00 26/03/2012 19:31

LA BUONA NOVELLA: LA VERITÀ ESISTE!

 

Alcuni non hanno mai sentito la buona novella che la verità oggettiva esiste davvero!

Ø      Non hanno mai sentito che il Vangelo afferma l’esistenza di un bene assoluto e di un male assoluto.

Ø      Se solo riusciranno a catturare una briciola della gioia e dell'amore che brucia in noi quando parliamo loro di questa buona novella, potranno vedere che è davvero una buona novella; vedranno un poco della Sua potenza e della Sua gloria.

 

Gesù attirava i giovani. I santi attiravano i giovani. I movimenti che oggi stanno crescendo nella chiesa attirano i giovani. Il papa sta attirando i giovani.

Ø      Il fondamentalismo sta attirando gente giovane. Il motivo è semplice: il cuore giovane si rallegra quando sente la lieta novella che, al di là di ogni speranza, esiste la verità;

Ø      la cosa che migliaia di voci ironiche e senza gioia, da ogni angolo  della nostra cultura morente hanno abbandonato, ritenendola un puro mito, il Prediletto che lo spirito umano brama servire, la Verità la V maiuscola,esiste davvero!

 

5. INNAMORATI DELLA VERITÀ

 

Voi stessi dovete essere appassionatamente  innamorati della verità, e quindi totalmente onesti.

Ø      Non potete dare quello che non avete, e quindi l'amore amore verso la Verità non potrà mai essere insegnato se non da un amante della Verità:

Ø      non solo da chi la rispetta, quindi, e neppure da chi vi crede soltanto, ma da un amante della Verità. (S. Agostino – C:c  Lewis).
                 

6.  IL VALORE DELLE ARGOMENTAZIONI BEN  FATTE

 

Il sesto punto è l'equivalente apologetico di “temi Dio e tieni asciutte le polveri." Qual è  la nostra parte, e  quale quella di Dio?

A NOI TOCCA IL CENTO PER CENTO, E A  DIO IL  CENTO PER CENTO.

Come nel matrimonio, non si tratta di una proposta 50/50, ma di 100/100. Si devono ricordare due punti, senza fare alcun compromesso:

 

1. Se il Signore non costruisce la casa, si affatica invano chi vi lavora.”

-          Dio non vi aiuta a costruirla, ma LA COSTRUI­SCE LUI.

-          Noi siamo le Sue braccia, le Sue gambe, i Suoi piedi,  la Sua bocca.

2.      - Questo significa attività e non passività. Sebbene infatti, come ha detto con tanta semplicità  S. Teresa: “Tutto è grazia”,

-          la  grazia, perché sia davvero tale,  redime la natura, inclusa la ragione naturale.

-          Scommetto che dalla bottega di un certo falegname di Nazareth non sono mai usciti tavoli mal fatti o di poco valore.

-          Anche dalla nostra apologetica non dovrebbero uscire argomenti non accurati o di poco cor­to. Dobbiamo riversare tutta l’anima in questo lavoro, perché l’apologetica non è un lavoro ma il corteggiamento delle anime.

 

Quanto può fare l'apologetica?

 

Molto, se entrambe le lame della forbice sono affilate – testa e cuore – possiamo arriva­re a tagliar via tonnellate di carta moderna.

Ø      Se cominciamo a pensare nell’amore e a discutere nella preghiera, quando parleremo agli altri di Cristo anche Lo manifesteremo. Più specificatamente,

Ø       cosa può fare la discussione in se stessa? - Sebbene non possa provare tutte le verità della fede, essa è in grado di rispondere a tutte le obiezioni che vi si fanno.

Ø      Dio, infatti, è l’origine di ogni verità tutta la verità è la verità di Dio ed Egli non potrà mai contraddire Se Stesso.

 

Quindi, poiché la natura e la ragione naturale sono anch’esse rivelazione di Dio, necessariamente ne consegue che

Ø      niente nella fede rivelata da Dio nella Scrittura e nella chiesa potrà mai contraddire niente che sia rivelato nella natura o nella ragione naturale.

Ø      Quando pare che filosofia e scienza contraddicano il dogma, potete star certi che da qualche parte c’è un errore; non tanto nella ragione, quanto nell’abuso della stessa.

E l’errore razionale potrà essere confutato razional­mente.

 

É quindi possibile  rispondere ad ogni singola obiezione che chiunque possa  inventare contro qualunque dottrina della fede, e farlo servendosi  della sola ragione.

