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Chiesa e rinnovamento

Se i doni potenziano la vita di ogni cristiano, quanto più potenzieranno quella di un consacrato a Dio! Il sacerdote e l'anima consacrata diventano strumenti potenti e privilegiati dello Spirito. Il vero rinnovamento tuttavia, non può includere paure e compromessi: non può voler viaggiare sull'autostrada verso il Regno di Dio. La via è stretta e ripida, ma chi la intraprende potrà vedere il proprio sacerdozio trasformato dalla potenza dello Spirito Santo, e ne produrrà i frutti.

 

 

POTENZA NUOVA PER IL SACERDOZIO

 

 P. Francis McNutt

(New Covenant, ottobre 1975)

 

Il rinnovamento carismatico ha aiutato molti preti a sperimentare una potenza nuova nella loro vita e nel loro ministero: la potenza di rivitalizzare la Chiesa.

 

            Nel 1967, nella mia qualità di direttore della Conferenza per la Predicazione Cristiana, me ne andavo in giro per tutti gli Stati Uniti a condurre seminari di predicazione per preti cattolici. Fu così che incontrai per la prima volta il Rinnovamento Carismatico, per lo più in gruppi carismatici protestanti. Da quell'incontro e da quanto avevo sentito dire di quei gruppi, sentii che il rinnovamento era uno sviluppo importante per la Chiesa e per me. Presto fui battezzato nello Spirito santo, e dal 1968 ho viaggiato a tempo pieno, facendo ritiri e seminari (molti per sacerdoti) sul rinnovamento carismatico.

            Di quei viaggi ho rilevato che i preti considerano il rinnovamento in uno di questi modi:

 

            1) Riconoscono che è un movimento importante nella Chiesa. Per il fatto che assorbe tante persone, si sentono obbligati a imparare di cosa si tratta allo scopo di poter aiutare la gente che lo frequenta e per impedire loro di cadere negli errori che in passato si sono infiltrati nei movimenti dello Spirito.

            2) Vedere il rinnovamento carismatico - ed è anche la mia opinione - come qualcosa di più di un semplice movimento. Quando morirà, scopriremo che avrà provocato un apprezzamento ed una comprensione più profondi del cristianesimo nella Chiesa. Per questo noi preti non possiamo limitarci a guardarlo dall'esterno, da semplici osservatori; dobbiamo interessarcene, sia per il bene nostro che della gente. É un movimento dello Spirito, lo Stesso Spirito che è l'anima della Chiesa. Senza quest'anima tutti gli elementi e le strutture istituzionali sono prive di vita.

 

            Una tale mancanza di vita può essere paragonata alla situazione dei discepoli tra la risurrezione di Gesù e la Pentecoste. Gesù aveva insegnato loro per tre anni. Credevano nella risurrezione. Avevano ricevuto l'Eucaristia e il potere di perdonare i peccati. Ma qualcosa mancava ancora: non avevano la potenza di essere testimoni davanti al mondo.

            Scoprii questa situazione quando mi trovavo con la Società per le Omelie Cattoliche e davo seminari per la predicazione. Di solito i preti cui parlavo consideravano questo corso essenziale per essere testimoni con la loro predicazione davanti al mondo. Perciò dovunque andavo, nel sacerdote locale responsabile trovavo questo atteggiamento: "Grazie a Dio è venuto qualcun altro, così non devo predicare io!" E passandomi la responsabilità della predicazione, aggiungeva: "Padre, so che sei giovane e pieno di zelo, ma qui la gente gradisce prediche brevi. Prendi un punto, rendilo interessante e poi finisci."

 

            Anche ai laici non interessava la predicazione. Dovunque andassi, mi dicevano: "Non puoi fare qualcosa per la predicazione?" "Non puoi dire loro qualcosa di importante e renderlo interessante?" I preti volevano farlo, ma restava loro difficile. Così anch'io arrivai al punto di raccomandare ai miei studenti di predicare solo dieci minuti la domenica, perché altrimenti la gente si sarebbe annoiata.Sapevo che quella soluzione era sbagliata, che ci mancava qualcosa. Ma cosa? L'ho saputo in seguito. Era la stessa cosa mancata ai discepoli fino alla Pentecoste: la potenza dello Spirito Santo. Lo Spirito è stato mandato perché avessimo una nuova relazione con Dio Padre e con Gesù Cristo, Suo Figlio. Gesù non ci chiama più schiavi, ma amici, e se la nostra predicazione deve risultare efficace questa relazione è indispensabile.

 

            Quando manca l'esperienza di questa relazione con Gesù, Dio sembra assente: c'è un senso di vuoto. Talvolta lo noto in preti e seminaristi. Una volta mentre facevo ai diaconi un seminario per la predicazione, ascoltai 14 loro sermoni dei quali solo 2 parlavano di Cristo. Quando chiesi al gruppo perché non predicavano Gesù Cristo, uno di loro rispose onestamente: "Non riesco a trarre niente dal Nuovo Testamento. Trovo più cose nella letture dei filosofi esistenziali come Sartre e Camus. Non so chi sia Gesù Cristo." Se molti tra coloro che escono dai seminari non imparano a conoscere Gesù con l'esperienza, non riusciranno certo a predicarLo facilmente agli altri.

