine. Iscritto alla Guardia d'onore, vi rimase fedele sino alla morte. Favorì e si iscrisse all' Apostolato della preghiera, all'adorazione e comunione riparatrice; praticò costantemente l° Venerdì del mese, e l' Ammenda onorevole. Nel trionfo del suo apostolato tra la gioventù monzese, egli è felice perché le anime conoscono ed amano Gesù.


Visitato dal Card. Ferrari, si meraviglia che Sua Eccellenza pensi a lui povero pretino. Dimesso dai medici, non vuole neppur domandare la grazia della guarigione per non dispiacere a Gesù, al quale consacra i suoi patimenti e la sua agonia. Ora riposa sotto una croce nel cimitero di Monza. Ai piedi di quella croce stanno incise queste parole: "passò come visione angelica lasciando dietro di sè luce e fragranza di paradiso".


 ♦Fioretto: - Adoperati per dare lumi e fiori al Cuore Sacratissimo di Gesù.


Giaculatoria: - Eterno Padre, per il Sangue preziosissimo di Gesù glorifica il suo Santissimo Nome secondo l'intenzione ed i desideri del suo adorabile Cuore.


 25 Giugno LA PRESENZA DI DIO- Ascolta le esortazioni di Gesù: - Quando fai l'elemosina, ricordati che il Padre tuo vede nel segreto: non sappia la tua sinistra quello che fa la destra. Quando preghi, entra nella tua camera e chiudi l'uscio che il Padre tuo vede in segreto. Quando digiuni, il tuo digiuno non si manifesti agli uomini, ma al tuo Padre celeste il quale vede ogni cosa. Dio vede tutto intorno a te... dentro di te.


Anche le minime cose nascoste agli uomini non sfuggono al suo sguardo divino. Nessuno può penetrare nei segreti del tuo cuore.


Dio sì. Quando credi di essere solo, vi è sempre un occhio che vede i tuoi pensieri. Un orecchio che sente le tue parole, una mano che scrive le tue azioni. Dio ti vede! È un pensiero che spaventa! Dio ti vede dappertutto, anche quando fai il male.


- È un pensiero che consola! Il mondo non si cura di te, talvolta ti disprezza; Dio no. Egli vede le tue mortificazioni, i tuoi piccoli sacrifici, i tuoi atti di zelo, di umiltà, di carità, di pazienza.


Consolati dunque: Ogni tua azione, ogni tua giaculatoria è scritta in cielo; Ogni tua lacrima è una gemma per la tua corona. Com'è bella, com'è divina questa vita d'unione con Gesù! Fa dunque il tuo proposito per domani, per tutta la tua vita. Al mattino appena ti svegli manda il tuo primo pensiero al Cuore di Gesù ed alla Vergine Immacolata; vestiti con modestia e rifletti: sei alla presenza di Dio.


Pensa ch'Egli ti sta vicino per santificare le tue fatiche, quando lavori; per benedire il tuo cibo, quando mangi; per scrivere le tue parole, quando muovi la lingua; per santificare ogni tuo respiro, ogni palpito del tuo cuore. In ogni ora, in ogni momento, pensa alla sua divina presenza in te; proprio in te. Ed alla sera l'ultimo tuo pensiero sia per Dio.


♦ Esempio: Antonio Aldini. La devozione al Cuore di Gesù è la devozione dei Santi che maggiormente rifulgono nella Chiesa. È cosa difficile riparare gli oltraggi e le offese per qualche mezz'ora tutti i giorni, dinanzi al Tabernacolo?Antonio Aldini, che scrisse queste memorabili parole, fu davvero un santo. Piccolo santo nelle scuole tecniche di Mantova, raggiunse la perfezione nella Compagnia di Gesù. Con quale mezzo? Con la più tenera devozione al S. Cuore. Un suo squisito lavoro ascetico è appunto sul S. Cuore. E questo Divin Cuore fu sempre I' oggetto delle sue conversazioni e delle sue riparazioni, specialmente in tempo di carnevale.


In ogni avversità Tonino trovava nel S. Cuore il suo rifugio, il suo paradiso. Già ammalato e sfinito di forze, passava le lunghe ore del giorno davanti al Tabernacolo a consacrare al Cuore di Gesù gli ultimi momenti della sua giovane vita.


