00 18/09/2016 20:49
Gli albori dell'adorazione

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Scritti dei Santi sull'adorazione

Sant'Ignazio di Antiochia

Gli albori dell'adorazione

 

Dalle lettere

…Il principe di questo mondo vuole rovinare e distruggere il mio proposito verso Dio.

…Nessuno di voi qui presenti lo assecondi. Siate piuttosto per me, cioè di Dio. Non parlate di Gesù Cristo, mentre desiderate il mondo. Non ci sia in voi gelosia. Anche se vicino a voi vi supplico non ubbiditemi. Obbedite a quanto vi scrivo. Vivendo vi scrivo che bramo di morire. La mia passione umana è stata crocifissa, e non è in me un fuoco materiale.

…Un'acqua viva mi parla dentro e mi dice: qui al Padre. Non mi attirano il nutrimento della corruzione e i piaceri di questa vita. Voglio il pane di Dio che è la carne di Gesù Cristo, della stirpe di David e come bevanda il suo sangue che è l'amore incorruttibile.

…Il tempo presente esige che tu tenda a Dio, come i naviganti invocano i venti e coloro che sono sbattuti dalla tempesta il porto. Come atleta di Dio sii sobrio; il premio è l'immortalità, la vita eterna in cui tu credi. In tutto sono per te una ricompensa io e le mie catene che tu hai amate.

…Vedete di riunirvi più frequentemente per celebrare l’Eucarestia e rendere gloria a Dio.  

…spezzando un solo pane, che è farmaco di immortalità, antidoto per non morire ma vivere in Gesù Cristo per sempre.  

…Voglio il pane di Dio, che è la carne di Gesù Cristo, nato dalla stirpe di Davide; voglio per bevanda il suo sangue, che è la carità incorruttibile.  

….uniti insieme, ci sia una sola preghiera, una sola supplica; una sia la mente, una la speranza nella carità ……accorrete all’unico Gesù Cristo, il quale è uscito dall’unico Padre, è rimasto unito a Lui e a Lui è tornato.  

…Quanti si convertono  ed entrano nell’unità della Chiesa, saranno anch’essi di Dio, per essere persone che vivono secondo Gesù Cristo.

 …Abbiate cura di prendere parte all’unica Eucarestia. Una è la carne del Signore nostro Gesù Cristo; uno il calice per essere uniti nel sangue di lui; uno l’altare, come uno solo è il vescovo con il collegio dei presbiteri e con i diaconi, miei conservi. Affinchè, qualunque cosa facciate, lo compiate secondo Dio.  

...con queste catene che porto celebro le chiese e prego che in esse vi sia l’unità di carne e di spirito di Gesù Cristo, nostra vita per sempre; l’unità di fede e di carità, che è il dono più prezioso; e soprattutto l’unità di Gesù e del Padre.  

…Nessuno si inganni…..il tutto sono fede e carità, e nulla è da preferirsi a queste virtù.  

…L’Eucarestia è la carne del salvatore nostro Gesù Cristo, quella carne che ha patito per i nostri peccati e che il Padre, nella sua benevolenza, ha resuscitato.

 …Voi rivestitevi della mitezza d’animo e rigeneratevi nella fede, che è la carne del Signore, e nella carità, che è il sangue di Gesù Cristo.  

…Come il Signore nulla fece senza il Padre col quale è uno, nè da solo nè con gli apostoli, così voi nulla fate senza il vescovo e i presbiteri. Nè cercate che appaia lodevole qualche cosa per parte vostra, ma solo per la cosa stessa: una sola preghiera, una sola supplica, una sola mente, una sola speranza nella carità, nella gioia purissima che è Gesù Cristo, del quale nulla è meglio. Accorrete tutti come all’unico tempio di Dio, intorno all’unico altare che è l’unico Gesù Cristo che procedendo dall’unico Padre è ritornato a lui unito.

