La Religione:
“Le religioni tradizionali, dogmatiche o autoritarie, che pongono la rivelazione, Dio, i rituali o il credo al di sopra dei bisogni dell'uomo e della sua esperienza, rendono un disservizio alla razza umana”, dichiara l'umanista.
Ø “Le promesse di una salvezza immortale, come la paura di una dannazione eterna, sono entrambe illusorie e dannose.
Ø Distraggono gli esseri umani dalle preoccupazioni del presente, dalla propria realizzazione e dal correggere le ingiustizie sociali.”
Ed è così che gran parte della nostra società arriva a considerare la religione e/o la relazione personale col Signore come una “stampella”. Perché Il Manifesto dice anche:
Ø “Le religioni tradizionali, spesso... inibiscono gli esseri umani, impedendo loro di realizzarsi o di sperimentare le loro piene potenzialità.”
Ø La società quindi comincia a considerare quanti credono fermamente nella Bibbia come persone socialmente ed emotivamente disadattate. Chiunque guardi oltre se stesso, nel passato o verso una vita futura, non è al passo col resto del mondo.
Ø Se cerchi di condividere la tua fede con un mondo ubriaco di una simile filosofia, diventi un nemico della società e sei accusato di condurli nelle tue superstizioni.
Proprio questa è la base e il motivo dei martiri di questo secolo.
Il Governo:
“Le decisioni vanno prese in maniera decentralizzata, in modo da includere un ampio coinvolgimento della gente a tutti i livelli.” Ciò suona molto americano e responsabile, ma dobbiamo ricordare che gli artefici della Costituzione Americana avevano
Ø grandi riserve sulla quantità di persone alle quali si poteva permettere di esprimere le proprie opinioni nei palazzi del governo. Avevano capito che:
Ø un governo solido era quello nel quale i funzionari eletti guidavano il popolo, e non uno nel quale era il popolo a guidare i funzionari che aveva eletto – ovvero: : la vox populi.
Il risultato di questo “decentramento” lo si nota non tanto nelle strutture del nostro governo, quanto nell'atteggiamento verso coloro che stanno alla guida.
Ø Si rivendica il diritto implicito a mettere in questione o ad avere un'opinione e il diritto di esprimerla in ogni decisione che sia presa. Ciò indebolisce sia i veri “sostenitori” sia chi sta alla guida.
L'umanista dichiara altresì, riguardo al governo:
Ø “Miriamo allo sviluppo di un sistema di legge mondiale e ad un ordine mondiale che si basi su un governo federale transnazionale.”
Ø Ciò ha prodotto ad un atteggiamento, da parte di molti leader mondiali, che influenza le loro trattative reciproche e cercherebbe di muoverci verso un governo mondiale sia dal punto di vista economico che sociale e, infine, politico.
Ø É un atteggiamento dannoso per i nostri interessi e per le difese nazionali. É un argomento che, da solo, andrebbe discusso in un articolo completo.
L’interpretazione che fa la Scrittura del governo è chiara: “Poiché non c'è autorità se non da Dio, e quelle esistenti sono stabilite da Lui” (Rm 13,1).
Ø I governi sono responsabili verso Dio, e non verso la vox populi. L'autorità riceve il suo sostegno dall'alto, non dal basso. Per i leader si dovrebbe pregare, non criticarli.
Ø Il Governo mondiale è un argomento che negli ultimi anni è stato ampiamente discusso dai cristiani.
Ø Nella profezia della Bibbia si parla di un Unico Governo Mondiale come di un sistema anti-cristiano che sorgerà alla fine dei tempi, per essere veicolo di un sistema mondiale ateo.
Ø La Scrittura è chiarissima nel dire che ci sarà un solo governo mondiale unico, il Regno di Cristo, nel Suo Regno alla fine dei tempi. Sono convinto che
Ø tutti gli altri tentativi per raggiungere un governo mondiale siano satanici nelle motivazioni, e non sono altro che un tentativo per disfare l'opera di Dio a Babele, quando Egli divise e frustrò l'uomo a causa dei suoi intenti umanistici.
