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GESÙ
Figliola mia, lasciati abbracciare dal Mio ardentissimo desiderio che tutte le anime vengano a purificarsi nell'acqua della penitenza... Si compenetrino in sentimenti di fiducia e non di timore, perché Io sono un Dio di Misericordia e sono sempre disposto a ricevervi nel Mio Cuore.
Così, giorno dopo giorno, andremo unendoci nel nostro segreto d'amore.
Prima una piccola scintilla, e poi una grande fiamma...
Solo che l'amore vero, oggi, non è amato!... Fai amare l'amore!
Ma prima, figliola, prega, prega molto per le Anime Consacrate che hanno perso l'entusiasmo e la gioia del servizio.
Prega anche per quei Sacerdoti che realizzano sull'altare il miracolo, per eccellenza, e la cui fede è languida.
Perditi in Me come una goccia d'acqua nell'oceano...
Quando ti ho creata, ho baciato la tua fronte, segnandoti con il segno della Mia predilezione...
Va’ in cerca di anime, poiché sono poche quelle che Mi amano; cerca anime ed imprimi, nella loro mente, la visione del dolore nel quale Mi sono consumato.
Gli uomini, senza saperlo, stanno per ricevere dei grandi doni.
Sono vicino a te, ogni volta che fai ciò che Io ti chiedo: è come se tu Mi togliessi la sete ardente che sulla Croce Mi seccò anche le labbra.
Sarò presente, ogni volta che invocherete la Mia Passione, con amore.
Ti concederò di vivere unita a Me nel dolore, che ho sperimentato quando nel Getsemani ho conosciuto i peccati di tutti gli uomini.
Sii cosciente di questo, perché sono poche le Creature che chiamo a questa specie di Passione, ma nessuna di loro comprende quale predilezione ho posto in esse, associandole a Me nell'ora più dolorosa della Mia Vita terrena.
GESÙ SI PREPARA
Ci sono Anime che riflettono sulla Mia Passione, ma sono molto poche quelle che pensano alla preparazione della Mia Vita pubblica: la Mia solitudine!
I quaranta giorni, che ho trascorso sui fianchi della montagna, sono stati i giorni più angosciosi della Mia Vita, perché li ho passati completamente solo, preparando il Mio Spirito per ciò che sarebbe accaduto: ho sofferto la fame, la sete, LO scoraggiamento ed L’amarezza.
Sapevo che, per quel popolo, il Mio Sacrificio sarebbe stato inutile, visto che non Mi hanno riconosciuto. In quella solitudine, ho percepito che, né la Mia nuova Dottrina, né i Sacrifici ed i Miracoli, avrebbero potuto salvare il Popolo Ebreo, che si sarebbe trasformato in deicida (uccisore di Gesù Cristo).
Nondimeno, dovevo compiere il Mio Dovere, la Mia Missione Divina.
Dovevo, innanzitutto, lasciare loro la Mia semenza e dopo… morire.
Quanto è triste tutto questo, considerandolo sul piano umano!
Anch'Io sono stato uomo e ho provato dolore ed angoscia.
Quanto Mi sono trovato solo!
Ho mortificato il Mio Corpo con il digiuno, il Mio Spirito con la preghiera.
Ho pregato per tutta l'Umanità, che non Mi avrebbe riconosciuto, che Mi avrebbe sacrificato tante volte...
Sono stato tentato come qualsiasi altro mortale, e Satana non ha mai avuto una curiosità tanto grande come quella di sapere chi era l'uomo che stava in tanta solitudine ed abbandono.
Pensate a tutto ciò che ho dovuto patire, per salvare l'uomo, per poter regnare nel suo cuore, per rendergli possibile l'ingresso nel Regno del Padre Mio.
LA CENA PASQUALE
Adesso, passiamo al racconto della Mia Passione... Racconto che darà Gloria al Padre e Santità alle altre Anime Elette...
La notte, prima di essere consegnato, è stata piena di gioia per la Cena Pasquale: inaugurazione del Banchetto Eterno, nel quale l'Essere Umano doveva sedersi per alimentarsi di Me.
Se Io chiedessi ai Cristiani: “Che cosa pensate di questa Cena?”.
Sicuramente… molti direbbero che è il luogo delle loro delizie, ma pochi direbbero che è quello della Mia delizia...
Vi sono Anime che non si comunicano per il piacere che sperimentano loro, ma per quello che provo Io. Sono poche, le altre vengono a Me soltanto per chiedere doni e favori.
