00 15/03/2013 12:36


IL  DISCERNIMENTO  DEGLI  SPIRITI

 

Ora, fratelli, non voglio che siate nell'ignoranza riguardo ai doni spirituali. 1Corinzi 12:1

 

Redazione a cura di Delia Dammone

 

  • L’invito pressante dell’apostolo Paolo ai Corinzi è rivolto a ciascuno di noi e ci ricorda che Dio, come un Padre amorevole, vuole  ammaestrarci, vuole darci la conoscenza e la sapienza.
  • Dio vuole che questo sia un anno di crescita spirituale per la Sua chiesa: che ogni credente diventi un discepolo (una persona cioè che si lascia disciplinare, che si lascia cambiare, che ubbidisce alla Parola del Signore) e che ogni discepolo diventi un ministro (cioè una persona coinvolta nel servire gli altri).
  • Tutti dobbiamo comprendere quali sono i doni che Dio ci ha dato ed impegnarci con zelo a praticarli per l’edificazione del corpo di Cristo.Tutti dobbiamo essere utili alla causa del Signore. Tutti dobbiamo avere, come Gesù, l’attitudine del servo.

Matteo 20:28 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».

  • Dobbiamo crescere, diventare maturi nella fede. Quando siamo bambini, sono gli altri che si occupano di noi; così, quando si è bambini nella fede, sono gli altri, più maturi spiritualmente, che si mettono al nostro servizio; ma, man mano che cresciamo, dobbiamo desiderare di servire, noi, gli altri; questa è la normale crescita del cristiano.
  • Oggi la Parola di Dio ci ammaestra ancora sui doni dello Spirito, che sono la manifestazione della Grazia di Dio, gli strumenti che Egli ci dona per metterli a servizio degli altri, per far conoscere a tutti l’amore che Dio ha per noi.

1Corinzi 12:7 Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l'utilità comune. 8 A uno infatti è data, per mezzo dello Spirito, parola di sapienza; a un altro, secondo il medesimo Spirito, parola di conoscenza; 9 a un altro fede, dal medesimo Spirito a un altro doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro potere di compiere potenti operazioni; a un altro profezia; a un altro discernimento degli spiriti;

 

  • Il tema di oggi è, in particolare, il discernimento degli spiriti, che è il dono minore tra i doni di rivelazione, mentre il dono maggiore è la parola di sapienza (che riguarda il futuro) e quello intermedio la parola di conoscenza (che riguarda il passato e il presente).
  • Il discernimento degli spiriti è, fra i tre doni di rivelazione, il minore, perché ha un raggio d’azione inferiore, in quanto è limitato solo alla sfera degli essere spirituali.
  • Ma cerchiamo di definire che cosa è il discernimento degli spiriti: è l’abilità soprannaturale che permette di vedere nel mondo dello spirito; attraverso questa abilità il credente può vedere angeli, demoni, e discernere la condizione dello spirito umano sia nel bene che nel male.
  • Questo dono era prevalente nel ministero dei profeti nell’A. T., che venivano chiamati appunto “veggenti” perché potevano vedere quello che altri non vedevano, perché vedevano nel mondo dello spirito.

 

  • Che cosa significa “discernere”? Significa distinguere, percepire, differenziare, comprendere con chiarezza. Questo dono ci apre le porte del mondo spirituale, ci permette di scorgere, dietro certe manifestazioni o attività della nostra vita, manifestazioni di demoni o interventi angelici.

Efesini 6:12 poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.

  • Se Dio ci dà il discernimento degli spiriti in manifestazione, possiamo scoprire per tempo le macchinazioni degli spiriti del male e, con l’autorità che ci viene da Gesù, cacciarli via e annullare le loro opere.
  • Come si può lottare contro un nemico che non si vede? Come si può trovare una soluzione a problemi di cui non sappiamo distinguere la vera causa? Dobbiamo pregare Dio perché ci conceda questo discernimento per proteggere noi stessi e gli altri dagli attacchi del nemico.
  • Come può il Signore darci questa rivelazione, questo discernimento? Vari sono i modi attraverso cui Dio può operare in noi: visioni, sogni, parole di conoscenza, sensi spirituali.
  • Capita talvolta che, mentre preghiamo per una persona, una visione ci illumini sulle sue reali condizioni e sul modo opportuno per aiutarla. Se però non siamo sensibili alla voce dello Spirito, corriamo il rischio di sottovalutare quella rivelazione e di non tenerne conto, perdendo l’opportunità di lasciarci usare dallo Spirito per il bene dei fratelli.