Alla sua morte un grido unanime 10 salutava il S. Giovanni Berchmans dei nostri tempi. Prima della sua morte, Tonino, scriveva alla sua mamma: Oh sì! verrà un giorno, e sarà presto, in cui le altre madri piangeranno lacrime di sangue sui loro figliuoli traviati e viziati! e invidieranno te, che tali lacrime non spargerai. Queste parole, fanno per noi, per tutti noi. In queste parole il S. Cuore si manifesta.


♦ Fioretto: - In ogni tua azione richiama alla mente il pensiero che Dio ti vede e saluta la divina presenza con devote giaculatorie.


Giaculatoria: Signore mio e Dio mio!


  26 Giugno DEVOZIONE ALLA MADONNA- Gesù prima di morire detta il suo testamento. In mezzo agli strazi dell'agonia, contempla il discepolo prediletto e gli dice: Eccoti tua Madre. Il solenne testamento è dunque sigillato dal sangue di Gesù. Per ultima sua volontà, Maria diventa la Madre di tutti.Gesù che amava divinamente la sua mamma, si mostrò sempre obbediente e sottomesso a Lei; che nei momenti più solenni della sua vita chinava la fronte per ricevere la benedizione materna, che volle sempre il proprio cuore palpitante vicino al cuore della Madre, compie l'estremo sacrificio e dice: Ecco tua Madre.


Maria è la Regina del cielo e della terra. L'ha arricchita di tutti i doni di natura, di grazia e di gloria. L'ha fatta Immacolata e Vergine Madre, perché sua Madre. E perché tale, la volle in cielo, anima e corpo. Di lassù come Madre di Dio tutto può, come Madre tua adottiva tutto vuole.


Ricorda le nozze di Cana.


Gesù non vorrebbe operare il miracolo, Maria desidera e così avviene.


- Tutte le grazie del Signore vengono a te per mezzo della Madonna. E se la stimi, come cerchi di amarla? Un figliuolo che dice di amare la sua mamma e poi l'offende, non è sincero; è un cattivo figliuolo. E tu non offendi forse la Madonna col peccato?


Quando commetti un peccato, tutte le creature gridano vendetta contro di te, ma la Madonna, no. Essa piange per te, per te invoca sempre la divina misericordia.


Le offri ogni giorno il tuo cuore? La onori al mattino ed alla sera con la recita delle tre Ave Maria? La saluti tre volte al giorno con la preghiera dell'Angelus? E prima di metterti a letto, prendi fra le mani la sua corona, la corona del Rosario?


Ricordati, che il santo Rosario è il termometro della tua devozione a Maria. Se tu incominci a tralasciare il Rosario, il tuo amore alla Madonna diventerà tiepido e freddo; finirai col dimenticarla. O anima buona, ama la Madonna; è l'amore più bello e più santo dopo quello di Dio.


Esempio: S. Giuseppe Cottolengo. Il Cottolengo, l'eroe della carità, che fondò la Piccola Casa della Divina Provvidenza in Torino, ricovero di tanti infelici, rifiuto di tutte le umane miserie, fu il vero innamorato di Maria. In lui non si può dire quale dei due autori sia stato più forte: se l'amore di Gesù o l'amore di Maria.


- lo voglio, - egli diceva - che nella Piccola Casa il mese di Maria continui per i dodici mesi dell'anno. Oh! che gioia il morire, oh! quanta consolazione l'andare con Gesù e con la Mamma.


Frequentissime erano le visite ai suoi altari, nè mai entrava in chiesa a riverire il Cuore Eucaristico di Gesù, senza trattenersi qualche minuto davanti all'immagine di Maria. Volle che in tutta la Piccola Casa si parlasse con frequenza della Madonna e che al suono della campanella tutti i ricoverati recitassero l' Ave Maria.


Tra le giaculatorie, ne predilesse una per i suoi malati: Vergine Maria, Madre di Gesù, fateci santi. Nella tenerezza dell'amore che irradiava il suo cuore fece un giomo questa preghiera: «0 Maria, mettetemi sotto il vostro bel manto; ma se sono troppo peccatore e non merito tanto, mettetemi almeno sotto i vostri piedi». Il suo voto fu esaudito! Egli riposa sotto l'altare della Madonna; ma vi riposa nel pieno fulgore di quella gloria terrena che la Chiesa concede ai suoi Santi. 


