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capitolo primo

Capitolo Primo

  

MIO DIO, COSA MI MANCA? 

 

 

Se credi in Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo. Se vai in chiesa, in qualsiasi chiesa cristiana. Se vorresti avvicinarti di più a Dio, con più fede ed amore. Se vorresti avere rapporti migliori in famiglia, con gli amici, coi vicini. SE qualche volta ti senti scoraggiato e depresso, perché non riesci a trovare nella tua chiesa o nella tua religione ciò di cui TU, come individuo avresti bisogno per i tuoi problemi e per le tentazioni della tua vita; allora questo libro è per TE.

 

      Se qualche volta gridi: Mio Dio, cosa mi manca? Di cosa ho bisogno?

 

      Se desideri un nuovo inizio, un nuovo modo di vivere la vita, un sollievo dallo scoraggiamento, dal senso di colpa, dall’inferiorità. E se hai sentito parlare dell’esistenza di un Rinnovamento cristiano che sta progredendo; alcuni lo chiamano pentecostale, altri carismatico, altri ancora Rinnovamento nello Spirito. E se ti chiedi cosa esso sia mai e in che consista, nella speranza che possa contenere qualcosa che vada bene anche a te, allora questo libro è proprio PER TE.

 

 

Apri il tuo cuore

 

      Per leggere questo libro però devi aprire il cuore assai più della mente.

      Aprire il cuore, ti chiedi, e perché mai?

 

  Perché innanzi tutto questo libro è stato scritto per aiutarti nella tua bramosia e ansia di Dio. Nella tua speranza di una vita migliore. É per aiutarti ad entrare in un’esperienza personale ed intima, tanto bella da sembrare irreale. É l’esperienza più grande di tutte, che coinvolge te e il Signore Gesù con Dio Padre e lo Spirito Santo.

 

 Siediti tranquillo nel tuo angolo preferito, in camera tua, oppure vai fuori a cercarti un posto tranquillo, lontano dai vecchi rumori della vita di ogni giorno o della famiglia o della TV; lontano dai rumore dei problemi passati, presenti o futuri. Allontanati anche dai rumore di te stesso e della tua stessa vita. Sii pronto ad ascoltare una voce, lieve calma e pacata, che vuol parlarti nell’intimo, parlare al vero te stesso che sta indagando, chiedendo, cercando.

 

     Quando ti sentirai calmo dentro di te, ed avvertirai la calma anche esteriormente, allora sarai pronto a pregare. Fai una preghiera semplice, che sia tua, fatta a modo tuo: Mio Dio cosa mi manca? Mio Dio, di cosa ho bisogno? Aiutami, Signore! Signore. dove sei? Come posso trovarti?

 

     Conosco una donna che era disperata. Aveva un problema enorme. La salute se n’era andata, la vita era diventata per lei una rovina. Passò presso una chiesa: la porta era aperta. Non le importava che chiesa fosse. Non era abituata ad andare in chiesa. Non sapeva quasi niente di Dio, della chiesa. della religione. Ma il suo bisogno era davvero grande. Entrò. Come si fu seduta, nella calma, anche il suo spirito si calmò. Sapendo a malapena cosa stesse facendo, cominciò a pregare; la preghiera era sua e le partiva dal cuore. Ne uscì qualcosa di questo tipo: Oh Dio, chiunque Tu sia, e dovunque Tu sia, aiutami!

 

     Lui sentì, e la aiutò. Lo fa sempre!

 

 

Dio parla nel silenzio

 

       Nei momenti di silenzio può accadere molto. Quando cominci a stare calmo e a parlare a Dio a modo tuo, te stesso il tuo vero io viene a contatto con la realtà di Dio. Ti avvicini di più a Lui, e Lui a te. Cominci a vivere l’esperienza della quale Egli stesso parla: “Ecco, Io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la Mia voce e Mi apre la porta, Io entrerò e mangerò con lui, e lui con Me.”

 

    Se ti preme trovare questo nella Bibbia, si trova nell’ulti­mo libro chiamato Apocalisse di Giovanni, capitolo 3, versetto 20.

    Quella figura davanti alla porta non è altro che lo stesso Signore. Quella porta è davvero il tuo cuore. Quel bussare è la Sua voce che ti chiede di entrare nella tua vita.

