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4- di Terry Law LANCIAMO LE NOSTRE ARMI - ANGELI IN AZIONE-TAGLIATE LA TESTA AL VOSTRO GIGANTE

Ultimo Aggiornamento: 15/12/2011 12:22
15/12/2011 12:19

di Terry Law 

 

Parte  1ª

LANCIAMO LE NOSTRE ARMI 

 

 

Come usare l'artiglieria spirituale per distruggere il nemico

 

            Negli ultimi 18 mesi il Signore, attraverso svariate circostanze, mi ha dimostrato la potenza della lode e dell'adorazione. E non solo ho potuto constatarne gli effetti dietro la Cortina di Ferro, permettendo allo Spirito di Dio di agire su vasti gruppi di ascoltatori comunisti, ma anche nella mia stessa vita, dove la lode e l'adorazione mi hanno aiutato a superare il dolore e la disperazione sperimentati in un periodo di tragedia personale. Sono convinto, per averlo sperimentato e visto con i miei occhi, che se seguiremo la Parola di Dio, vedremo la potenza della lode e dell'adorazione in un modo mai visto prima nella storia della Chiesa.

 

         Nel 1972 ricevetti una lettera dalla Polonia che invitava il mio gruppo musicale, il Living Sound, a esibirsi in una grande università di Cracovia. Capii che era la volontà di Dio che ci andassimo, ma arrivati a Cracovia scoprii che erano stati fatti due terribili errori:

 

1.      Ad invitarci non erano stati gli studenti, ma i leader della Gioventù Comunista Polacca per la Polonia meridionale.

2.      Essi pensavano che il Living Sound fosse un gruppo americano di Rock-and-Roll, e ci avevano prenotati per cantare ad un banchetto per la raccolta di fondi presso la Sede del Partito Comunista.

 

         Pensai che fosse la fine del mondo. Eravamo prenotati per due concerti quella sera, e quando entrammo in uno di questi, ci trovammo di fronte trecento giovani, tutti con distintivi comunisti, che si aspettavano un concerto rock.

 

Condividere il Vangelo

 

         E così il Living Sound, che conosceva solo la musica del Signore, cominciò a cantare.

         Eseguimmo tre canzoni, e l'uditorio si faceva inquieto. Qualcosa dentro di me gridava, e sapevo che era lo Spirito Santo che mi sollecitava a parlare a quella folla. Ma quando aprii la bocca, rimasi anch'io sorpreso da ciò che ne uscì.

 

q         Dissi a quei giovani che Marx e Lenin non avevano la Via.

q         Dissi che esisteva una sola Via, e che si chiamava Gesú Cristo.

q         Spiegai loro cosa Dio aveva fatto nel mondo inviando Gesù e feci un breve accenno al significato del Vangelo, ciò che esso poteva fare nella loro vita e come il Signore aveva cambiato e trasformato la mia vita quando avevo riposto la mia fiducia in Gesù come mio Salvatore.

 

         Dopo aver finito, uscii dal palcoscenico e mi ritrovai nelle grinfie di due giovanotti che, afferratomi sotto le ascelle, mi scortarono in una stanza dove ero atteso dai leader del partito.

 

         "Chi ti ha mandato?" mi chiesero. "C'è di mezzo la CIA, vero?"

         Passai i successivi 45 minuti ad ascoltare i loro insulti ed improperi contro di me, con la minaccia di rinchiudere in prigione l'intero gruppo.

 

         Tuttavia erano imbarazzati per l'errore, e non volevano annullare quel concerto che aveva lo scopo di raccogliere fondi. Decisero allora che avremmo continuato a suonare, ma a me era proibito parlare ancora.

         Ovviamente non mi scomodai a spiegare cosa sarebbe stato in grado di fare il Signore con la sola grazia scaturita dalla musica.

