00 07/02/2012 12:14
capitolo 2

Capitolo secondo

 

 

Gesù Cristo, Signore del tuo presente

 

 

 

Una volta che hai fatto di Gesù il Signore del tuo passato, puoi cominciare a vivere senza le paure, gli scrupoli e senza che l'oscurità di ieri ti preoccupi e ti indebolisca.

            Ma vivere oggi, se davvero deve essere una vita vissuta profondamente nella gioia, nella pace e nella potenza, significa che devi fare di Gesù il Signore del tuo presente, il Signore del momento presente, il Signore del giorno presente.

            L'oggi ha il suo succedersi di momenti, di ore. Ha la sua mattina, il pomeriggio, la sera; il suo lavoro, i problemi, il gioco. Vivere con Gesù Cristo quale Signore del momento presente, dell'ora presente, vivere con Lui quale Signore del lavoro o del progetto presente, del problema presente; ecco di cosa si tratta.

 

            Ogni istante della tua vita è un grande dono che Dio ti fa. Puoi viverlo a modo tuo, guidato solo dal tuo pensiero, dal tuo desiderio. Bene, qualche volta funziona, con tua piena soddisfazione. Se sei davvero onesto, devi tuttavia ammettere che fai un caos di quel momento.Quando sei tu da solo ad entrare in quel momento, porti con te la tua debolezza, la tua oscurità, la tua paura, la tua tensione. Ma se lasci che Gesù Cristo vi entri, Egli vi porta la Sua vita e la Sua forza, la Sua luce. Vivere con Gesù quale Signore del momento presente rende la vita forte ed eccitante, sempre piena di speranza e di attese.

            Gridi: Com'è bello, Signore, il momento presente se lo vivo con Te! Tutta la fatica del lavoro se ne va, il peso sparisce. Ora posso vedere la mia vita in un modo nuovo, momento per momento, come un Tuo dono. E voglio proclamarti Signore unico di ogni minuto.

 

 

Gesù: la Tua via, la Tua verità, la Tua vita

 

            Gesù ha detto: Io sono la Via, la Verità e la Vita.

            Riascolta queste parole. Ascoltale nel momento presente. Ascolta Lui che ti dice di essere la tua via, la tua verità, la tua vita in questo momento, in quest'ora, in questo giorno.

            Cerchi una direzione per te? È Lui la tua via.

            Cerchi la luce? È Lui la tua verità.

            Sei debole e hai bisogno di forza? Lui è la tua vita.

            Ascolta queste parole e trova in esse un significato nuovo per te stesso.

            Sì, Signore, Tu vuoi essere il Signore assoluto di tutta la mia vita proprio in questo istante, ed in ogni momento del giorno.

 

 

Lascia le tue preoccupazioni a Gesù

 

            Se sei come la maggior parte della gente, scopri che l'oggi porta con sé un problema, un lavoro che va fatto, un obbligo stimolante. Qualunque cosa sia, può darti preoccupazione e angosciarti, se glielo permetti. Può far uscire la gioia dalla tua vita ed impedirti di vivere il presente nel modo in cui il Signore vorrebbe. Egli è il Signore della gioia e della pace. Non ha mai inteso che la tua vita fosse un peso e, se per te lo è, ci sono molte probabilità che tu diventi un peso per gli altri. Se trovi che il peso del momento presente, dell'oggi, è troppo gravoso, forse stai insistendo per portarlo tutto da solo. Forse stai evitando di fare di Gesù Cristo il Signore del tuo peso.

            Sai che Egli ci ha invitati a farlo Signore dei nostri pesi quotidiani.

            "Venite a Me, voi tutti che siete stanchi e che trovate gravosa la vita, ed Io vi darò ristoro" (Matteo 11,28).

 

            Non è forse un Suo invito a fare di Lui il Signore del tuo peso presente? E quando ti arrenderai a Lui, ti darà freschezza: cedere un peso a Gesù, arrendendosi a Lui, vuol dire sperimentare un Suo intervento immediato per raccogliere quel peso. È grandioso sapere che non lo porti da solo; sapere che c'è con te qualcuno che da un capo all'altro del giorno, ti aiuta a portare i tuoi pesi, che sa bene cosa sono e che è penetrato in ogni dettaglio di ciascun problema della tua vita.

            Getta il tuo affanno nel Signore, ed Egli ti sosterrà; non permetterà mai che il giusto venga molestato (Salmo 55,23).

 

 

Marta e Maria

 

            Conosci la scena evangelica in cui Gesù è stato invitato nella casa di Marta e Maria. Le due sorelle sono assai diverse nel temperamento e nell'atteggiamento. Luca ci dice che Maria si sedette ai piedi del Signore per ascoltare i Suoi insegnamenti. Marta invece era indaffaratissima con tutti i dettagli dell'ospitalità.

            "Era distratta da molti servizi" (Luca 10,40).

            La vista di Maria, tranquillamente seduta ai piedi del Signore ad ascoltarLo, fu troppo per lei. Così esplose: Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire?

            Vedi, Marta desidera davvero servire il Signore, ma non sa ancora cosa significhi fare di Lui il Signore del suo servizio. È evidente che quel servizio è tutto lavoro suo. Ne è oppressa e dominata. Vuole solo che tutto sia fatto bene. È il ritratto della moglie perfezionista, dominata dalla propria efficienza. C'è in lei una gran tensione nervosa. E poiché sente di essere sola a portare il peso, diventa critica, e prova persino risentimento verso Maria.