 

            Ma conoscerLo è possibile. Oggi lo Spirito sta portando questa consapevolezza di Cristo a sacerdoti che hanno ricevuto l'effusione o battesimo nello Spirito Santo. Vi sono risultati definiti: questi uomini cominciano a leggere di più la Bibbia, e ne sono entusiasti; desiderano con maggior forza la preghiera, sia da soli sia in gruppo, e pregare diventa una gioia anziché un dovere. Da questo desiderio più vivo di ascoltare la Scrittura e di pregare i sacerdoti si trovano a celebrare i sacramenti con maggior convinzione e vitalità. La gente ne rimane toccata. Nella mia esperienza non è insolito che una Messa duri due o tre ore - non perché è trascinata per le lunghe, ma perché succedono tante cose.

            Anche la predicazione cambia. Anziché predicare dai libri, i preti che hanno ricevuto il battesimo nello Spirito sanno presentare la persona di Gesù Cristo, testimoniando ciò che ha fatto nella loro vita e cosa sta facendo nella Chiesa e nella comunità. La gente riconosce il cambiamento nella predicazione, e dice: "Padre, cosa le è capitato? Che predica grandiosa!"Le prediche durano anche più a lungo, perché interessano sia la gente che il prete.

 

            La gente che sperimenta la pienezza dello Spirito ama parlare di Gesù. La prima pagina della costituzione dei Domenicani (l'ordine religioso a cui appartengo), dice che S. Domenico parlava sempre di Dio o a Dio. Per alcuni mesi ho provato a farlo nei seminari, e diventò una noia insopportabile. A quei tempi quando si riunivano, i preti parlavano di teologia, di politica ecclesiale o nazionale - ma raramente di Gesù. Dai pulpiti parlavano di Cristo anziché di Gesù. Era più comodo parlare da una posizione ufficiale, perché non conoscevano troppo bene il personaggio. Dicevano Cristo, oppure nostro Signore e nostro Redentore, anziché Gesù. Ora nel rinnovamento carismatico sento che la gente parla di Lui in modo del tutto naturale, che non sembra affatto 'pio'.

 

Potere sul nemico - Oltre a portare i sacerdoti ad una relazione consapevole con Gesù Cristo e con il Padre per mezzo del rinnovamento carismatico, lo Spirito Santo sta dando ai preti la potenza per distruggere il regno di Satana. La Chiesa è appesantita in tanti modi dal male e non sa come vincerlo. Il tentativo di combatterlo con la forza di volontà non funziona.

 

            Prendiamo ad esempio il problema dell'omosessualità. La norma emessa dai vescovi cattolici dice: "Non puoi essere omosessuale. Devi decidere di smetterla." Dall'altro lato gli psichiatri dicono che se sei creato in modo da diventare omosessuale, non puoi cambiare. Perciò i gruppi omosessuali dicono alla Chiesa di non chiedere loro di smettere: "Non possiamo cambiare; la vostra norma ci fa sentire colpevoli e indegni dell'amore di Dio. Dovete accettarci come siamo." A questo problema non vi è soluzione al di fuori della potenza dello Spirito Santo. La Buona Novella è che lo Spirito Santo presente per cambiare la vita dell'uomo. Attraverso la guarigione interiore, chiedendo a Gesù di tornare indietro nel tempo e di ri-incanalare le energie sessuali, Dio può guarire. Ho visto il Signore guarire anche degli alcolizzati al punto da non avere più neppure i sintomi derivanti da quella privazione. Lo stesso dicasi per centinaia di altri problemi, che di solito non si possono risolvere con la sola forza di volontà.

 

            Il potere di distruggere il male è la buona notizia che tutta la gente cerca quando viene a confessarsi o a parlare con noi. Possono essere aiutati, magari non da noi sacerdoti come individui, ma dalla potenza di Gesù Cristo che agisce tramite noi. Non vi è alcun problema che vada oltre il Suo potere di cambiamento. Ho visto molte guarigioni tramite la preghiera - depressioni mentali, schizofrenia, droga. Il gruppo con cui viaggio prega per molte persone con problemi spirituali ed emotivi. Di solito il 75% riceve la guarigione. Metà delle persone con mali fisici per cui preghiamo viene guarita. Ho sempre pensato che la guarigione fosse collegata a un posto come Lourdes. Ora so che Dio vuole aiutare il Suo popolo esattamente dove si trova: possiamo sperimentare le stesse guarigioni di quando Gesù camminava sulla terra.

 

            Un comitato di vescovi di cui ero membro pubblicò un documento dal titolo: "Rinnovamento del Sacerdozio in America": includeva una raccomandazione del rinnovamento carismatico e consigliava i sacerdoti di interessarsi al movimento stesso. Il documento diceva: "La partecipazione dei sacerdoti ai gruppi Pentecostali o Carismatici non solo è stata raccomandata in precedenza da un comitato di vescovi americani, ma è anche particolarmente valida perché porta il prete ad una più profonda esperienza della presenza di Cristo, ad una comprensione pratica di come funzionano i doni dello Spirito menzionati da S. Paolo (1 Cor 12) per formare una comunità cristiana, e di come questi doni possano essere estesi al ministero proprio del sacerdote."

 

            Nella nostra qualità di preti, possiamo aspettarci che Gesù operi in maniera straordinaria in ogni situazione per mezzo nostro, anche se non siamo persone straordinarie. Io sono una persona come tutte, ma so che Cristo mi ama e che ama gli altri allo stesso modo. Questo mi dà la fiducia che se prego come rappresentante della Chiesa, Lui benedirà la mia preghiera.