Ø      E possiamo far più che limitarci a confutare le obiezioni: possiamo, se non provarle, almeno mostrarle, spiegarle, chiarirle e presentare la fede nella sua potenza che attira, nella sua consistenza, profondità e significato.

Ø      Dobbiamo ricordare che la ragione non è in primo luogo una questione di dare delle prove, ma di vedere.

Ø      La gente spesso sospetta delle prove, dei calcoli, nelle astuzie intelligenti; ma se coglie qualcosa della visione gloriosa, se ne innamora.

Come per i greci che andarono da Filippo, la loro speranza, quella che dobbiamo realizzare, è semplicemente questa : “Vorremmo vedere Gesù.” (Gv 12,21).

 

7. - RINNOVARE UN MONDO VECCHIO E STANCO

 

Il settimo e ultimo punto è: siate ottimisti e non pessimisti, state sull'offensiva e non sulla difensiva.

Ø      In ogni epoca abbiamo ra­gione ad avere fiducia, ma in particolare nella nostra, perché  la marea sta cambiando.

Ø      Il secolarismo sta morendo. Il  mondo moderno, come il vecchio Impero Romano, muore. E come la chiesa ci ha portati fuori dal tardo Medio Evo e dall’Oscurantismo, ci farà uscire anche da ogni muovo Oscurantismo che  possa apparire all'orizzonte, sia che si tratti del totalitarismo, del nucleare, o della coraggiosa New Age.

 

Oggi la Chiesa non è più l'edificio merlato che cerca disperatamente di tirare avanti. Oggi è formata dai rivoluzionari, dai  guerriglieri che arruolano combattenti per la causa.

Ø      Siamo noi i giovani; noi non stiamo cercando di sostenere una chiesa vecchia e stanca, ma di salvare un mondo vecchio e stanco, per farlo tornare giovane.

Ø      Il nostro è un messaggio radicalmente nuovo: É LA BUONA NOVELLA.

Il mondo non lo ha saputo ascoltare e lo ha respinto; in realtà non l’ ha mai ascoltato veramente.

Ø      Quello che la gente pensa del cristianesimo non è  che l’involucro: sta a noi mostrare loro il nocciolo.

Ø      Non è che lo abbiano provato per scoprire che non funziona; hanno pensato che non funzionasse e non hanno fatto alcuna prova.

 

Se i semi della fede gettati lungo le strade del Primo Mondo sono stati soffocati dalle Spine e dalle preoccupazioni del mondo, o si sono seccati tra rocce e terra arida, allora i semi portati dai venti dei missionari metteranno radici profonde per produrre frutto nel Terzo Mondo.

Ø      In passato il centro della chiesa di spostò da Gerusalemme ad Antiochia, e da qui a Roma. In futuro potrebbe spostarsi in Indonesia, o nel Ciad.

Ø      Può darsi che il Secondo Mondo abbracci il Vangelo, perché quando muoiono i vecchi dèi ne nascono dei nuovi, e il Comunis­mo ad esempio  è stato un dio— un dinosauro. Ma potrebbe anche darsi che il 21° secolo veda che Mosca manda missionari all’America pagana: Dio ha sempre assi nuovi nella manica.

 

Il mondo non sarà conquistato da chi distrugge o impreca, dalle tenebre e dalla rovina,

Ø      ma dall’esercito invincibile di Dio consapevole della propria essenza e del proprio scopo e fine

Ø      Dobbiamo procedere marciando verso una vittoria certa, restando saldi sulle promesse che le  porte stesse dell’inferno non potran­no prevalere contro la chiesa di Cristo.

 

Tommaso More ha detto: ”I tempi non sono mai tanto cattivi da non permettere a un uomo buono di vivere”.

Ø      L’apologista, proprio come il prete, il ministro, il teologo, l’operatore sociale, il contemplativo, l'infermiere, il papa o chi pulisce i pavimenti, fa parte del potente esercito in marcia verso la Nuova Gerusalemme, che rivendica questo mondo per il suo giusto re. Perché:

Questo è il mondo di mio Padre,

e non voglio mai dimenticare

che  sebbene il male sembri spesso tanto forte,

Dio rimane sempre sul trono.

É il mondo di mio Padre,

perché il cuore dovrebbe rattristarsi?

Il Signore è Re! Risuonino i cieli!

Dio regna! Gioisca la terra!