 

Una risposta miracolosa

 

         Quando tornai nell'uditorio non mi fu possibile sollecitare il gruppo in nessuna direzione, così non feci altro che rimanere in piedi sul retro del palcoscenico ad osservare il miracolo che si stava compiendo. Mentre guardavo, lo Spirito discese con forza su cantanti e suonatori, ed essi cominciarono a piangere e ad alzare le mani per adorare il Signore. Continuò così per 20 minuti: la potenza di Dio nella stanza era talmente forte che il gruppo si dimenticò totalmente dell'audience, e non fece che cantare un concerto a Dio.

 

         Dopo che si fu spento il canto finale, ci fu un periodo di silenzio assoluto. Poi l'audience si alzò in piedi e cominciò ad applaudire battendo le mani a suon di musica, in risposta all'unzione dello Spirito Santo in quella stanza. Ma Dio non aveva ancora finito.

         Dopo il concerto ci siamo intrattenuti fino alle 3.30 del mattino per portare la gente a Gesù Cristo. Avevo cominciato ad assaporare cosa intendeva fare il Signore per mezzo della lode e dell'adorazione.

 

         Mi fece vedere ancora di più su questo potere alcuni anni dopo, quando i sovietici ci invitarono a cantare a Mosca. Uno dei giovani editori della Pravda, la rivista per la gioventù, disse ai membri del gruppo che potevano esercitarsi presso lo studio della Televisione Centrale, al centro di Mosca, dove era prenotato un altro gruppo che però non arrivò mai.

         A Mosca c'era un solo studio: il Centro Televisivo per l'intera Unione Sovietica, gestito dai Comunisti.

 

         Giunto allo studio, il gruppo cominciò ad esercitarsi e poco dopo i produttori uscirono dai loro uffici per chiedere se potevano registrare il concerto. Radunarono nello studio un'audience di circa 500 persone (i più importanti gruppi jazz e rock del paese, i principali compositori, i membri del balletto Bolshoi, artisti e poeti). Davanti a quel gruppo il Living Sound cantò nove cori carismatici in russo, mentre i membri del gruppo, con le mani alzate, adoravano il Signore.

         In tutto l'uditorio la gente piangeva. L'intero evento fu catturato da quattro cineprese televisive che lo trasmisero a circa 200 milioni di persone in tutta l'Unione Sovietica.

 

Le armi della nostra battaglia

 

         Allora non ce ne rendemmo conto, ma

q         in quei raduni comunisti stavamo davvero combattendo contro delle fortezze,

q         e per mezzo della potenza della lode e dell'adorazione le abbiamo abbattute, in modo che quella gente ha potuto ascoltare e rispondere al messaggio di Gesù.

 

         Da allora siamo arrivati a riconoscere che esistono molte fortezze, innanzi tutto nel regno dei sistemi di pensiero e delle filosofie, che possono legare la gente.

         Tale legame può manifestarsi in molti modi: malattia, inganno, peccato, oppure idolatria politica, giusto per menzionarne alcuni.

 

         L'intera natura della guerra spirituale consiste nell'abbattere i sistemi di pensiero (le fortezze che si trovano nella mente delle persone), sia che si tratti di comunismo, di altre ideologie, di inganno o di immoralità. Dice la Bibbia:

 

"Poiché le armi della nostra battaglia non sono carnali,

ma hanno la potenza divina di abbattere (distruggere) le fortezze;

con esse noi distruggiamo le speculazioni (ragionamenti, immaginazioni)

ed ogni cosa elevata(3)che esalti se stessa contro la conoscenza di Dio,

e (noi) prendiamo ogni pensiero per assoggettarlo all'obbedienza di Cristo" (2 Cor 10, 4-5).

 

         Se dobbiamo affrontare le fortezze, è necessario usare delle armi. Efesini 6 parla delle armi difensive del credente.

         Ma ci sono anche tre armi offensive che ogni credente dovrebbe usare.