Io sostengo tutte le Anime che vengono a Me, perché sono venuto sulla Terra per farle crescere nell'Amore con cui le circondo. E siccome l'Amore non aumenta senza pene, poco a poco, Io ritiro da loro la dolcezza per lasciare le Anime nella loro aridità; e questo perché facciano un digiuno dei loro piaceri, per fare loro comprendere che devono focalizzare la loro attenzione su un altro desiderio: il Mio.
Perché parlano di aridità come se fosse un segnale di diminuzione del Mio amore?
Hanno dimenticato che, se Io non do gioia, è perché dovete fare voi prova di aridità e di altri dolori.
Anime, venite a Me, ma sappiate che sono Io che dispongo tutto e che vi incito a cercarMi.
Se sapeste quanto apprezzo l'Amore disinteressato, e quale riconoscimento avrà nel Cielo!
Quanta gioia proverà l'anima che lo possiede!
Anime amate, imparate da Me ad amare, soltanto per fare gioire chi vi ama...
Avrete dolcezze e molto più di ciò che lasciate; proverete tanta gioia per quanto Io vi ho fatto capaci.
Sono Io che vi ho preparato il Banchetto!
Sono Io il nutrimento!
Come posso, dunque, farvi sedere alla Mia Mensa e lasciarvi a digiuno?
Vi ho promesso che, chi si alimenta di Me, non avrà più fame...
Mi servo delle cose per farvi scoprire il Mio Amore.
Seguite i richiami che vi fanno i Miei Sacerdoti, i quali prendono l'occasione da questa Festa Pasquale per guidarvi a Me; ma non si fermino all'elemento umano, altrimenti sarà vanificato l'altro scopo di questa Festa.
Nessuno può dire che la Mia Cena si fa vostro nutrimento soltanto quando sperimentate qualche dolcezza... Per Me, l'Amore cresce nella misura in cui rinnegate voi stessi.
Molti Sacerdoti sono tali perché Io ho voluto farli Miei Ministri, non perché Mi seguono davvero... Pregate per loro!
Dovete offrire al Padre Mio il dolore che Io ho provato quando, nel Tempio, ho scagliato per terra i banchi dei mercanti e ho rimproverato i Ministri di allora, per avere fatto della Casa di Dio una riunione di usurai.
Quando Mi hanno chiesto con quale autorità facevo queste cose, Io ho provato un dolore ancora maggiore nel constatare che la peggiore negazione della Mia Missione veniva proprio dai Miei Ministri.
Perciò, pregate per i Sacerdoti che trattano il Mio Corpo con un’attitudine abituale e ordinaria e, quindi, con molto poco amore...
Presto saprete che dovevo dirvi questo, perché vi amo e perché prometto che, chi pregherà per i Miei Sacerdoti, otterrà la remissione di tutta la pena temporale da lui dovuta. Non vi sarà Purgatorio per chi si affligge a causa dei Sacerdoti tiepidi, ma l'immediato Paradiso, subito dopo l'ultimo respiro.
E adesso, lasciate che vi stringa di nuovo a Me, per ricevere la vita che ho partecipato a tutti voi, con infinita gioia.
Quella notte, con infinito amore, ho lavato i piedi ai Miei Apostoli, perché era il momento culminante della “Presentazione della Mia Chiesa al Mondo”. Volevo che le Mie Anime sapessero che, anche quando sono cariche di grandissimi peccati, non sono, però, escluse dalla Grazia. Sono comunque nel Mio Cuore, unite alle Anime più fedeli, per ricevere le Grazie di cui hanno bisogno.
Che angoscia ho provato in quel momento, sapendo che nel Mio Apostolo Giuda erano rappresentate molte Anime che, riunite ai Miei piedi e lavate tante volte con il Mio Sangue, dovevano perdersi!
In quel momento, ho voluto insegnare ai peccatori che non devono allontanarsi da Me, perché sono nel peccato; non devono pensare che, oramai, non c'è più rimedio e che non saranno mai più amati, come avveniva prima del peccato.
Povere anime!
Non sono questi i sentimenti di un Dio che ha versato tutto il Suo Sangue per voi. Venite tutti a Me e non abbiate paura, perché Io vi amo; vi laverò con il Mio Sangue e diventerete bianchi come la neve; annegherò i vostri peccati nell'Acqua della Mia Misericordia e nessuno sarà capace di strappare dal Mio Cuore l'Amore che ho per voi.
Mia amata, Io non ti ho scelto invano; rispondi con generosità alla Mia elezione; sii fedele e ferma nella Fede. Sii mansueta ed umile, affinché gli altri sappiano quanto è grande la Mia Umiltà.