 

  • Un giorno il pastore, pregando per una sorella, vide attorno a lei un’ombra nera, ma non cercò di dare una spiegazione alla cosa. Successivamente la sorella si ammalò e per sei mesi fu colpita da febbri continue, che si credevano causate da un’infezione, ma poi si scoprì che erano determinate da un cancro. Dovette subire un intervento demolitivo e guarì, ma se si fosse per tempo accertata la natura del male, dando retta alla rivelazione del Signore, si sarebbe potuto estirpare il male all’origine e risparmiare il successivo intervento demolitivo.
  • Preghiamo il Signore di renderci sensibili alla voce dello Spirito!
  • È opportuno a questo punto specificare, per inciso, che il discernimento degli spiriti non è la stessa cosa del discernere il bene dal male. Questo tipo di discernimento infatti non è un dono dello Spirito, ma è frutto dell’esperienza, della maturità, della conoscenza della Parola di Dio.

Ebrei 5:13 Chiunque infatti usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è ancora un bambino; 14 il cibo solido invece è per gli adulti, che per l'esperienza hanno le facoltà esercitate a discernere il bene dal male.

 

  • Chi è maturo nella fede ha le facoltà (i sensi spirituali) più esercitate a distinguere se una cosa è buona o cattiva. C’è un valido sistema per distinguere: tutto ciò che ti avvicina a Dio è da Dio, tutto ciò che ti allontana da Dio non è da Dio. Se, quando fai certe cose ti senti lontano da Dio, ti senti in colpa, è il tuo spirito che ti avverte. L’esperienza ti aiuta a distinguere le cose giuste da quelle sbagliate; chi è inesperto invece cade più facilmente nelle trappole del nemico. 
  • Gli anziani, più esperti, devono usare la loro esperienza per ammaestrare i giovani; l’esperienza degli anziani mescolata all’energia dei giovani diventa una bomba contro il male, a servizio del bene.

 

  • Ma torniamo al discernimento degli spiriti che ci apre gli occhi sulle cose spirituali. Il mondo ignora totalmente la realtà spirituale; la gente crede solo a ciò che vede, tocca, sente, non riconosce altro mezzo di conoscenza se non l’esperienza sensoriale.
  • Ma quante cose non si vedevano fino a poco tempo fa, come batteri, virus, ed ora si vedono grazie ai microscopi! Ovviamente batteri e virus esistevano anche prima, ma poiché non si vedevano, se ne ignorava l’esistenza.
  • Dio non si vede, eppure tutte le cose che si vedono provengono da Lui. Dio è Spirito, si può avvertire la Sua presenza, ma non si può vedere. Dio è onnipresente ma non in manifestazione ovunque. Anche gli angeli sono spiriti e possiamo vederli solo attraverso i sensi spirituali, attraverso gli occhi dello spirito.

Ebrei 1:14 Non sono essi tutti spiriti servitori, mandati a servire per il bene di coloro che hanno da ereditare la salvezza?

  • La parola angelo in greco significa messaggero; gli angeli infatti sono messaggeri mandati da Dio per aiutarci, per liberarci da pericoli. Anche Gesù, dopo le tentazioni nel deserto, fu servito e confortato dagli angeli. Non dobbiamo però pregare gli angeli, dobbiamo pregare solo Dio.

 

  • Negli Atti degli Apostoli troviamo numerose testimonianze di interventi angelici in aiuto degli apostoli: Pietro liberato dalla prigione, Paolo salvato dal naufragio insieme a tutti gli altri passeggeri. Gli angeli vengono inviati da Dio per proteggere i credenti, hanno le lance per combattere contro gli spiriti delle tenebre, costituiscono l’esercito di Dio con carri e cavalli di fuoco. Anche oggi, nelle riunioni di credenti, alcuni possono distinguere con gli occhi dello spirito la presenza protettrice degli angeli.

 

  • Nel mondo spirituale ci sono quindi Dio e gli angeli, ma ci sono anche Satana e gli spiriti maligni, e possiamo vederli quando Dio ci dà il discernimento spirituale.
  • Per quanto riguarda gli uomini, il loro spirito si divide in spiriti rigenerati e spiriti non rigenerati. Lo spirito umano rigenerato, cioè quello nato di nuovo che ha accettato Gesù come Salvatore e Signore, è passato dal regno delle tenebre a quello della luce.
  • Lo spirito umano non rigenerato è ancora nelle tenebre e non si rende conto del proprio stato finché il Signore non lo illumina e gli fa comprendere la sua condizione.