 

Le armi offensive

 

1.     La prima arma che Dio ha dato al credente è la Parola di Dio.

Le Parole di Dio sono in realtà i Suoi pensieri, e la Bibbia dice che sono pensieri viventi, rapidi, potenti, più taglienti di una spada a due tagli, che penetrano e dividono l'anima dallo spirito, le giunture e le midolla. Le Parole di Dio hanno anche la capacità di discernere i pensieri e gli intenti del cuore (vedi Eb 4,12).

 

Quando prendiamo le parole e i pensieri di Dio e li mettiamo a confronto con quelli del diavolo, veniamo in contatto con una potenza incredibile, che apre la via ai miracoli.

 

         Ho visto quella potenza operare in gruppi comunisti ed anche nel mio ministero in tutto il mondo, provocando l'allontanamento della malattia e la guarigione della gente, mentre la Parola di Dio è predicata con potenza.

 

2.     La seconda arma del credente è il Nome di Gesú.

        Alcuni relegano quel nome al ruolo di sottoscrizione delle loro preghiere, ma quando ci troviamo al fronte ed abbiamo bisogno di autorità, è allora che possiamo vedere la potenza di quel Nome.

        

L'origine di tale potenza sta in ciò che quel Nome rappresenta. Sta per tutto ciò che è stato compiuto sulla Croce.

è Quando esercitiamo il potere del Nome di Gesù per sostenere la lotta contro una fortezza e

è siamo profondamente convinti del potere di quel Nome, la fortezza deve cadere. Per questo Gesù ha detto ai discepoli:

 

"Questi saranno i segni che seguiranno i credenti: nel mio nome scacceranno i demoni; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano i serpenti; e se berranno veleni, questi non faranno loro del male; porranno le mani sui malati e questi guariranno" (Mc 16, 17-18).

 

Il potere è nel Nome.

 

3.     La terza arma del credente è il Sangue di Gesù.

        Dal punto di vista teologico, il sangue è innanzitutto difensivo, perché ci purifica e ci prepara alla battaglia. Ma in Apocalisse 12,11 è menzionata una sua caratteristica offensiva, là dove Giovanni scrive sulla guerra nei cieli dicendo che i credenti "la vincono per mezzo del sangue dell'agnello e della parola della loro testimonianza".

        

Questo si chiama combattere le fortezze in maniera offensiva, usando la potenza racchiusa nel sangue di Gesù.

q         Quando mi reco in un paese comunista contando sul potere vittorioso del sangue di Gesù, vedo cadere le fortezze.

q         Dobbiamo riportare il sangue nella nostra teologia, nella predicazione e nei canti, perché è la potenza di Dio per aiutarci a vincere le fortezze.

 

Lanciare razzi

 

         Poiché la Parola di Dio, il sangue e il Nome di Gesù sono le nostre armi, dobbiamo imparare a lanciarle. Sono arrivato a riconoscere quattro "razzi di lancio" spirituali, e la loro incredibile forza e potenza hanno cambiato il mio ministero.

 

a)     La preghiera è il primo razzo lancia-armi; è il mezzo per puntare le armi sulle fortezze.

        La preghiera raggiunge la sua massima potenza quando, come un razzo armato di testata da guerra, porta un'arma con sé. Quando, nella preghiera, cominciamo a concentrarci sulle armi: la Parola di Dio, il Nome di Gesù e il Sangue, l'impatto che ne risulta è enorme e vediamo avverarsi risultati davvero incredibili. Scopriamo inoltre nella nostra preghiera una vitalità e una potenza nuove.

 

b)     Il secondo razzo di lancio spirituale è la testimonianza.

        In Polonia ho potuto constatare l'effetto della mia testimonianza su quei giovani, che rimasero colpiti da quanto mi era successo.

        è La testimonianza deve consistere solo in questo: dire come il Signore ha cambiato la vostra vita.

        è Non è necessario essere un predicatore per fare una testimonianza: ogni credente può farla, perché le armi danno alla testimonianza il potere.

 

c)     La predicazione è il terzo razzo di lancio.

        Predicare la Parola di Dio, il Nome e il Sangue può, alla lettera, distruggere le fortezze.

