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La carità è il viatico del nostro pellegrinaggio terreno


Preghiera

Ci accolga il Signore, consolandoci nei beni temporali, facendoci beati in quelli eterni. Giacché il padre mio e la madre mia mi hanno abbandonato; ma il Signore mi ha raccolto. (En. in Ps. 26, II, 19)

Lettura

La carità è il viatico del nostro pellegrinaggio terreno

Questo mondo è per tutti i fedeli che cercano la patria ciò che fu il deserto per il popolo d’Israele. Essi vagavano per il deserto ma cercavano la patria: tuttavia, sotto la guida del Signore, non potevano fallire la meta. La loro strada era il comando stesso del Signore. Sebbene essi andassero vagando per quarant’anni, quel loro cammino può essere compiuto in pochissime tappe, note a tutti. Si attardarono non perché abbandonati dal Signore, ma perché Dio voleva provarli. Ciò che anche a noi il Signore promette, è una dolcezza ineffabile, un bene, come dice la Scrittura e come spesso vi abbiamo ricordato, che occhio umano non vide, né orecchio udì, né mai s’è presentato allo spirito dell’uomo (Is 64, 4; 1Cor 2, 9). Siamo provati dai lavori della vita temporale e le tentazioni della vita presente ci aprono gli occhi. Ma se non volete morire di sete, in questo deserto della vita presente, bevete l’acqua della carità. Essa è la fonte che il Signore ha voluto apprestarci quaggiù, affinché non venissimo meno lungo la strada: beviamone in abbondanza e quando saremo arrivati in patria, ne berremo ancor più abbondantemente. (In 1 Io. Ep. 7, 1)

Per la riflessione

Togli dal cuore la carità ed esso conserverà l’odio e non saprà perdonare. Là ci sia la carità ed essa sicuramente perdona, perché non si chiude in se stessa. (In 1 Io. Ep. 7, 1)

Pensiero agostiniano

Il timore va diminuendo con l’avvicinarsi della patria alla quale siamo diretti. (Sermo 348, 4)


[Modificato da MARIOCAPALBO 24/08/2014 18:07]