Una cosa ormai dovrebbe essere chiarissima:
l'umanesimo è la filosofia dominante e il sistema di vita della nostra cultura! E dovremmo notare che l'umanesimo è riconosciuto e definito come «religione» dalla Corte Suprema degli Stati Uniti:
“Tra le religioni che in questo paese non insegnano ciò che generalmente è considerata una fede nell'esistenza di Dio, vi sono: il Buddismo, il Taoismo, la Cultura Etica, l'Umanesimo Secolare e altre... “ (enfasi mia).
Questa citazione è presa dall'ordinanza di una Corte Suprema, emessa nel 1961 da Justice Black nel caso di Torcaso contro Watkins.
L'umanesimo oggi è la religione della maggioranza delle nostre scuole, di gran parte dei funzionari che abbiamo eletto, e
Ø sta diventando la nostra linea di condotta nazionale. In poche parole,
Ø siamo governati da una religione ostile alla nostra fede cristiana quanto il Buddismo o l'Islam.
Siamo tratti in inganno perché pensiamo che per essere considerata una religione sia necessario che vi sia la credenza in un dio – ma non è così, come ha chiaramente fatto rilevare l'ordinanza della Corte Suprema.
Ø É un raggiro magistrale del nemico, che ha messo i nostri figli sotto l'influenza di una religione e di uno stile di vita anti-cristiani che ordina loro di sottostare ad un periodo di insegnamento di una qualità superiore a quanto possono offrire casa e chiesa insieme.
Non sarebbe diverso dal mandare i nostri figli a una scuola Buddista e poi chiedersi come mai finiscono col perdere la fede oppure perché combattono con una duplice visuale.
L'Umanesimo Religioso
Come l’umanesimo si infiltra nella Chiesa – Pensate che una persona possa essere cristiana, e tuttavia mantenere una filosofia e uno stile di vita umanistici? É meglio che ci crediate!
Ø Da quando il Signore ha cominciato ad aprirmi gli occhi sull’insieme della filosofia umanista, sono rimasto letteralmente sbigottito, e inorridito direi, dalle venature di umanesimo che si trovavano in ciò che ho fatto e creduto in tutti questi anni! Ora vedo che
Ø quanto Dio sta facendo nei campi dell'autorità, della sottomissione, dell’essere discepoli, della maschilità e nel campo del governo, è una controspinta diretta alle incursioni che l'umanesimo religioso ha fatto nella Chiesa.
L'umanesimo religioso porta ad ogni specie di atteggiamenti e di eresie.
Ø In alcune correnti teologiche c'è una corrente centrata sull'uomo che comincia con “l'agape sdolcinata” (“Va benissimo, caro, il Signore comprende e ti perdona per quello che hai fatto,”)
Ø e finisce con la riconciliazione ultima: (“Dio in realtà non giudicherà nessuno, tutti andremo a finire in Cielo, con il diavolo e i suoi angeli!”).
Ø Questi sono atteggiamenti concreti che si centrano sull'uomo e sui suoi interessi, anziché sull'assoluto della Legge-Parola di Dio.
La mentalità del “benedicimi” è radicata nell'umanesimo. “Dio è qui per far fronte alle tue necessità! Non devi far altro che venire a Gesù e Lui ti farà felice!”
Ø Dio diventa il tuo servo, anziché un Signore e Re.
Ø Umanesimo religioso è qualunque teologia o filosofia religiosa che si centra sulle necessità dell'uomo anziché sulle necessità e sulla volontà di Dio.
Il suo travestimento – Gli insegnamenti e le abitudini umanistiche possono essere agghindati di parole religiose ed essere così resi rispettabili per i cristiani.
Ø Dovunque si insegna che la preghiera è un “lassativo mentale”, ma che non ha niente a che fare con una relazione col Dio vivente. La Bibbia diventa un libro confortante che ti guida, ma non è più l'infallibile Parola di Dio. L'adorazione diventa una rassicurazione emotiva, e non l'adorazione di nostro Padre. La fede diventa un pensiero positivo e la nostra testimonianza alla verità diventa l’affermazione di ciò in cui “noi” crediamo.