 

Guardiamo un esempio di discernimento dello spirito umano nel Vangelo di Giovanni.

Giovanni 1:47 Gesù vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui: «Ecco un vero Israelita, in cui non c'è inganno».

  • Gesù non aveva mai parlato con Natanaele, tuttavia, quando lo vede, sa discernere il suo spirito, vede che il suo cuore è sincero e leale.
  • Anche l’apostolo Pietro mostra di saper discernere lo spirito umano quando, rimproverando Simone, un mago che si era convertito al cristianesimo, ma non si era ancora del tutto purificato, tanto che voleva dare del denaro agli apostoli per poter acquisire il potere di trasmettere lo Spirito Santo con l’imposizione delle mani, gli dice di vederlo <<nel fiele di amarezza e nei legami di iniquità>>, e lo esorta ad implorare il perdono di Dio.

 Atti 8:23 Poiché io ti vedo essere nel fiele di amarezza e nei legami d'iniquità».

  • Saper leggere nel cuore umano, smascherare dei propositi malvagi, può aiutare un fratello a rendersi conto della sua condizione e spingerlo a ravvedersi.
  • Il discernimento degli spiriti può servire anche a sventare le macchinazioni del diavolo per screditare i credenti. 

Atti 16:16 Ora, mentre andavamo al luogo della preghiera, ci venne incontro una giovane schiava che aveva uno spirito di divinazione e che, facendo l'indovina, procurava molto guadagno ai suoi padroni. 17 Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava, dicendo: «Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza». 18 Ed essa fece questo per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: «Io ti comando nel nome di Gesù Cristo di uscire da lei». E lo spirito uscì in quell'istante.

Quando la giovane schiava indovina per più giorni va proclamando alla folla che gli apostoli sono servi dell’Iddio Altissimo, Paolo comprende che la ragazza è ispirata da uno spirito di divinazione che vuole screditare gli apostoli facendoli apparire una stessa cosa con un’indovina. Infastidito Paolo ordina allo spirito di uscire dalla ragazza, e lo spirito esce all’istante.

 

Si può avere discernimento anche attraverso sogni in cui Dio ci rivela che dietro una determinata situazione c’è l’opera di un demone. Una volta svegli dobbiamo agire e cacciare lo spirito nel nome di Gesù.

Come pure Dio può manifestare la presenza di spiriti del male tramite visioni, odori pestilenziali o sensazioni di freddo percepite spiritualmente. Uno spirito può essere rivelato anche attraverso una parola di conoscenza, come vediamo in Luca 13:11.12, in cui Gesù vede spiritualmente che la donna è legata da uno spirito di infermità che l’affligge da 18 anni e, pronunciate parole di fede, la libera.

 

Guardiamo ora un esempio di discernimento degli spiriti nell’Antico Testamento.

 2Re 6:17 Poi Eliseo pregò e disse: «O Eterno, ti prego, apri I suoi occhi, perché possa vedere». L'Eterno allora aperse gli occhi del giovane e questi vide; ed ecco il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco, tutt'intorno ad Eliseo.

Il servo del profeta Eliseo è preoccupato perché vede la casa del padrone circondata dall’esercito nemico, ma Eliseo prega Dio perché gli apra gli occhi e gli faccia vedere l’esercito celeste schierato in loro protezione, pieno di cavalli e di carri di fuoco.

 

Nei momenti difficili non scoraggiamoci, ma preghiamo Dio di aprirci gli occhi e farci vedere l’esercito di angeli accampato intorno a noi, che combatte assieme a noi.

Dio non abbandona i suoi servi; se tu lo servi Egli ti onora. Gli angeli del Signore si accampano intorno a quelli che temono il Signore e li liberano.

Eliseo fu una benedizione per il suo popolo, perché, vedendo nel mondo dello spirito, riuscì a vincere il nemico e a fargli ammettere la superiorità del Dio d’Israele.

Egli usava i doni ricevuti dallo Spirito per il bene comune, senza mai sfruttarli per il proprio interesse, anzi condanna il suo avido servo che cerca di trarre vantaggio personale dalle facoltà del padrone (2Re 5:2). Smascherato, il servo non si giustifica, non chiede perdono, ed Eliseo deve emettere una sentenza di giudizio contro di lui; le conseguenze del peccato ricadranno su di lui e su tutta la sua discendenza, saranno colpiti dalla lebbra.

