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Chiesa e rinnovamento

GUARIGIONE E LIBERAZIONE NEL MONDO   

 

  rel 1 La Chiesa Cattolica invita ad aprirsi  ed esercitare i CARISMI

3 - 6 Aprile 2008 [1]

 

 

 

Relazione sul 2° Colloquio Internazionale

sui Carismi

 

di Michelle Moran[2]

 

È stato con immensa gioia che dal 3 - 6 aprile 140 responsabili invitati da 46 paesi in rappresentanza di ogni continente si sono riuniti a Roma per il 2° Colloquio Internazionale su carismi e RCC. L’ evento è stato co-sponsorizzato dall’ ICCRS e dalla 'Fraternità Cattolica' (composta da Comunità e associazioni di Alleanza nel Rinnovamento) e organizzato in collaborazione col Pontificio Consiglio per i Laici. Questo Colloquio seguiva l’ importante raduno del 2001 che esplorò la  'guarigione' nel RCC. e nella Chiesa Cattolica.

Ø      Scopo generale del Colloquio era riflettere sulla dottrina e uso dei carismi nella Chiesa dalla prospettiva dell’esperienza del RCC.

Ø      L’obiettivo era fornire alcune presentazioni approfondite sull’insegnamento della Chiesa sui carismi e guardare a come questi erano stati esercitati nella storia  della Chiesa e nel RCC in particolare. Ogni mattina consisteva in due riflessioni teologiche su vari aspetti dei carismi seguite da un tempo per il dialogo e le domande.  Nei pomeriggi c’erano discussioni in ‘dibattiti' centrati sugli aspetti pratici ed esperienziali dei carismi.

 

CHIESE E CREDENTI INCORAGGIATI A ESERCITARE I CARISMI

 

Alla Messa di apertura il Cardinal Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, si congratulò con gli organizzatori per l’iniziativa di fare il Colloquio. Disse che:

 

Ø      'nella nostra epoca dobbiamo essere sintonizzati e prestare attenzione ai doni carismatici, che sono segni di speranza per questo 3° millennio'.

Ø      Esortò i delegati non solo a dialogare e a studiare, ma anche ad ascoltare attentamente cosa lo Spirito sta dicendo alla Chiesa.

Ø      Sottolineò la necessità di coraggio e audacia nella potenza dello Spirito.

Ø      Siamo stati incoraggiati ad essere aperti ai carismi per poter essere testimoni più efficaci davanti all’ apostasia e al relativismo di quest’epoca.

Ø      Disse: ogni credente non solo ha il diritto, ma anche il dovere di esercitare i doni – ordinari o straordinari che siano – e all’interno della Chiesa i pastori devono giudicare ed esaminare, ma non soffocare i doni.

 

VECCHIO E NUOVO TESTAMENTO – E CARISMI

 

Il punto centrale della prima mattina fu l’accostamento biblico e storico/patristico ai carismi. P Francis Martin (USA) fece una panoramica biblica sui carismi nel VT dimostrando come presagivano le realtà future dell’avvenire. Le sue riflessioni sul NT misero a fuoco i carismi nel ministero di Gesù e degli apostoli.

Ø      Si riferì anche alle lettere di Paolo dove siamo esortati a desiderare i doni spirituali e dove egli ci ricorda che tutto va fatto nell’amore, poiché i doni sono per l’ edificazione del corpo. Concluse ricordando la nostra impotenza a trasformare la società o a penetrare la Cultura senza i doni dello Spirito Santo.

Ø      Dalla prospettiva storica, P Raniero Cantalamessa parlò dei 7 doni in Isaia 11 quali mezzi di santificazione per l’individuo. I 'Doni Carismatici' invece, sono distribuiti a tutti ma in proporzioni diverse e non equamente.

Ø      Col passare dei secoli e mentre la Chiesa diventava più istituzionalizzata, si pose un’enfasi più completa sui 7 doni mentre i carismi straordinari per la maggioranza della gente andarono in parte perduti. Egli sottolineò tuttavia che i carismi non furono mai del tutto perduti e che in uomini e donne santi segni e miracoli si sono manifestati in tutti i secoli.

 

Moderatore del secondo giorno fu il Professor Guzman Carriquiry, sottosegretario del Pontificio Consiglio dei Laici. La riflessione teologica, data dall’ Arcivescovo Alberto Taveira (Brasile), facilitò la riflessione sui doni specifici del RCC alla Chiesa, ovvero, qual è la nostra caratteristica distintiva?