Fioretto: - Recita il Santo Rosario per ottenere dalla Madonna la propagazione del regno Eucaristico del S. Cuore di Gesù nella tua parrocchia.


Giaculatoria: - Adoriamo, e consoliamo in unione con Maria il Cuore Eucaristico di Gesù.


 27 Giugno IL PREMIO FINALE -Che bel premio ti ha riserbato il S. Cuore! Vi è un momento in cui il solo pensiero fa rabbrividire: il momento della morte.


A questo pensiero l'uomo trema, si agita; deve pure affrontarlo, o col timore, o con la disperazione nel cuore. Gesù invece ti sorride e vuole assicurarti la morte santa, la morte del giusto. Tra le promesse ch'Egli fece a S. Margherita Alacoque, volle ricordare questo punto: Il mio cuore sarà per i miei devoti il più sicuro asilo in vita e specialmente in punto di morte.


Vuoi dunque, affrontare la morte con la calma del giusto, con la pace dei Santi? Cerca di credere in Gesù, di vivere in Gesù, di amare Gesù. Allora sarà proprio Lui che ti dirà quella dolce parola: Oggi sarai con me in paradiso. lo stesso voglio essere la tua grande mercede. Il sacerdote ti somministrerà l'Olio Santo. Lo riceverai con venerazione: ti toglierà le ultime macchie del peccato.


I tuoi occhi sono sempre stati modesti, le tue labbra pie, le tue mani sempre pronte alla giustizia ed alla misericordia, quell'Olio San to manderà i suoi profumi al cielo.


Saranno profumi di grazia e di gloria. Non sei tu che hai sempre invocato le benedizioni del cielo?


- Della imminente comparsa del Divin Giudice? Ma non è lo stesso Gesù che deve giudicarti?


Non è Lui che vuole essere per te l'oceano della misericordia e della tenerezza infinita? Parti, o anima cristiana, sussurrerà il sacerdote: parti!


Vengano ad incontrarti i cori degli Angeli, la schiera degli Apostoli, l'esercito dei Martiri, dei Confessori e dei Vergini. Venga S. Giuseppe, il dolce Patrono dei moribondi. Venga Maria, la Vergine Immacolata, il casto sogno della tua giovinezza, la Madre dell'amore e della santa speranza. Venga Gesù, l'Agnello che si pasce tra i gigli, il Re della gloria. Manderai l'ultimo respiro, e spiccherai il volo tra i Santi del cielo.


Recita quando ti è possibile la preghiera della buona morte. E sarai sicuro che, come scrisse di sè S. Teresina: «Gesù provvederà alle spese di viaggio e al biglietto per entrare in paradiso».


♦ Esempio: S. Teresa del Bambino Gesù. S. Teresa di Lisieux non visse che per l'amore di Gesù, non vide intomo a sè altro che amore. Per l'amore di Gesù volle l'immolazione e pote guardare serenamente alla morte. Pochi giomi prima di morire, diceva: -la morte d'amore che io desidero è come quella di Gesù sulla croce.


La campana del monastero suona I' Ave Maria ed essa domanda: - Non è questa la mia, agonia? - Sì, figliuola, è l'agonia, - risponde la Priora - ma Gesù vuole forse allurigarla di qualche ora.


S. Teresa fissa il suo sguardo sul Crocifisso: O mio Signore, io Vi amo! Furono le sue ultime parole. Appena pronunziatele, ripiega il capo come una vittima d'amore. Ma improvvisamente si solleva, come se una voce misteriosa l'abbia chiamata; apre gli occhi ed il suo sguardo irradiato di pace e di gioia celeste si ferma un poco al disopra dell'immagine di Maria. Questo sguardo si protrae per 10 spazio d'un minuto, poi la sua anima beata spicca il volo verso il cielo.


Essa incomincia lassù la sua grande missione di far amare Gesù sulla terra. Il suo nome, immortale nel cielo, conquista l'universo. Pio XI che la proclamò Beata il 29 aprile 1923 e Santa il 17 maggio 1925, la elesse Patrona delle Missioni e la indicò quale stella la più fulgida del suo Pontificato.