…Riguardo a coloro che professano una dottrina diversa sulla grazia di Gesù Cristo, grazia che è venuta a noi, rendetevi conto quanto siano contrari al pensiero di Dio. Non si danno cura della carità, non della vedova, non dell’orfano, non di chi soffre, non di chi è prigioniero o libero, non di chi patisce la fame o la sete.  

…Coloro che negano il dono di Dio muoiono nelle loro stesse discussioni. Sarebbe meglio per loro praticare la carità così da poter anche risorgere.

…Nessuno si inganni: chi non è intorno all’altare, resta privo del “pane di Dio”. Se, infatti, la preghiera di una o due persone ha tanta efficacia, quanto più quella del vescovo e di tutta la chiesa! Colui che non prende parte alla medesima celebrazione ha il cuore superbo e si è già giudicato, perché sta scritto: “Dio resiste ai superbi.” Cerchiamo, quindi, di non opporci al vescovo, per essere sottomessi a Dio.

…Se alcuni hanno voluto ingannarmi secondo la carne, lo spirito, invece, che viene da Dio non è stato ingannato. Egli sa donde viene e dove va e rivela i segreti. Quando ero in mezzo a voi gridai e a voce alta, con la voce di Dio: state uniti al vescovo, ai presbiteri e ai diaconi. Quanto a quelli che hanno sospettato che io gridai prevedendo lo scisma di alcuni mi sia testimone colui per il quale sono incatenato che non ne ebbi notizia da carne di uomo. Fu lo spirito che me lo annunziò dicendo: non fate nulla senza il vescovo, custodite la vostra carne come tempio di Dio, amate l'unità, fuggite le faziosità, siate imitatori di Gesù Cristo come egli lo è del Padre suo.

…E’ bene per voi procedere insieme d’accordo col pensiero del Vescovo, cosa che già fate. Infatti il vostro collegio dei presbiteri, giustamente famoso, degno di Dio, è così armonicamente unito al Vescovo come le corde alla cetra. Per questo nella vostra concordia e nel vostro amore sinfonico Gesù Cristo è cantato. E così voi, ad uno ad uno, diventate coro, affinché nella sinfonia della concordia, dopo aver preso il tono di Dio nell’unità, cantiate a una sola voce.  

…Io offro la mia vita per quelli che sono sottomessi al Vescovo, ai presbiteri e ai diaconi. Possa io con loro avere parte con Dio. Lavorate insieme gli uni per gli altri, lottate insieme, correte insieme, soffrite insieme, dormite e vegliate insieme come amministratori di Dio, suoi assessori e servi. Cercate di piacere a Colui per il quale militate e dal quale ricevete la mercede. Nessuno di voi sia trovato disertore. Il vostro Battesimo rimanga come uno scudo, la fede come un elmo, la carità come una lancia, la pazienza come un’armatura.

….Scrivo a tutte le Chiese e annunzio a tutti che io muoio volentieri per Dio, se voi non me lo impedite. Vi prego di non avere per me una benevolenza inopportuna. Lasciate che sia pasto delle belve per mezzo delle quali mi è possibile raggiungere Dio. Sono frumento di Dio e macinato dai denti delle fiere per diventare pane puro di Cristo. Piuttosto accarezzate le fiere perché diventino la mia tomba e nulla lascino del mio corpo ed io morto non pesi su nessuno. Allora sarò veramente discepolo di Gesù Cristo, quando il mondo non vedrà il mio corpo. Pregate il Signore per me perché con quei mezzi sia vittima per Dio. Non vi comando come Pietro e Paolo. Essi erano apostoli, io un condannato; essi erano liberi io a tuttora uno schiavo. Ma se soffro sarò affrancato in Gesù Cristo e risorgerò libero in lui. Ora incatenato imparo a non desiderare nulla.  

…Vi riunite…..spezzando un solo pane, che è farmaco di immortalità, antidoto per non morire ma vivere in Gesù Cristo per sempre.