è Disse che noi abbiamo la missione di essere apostoli del Battesimo nello Spirito. Ci ricordò l’invito costante a tornare al cenacolo per invocare di nuovo il fuoco della Pentecoste. Parlò anche della dimensione mariana dei carismi, ricordandoci il ruolo della Vergine Maria nel dire 'sì' all’azione dello Spirito.

Ø      La Prof.ssa Mary Healy dagli Stati Uniti d’America, membro della Commissione Dottrinale ICCRS, parlò del Discernimento e di ciò che accompagna i carismi. Iniziò mettendo le cose nel contesto storico, rilevando che

Ø      il Vaticano II aveva posto le fondamenta teologiche per il risveglio dei carismi, seguito poi dalla 'sorpresa' dello Spirito con la nascita del RCC. Fu come se il RCC fosse la realizzazione della teologia del Vaticano II.

Ø      La Chiesa ha sempre riconosciuto i carismi (Vedi CCC, 799) ma in pratica ha attribuito loro un ruolo assai limitato. Quindi, la Lumen Gentium 12 (Vaticano II) fu un progresso nell’interpretazione della Chiesa. I carismi non erano più considerati così straordinari o rari. Mary sviluppò l’argomento dando numerosi punti assai pratici sul discernimento e su quanto  accompagna i  carismi.

 

IL BATTESIMO NELLO SPIRITO

 

I primi dibattiti si sono centrati sul Battesimo nello Spirito, con brevi interventi di P. Bob Faricy  S.J. (USA) che comunicò della sua testimonianza del Battesimo nello Spirito sottolineando con umorismo che non sempre è una 'esperienza spirituale spettacolare,' ma che talvolta è un rilascio graduale dello Spirito.

Ø      P. Alberto Ibanez S.J. (Argentina) ha scritto libri sul dono delle lingue. Sottolineò la necessità di una fede come i bambini per esprimere il nostro amore per Dio nel dono delle lingue, che è il linguaggio d’amore del nostro Creatore. P Carlo Colonna (Italia) dette consigli pratici su come discernere l’uso autentico dei doni della parola di profezia, di sapienza e  di conoscenza.

 

LA GUARIGIONE

Il tema del secondo dibattito fu la guarigione. Il Professor Francis MacNutt (USA) condivise la sua testimonianza personale e ci incoraggiò a fare un passo nella 'fede che attende' e usare i carismi di guarigione e liberazione nella vita familiare e delle comunità.

Ø      Don Gabriele Amorth (Italia) è l’esorcista ufficiale nella Chiesa. Ha parlato di come cerca di lavorare in collaborazione con gruppi e comunità di preghiera che possano offrire un ministero di preghiera a lungo termine a chi è afflitto dal maligno. Infine, dalla prospettiva africana il Prof. Jean Pliya (Benin) dette alcuni consigli pratici dalla sua grande esperienza nel pregare sulla gente per la guarigione, liberazione e cura d’anime.

 

VESCOVI, ARCIVESCI E CARISMI

Il Colloquio suscitò molta discussione tra i partecipanti molti dei quali erano 'padri e madri fondatori nel rinnovamento. La comunione tra tutti fu occasione per condividere le varie esperienze culturali dei carismi, ed anche per fornire il punto a un dibattito vivace, riflessione e domande. Le celebrazioni eucaristiche sono state valorizzate dalla presenza di diversi Arcivescovi e Vescovi dei riti Romano o Orientale. Il celebrante principale dell’ultima Eucaristia fu il Vescovo Josef Clemens, Segretario Generale del Pontificio Consiglio dei Laici. Ci incoraggiò ad essere come i discepoli a Emmaus, il cui cuore fu sollecitato quando riconobbero il Signore risorto e quindi poterono andare fiduciosi e gioiosi a portare la luce della buona novella che Cristo è risorto per tutti i popoli.

Ø      Ci è parso opportuno avere questo Colloquio subito dopo il nostro 40° anniversario. Mentre la Chiesa ha riscoperto la sua dimensione carismatica, è quanto mai appropriato a questo stadio della nostra storia consolidare e riflettere su quanto è accaduto. Poi potremo essere aperti al dispiegamento futuro della visione del Signore per il RCC. L’ICCRS intende, a tempo debito, pubblicare gli atti del Colloquio nei quali tutti i testi saranno messi a disposizione. Nei prossimi notiziari speriamo anche di coprire alcune delle domande poste durante il colloquio.



[1] Notiziario ICCRS – Palazzo San Callisto, 00120 Città del Vaticano.  http://www.iccrs.org – e-mail info@iccrs.org

[2] Presidente dell’ICCRS