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Via Crucis
TREDICESIMA STAZIONE


Gesù è deposto dalla Croce

 

 

 


V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.



PAROLA DI DIO


Dal Vangelo secondo Marco. 15, 42-43. 46


Sopraggiunta ormai la sera,
Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio,
che aspettava anche lui il Regno di Dio,
comprato un lenzuolo,
calò il corpo di Gesù giù dalla croce.



LA FEDE DELLA CHIESA


“Per la grazia di Dio, egli ”ha provato“ la morte a vantaggio di tutti” (Eb 2,9). Nel suo disegno di salvezza, Dio ha disposto che il Figlio suo non solamente morisse “per i nostri peccati” (1Cor 15,3) ma anche “provasse la morte”, ossia conoscesse lo stato di morte, lo stato di separazione tra la sua anima e il suo Corpo per il tempo compreso tra il momento in cui egli è spirato sulla croce e il momento in cui è risuscitato. Questo stato di Cristo morto è il Mistero del sepolcro e della discesa agli inferi. È il Mistero del Sabato Santo in cui Cristo deposto nel sepolcro  manifesta il grande riposo sabbatico di Dio  dopo il compimento della salvezza degli uomini che mette in pace l'universo intero.

La permanenza di Cristo nella tomba costituisce il legame reale tra lo stato di passibilità di Cristo prima della Pasqua e il suo stato attuale glorioso di risorto. È la medesima Persona del “Vivente” che può dire: “Io ero morto, ma ora vivo per sempre” (Ap 1,18).

"Questo è il mistero del disegno di Dio circa la morte e la risurrezione dai morti; se pure non ha impedito che la morte separasse l'anima dal corpo, come naturalmente avviene, li ha di nuovo ricongiunti l'uno all'altra con la Risurrezione, al fine di essere lui stesso, nella sua Persona, il punto d'incontro della morte e della vita arrestando in sé la decomposizione della natura causata dalla morte e divenendo lui stesso principio di riunione per le parti separate "[San Gregorio di Nissa, Oratio catechetica, 16: PG 45, 52B]".

Catechismo della Chiesa Cattolica 624,625



MEDITAZIONE


Nel momento in cui il corpo di Gesù viene tolto dalla Croce ed è posto tra le braccia della Madre, torna innanzi ai nostri occhi il momento in cui Maria ha accettato il saluto dell'angelo Gabriele: "Ecco, tu concepirai nel tuo seno e darai alla luce un figlio, che chiamerai col nome di Gesù ... il Signore Iddio gli darà il trono di Davide, suo padre... e il suo regno non avrà mai fine" (Lc 1, 31-33). Maria ha detto solo: "che mi avvenga secondo la tua parola" (Lc 1, 38), come se fin d'allora avesse voluto  esprimere quanto sta vivendo in questo momento. Nel mistero della Redenzione si intrecciano la Grazia, cioè il dono di Dio stesso, e "il pagamento" del cuore umano. In questo mistero siamo arricchiti di un Dono dall'alto e nello stesso tempo siamo comprati dal riscatto del Figlio di Dio.  E Maria, che fu più di ogni altro arricchita di doni, paga anche di più . Col cuore. A questo mistero è unita la meravigliosa promessa formulata da Simeone durante la presentazione di Gesù nel tempio: "A te pure una spada trapasserà l'anima affinché vengano svelati i pensieri di molti cuori" (Lc 2, 35). Anche questo si compie. Quanti cuori umani si aprono davanti al cuore di questa Madre che ha tanto pagato! E Gesù è di nuovo tutto nelle sue braccia, come lo è stato nella stalla di Betlemme, durante la fuga in Egitto, a Nazaret. Pietà.

Giovanni Paolo II



PREGHIAMO


Signore, che per la morte del tuo Figlio ci fai sperare nei beni in cui crediamo, fa' che per la sua risurrezione possiamo giungere alla meta della nostra speranza.

Per Cristo nostro Signore.  Amen.



Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.



Fac me vere tecum flere,
Crucifixo condolere,
donec ego vixero.
 

 

 

 

Via Crucis
QUATTORDICESIMA STAZIONE


Gesù è deposto nel sepolcro

 

 

 


V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 46-47

Giuseppe d'Arimatea,
avvolto il corpo di Gesù in un lenzuolo,
lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.
Poi fece rotolare un masso
contro l'entrata del sepolcro.
Intanto Maria di Magdala
e Maria madre di Joses
stavano ad osservare dove veniva deposto.