Ø Tutto viene annacquato, allontanato e distolto dall’obbedienza centrata su Dio per essere orientato verso l’attività centrata sull'uomo. E questa corrente di pensiero è predominante nella maggior parte delle Chiese dei nostri giorni.
La ricerca del Dio vivente – Credo sia necessario vedere chiaramente dove ci troviamo. Nel nostro desiderio profondo e nel tentativo di trovare una relazione vitale col Signore, abbiamo cominciato a cercare all'interno della nostra tradizione particolare.
Ø Alcuni Lo hanno trovato nella loro tradizione, altri al di fuori. Ma in qualche punto del cammino abbiamo scoperto che la nostra sete di Dio non sempre poteva essere compatibile con ogni tradizione in cui ci trovavamo.
Ø Quando accadde questo, abbiamo cominciato ad uscirne per trovare qualcosa di più in Dio. Ma non è l'allontanarsi da 15 o 20 anni di tradizione a spaventare, bensì la scelta davanti alla quale ci troviamo quando usciamo da quella situazione!
Ø A quel punto dobbiamo scegliere: o il Regno di Dio, o una qualche forma di umanesimo. Potremo considerare le richieste del Regno di Dio e aderirvi totalmente, oppure dire: “C'è ancor più schiavitù e legge: ed è proprio ciò da cui sono appena uscito!” e allora aderiremo a un qualche tipo di umanesimo religioso che ha poca o nessuna esigenza, e che si centra su me e sulle mie necessità personali.
A partire dal movimento carismatico c'è stata una scossa terribile nella chiesa tradizionale. La gente ha lasciato le chiese che frequentava, ha iniziato nuovi gruppi di preghiera, ha ridato vita alle loro chiese o ne ha formate di nuove. Tutto ha ricevuto una scossa.
Ø E ciò ha fatto da spartiacque per la Chiesa. Quanti avevano una sete profonda e insoddisfatta di Dio, stanno camminando in ciò che Egli sta facendo nel Suo Dio, sia che restino all'interno della loro struttura tradizionale o che abbiano deciso di uscirne.
Ø Quanti invece hanno cercato Dio per i loro fini personali, stanno aderendo ad ogni sorta di umanesimo liberale o carismatico.
Quanto sta accadendo si potrebbe paragonare alla divisione delle pecore dai capri.
Credete che la società stia uscendo dalla tradizione? La nostra società si trova di fronte alla stessa scelta della Chiesa.
Ø Come la Chiesa è stata messa davanti alla decisione per il Regno di Dio o per l'umanesimo,
Ø il mondo in cui viviamo sta scotendosi di dosso i “ceppi” della cultura giudaico - cristiana ed è alla ricerca di una nuova direzione.
Se non possiamo offrire loro il Regno di Dio, si volgeranno verso un governo umanistico e le conseguenze non saranno piacevoli.
Ø E. Stanley Jones nel suo libro “Il regno incrollabile e la Persona Immutabile”, racconta questa storia:
“In una cattedrale della Germania Occidentale stavo parlando del Regno di Dio. In prima fila stavano importanti leader tedeschi. Mentre parlavo, questi continuavano a battere il pugno sulle panche. Ero incuriosito e non sapevo cosa intendessero dire: erano dalla mia parte, o contro di me? Ma alla fine rivelarono cosa significasse quel loro gesto: “Pare abbiate capito perché ci siamo dati al nazismo. Per noi la vita non aveva uno scopo, né una prospettiva precisa: era divisa in compartimenti. Avevamo bisogno di qualcosa che riportasse la vita alla sua interezza, al suo significato e al suo scopo totale. E abbiamo pensato che il nazismo potesse portare quella pienezza. Ma ci ha delusi, ci ha abbandonati nel sangue e nella rovina. Abbiamo scelto il totalitarismo sbagliato. Ora vediamo che stavamo cercando il Regno di Dio, ma non lo sapevamo.” (5)
Che il Signore abbia pietà di noi se ci viene data l'opportunità di presentare il Regno di Dio alla nostra generazione e manchiamo di farlo! Perché se non lo faremo, temo che il risultato sarà più terribile del giudizio che scese sulla Germania nella Seconda Guerra Mondiale.