 

  Dici di non sentire la Sua voce? E come puoi, se non ascolti? Se ascolterai, la sentirai; se aprirai la porta, Lui verrà da te. Ce lo dice in modo tanto semplice e facile che un bambino lo può capire! Egli sarà con te, comunicherà con te.

  Una volta ha detto: “Sono il Pane di vita. Se qualcuno mangia di questo pane, vivrà per sempre.”

 

  In questo avvicinarti a Lui imparai cosa significa mangiare di Lui. Vuole diventare il Pane della tua vita. Questo non solo al servizio liturgico dell’Eucaristia presso la tua chiesa, non solo alla celebrazione della cena del Signore. Dovunque e sempre tu puoi mangiare di Lui. Egli diventa il tuo aiuto, la tua forza, la tua salute, la tua gioia, la tua pace, la stessa tua vita.

 

 

Signore, desidero conoscerti!

 

  Tutto ha inizio col desiderio di conoscerLo. Tutto comincia perché senti dentro di te un vuoto immenso. Sì, certo, sei cristiano da molti anni. Magari hai frequentato con fedeltà la tua chiesa. Hai cercato di fare del tuo meglio, come la tua chiesa ti ha mostrato, ti ha predicato, ti ha guidato. Eppure senti che dentro ti manca qualcosa. Dici: Deve esserci di più nel cristianesimo del solo andare in chiesa la domenica.

 

         E ti chiedi: Perché resto la stessa persona di prima? La stessa, si; e magari anche peggiore di prima?

      Sei stanco e qualche volta anche malato. Senti che in te qualcosa deve cambiare, che il vuoto va riempito.

 

      Gridi: Mio Dio, ho bisogno di qualcosa! Il mio cuore non trova pace!

      Una voce, lieve dentro di te, dice: Sì, e non conoscerai pace e riposo finché non riposerai in me.

 

         Ma sarà davvero un’esperienza buona? Sei proprio Tu quello?

     Sì, certo, sei in buona compagnia.

 

 Molti secoli fa, un uomo che si chiamava Agostino gridò a Dio in questo modo: oh Dio, il nostro cuore è irrequieto, e non conoscerà riposo finché non riposerà in Te.

 É diventato poi il grande sant'Agostino, che ha dato all’intera Chiesa tanti scritti stupendi che parlano della fame e della sete che tutti abbiamo di Dio.

 

É una fame. É una sete. Una fame e una sete dell’anima. Gesù Cristo lo sapeva bene. Per questo lo ha gridato in modo che tutti potessero sentire: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come dice la Scrittura, dal suo cuore scaturiranno fiumi di acqua viva.”

 

 

L’acqua viva dello Spirito

 

Suona bene! puoi dire; c’è qualcosa in me che vuole questo, qualunque cosa sia. Ma a dire la verità, non capisco!

Ebbene, Gesù stesso sapeva che molti non avrebbero del tutto capito il grande significato della Sua parola. Ma sapeva anche che la loro buona volontà, la loro fede e il desiderio interiore li avrebbe portati a ricevere la luce dello Spirito Santo. Con la luce e l’aiuto dello Spirito Santo avrebbero capito.

 

Nel vangelo di Giovanni troverai una nota che ti spiega questo.

Al capitolo 7, partendo dal versetto 37, troverai che Gesù in realtà stava parlando dello Spirito Santo e della Sua venuta nella vita di coloro che avrebbero creduto in Lui: “Gesù disse questo riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto quelli che avrebbero creduto in Lui; poiché ancora lo Spirito non era stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato.”

 

Se vuoi conoscere Gesù, il tuo Signore, sperimentare la realtà vivente di Lui nella tua vita, devi .imparare di più su Colui del quale Gesù parla: lo Spirito Santo.

 

 Gesù ti sta dicendo:

  "Se credi in Me, se hai sete di una vita migliore e più pro fonda, vieni a Me, e ti darò il potere dello Spirito Santo. Rinnoverò la tua vita, ti darò un cuore nuovo e grande. Comincerai ad entrare profondamente nel Mio amore. Da questo tutti sapranno che sei un Mio discepolo, che sei dav­vero un Mio seguace, che sai cosa significa amare come Io vo­glio che tu ami."