 ♦Fioretto: - Recita la preghiera per la buona morte ed offri la tua vita per la gloria del s. Cuore.


Giaculaloria: - S. Cuore di Gesù, confortato nella tua agonia da un Angelo, confortaci nell'ultimo momento della nostra agonia.


 28 Giugno LA SANTA MESSA - Il Divin Cuore di Gesù si fa vittima! Suonano le campane, il sacerdote va all'altare, il grande Sacrificio incomincia, Gesù si fa vittima per tutti nella S. Messa. Che cos'è la S. Messa? È il sole della terra. Che sarebbe della terra se mancasse il sole ? È il medesimo sacrificio della croce.


Nella S. Messa non sei più tu che preghi, è Gesù che prega per te, che prega in te. E tu lo sai che la sua preghiera ha un valore infinito. Che cos'è la S. Messa? È la lode e la gloria alla SS. Trinità, la letizia degli Angeli, la via del perdono dei peccatori, la forza e la grazia dei giusti, il refrigerio delle anime del Purgatorio, il beneficio della Chiesa, il rimedio e la medicina contro le tue spirituali infermità.


- S. Isidoro, povero contadino prima di andarsene nei campi, voleva inebriarsi di questo balsamo di adorazione e di amore. S. Zita, povera serva, lesinava sul tempo delle provviste, per ricavare il tempo di ascoltare la S. Messa. Ed un giovane missionario Dehoniano dello Zaire scriveva dicendo che i suoi cristiani impiegavano ore o mezze giornate di cammino per trovarsi presenti alla celebrazione del S. Sacrificio.


E come ascolti la S. Messa? degnamente? È l'atto più sublime di religione che si compia nel mondo. Accompagnati, nell'ascoltarla, alla Madonna, al tuo Angelo custode, ai tuoi Santi Protettori, alle anime del purgatorio.


 - La devozione non consiste nel recitare meccanicamente preghiere e rosari, deve venire dal cuore. Quando il cuore sarà veramente compreso dell' eccellenza della S. Messa allora anche sul labbro ti fioriranno quegli accenni di amore e di fede che tanto piacciono a Gesù.Allora anche il corpo nella sua compostezza diventerà adoratore ed offerente col sacerdote. Allora tu vedrai nella s. Messa ripetersi la passione e la morte di Gesù.


Allora sì che la s. Messa ti apporterà tutti quanti i suoi frutti: ti saranno rimessi i peccati veniali; acquisterai la forza di pentirti dei mortali e di evitarli; riceverai benedizioni spirituali e temporali per te e per i tuoi cari; suffragherai i tuoi poveri morti e otterrai la grazia di ben vivere e di ben morire.


♦ Esempio: La Madre Maria di Gesù.Madre Maria di Gesù, abbracciando il Divin Cuore con tutte le sue spine zelò ardentemente la gloria del S. Cuore e fondò la pia congregazione delle Figlie del Cuore di Gesù, per consolare le intime sofferenze del S. Cuore e per riparare i sacrilegi commessi verso l'Eucaristia. Quanto amore per il Sacro Cuore! Quanta venerazione per la S. Messa! Mando il mio buon angelo, - scriveva il 22 settembre 1868 ad assistere tutti i sacerdoti al santo altare e a portare l'anima mia su tutte le patene per poter essere offerta insieme con Gesù immolato. Quanto desidera l'anima mia d'essere unita al sacrificio della S. Messa!


E dettando le regole per la nuova Congregazione scriveva: Le Figlie del Cuore di Gesù devono essere vittime e mentre offriranno l'Ostia purissima offriranno pure se stesse in sacrificio; saranno ostie viventi. Esse dovranno annientarsi con Gesù nella S. Messa per adorare, ringraziare, riparare e supplicare l'Etemo Padre.


Questa santa fanciulla moriva nel fiore degli anni, vera vittima di Gesù. Un ingrato, l'anarchico Luigi Chave, le ricambiava i benefici ricevuti con due colpi di rivoltella. La vittima cadeva nel proprio sangue pregando per il suo assassino e mormorando le ultime parole: - Perdono, sacrificio.


 Fioretto: - Ascolta la s. Messa per la conversione dei poveri peccatori ed in suffragio delle anime più abbandonate del Purgatorio.