GESÙ PREGA NELL'ORTO
Nessuno crede davvero che, quella notte, nel Getsemani, Io ho sudato sangue, e pochi credono che Io ho sofferto molto di più, in quelle ore, che durante la Crocifissione.
È stata quella notte la più dolorosa, perché Mi è stato chiaramente manifestato che i peccati di Tutti diventavano Miei e che dovevo rendere conto di ognuno di essi.
Così Io, Innocente, resi conto al Padre, come se fossi davvero colpevole di disonestà.
Io, Puro, ho risposto al Padre come se Mi fossi, Io, macchiato di quelle impurità di ogni genere che voi, Miei fratelli, avete commesso, disonorando Dio, che vi Creò, affinché foste strumenti della grandezza della Creazione e non per sviare la natura a voi concessa, ma per elevarla, gradualmente, fino a rendervi capaci di sostenere la visione della Purezza che è in Me, vostro Creatore.
Di conseguenza, sono stato fatto ladro, assassino, adultero, mentitore, sacrilego, blasfemo, calunniatore e ribelle al Padre, che ho sempre amato.
È dovuto proprio a questo il Mio sudore di sangue: nel contrasto tra il Mio Amore per il Padre e la Sua Volontà. Però, per Amore di tutti, ho obbedito fino alla fine, Mi sono coperto di macchie, allo scopo di fare la Volontà del Padre Mio e salvarvi dalla perdizione eterna.
Considera quante agonie più che mortali ho sostenuto quella notte e, credimi, nessuno poteva darMi sollievo in tali angosce, perché vedevo benissimo come ognuno di voi si era dedicato a renderMi crudele quella morte, che Mi si dava ad ogni istante, a causa delle offese, di cui ho pagato il totale riscatto.
Voglio che si sappia, nuovamente, in che modo ho amato gli uomini in quell'ora di abbandono e di tristezza indicibili...
GESÙ ISTITUISCE L'EUCARISTIA
Il desiderio che tutte le Anime fossero mondate, quando Mi ricevono nel Sacramento dell'Eucaristia, Mi portò a lavare i piedi ai Miei Apostoli.
L'ho fatto anche per rappresentare il Sacramento della Penitenza, nel quale possono lavarsi e recuperare il loro perduto candore, le Anime che hanno avuto la disgrazia di cadere nel peccato.
Lavando loro i piedi, ho voluto insegnare, a quelle Anime, che hanno dei compiti apostolici, ad umiliarsi e a trattare con dolcezza i peccatori e tutte le Anime che sono loro affidate.
Mi sono avvolto in un telo per insegnare loro che, per ottenere dei risultati con le Anime, bisogna cingersi con la propria mortificazione ed abnegazione.
Ho voluto che imparassero la mutua Carità e il modo con cui lavare le colpe che si avvertono nel prossimo, dissimulandole o scusandole sempre, senza mai divulgare gli altrui difetti.
L'acqua che ho fatto scorrere sui piedi degli Apostoli, era un riflesso dello zelo che consumava il Mio Cuore nel desiderio della salvezza degli uomini.
In quel momento, era un infinito Amore che sentivo per gli uomini, e non ho voluto lasciarli orfani...
Per vivere con voi fino alla fine dei Secoli e dimostrarvi il Mio Amore, ho voluto essere il vostro respiro, la vostra vita, il vostro sostegno, il vostro tutto!
Quindi, ho visto tutte le Anime che, nel volgere dei Secoli, dovevano alimentarsi con il Mio Corpo e il Mio Sangue, e tutti gli Effetti Divini che questo Alimento avrebbe prodotto in moltissime Anime...
In molte di esse, questo Sangue Immacolato avrebbe generato purezza e verginità.
In altre, avrebbe acceso la fiamma dell'Amore e quella del Fervore.
Molti Martiri dell'Amore, in quell'ora, si radunavano davanti ai Miei occhi e nel Mio Cuore!
Quante altre Anime, dopo aver commesso molti e gravi peccati, debilitate dalla forza delle passioni, sarebbero venute a Me per rinnovare il loro vigore con il Pane dei forti!
Quanto desideravo fare conoscere i sentimenti del Mio Cuore a tutte le Anime!
Quanto desidero che conoscano l'Amore che sentivo per loro quando, nel Cenacolo, ho istituito l'Eucaristia!
Nessuno potrebbe penetrare i sentimenti del Mio Cuore, in quei momenti: sentimenti di amore, gioia, tenerezza... ma immensa è stata anche l'amarezza che pervase il Mio Cuore.