 
 
LA FEDE DELLA CHIESA


La morte di Cristo è stata una vera morte in quanto ha messo fine alla sua esistenza umana terrena. Ma a causa dell'unione che la Persona del Figlio ha mantenuto con il suo Corpo, non si è trattato di uno spogliamento mortale come gli altri, perché “non era possibile che” la morte “lo tenesse in suo potere” [At 2,24] e perciò “la virtù divina ha preservato il Corpo di Cristo dalla corruzione” [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, III, 51, 3]. Di Cristo si può dire contemporaneamente: “Fu eliminato dalla terra dei viventi” (Is 53,8) e: “Il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai che il tuo santo veda la corruzione” (Sal 16,9-10). La Risurrezione di Gesù “il terzo giorno” (1Cor 15,4; Lc 24,46) ne era il segno, anche perché si credeva che la corruzione si manifestasse a partire dal quarto giorno. Il Battesimo, il cui segno originale e plenario è l'immersione, significa efficacemente la discesa nella tomba del cristiano che muore al peccato con Cristo in vista di una vita nuova: “Per mezzo del Battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6,4).

Catechismo della Chiesa Cattolica 627,628



MEDITAZIONE


Dal momento in cui l'uomo, a causa del peccato, è stato allontanato dall'albero della vita la terra è diventata un cimitero. Quanti uomini, tanti sepolcri. Un grande pianeta di tombe. Nei pressi del Calvario, vi era una tomba che apparteneva a Giuseppe d'Arimatea. In questa tomba, col consenso di Giuseppe, è stato posto il corpo di Gesù dopo la sua deposizione dalla Croce. Ve lo deposero in fretta, in modo che la cerimonia terminasse prima della festa di Pasqua, che aveva inizio al tramonto. Tra tutte le tombe sparse sui continenti del nostro pianeta, ce n'è una nella quale il Figlio di Dio, l'uomo Gesù Cristo, ha vinto la morte con la morte. "O mors! Ero mors tua!" (1 antif. Lodi Sabato Santo). L'albero della Vita, dal quale l'uomo a causa del peccato è stato respinto, si è rivelato nuovamente agli uomini nel corpo di Cristo. "Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo" (Gv 6, 51). Nonostante il nostro pianeta si ripopoli sempre di tombe, nonostante il cimitero nel quale l'uomo sorto dalla polvere ritorna in polvere cresca, tuttavia tutti gli uomini che guardano alla tomba di Gesù Cristo vivono nella speranza della Risurrezione.

Giovanni Paolo II



PREGHIAMO


Scenda, Signore, la tua benedizione su noi che abbiamo commemorato la morte del tuo Figlio nella speranza di risorgere con lui; venga il perdono e la consolazione, si accresca la fede, si rafforzi la certezza nella redenzione eterna.

Per Cristo nostro Signore.  Amen.



Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.


Quando corpus morietur,
fac ut animæ donetur
paradisi gloria.
Amen.
 

 

 

Via Crucis

Rito di conclusione

 

 

 

 
RITO DI CONCLUSIONE

Scenda, Signore, la tua benedizione su noi che hai riscattato con la morte del tuo Figlio; venga il perdono e la consolazione, si accresca la fede, si rafforzi la certezza della redenzione eterna.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe, nascondimi.
Non permettere che io mi separi da te.
Dal nemico maligno, difendimi
Nell'ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te per lodarti
con i tuoi Santi nei secoli dei secoli.
Amen.

(S. Ignazio di Lo
yola)



Breve pausa di silenzio

Preghiamo.

O Dio che nel tuo misterioso disegno di salvezza hai voluto continuare la passione del tuo Figlio nelle membra piagate del suo corpo, che è la Chiesa, fa’ che, uniti alla Madre Addolorata ai pedi della Croce, impariamo a riconoscere e a servire con amore premuroso il Cristo, sofferente nei fratelli.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.


AVE CRUX SPES UNICA

O Croce,
indicibile amore di Dio;
croce, salvezza eterna.

Sostegno dei giusti,
luce dei cristiani,
o Croce, per te sulla terra 
Dio nella carne si è fatto schiavo;
per te nel cielo
l’uomo in Dio è stato fatto re;
per te la luce vera è sorta,
la notte fu vinta.

Sei diventata la scala
per cui l’uomo sale al cielo.
Sii sempre per noi, tuoi fedeli,
la colonna e l’àncora:
sostieni la nostra dimora,
conduci la nostra barca.

Nella croce sia salda la nostra fede,
in essa si prepari la nostra corona.