La Nostra Guerra
La battaglia in cui ci troviamo non solo è difficile da combattere: ma è anche difficile da scoprire! É una guerriglia.
Ø Quando il nuovo soldato arrivava in Vietnam, chiedeva: “Come fai a riconoscere i Vietcong?”
Ø “Ne riconosci uno quando ti spara!” era la risposta. Poteva trattarsi di una ragazzina, di una vecchia signora o di un uomo alla guida di un carro di buoi. Non esistevano linee definite né uniformi, né cappelli bianchi o neri.
Mi piacerebbe se i problemi della nostra guerra fossero chiari e definiti: bianco e nero, in termini di netta contrapposizione!
Ø Ma sembrano mescolati e confusi, e per il momento in cui hai finito di considerarli ben bene non sei più sicuro di ciò in cui davvero credi.
Ø Un esempio può essere la pena capitale. La Scrittura dice che l'assassino o il rapinatore dovrebbero subire la pena di morte.
Ø La filosofia popolare oggi dice che il criminale è un sottoprodotto della sua società e che siamo noi i veri colpevoli dei suoi crimini. Perciò siamo debitori verso di lui: dobbiamo riabilitarlo, provvedere alle sue necessità emotive, dargli un aiuto psichiatrico, insegnargli una nuova attività e dargli un lavoro nella società. Giustiziarlo per qualcosa che in fondo non era colpa sua è inumano.
Ø Ci viene allora ricordato che la Bibbia insegna il perdono e la compassione, oltre al giudizio. Gesù non ha forse perdonato il ladrone sulla croce e la donna sorpresa in adulterio?
Ø Ben presto cominciamo a pensare che ciò in cui crediamo è stupido e indifendibile. Tutto si confonde, e prima di arrivare alla fine non sappiamo più in cosa crediamo!
Scopro di dover credere di continuo in Dio per ricevere il discernimento spirituale nei problemi e situazioni in cui mi trovo immerso. La maggior parte delle volte si tratta di argomenti troppo confusi, troppo adagiati in un linguaggio ambiguo, troppo vicini gli uni agli altri per poter essere capiti con chiarezza.
Ø Una delle tattiche principali della leadership moderna è quella di parlare senza dire niente. Quante volte vi è capitato di ascoltare i discorsi di un candidato ad una carica pubblica, e quando ha finito di parlare ancora non eravate certi di ciò in cui credere?
Ø Ad un politico una volta chiesero da che parte stesse riguardo ad una questione spinosa. Dopo un attimo di riflessione, rispose: “Alcuni dei miei amici sono favorevoli, altri sono contrari. Ed io? Io sono con i miei amici!”
Ø Gran parte della nostra lotta avrà origine dalla pressione della vox populi. Il nostro conflitto si riduce al comando autoritario di Dio contro la richiesta della voce del popolo.
Ø Il nemico vuole usare l'opinione pubblica per intimorirci e spingerci ad allontanarci dalla nostra posizione nei confronti della Parola di Dio. Noi prendiamo posizione e diciamo: “Denuncio anche tutte le regalie sulla dichiarazione dei redditi!”
La gente allora vi guarderà come una creatura che balza fuori dal Medio Evo e dirà: “Ma che ti prende? Tutti nascondono parte delle entrate! Il governo comunque se lo aspetta, e d'altra parte tu lo meriti. Guarda tutto quello che il governo ti preleva! Devi essere pazzo!”
Non avverti la pressione a conformarti a quella tendenza? Se ne avessi abbastanza saresti tentato di eliminare col raziocinio la chiara Parola di Dio, e cedere.
Ricordo le lezioni di filosofia presso l'Università di Delaware e di come ridevano di me, come se fossi un evaso dal manicomio.
Ø Avevo osato dire che credevo nel Dio della Scrittura – il Dio che aveva creato l'Universo – e nel suo Cristo che ha ordinato l'Universo. Hanno riso fino a sbellicarsi. Tutto quello che ho potuto fare poi è stato pregare in lingue e cercare di tenermi su per non essere del tutto intimorito dalla situazione.