        è La Scrittura dice che la Parola di Dio non torna mai vuota: compie sempre ciò per cui è stata mandata (vedi Isaia 55,11). Per questo possiamo vedere le manifestazioni della potenza di Dio nei raduni e funzioni in cui la predicazione ha l'unzione dello Spirito ed è potente.

 

d)     Il quarto razzo - lode e adorazione - è una miniera d'oro che la Chiesa non ha ancora pienamente intercettato.

        è I primi tre razzi sono lanciati individualmente, ma la lode e l'adorazione raggiungono la forza massima quando hanno luogo in un ambiente comunitario. Quando il corpo di Cristo si raduna e si muove in un'atmosfera di lode e di adorazione, portiamo avanti una guerra spirituale ad un livello che la maggior parte di noi raramente ha sperimentato.

 

Il crogiolo della vita

 

         Queste armi e questi razzi sono il piano di battaglia che il Signore mi ha mostrato per la GUERRA SPIRITUALE. Ne ho imparato l'efficacia attraverso una terribile tragedia ed un punto arido della mia vita.

         Il 28 Settembre 1982 mi avvertirono per telefono che mia moglie era stata uccisa in un incidente d'auto a Tulsa, Oklahoma. Non so descrivere il mio dolore. Mentre tornavo immediatamente a casa in aereo, dicevo al Signore che non sarei più stato sul pulpito a predicare: volevo interrompere il ministero. Nel mio spirito c'erano una tale ferita ed una tale barriera di rabbia, che quasi per un mese mi fu impossibile rivolgermi a Dio. Avevo letto tutti i libri giusti, conoscevo tutta la teologia necessaria, ma ora mi trovavo nel crogiolo.

 

         Andò avanti così per quasi un mese, finché il mio amico Oral Roberts mi chiamò nel suo ufficio. Lui e la moglie sapevano cosa stavo passando perché avevano perso il figlio Ronney due mesi prima. Per due ore abbiamo pianto, pregato e parlato insieme del Signore. Proprio quando stavo per andarmene, Oral mi disse: "Terry, voglio che tu vada a casa, ti inginocchi e lodi il Signore."

 

         "Non posso Oral", gli risposi. "Non posso neppure parlargli. Ho messo ogni giorno allo sbaraglio la mia vita per Lui, e questo proprio non è leale. Non posso vivere senza di lei."

         "Terry," mi disse lui con amore e comprensione nella voce, "vai a casa e loda il Signore."

 

Rendere grazie a Dio in ogni cosa

 

         Quella sera misi la sveglia per l'alba e al mattino provai a pregare. Non avevo mai affrontato una battaglia simile in vita mia. Il primo quarto d'ora passato in ginocchio mi parve interminabile. Quando dissi: "Ti lodo, Padre", c'erano in me una tale aridità e una tale morte che mi sentii un ipocrita. Quella mattina lo stesso diavolo mi si sedette accanto per dirmi: "Law, sei un bugiardo. Non intendi dire le parole che pronunci con le labbra."

         A questo punto imparai la differenza tra:

 

q       rendere grazie a Dio "in" ogni cosa e

q       rendere grazie a Dio "per" ogni cosa.

 

è Molta gente ringrazia Dio per ogni cosa, ma non è Dio ad averci dato ogni cosa. Anche il diavolo e' all'opera, e col suo agire cerca di distruggerci.

 

         In quel momento, in ginocchio, imparai cosa significa ringraziare Dio "in" ogni cosa. E in mezzo a quel dolore totale, incessante, continuai a lodarlo.

 

         Su di me scese lo spirito di profezia e pronunziai la più forte preghiera di guarigione che io abbia mai fatto per qualcuno in vita mia, ed era per me stesso. La guarigione non si completò in un momento, ma al mattino dopo ero ancora in ginocchio a lodare Dio, e continuai a farlo per due mesi.