            Ascolta ora le parole di Gesù a Marta: "Marta, Marta, sei in ansia e ti preoccupi per troppe cose; una cosa è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore, che non le verrà tolta."

            Non era proprio quanto Marta si aspettava di sentire da Gesù. Lei è qui che sta cercando di servire proprio Lui, e Lui le dice che è troppo ansiosa e preoccupata. Non solo, ma sostiene Maria quale migliore esempio di ciò che Lui vuole. Maria è tranquilla ed ascolta Gesù. Sta imparando cosa significa fare di Lui il Signore della sua vita.

            Stare in ansia e preoccuparsi per il lavoro da fare equivale a togliere la gioia dal momento presente, dall'ora. La gioia se ne era andata dal servizio di Marta. Proprio nel suo sforzo di servire il Signore, Marta faceva un caos. Sei destinata a fare il caos di tutto ciò che ti rende ansioso e che ti preoccupa. Gesù sta cercando di dire a Marta che la vita ha da offrire qualcosa di più di una maggiore velocità nel fare le cose, di una più alta efficienza. Ma non lo imparerai lasciandoti incastrare dalle cose che fai, che si tratti di svuotare la spazzatura, di compilare il modulo delle tasse o di arrivare in orario in ufficio. Lo impari invece decidendoti una volta per tutte a fare di Gesù Cristo il Signore del tuo oggi, del momento presente in ogni suo dettaglio, talvolta grigio, talvolta drammatico. Ma non sono i dettagli che contano: è il momento di vita che passa attraverso ogni dettaglio.

 

Fatti un poster!

 

            Oggi vanno di moda i poster. Li trovi dovunque vai: geniali, comici, religiosi. Se ti trovi distratto dal troppo servire, come Marta (e non scordarti che ciò significa essere lacerato, diviso, e quando sei diviso, a che servi?) se ti trovi distratto da tanto servizio che fai, può darsi che tu abbia voglia di farti un poster. Appendilo alla parete della tua cucina o in ufficio, o in camera. E mettici il tuo nome, perché Marta è un nome per noi tutti. Caterina o Enrico, Giovanni o Elena, e scrivici in grosse lettere maiuscole: Sei troppo in ansia e ti preoccupi troppo di troppe cose.

            Ma lo scopo di questo poster non è di ricordarti che sei troppo in ansia e che ti preoccupi troppo di tante cose. È quello invece di ricordarti che Gesù vuole che tu prenda tempo per ascoltarlo, per stare un po' seduto ai Suoi piedi, perché tu possa far diventare Lui Signore del tuo oggi. Solo così non sarai più schiavo del presente. Il momento presente, il giorno presente ha i suoi confini, i suoi limiti; fugge e passa. C'è qualcosa oltre, di più grande, c'è qualcuno, ed è proprio Gesù, Signore del presente, Signore del tuo adesso.

 

            Vivi nell'adesso carismatico. Come sai, un carisma è un dono. Questo momento, questo giorno, è un dono che Dio ti fa ora. Può essere riempito della Sua vita, della Sua verità, della Sua presenza. Può essere toccato dalla Sua pace e dalla Sua gioia. Può esser forte della Sua forza. Se fai di Lui il tuo Signore!

            Oppure, può esser proprio l'opposto. Può esser l'ora implacabile. Un albatro intorno al collo. Un momento da sopportare, qualcosa che vuoi che passi subito.

            "Grazie Signore, è finito! Grazie a Dio questo giorno è passato!"

 

            No, Dio non vuole questo tipo di ringraziamento. È Lui che ti ha dato questo giorno, questo momento. Vuole che tu lo viva, ma che tu faccia di Lui il Signore di quel momento. Il tuo ringraziamento allora cambierà e Lo farà davvero contento.

            Grazie Signore, per questo giorno, perché l'ho vissuto con Te, Signore di ogni suo minuto.

            Cerca di vivere nell'adesso carismatico. Scoprirai un nuovo dinamismo, una eccitazione nuova a vivere con Gesù quale Signore del tuo presente.

 

 

Ringrazia Gesù, Signore del tuo presente

 

            Signore Gesù, l'ieri è passato

Ceduto a Te, Signore del mio passato.

            Signore, l'oggi è qui, e ora sto vivendo il momento presente:

Il Tuo momento, Signore,

un dono che mi fai con una nuova vita, nuova speranza

nuovo amore, nuovo lavoro, nuovi giochi.

            Quanto è profondo, Signore, quanto è ricco e santo

Quando Tu sei il Signore del presente.

            Grazie perciò, Signore, per il momento presente

E per quello nuovo che sta per giungere;

            Grazie, Signore, perché porti un nuovo significato

Ad ogni momento, ad ogni nuovo momento della mia vita.

            Signore, Tu porti Te Stesso ad ogni istante presente

Perciò questo momento vale di più

Di prima che Ti conoscessi quale Signore del mio presente.

            Ma ora, Signore, il giorno è pieno di Te

Momento dopo momento, ora dopo ora

Fino a stanotte, quando Ti troverò quale Signore del mio riposo,

di ogni momento del mio riposo.

            Grazie Signore, per oggi, e per stanotte

Per questo momento, ora e sempre

Grazie, Signore del mio presente.