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Chi ama, ascende verso Dio


Preghiera
Se in qualche modo possiamo cercare Dio e trovare colui che è, e per giunta posto non lontano da ciascuno di noi: In Lui infatti viviamo ci muoviamo e siamo (At 17, 27-28), lodiamo la sua ineffabile essenza e amiamo la sua misericordia. Amen. (Sermo 7, 7)

Lettura

Chi ama, ascende verso Dio
Quando l’amore impuro infiamma un cuore, lo sollecita a desiderare le cose della terra e a cercare ciò che, destinato a perire, conduce l’anima alla stessa rovina: la precipita in basso, la sommerge nelle profondità dell’abisso. Analogamente è dell’amore santo: eleva alle cose del cielo, infiamma per i beni eterni, desta l’anima a bramare le cose immutabili e immortali, solleva l’uomo dalle profondità dell’inferno alle sommità del cielo. In una parola, ogni amore è dotato di una sua forza e, quando si trova in un cuore innamorato, non può restarsene inoperoso: deve per forza spingere all’azione. Vuoi vedere come sia il tuo amore? Osserva a che cosa ti spinge. Non vi esortiamo, quindi, a non amare, ma a non amare il mondo, affinché possiate amare con libertà colui che ha creato il mondo. Un’anima irretita dall’amore terreno è come se avesse del vischio nelle penne: non può volare. Quando invece è pura da quegli affetti luridi che l’attaccano al mondo, può - per così dire - volare con ambedue le ali spiegate: le sue ali sono libere da ogni impedimento, dove per "ali" intendo i due comandamenti dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo. E dove [volerà] se non verso Dio? Sì, è verso di lui che volando ascenderà, poiché in effetti amando ascende. Prima però di potersi elevare e mentre ne sente in cuore il desiderio, geme per essere ancora sulla terra e dice: Chi mi darà le ali, come di colomba, e volerò e mi riposerò? (Sal 54, 7(En. in Ps. 121, 1)

Per la riflessione
Due amori diedero origine a due città, alla terrena l’amor di sé fino all’indifferenza per Iddio, alla celeste l’amore a Dio fino all’indifferenza per sé. Inoltre quella si gloria in sé, questa nel Signore. (De civ. Dei XIV, 28)

 Pensiero agostiniano
Nel pellegrinaggio terreno sospiriamo, nella città eterna godremo. (ibid. 2)