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La virtù è la carità nel senso più ampio


Preghiera

Ti supplico, o Dio, che ci volgi verso di te; o Dio, che ci spogli di ciò che non è e ci rivesti di ciò che è; o Dio, che ci rendi degni di essere esauditi. (Sol. I, 1, 3)

 

Lettura

La virtù è la carità nel senso più ampio

Per condensare in poche parole quello ch’è complessivamente il mio concetto della virtù per quanto riguarda la retta condotta della vita, la virtù è la carità mediante la quale si ama ciò che dev’essere amato . Essa è più grande in alcuni che in altri, mentre in alcuni non c’è per nulla. La carità perfetta invece, quella cioè che non può ormai più aumentare finché viviamo quaggiù, non la possiede nessuno; ma fino a quando essa può aumentare, il fatto che sia minore di quel che dovrebbe essere, dipende senz’altro da qualche vizio. È questo vizio la causa per cui non c’è sulla terra alcun giusto che faccia solo il bene senza mai peccare; è per causa di questo vizio che nessuno sarà giustificato agli occhi di Dio (Sal 142, 2); proprio per questo vizio se noi diremo di non aver alcun peccato, c’illudiamo e la verità non abita in noi (1Gv 1, 8). Sempre a causa di questo vizio, per quanti progressi potremmo aver fatti, ci troviamo nella necessità di dire: Rimetti a noi i nostri debiti (Mt 6, 12),anche se già nel battesimo ci sono stati rimessi tutti i peccati commessi in parole, opere e pensieri. Chi pertanto vede le cose dal lato giusto, vede bene da chi, quando e dove dobbiamo aspettare quella perfezione che non è suscettibile d’alcun altro aumento. Ora, se non ci fossero i comandamenti, mancherebbe all’uomo il modo di specchiarsi con una certa sicurezza al fin di vedere da che cosa deve allontanarsi, verso quale meta tendere con ogni sforzo, per quali motivi rallegrarsi e quali grazie chiedere nella preghiera. Grande è dunque l’utilità dei comandamenti, purché il libero arbitrio se ne serva solo per rendere onore sempre più ampio alla grazia di Dio. (Ep. 167, 4.15) 

Per la riflessione
Altro è disporsi al fine ed altro esser disposto al fine. L’anima si dispone al fine amando con tutta se stessa ciò che è al di sopra di lei, cioè Dio, e come se stessa le anime dei propri simili. Con questa forza dell’amore essa dispone al fine le cose, senza esserne contaminata. (De musica VI, 16.46)

Pensiero agostiniano
Scava in te il fondamento dell’umiltà e arriverai al coronamento della carità. (Sermo 69, 4)