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Che vuol dire: Chi non odia la propria vita


Preghiera

Ti supplico, o Dio, dal quale uscire è morire, al quale avviarsi è tornare a vivere, nel quale abitare è vivere. (Sol. I, 1, 3)

 Lettura

Che vuol dire: Chi non odia la propria vita…

I genitori non devono adirarsi contro il Signore che ci ordina di odiarli, dal momento che la medesima cosa ci viene ordinata riguardo all’anima nostra (Lc 14, 26). Poiché, allo stesso modo che ora ci viene ordinato di odiare l’anima e i genitori per amore di Cristo, così può applicarsi molto bene anche ai genitori ciò che in un altro passo il Signore dice dell’anima: Chi ama la propria anima, la perderà (Gv 12, 25). Dirò anzi senza esitazione: "Chi ama i propri genitori, li perderà", poiché riguardo all’anima usò in quel passo odierà come in questo perderà.Ma questo precetto di "perdere" la nostra anima non significa che dobbiamo ucciderci, cosa che sarebbe un delitto imperdonabile, ma significa che dobbiamo estirpare dall’anima l’affetto carnale, impedimento, questo, per la vita futura, a causa del quale si ama la vita presente: questo infatti vuol dire l’espressione evangelica "odierà la propria anima" e "la perderà"; ma ciò si compie amando, dal momento che nel medesimo precetto (Cristo) ricorda molto chiaramente il frutto che consiste nel guadagnare la propria anima, dicendo: Chi l’avrà perduta in questo mondo, la troverà per la vita eterna. Allo stesso modo, con tutta ragione, dei genitori si può dire che, se uno li ama, li perde non già uccidendoli come fanno i parricidi, ma in modo che chi li ama, animato da spirito di pietà e di fede, colpisca con la spada della parola di Dio e uccida il loro affetto carnale, col quale tentano d’impastoiare se stessi e i propri figli nei lacci del mondo, e faccia vivere in essi il vero amore cristiano in virtù del quale sono fratelli e insieme coi loro figli temporali riconoscono come genitori eterni Dio e la Chiesa. (Ep. 243, 5)

 Per la riflessione

Ti ama meno chi ama altre cose con te senza amarle per causa tua. (Conf. X, 29.40)

 Pensiero agostiniano

Vuoi essere sempre contento? Aderisci a colui che è eterno. (In Io. Ev. 14, 2)