 

         Poi una mattina, durante una di queste sessioni di lode, il Signore mi disse qualcosa che non capii: "Ti porterò a introdurre la gente alla guarigione e alla liberazione, attraverso la lode e l'adorazione." Non sapevo cosa volesse dire: non avevo mai pensato che la gente avrebbe potuto guarire attraverso la potenza della lode!

 

Centrati sulla lode

 

         A questo punto ricordai l'esperienza in Polonia e mi resi conto che quei giovani erano rimasti colpiti dalla lode e dalla adorazione: fu proprio questo ad aprirli a ricevere la potenza del Dio Onnipotente.

         Cominciai a capire cosa Dio stava dicendo:

 

Possiamo vedere che la potenza di Dio ha un impatto su un'intera congregazione, semplicemente guidandoli a lanciarsi nella lode e nell'adorazione come atto di GUERRA SPIRITUALE.

 

         Ho obbedito a quanto il Signore mi ha detto e abbiamo cominciato a cambiare il nostro ministero e a centrarlo sulla lode. Nell'incontro successivo abbiamo sperimentato i risultati che si ottengono mettendo in moto la lode e l'adorazione.

 

         Abbiamo visto guarigioni, liberazioni, gli occhi dei ciechi aprirsi, gli zoppi camminare. E ogni volta che ci centriamo sulla lode in questo modo, vediamo risultati simili.

 

Risultati immediati - quando i leader sono vittoriosi nello Spirito

 

         Nell'autunno scorso cantammo in una Cattedrale Cattolica in Polonia. Laggiù la gente non aveva mai lodato ad alta voce in Chiesa, né aveva mai cantato in coro. Ma non appena entrarono nella lode e nell'adorazione, videro le manifestazioni della potenza di Dio. In quella funzione guarirono due ciechi; un'escrescenza della dimensione di una mela scomparve dalla gola di una ragazza e una donna che da anni non poteva chinarsi fu in grado di toccare il pavimento.

 

         Anche noi possiamo avere quella manifestazione della potenza di Dio, sia durante la preghiera personale che negli incontri. Anziché limitarci a lodare Dio a metà, solo per abitudine, possiamo concentrarci sul Signore e abbattere le fortezze per mezzo della lode.

         Attraverso la lode e l'adorazione possiamo

q       lanciare le nostre armi e vedere la guarigione,

q       possiamo confondere il diavolo,

q       vedere la gente che nasce al regno di Dio. (Ciò implica la realtà, e non solo la "supposizione" della nuova nascita nello Spirito).

q       E assistere alla manifestazione della Sua vita.

 

 



Profilo di Terry Law  - Presidente del Living Sound, gruppo musicale missionario, ha svolto opera di evangelizzazione in dozzine di nazioni in tutto il mondo. E' stato 14 volte in Polonia, 7 nella Unione Sovietica e numerose volte in altri paesi del blocco sovietico. Il Living Sound è tornato successivamente in Polonia dove Law doveva incontrare Lech Walesa, ex-leader di Solidarnos.

  Law si sente anche chiamato ad essere strumento di unità all'interno del Corpo di Cristo. Nel 1980, su richiesta di Papa Giovanni Paolo II, Terry Law e il Living Sound hanno svolto il loro ministero davanti a migliaia di persone in piazza San Pietro, presso la Città del Vaticano.

  Law formò il primo complesso del Living Sound nel 1969, in risposta ad una visione divina. Oggi vi sono quattro gruppi che svolgono il ministero in tutto il mondo. Laureato presso l'Università Oral Roberts, oggi Law è membro del corpo dirigente della scuola. Abita con la famiglia a Tulsa, Oklahoma.

 New Wine, Agosto 1984 - Terry Law, presidente del Living Sound, organizzazione evangelica che svolge il ministero attraverso la musica, attraverso una serie di tre articoli condivide con noi la posizione della lode e dell'adorazione nella guerra spirituale. In questo primo articolo ci parla delle armi che abbiamo a disposizione e di come dobbiamo usarle.

(hupsoma = cosa elevata; CEI = baluardo)


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