Insegnami a renderti degne grazie
Nostro Dio, Dio salvatore,
insegnaci a renderti degne grazie
per i benefici che ci hai elargito e continuamente ci offri.
Tu che sei il nostro Dio
a cui è grata l’offerta dell’Altare,
rendici mondi dalla malvagità della carne e dello spirito,
e insegnaci a condurre a compimento la nostra santificazione
nel rispetto e nel timore di te;
fa’, o Dio, questo,
affinché quando riceveremo,
con la testimonianza di una pura coscienza, la condivisione al tuo santo altare,
possiamo formare una cosa sola con il Corpo e con il Sangue di Cristo;
e così Gesù abiti nei nostri cuori,
e noi diventiamo templi dello Spirito Santo.
Dona ancora a noi la grazia di ricevere degnamente,
fino all’estremo sospiro, Gesù,
la speranza delle tue santificazioni;
di riceverlo come viatico per la vita eterna,
come difesa gradita dinanzi al terribile tribunale di Dio,
perché, con tutti i Santi che dall’inizio del mondo ti hanno servito,
possiamo essere fatti partecipi di quei beni eterni
che hai preparato alle anime che ti amano, o Signore,
e disponga che mi sia dato da mangiare!
Il Verbo di Dio è il pane del cielo.
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San Basilio
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Sant'Ambrogio Alla mensa del tuo dolcissimo convito, o pio Signore Gesù Cristo, io, peccatore e privo di meriti, mi accosto tremante, solo confidando nella tua misericordia e bontà. Anima e corpo ho macchiati di molte colpe, la mente e la lingua non ben custodite. Dunque, o pio Signore, o terribile maestà, io misero, stretto fra le angustie, ricorro a Te, fonte di misericordia, a Te mi affretto per essere risanato, sotto la tua protezione mi rifugio. Quello che non posso sostenere come Giudice, sospiro di averlo come Salvatore. A Te, o Signore, mostro le mie piaghe, a Te scopro la mia vergogna. Conosco i miei peccati, che sono molti e grandi, per i quali io temo. Spero nelle tue misericordie senza numero. Guarda dunque verso di me con gli occhi della tua clemenza, o Signore Gesù Cristo, Re eterno, Dio e uomo, che per l'uomo fosti crocifisso. Esaudiscimi, poiché spero in Te, abbi misericordia di me pieno di miseria e di peccati, Tu che non cesserai mai di far scaturire la fonte della misericordia. Salve, o vittima della Salvezza, offerta sul patibolo della Croce per me e per tutto il genere umano. Salve, o nobile e prezioso Sangue, che sgorghi dalle ferite dei mio crocifisso Signore Gesù Cristo e lavi i peccati di tutto il mondo. Ricordati, o Signore, della tua creatura, che hai redento col tuo Sangue. Mi pento di aver peccato e desidero di rimediare a ciò che ho fatto. Togli dunque da me, o clementissimo Padre, tutte le mie iniquità ed i miei peccati, affinché, purificato di mente e di corpo, meriti di gustare degnamente il Santo dei santi.Concedimi che questa santa partecipazione dei Corpo e dei Sangue tuo, che io, sebbene indegno, intendo di ricevere, sia remissione dei miei peccati, perfetta purificazione dei miei delitti, fuga dei cattivi pensieri, rigenerazione dei buoni sentimenti, salutare efficacia di opere che ti piacciano, sicura tutela dell'anima e dei corpo contro le insidie dei miei nemici. Così sia
“Chi ha aderito a Cristo non è mai solo,
perché vive con Lui. Cristo infatti ha sete di noi... Cristo è tutto per noi... se vuoi curare una ferita, egli è medico; se sei riarso dalla febbre, è fontana; se sei oppresso dall'iniquità, è giustizia; se hai bisogno d'aiuto, è forza; se temi la morte, è vita; se desideri il cielo, è via; se fuggi le tenebre, è luce; se cerchi cibo, è alimento”, “nostro compagno... Egli è buono, anzi la bontà stessa... Lui è il nostro tesoro, Lui è la nostra via, Lui è la nostra sapienza, la nostra giustizia, il nostro pastore e il buon pastore, Lui è la nostra vita”.
Oh, se Cristo si degnasse di aprirmi la porta per annunziare il mistero del Verbo! Bussiamo: è sempre in attesa di chi bussa colui che disse: «Bussate e vi sarà aperto». Oh, se mi aprisse lui stesso. Cristo infatti è la porta; egli sta dentro, ma dimora anche fuori; egli è la via che conduce, ed è la vita a cui aneliamo. Vieni, Signore Gesù, apri per noi la tua sorgente, perché beviamo di quell’acqua che disseta per l’eternità. Fa’ che anche noi beviamo l’acqua dei celesti segreti; abbiamo ottenuto di avvicinarci alla tua fonte: ci sia permesso di contemplare almeno l’immagine dei misteri del cielo.
Noi ti seguiamo, Signore Gesù, ma tu chiamaci, perché ti possiamo seguire. Nessuno potrà salire senza di te. Tu sei la via, la verità, la vita, la possibilità, la fede, il premio. Aprici il cuore a quello che è veramente il bene, il tuo bene divino. Mostraci il bene, inalterabile, unico, immutabile, nel quale possiamo essere eterni e conoscere ogni bene: in quel bene si trova la pace serena, la luce immortale, la grazia perenne, la santa eredità delle anime, la tranquillità senza turbamento, non destinata a perire ma sottratta alla morte: là dove non vi sono lacrime, e non dimora il pianto, dove i tuoi santi sono liberati dagli errori e dalle inquietudini, dal timore e dall’ansia, dalle cupidigie, da tutte le sozzure, e da ogni affanno corporale, dove si estende la terra dei viventi.
Beato colui che la sapienza tiene per mano: voglia il cielo che la giustizia sostenga anche le mie opere e tenga la mia mano; che il Verbo di Dio mi sostenga, mi faccia entrare nella sua intimità, allontani lo spirito dell’errore, richiami lo spirito della salvezza e disponga che mi sia dato da mangiare! Il Verbo di Dio è il pane del cielo.
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