00 27/09/2014 19:41
La salvezza dono di Dio


Preghiera

Ho detto: Annuncerò non contro Dio, come nello strepito dell’empietà quando tacqui, ma contro di me, la mia ingiustizia al Signore. E tu hai perdonato l’empietà del mio cuore, udendo la voce della confessione nel cuore, prima ancora che sia proferita con la bocca. (En. in Ps. 31, I, 5)

Lettura

La salvezza dono di Dio

L’animo umano, incerto e ondeggiante tra la confessione della debolezza e l’audacia della presunzione, il più delle volte è percosso da una parte e dall’altra, e tanto è sospinto che per lui inclinarsi verso qualunque parte significa cadere in un precipizio. Se infatti si sarà abbandonato completamente alla propria debolezza e si sarà fatto dominare da questo pensiero, finirà per dire che la misericordia di Dio è alla fine ordinata in tal modo per tutti i peccatori, quali che siano i peccati che essi continuano a commettere, che, con il solo credere che Dio libera, che Dio perdona, nessuno dei fedeli iniqui potrà perire; cioè che non perirà nessuno di coloro che dicono a se stessi: Qualunque cosa io faccia, di qualunque delitto o crimine io mi macchi, pecchi pure quanto voglia, Dio mi libera per la sua misericordia, perché ho creduto in Lui. Ebbene, chi dice che nessuno di costoro perisce, dal suo errato pensiero è indotto a credere all’impunità dei peccati; e quel Dio giusto cui si canta la misericordia e la giustizia, non la sola misericordia, ma anche la giustizia, trova quest’uomo che presume male di se stesso, e abusa della misericordia di Dio a sua perdizione, e di conseguenza è inevitabile che lo condanni. (En. in Ps. 31, II, 1)

 Per la riflessione

Non presumere dunque di conseguire il Regno per la tua giustizia, e non presumere della misericordia di Dio per peccare. (En. in Ps. 31, II, 1)

 Pensiero agostiniano

Nessuno riceverà da Dio il dono della fortezza, se non è persuaso della propria debolezza. (Sermo 76, 6)