Eri forse un buon ed idoneo terreno per la costruzione di un magnifico edificio?
Si e no...
Si, per i Doni che ti ho fatto sin dalla tua nascita.
No, per l'uso che hai fatto di essi.
Pensi che il tuo terreno sia adeguato alle proporzioni e alla struttura dell'edificio che Io innalzo?
Oh, è una cosa meschina!
Tuttavia, i Miei calcoli non falliranno, nonostante tutti gli elementi contrari che ci sono in te, perché è proprio da Me scegliere chi è inadatto per lo scopo che Mi propongo.
Io non Mi sbaglio mai, perché uso Arte ed Amore.
Costruisco attivamente, senza che tu lo percepisca.
Lo stesso tuo desiderio di sapere che cosa sto facendo, Mi serve per provarti che nulla puoi e nulla sai, senza che Io lo voglia...
È tempo di lavorare, non Mi chiedere niente, perché c'è qualcuno che pensa a te.
Voglio raccontare alle Mie Anime l'amarezza e il tremendo dolore che riempiva il Mio Cuore, quella notte.
Sebbene fosse grande la Mia gioia per esserMi fatto compagno degli uomini, fino alla fine dei Secoli, e Nutrimento Divino delle Anime, e sebbene vedessi quanti Mi avrebbero reso l'omaggio dell'Adorazione, dell'Amore e della Riparazione, non fu, però, poca la tristezza che Mi causò il contemplare tutte quelle Anime che Mi avrebbero abbandonato nel Tabernacolo e quelle che avrebbero dubitato della Mia Presenza nell'Eucaristia.
In quanti cuori macchiati, sporchi e completamente lacerati dal peccato, avrei dovuto entrare, e quanto la Mia Carne e il Mio Sangue, profanati, sarebbero divenuti motivo di condanna per molte anime!
Tu non puoi capire il modo con cui ho contemplato tutti i sacrilegi, gli oltraggi e le tremende abominazioni che sarebbero state commesse contro di Me... Le moltissime ore che avrei dovuto passare, da solo, nei Tabernacoli.
Quante lunghe notti! Quanti uomini avrebbero respinto gli amorosi richiami che avrei loro rivolto!
Per amore di queste Anime, Io rimango prigioniero nell'Eucaristia affinché, nelle vostre pene e nei vostri dolori, possiate consolarvi con il più tenero dei Cuori, con il migliore dei Padri, con l'Amico più fedele. Ma questo amore, che si consuma per il bene degli uomini, non sarà corrisposto.
Vivo in mezzo ai peccatori per essere la loro salvezza e la loro vita, il loro medico e la loro medicina; ed essi, in cambio, nonostante la loro natura inferma, si allontanano da Me, Mi oltraggiano e Mi disprezzano.
Figli miei, poveri peccatori! Non allontanatevi da Me, Io vi aspetto, giorno e notte, nel Tabernacolo. Non vi getterò in faccia i vostri peccati. Quel che farò sarà lavarvi nel Sangue delle Mie Piaghe. Non abbiate paura, venite a Me. Non sapete quanto vi amo!
E voi, Anime amate, perché siete fredde ed indifferenti al Mio amore?
So che dovete attendere alle necessità delle vostre famiglie, della casa e del Mondo, che vi sollecita incessantemente, ma non trovate un momento per venire a darMi prova del vostro amore e della vostra gratitudine?
Non lasciatevi trascinare da tante preoccupazioni inutili, riservatevi un momento per visitare il Prigioniero d'Amore.
Se il vostro corpo è malato, non potete forse trovare qualche minuto per cercare il Medico che deve curarvi?
Venite da chi può ridarvi le forze e la salute dell'anima...
Date un'elemosina d'Amore a questo Mendicante Divino, che vi chiama, vi desidera e vi aspetta.
Queste parole produrranno, nelle Anime, l'effetto di una grande realtà. Penetreranno nelle famiglie, nelle scuole, nelle Case Religiose, negli ospedali, nelle prigioni, e molte Anime si arrenderanno al Mio Amore.
I dolori più grandi Mi vengono dalle Anime Sacerdotali e Religiose.
Nel momento in cui ho istituito l'Eucaristia, ho visto tutte le Anime privilegiate che si sarebbero alimentate con il Mio Corpo e il Mio Sangue, e ho visto gli effetti che si sarebbero in esse prodotti.
Per alcune, il Mio Corpo sarebbe il rimedio per la loro debolezza; per altre, un fuoco che riuscirebbe a consumare le loro miserie, infiammandole d'Amore.