Giaculatoria: - Sia lodato e ringraziato ogni momento il Cuore Eucaristico di Gesù in tutti i tabernacoli del mondo, fino alla consumazione dei secoli. Così sia.


 29 Giugno IL SANTISSIMO SACRAMENTO- Una dolce parola esce dal Tabernacolo: - Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi ed io vi ristorerò. Chi è che parla così ? Il cuore di Dio. A chi parla? A te povera creatura debole inferma. Perché ti chiama? Per essere la tua forza, il tuo ristoro. Gesù si è fatto vittima per te nella s. Messa. Desidera che tu 10 riceva nella s. Comunione. Vuole anche essere visitato da te, vuole parlare da solo col tuo cuore.


- Come pratichi questo desiderio del s. Cuore? Vai quando puoi in chiesa ad adorarlo, ad offrirgli te stesso, a prendere la forza e la virtù? a fare la Comunione spirituale?Gli chiedi perdono delle tue colpe passate, dei peccati della tua famiglia, dei tuoi parenti?


Lo ripari per tante anime ingrate, per tanti peccatori moribondi? Non hai domande da fargli? Non hai bisogno di aiuto nelle tue imprese? Non desideri vincere la tua tiepidezza, il tuo orgoglio? Non hai pene da versare nel Divin Cuore? Non hai noie che ti disturbano, dispiaceri che ti amareggiano la vita? Non hai gioie da fargli sapere? Di' tutto a Gesù; è Lui che vuoI sentire ogni cosa da te, proprio da te. Non hai nessuno da raccomandargli? Neppure la tua famiglia, i tuoi amici?


- Di' a Gesù i loro nomi, i loro bisogni. Metti ai suoi piedi qualche povera anima lontana da te, lontana da Lui. Non sai che Gesù si commuove al ricordo dei poveri peccatori? Vedi come si sta bene ai piedi di Gesù? Non dirmi che non hai tempo. Prova a fare qualche visita a


 Gesù Sacramentato, magari di pochi minuti. Non hai proprio tempo? Ebbene fai un altro proposito: almeno ogni giorno una visita spirituale. Dalla tua casa, dai campi, dalla scuola, dal negozio, dallo studio, raccogliti internamente e manda il tuo Angelo custode a salutare Gesù. Pregalo che gli porti il tuo cuore affinche si consumi d'amore davanti al Tabernacolo, come un grano d'incenso, come la fiammella della lampada. Ti sorriderà benedicente, anche da lontano.


♦ Esempio: Pier Giuliano Eymard. I Santi sono fatti per comprendersi. Un giomo il S. Curato d' Ars si incontrava col Beato Eymard. Che cosa è passato fra quelle anime ripiene d'amor di Dio? Dio solo 10 sa. Qualcosa però sappiamo anche noi.


I nuovi Religiosi e le Ancelle del SS. Sacramento prostrati giomo e notte ai piedi di Gesù, i tanti Sacerdoti adoratori sparsi nel mondo, l'Ora mensile di adorazione, diffusa in mezzo ai nostri popoli, sono opere provvidenziali del Beato Eymard.


Questo servo di Dio non poteva comprendere il culto dell'immagine del S. Cuore, senza passare subito alla realtà e diceva: - Il S. Cuore è vivo, palpitante d'amore per noi nell'adorabile Sacramento. In questo pertanto sia il S. Cuore il nostro centro, la nostra vita.


Onoriamo il Divin Cuore nell'Eucaristia, non separiamo l'uno dall'altra. - Quanta fede in queste parole! Il Beato Eymard fu davvero il sacerdote del Cuore Eucaristico di Gesù. Nell'ora della sofferenza, della tribolazione, della calunnia, della persecuzione crudele del demonio e del mondo, trovava la sua calma e la sua pace visitando Gesù.


Perche l'opera Eucaristica trionfasse, il Beato Eymard si votò all'immolazione e al sacrificio. Tutta la sua vita non fu altro che l'esplicazione del suo grido d'amore: - Regna o Cuore di Gesù! Possa io, per mezzo del mio annientamento divenire 10 sgabello del tuo trono Eucaristico!


Fioretto: - Fa' una visita al Cuore Sacramentato di Gesù in modo da rafforzare i tuoi buoni proponimenti.