Tutti quelli che sono bramosi di beni materiali, sono pronti a mentire, a fare compromessi pur di arricchirsi, il loro cuore non è libero davanti a Dio, sono lebbrosi nello spirito. Come il servo di Eliseo, ci sono persone che stanno in luoghi dove lo Spirito Santo opera, dove c’è il risveglio, ma non cambiano il proprio cuore. Beati quelli che si piegano al Signore con tutto il cuore e Lo servono con gioia.

 

L’apostolo Giovanni ci incoraggia a discernere gli spiriti.

 1Giovanni 4:1 Carissimi, non credete ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio, perché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo.

Ci sono spiriti che si travestono sotto forma di religiosità ed ingannano le persone facendo credere che basta partecipare al culto domenicale per essere salve. Ci sono persone che hanno forma di pietà, ma hanno rinnegato la potenza. Ci sono persone che pur frequentando la chiesa non sono nate di nuovo, non hanno accettato Gesù con tutto il cuore, sono falsi fratelli. Chi vede il loro comportamento, in contrasto con la Parola di Dio, ne rimane scandalizzato e si allontana, perché con la loro cattiva testimonianza hanno gettato fango su tutta la chiesa.

Dobbiamo imparare a provare gli spiriti e a discernere se vengono da Dio. Se un uomo fa opere buone, è buono, se fa cose cattive è cattivo. Un albero si riconosce dai suoi frutti, ma come per gli alberi non possiamo vedere subito i frutti e dobbiamo aspettare il momento giusto, così per gli uomini dobbiamo attendere con pazienza i frutti per poterli giudicare con sicurezza.

 

Pietro ci insegna come mettere a servizio degli altri i doni che abbiamo ricevuto.

1Pietro 4:10 Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio

Dobbiamo bramare i Suoi doni perché Dio ci mostra il Suo amore  attraverso di essi e dobbiamo metterli a servizio degli altri per far conoscere l’amore di Dio per gli uomini.

 

Come nella nostra vita quotidiana prima di fare qualsiasi cosa la pensiamo nella nostra testa e programmiamo mentalmente le nostre azioni, così anche nella nostra vita spirituale dobbiamo usare l’immaginazione. Immaginiamo di avere i doni tanto desiderati, prestando fede alla Parola di Dio che dice che  ciascuno di noi ha ricevuto manifestazioni dello Spirito per l’utilità comune. Immaginiamo di usare questi doni per il bene della  Chiesa. Se credi che Dio ti abbia dato dono di guarigioni, immagina d’imporre le mani sugli infermi e che questi guariscano. Immagina te stesso che preghi nella tua cameretta e ricevi da Dio una visione, un discernimento, una rivelazione, un’interpretazione di lingue, una profezia.

Dio vuole darci questi doni, segno del Suo amore.

Dice Paolo: se Dio ha dato il Suo Figlio, ciò che aveva di più caro, ti darà anche altre cose. Egli vuole che noi esprimiamo l’amore che abbiamo per gli altri attraverso i doni che Lui ci ha dato. Noi non diamo del nostro, ma di quello che viene dal Signore, il dono più bello e più puro che possiamo fare. Quando lo Spirito Santo prende l’iniziativa, dobbiamo lasciarci usare e fare fluire in noi i doni dello Spirito, affinché si manifestino.

 

Diciamo: << Signore, io sono pronto per ricevere manifestazioni dello Spirito Santo, sono pronto a ricevere sogni, visioni, parole di conoscenza, intuizioni per comprendere quello che c’è nel mondo spirituale>>.

Quando le circostanze sono avverse lottiamo consapevoli che la nostra lotta non è contro carne e sangue, ma contro principati e potestà, dominatori di questo mondo di tenebre, forze spirituali della malvagità che sono nei luoghi celesti.

Se discerniamo uno spirito d’infermità perché Dio ce lo rivela, agiamo secondo la Sua Parola, ordiniamogli di andarsene nel nome di Gesù.

Il nemico non si rivela a noi, e un nemico invisibile è più difficile da combattere, ma quando Dio ce lo rivela, tutto diventa più facile.

Quando Dio ci apre gli occhi dello spirito sugli attacchi del nemico, mettiamo protezione, preghiamo. Soprattutto chi è adulto nella fede, conosce la Parola, ha fatto esperienza, preghi per chi è ancora bambino nella fede e ancora non comprende le cose dello spirito e non ha discernimento, affinché Dio lo protegga dalle opere del diavolo, distruggendole.

Diventiamo più coscienti del mondo spirituale. Mettiamoci a disposizione dello Spirito e Dio

ci ricompenserà con la Sua gioia.

[Modificato da MARIOCAPALBO 16/03/2013 12:20]