Ah!.. Quelle Anime, tutte riunite davanti a Me, saranno un immenso giardino, nel quale ogni pianta produce un fiore diverso, ma tutti Mi dilettano con il loro profumo...
Il Mio Corpo sarà il Sole che ridà loro vita.
Mi accosterò ad alcune per essere consolato, ad altre per nasconderMi, ed in altre ancora Mi riposerò.
Se sapeste, Anime amatissime, quanto è facile consolare, nascondere e dare riposo al vero Dio!
Questo Dio, che vi ama con Amore infinito, dopo di avervi liberato dalla schiavitù del peccato, ha seminato in voi l'incomparabile Grazia della Vocazione Religiosa.
Egli vi ha tratto in modo misterioso nel giardino delle Sue delizie.
Questo Dio, vostro Redentore, si è fatto vostro Sposo. Egli stesso vi alimenta con il Suo Corpo purissimo e con il Suo Sangue placa la vostra sete.
In Me, troverete il riposo e la felicità.
Oh, figliola! Perché tante Anime, dopo essere state colmate di beni e di carezze, sono divenute causa di tristezza per il Mio Cuore?
Non sono, Io, sempre lo stesso?
Forse sono cambiato per voi?...
No, Io non cambierò mai e, fino alla fine dei Secoli, vi amerò con predilezione e tenerezza.
So che siete piene di miserie, ma questo non farà allontanare da voi i Miei sguardi più teneri; Io vi aspetto con ansia, non soltanto per alleviare le vostre miserie, ma anche per colmarvi con i Miei benefici.
Se vi chiedo Amore, non negatemelo: è molto facile amare Colui che è l'Amore stesso.
Se vi chiedo qualcosa che costa caro alla vostra natura, vi do, congiuntamente, anche la Grazie e la forza necessari perché siate il Mio conforto.
FateMi entrare nelle vostre Anime e, se in esse non si troverà niente che sia degno di Me, allora… diteMi, con umiltà e fiducia: “Signore, vedo bene i frutti che produce questo albero, vieni e dimmi che cosa devo fare, affinché, a partire da oggi, spuntino i frutti che Tu desideri”.
Se l'anima Mi dice questo con un vero desiderio di provarMi il suo Amore, Io le risponderò: “Anima amata, lascia che sia Io stesso a coltivare il tuo Amore... “.
Conosci i frutti che otterrai?
La vittoria sul tuo carattere riparerà le offese, espierà le mancanze.
Se non ti turbi nel ricevere una correzione e l’accetti con gioia, otterrai che le Anime accecate dell'orgoglio si umilino e chiedano perdono.
Ecco ciò che farò nella tua Anima, se Mi lasci operare liberamente. Il giardino non fiorirà immediatamente, ma darai una grande consolazione al Mio Cuore...
Tutto ciò Mi è passato davanti, quando ho istituito l'Eucaristia e ho sentito l'urgente desiderio di nutrire le Anime. Non venivo a dimorare sulla Terra per vivere con degli Esseri perfetti, ma per sostenere i deboli e nutrire i piccoli... Li avrei fatti crescere, avrei irrobustito le loro Anime, avrei riposato nelle loro miserie e i loro buoni desideri Mi avrebbero consolato.
Però, tra i Miei Eletti, vi sono alcune Anime che sono per Me occasione di dolore.
Saranno tutte perseveranti?...
È questo il grido di dolore che sfugge dal Mio Cuore; è questo il gemito che voglio sia udito dalle Anime.
L'Amore eterno sta cercando delle anime che dicano cose nuove sulle verità antiche, che già si conoscono.
L'Amore infinito vuole creare, nel seno dell'Umanità, un tribunale, non di giustizia, ma di pura Misericordia!
Ecco perché si moltiplicano i Messaggi nel Mondo!
Chi li comprende, ammira le loro opere, trae profitto da esse, e fa si che anche gli altri ne traggano profitto.
Chi non capisce, continua ad essere schiavo dello Spirito, che muore e condanna.
A questi ultimi, rivolgo la Mia Parola di condanna, perché ritardano l'Opera Divina e si convertono in complici del Maligno.
Quale astuzia opprime le loro piccole menti, quando condannano, insabbiano e reprimono quel che non proviene da misere Creature, ma dal Creatore?
Io rivelo la Mia Sapienza a coloro che ho chiamato “piccoli”, e la nascondo, invece, ai superbi...
Anima, lascia che Mi riversi in te… diventa una valvola del Mio Cuore, perché non manca chi opprime il Mio Amore...
[Modificato da MARIOCAPALBO 03/02/2015 19:39]