Giaculatoria: - Cuore di Gesù, che io ti ami e ti faccia amare sempre più.


 30 Giugno LA COMUNIONE RIPARATRICE- Se vuoi amare il Divin Cuore devi fare la S. Comunione più spesso. Non sei degno? - E per farla una volta all'anno ti senti degno? Non sei perfetto. Ma la Comunione non è un premio; è un mezzo per giungere alla perfezione. Hai molti difetti? - Appunto per correggerli, tu hai bisogno della Comunione. Non sono i sani che hanno bisogno di essere curati, ma gli ammalati - Non sai che la Comunione cancella da sè tutti i peccati veniali e preserva dai mortali?                                           - Ho desiderato tanto di mangiare questa Pasqua con voi. Chi mangia la mia carne avrà la vita eterna ed io 10 risusciterò nell'ultimo giorno. Non ti bastano queste promesse di vita eterna? Ne vuoi una più solenne? Ascolta. Un giorno apparve il S. Cuore a S. Margherita Alacoque e le disse: - Nell'eccesso della misericordia del mio Cuore io ti prometto che a tutti quelli che si comunicheranno il primo venerdì di ogni mese, per nove mesi consecutivi, accorderò la grazia della penitenza finale; essi non moriranno in mia disgrazia, ma riceveranno i santi Sacramenti e il mio Cuore in quell'ora estrema sarà il loro sicuro asilo.


- Il S. Cuore ha fatto la sua grande promessa. Passeranno i cieli e la terra ma la sua parola non passerà. Vuoi morire nella grazia di Dio confortato dai santi Sacramenti con la speranza del cielo? Fa' la S. Comunione per nove mesi consecutivi al primo venerdì d'ogni mese. Ma tu vorresti essere più delicato, essere un'anima riparatrice, farti vittima per Gesù. Ebbene non essere egoista. Va' a ricevere Gesù per darne a Lui tutta la gloria, per riparare tanti scandali, per salvare tanti poveri peccatori. Va' almeno alla domenica.


Cosi, col paradiso assicurato ricamerai anche le più belle gemme di quella corona che un giorno il S. Cuore porrà sulla tua fronte glorificata.


 ♦Esempio: Garcìa Moreno. La festa del S. Cuore di Gesù nell'anno 1873 fu un avvenimento per la Repubblica dell'Equatore. L' Arcivescovo di Quito in nome della Chiesa consacrava la Repubblica al S. Cuore e Garcìa Moreno, il Presidente della Repubblica, la consacrava in nome dello Stato.


Educato da una pia madre alla scuola del Divin Cuore, seppe attingere da questa fontana prodigiosa, la più soda pietà e la vera grandezza. Sveglio di buon mattino, il Presidente incorninciava la sua giornata con la preghiera. Si raccoglieva quindi nel suo ufficio dove, inginocchiato davanti al Crocifisso, faceva ogni mattina mezz'ora di meditazione. Di qui egli traeva la forza e la sapienza per reggere 10 Stato.


Al Papa Pio IX, Garcìa scriveva l'ultima sua lettera: - Padre Santo, qual ventura più grande se la vostra benedizione mi ottenesse dal cielo la grazia di versare il mio sangue per Colui che, essendo Dio, ha voluto versare il suo per noi sulla croce?


Il 6 agosto 1875 è il primo Venerdì del mese. Garcìa Moreno scrive il messaggio che dovrà leggere in Senato e poi scende nella chiesa di S. Domenico a pregare a lungo ed a ricevere la S. Comunione. Nel pomeriggio entra ancora nella Cattedrale ad adorare Gesù solennemente esposto e poi si avvia al Senato.


Ma la rivoluzione 10 circonda, ed egli cade colpito da 5 colpi di rivoltella e da 14 pugnalate. Cade, ma raccogliendo tutte le sue forze - emette l'ultimo grido: Dio non muore!


♦ Fioretto: - La S. Comunione che farai appena ti sarà possibile, sia una promessa a Gesù per dirgli che vuoi migliorare la tua vita sotto ogni punto di vista.


Proponi pure di incominciare subito la pia devozione del primo Venerdì di ogni mese.


Giaculatoria: - Cuore sacratissimo di Gesù, abbi pietà di noi.



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