Stiamo vivendo nei giorni di Osea 9,7: “Un pazzo è il profeta, l'uomo ispirato vaneggia, per l'enormità della tua iniquità e per la grandezza della tua ostilità.”
Ø Nella nostra società stiamo arrivando al punto in cui chiunque creda in Dio, nel Suo Figlio Gesù Cristo, e parla al Signore per mezzo dello Spirito Santo, sarà considerato mentalmente impreparato. Riuscite immaginarvi questa scenetta?:
“Mi vorresti dire che tu parli con Dio?”
“Si.”
“E suppongo che tu creda che davvero Egli ti risponda, vero?”
Riuscite ad avvertire l'intimidazione che c'è dietro queste parole?
La pressione crescente diventerà talmente forte che senza l'unzione della forza dello Spirito di Dio nessuno potrà resistere contro di essa!
Ø É questa la natura della nostra lotta. Non si tratta di star sempre a combattere contro i demoni, perché la vera linea del fronte in questa guerra è molto più subdola ed insidiosa, ma altrettanto mortale.
La nostra Difesa
Alla luce della lotta in cui ci troviamo, credo vi siano due cose fondamentali che dobbiamo cominciare a fare:
1. In primo luogo dobbiamo imparare ad essere centrati sul regno in tutto ciò che facciamo.
Il solo modo che conosco per farlo, è
- chiedere sinceramente al Signore di sottoporre al Suo trattamento correttivo tutto ciò che in noi non è centrato sulla Sua volontà, sul Suo Regno e sulla Sua Parola. Ho visto un poster che diceva:
- “Signore caro, Ti prego di togliere gentilmente e con forza tutto ciò in cui mi rifiuto di arrendermi a Te.” É questo secondo me l'atteggiamento che ogni persona che si centri sul Regno di Dio deve avere nel proprio cuore.
2. In secondo luogo è necessario arrivare a capire veramente la natura dell'umanesimo e ciò che esso sta facendo.
- Dobbiamo definire con chiarezza i problemi e i punti secondo la Parola di Dio, e capire in modo intelligente cosa dice in proposito.
- La Chiesa è stata notoriamente ignorante riguardo alla vera natura di ciò che sta accadendo nel mondo, molto spesso a detrimento del Regno di Dio.
- Al termine di questo opuscolo ho incluso una breve bibliografia che raccomanderei a quanti capiscono davvero i problemi reali che oggi dobbiamo affrontare, come sono definiti alla luce della Parola di Dio e del Suo Regno.
Prego affinché la realtà dei problemi che ci stanno davanti possa essere realmente vista e affrontata da ogni cristiano prima in se stesso, poi nella sua famiglia, nella sua chiesa e nella sua comunità.
Bibliografia consigliata
- Rushdoony Rousas J... “The Institute of Biblical Law”, The Craig Press, 1973.
- Rushdoony Rousas J... “Intellectual Schizophrenia”, Presbyterian and Reformed Publishing Co. 1978.
- Grover Alan N. “Ohio's Trojan House: A Warning to Christian Schools Everywhere”, Bob Jones University Press Inc., 1977.
- Schaeffer Francis. “How Should We Then Live?” Fleming H. Revell, Co. 1976.
- Jones, E. Stanley, “The Unshakeable Kingdom and the Unchanging Person”, Abington Press, 1972.
NOTE
Tutte le citazioni Bibliche sono dalla New American Standard Bible. (La traduzione è letterale, cercando di restare fedele al testo italiano C.E.I. o della Traduzione Interconfessionale).
1. Francis Shaeffer: How Shall we then Live? p. 110.
2. Webster’s Seventh New Collegiate Dictionary, p. 404.
3. Rousas Rushdoony, Institute of Biblical Law, p. 4.
4. Citato da: Ohio's Trojan Horse, Alan A. Grover, p. 38.
5. E. Stanley Jones, The Unshakable Kingdom and the Unchanging Person, pp. 16-17.