00 06/02/2012 19:28

COME VINCERE LA DEPRESSIONE

di Clyde Narramore

 

LA REALTÀ DELLA DEPRESSIONE

 

Schema dello studio

 

- Alla ricerca della felicità

- Cristiani e depressione

- Le cause della depressione (fisiche, psicologiche, spirituali)

- Cosa dobbiamo riconoscere

- Lo Spirito Santo - I passi necessari - Guidati dallo Spirito

- Come vincere la depressione - Conoscere Dio

- Il ministero dello Spirito Santo - Le difficoltà

- Passi concreti per vincere le difficoltà emotive

- L'aiuto professionale

- La guarigione interiore

 

Al mondo tutti cercano la felicità, e sono disposti a grandi sacrifici anche economici pur di trovarla.

Ø      Eserciti di medici, psichiatri, psicologi, sacerdoti ed altri ancora cercano di aiutare la gente a trovare pace, serenità, gioia, e la felicità che tanto desidera.

Ø      Ma la gente fa ricorso anche ad altre vie, non convenzionali e sbagliate. Si reca da maghi, chiromanti, cartomanti, streghe, negromanti; si rivolge ad altre religioni, in specie orientali – che si appoggiano a spiriti diabolici.

Ø      Tenta la via dell’alcol, della droga; cerca la felicità nel sesso incontrollato, ed arriva a partecipare alle sette diaboliche, pur di ottenere potere ad ogni costo.

Ma la felicità pare sfuggire di mano. Si arriva al ricovero in ospedale, al manicomio, e perfino al suicidio.

 

Momenti di scoraggiamento che vanno e vengono e che durano anche qualche giorno, rientrano nella normalità della vita e capitano a tutti.

Ø      Ma quando la depressione si prolunga troppo, o è troppo frequente, allora non è più normale e può portare a gravi conseguenze – perfino a pensare al suicidio; e le depressioni prolungate possono portare al manicomio.

In questi tempi moderni la malattia si è estremamente diffusa, e ne sono vittime persone d’ogni età, cultura e classe sociale.

I CRISTIANI

 

Anche i cristiani possono esserne vittime.

Ø      Ma il cristiano “depresso” non potrà dare una testimonianza valida della potenza di Dio, della pace e gioia che il cristianesimo degli inizi promette, e che deriva dall’unione autentica con DIO.

è Satana si serve delle depressioni per screditare il cristianesimo.

Ø      La “depressione” intacca la relazione personale con Dio. La preghiera allora è senza vita, e pare non ricevere risposta; diventa scarsa o scompare l’esperienza ravvivante di Dio.

I RIFLESSI SUGLI ALTRI

Ø      Ma la depressione non influenza solo chi ne soffre: si riflette sui familiari, sui bambini in particolare, sull’ambiente che frequentiamo.

-  Nel matrimonio si sviluppano pressioni, e si avverte un ambiente di sconfitta.

PIENEZZA DI GIOIA alla Sua presenza  – È quanto promette la Parola di Dio (Sal 16,11).

Ø      Ma alcuni non accettano questa gioia alle condizioni di Dio;

Ø      Altri, pur cercandola, non riescono a farla propria, e i loro sforzi sembrano tutti fallire. PERCHÉ?

Cerchiamone prima il motivo tra le cause fisiche della depressione.

 

CAUSE FISICHE DELLA DEPRESSIONE

 

Spesso nella depressione vi è una base fisica, un’importante componente fisica. Vi sono fattori fisici generali che includono:

-        La giusta quantità e qualità di cibo che fornisca l’energia necessaria;

-        Il non essere sovraccarichi di impegni;

-        Altri problemi e malattie fisiche esistenti.

In caso di depressione, si devono considerare attentamente tutti questi elementi, e prendere i provvedimenti necessari.

Ø      Infatti, alcuni disturbi fisici provocano forti depressioni, e possono esserne la causa principale. Come ad esempio i disturbi alle ghiandole endocrine o alla tiroide, e una volta curati si risolve automaticamente il problema.

 

FATTORI PSICOLOGICI DELLA DEPRESSIONE

 

Tra i fattori psicologici della depressione scopriamo diversi atteggiamenti psicologici significativi che hanno grande importanza nella malattia, in specie nelle forme più gravi.

1.     INSICUREZZA – Il depresso è essenzialmente insicuro.

Ø      Si sente indegno, incapace, ha sensazioni di colpa, timori, ansietà. Non si sente all’altezza degli altri e della situazione, né delle richieste del Signore.

Questo fatto lo opprime e origina sentimenti di  depressione.

 

2.     MANCANZA D’AMORE – La causa della depressione potrebbe risalire alla mancanza d’amore vero e spontaneo nella fanciullezza. Spesso i bambini sperimentano l’indifferenza dei genitori – che troppo occupai nel lavoro o in parrocchia, vedono i figli come ostacolo alla propria realizzazione personale e li trascurano – e questi se ne sentono respinti.

-        Altri genitori, pur amando i figli, non riescono a manifestare loro l’amore necessario. Allora il bambino si sente solo, poco amato, respinto, indegno.Sensazioni che possono penetrare anche nei primissimi anni di vita.

-        Anche gli insegnanti o chi ha contatti prolungati coi bambini possono contribuire a formare in loro tali sensazioni di disamore e di repulsione.

-        Crescendo il bambino potrà continuare a sentirsi indegno e non amato, e la sua vita sarà infelice, frustrata, depressa.

 

3.     CORREZIONE NEGATIVA – È un’altra causa psicologica della depressione. Umiliare il bambino di fronte agli altri per un errore, o chiamarlo “stupido”, o “ignorante”, può produrre effetti molto negativi. Un tale trattamento, se prolungato, sviluppa atteggiamenti di rigetto e di indegnità.

 

4.     SEPARAZIONE DA GENITORI E PERSONE CARE – Producono pure atteggiamenti di indegnità, di insicurezza che portano a sentimenti di scoraggiamento e di depressione.

-        Questo accade nel divorzio, o per la morte di un genitore.

-        Se il bambino si vede trascurato, non sperimenta l’amore dei genitori che gli è tanto essenziale per lo sviluppo di sani atteggiamenti emotivi.

 

5.     IL PARAGONE SFAVOREVOLE CON GLI ALTRI – Il paragone continuo tra due figli può essere una causa dello sviluppo della depressione:

-        i genitori che esaltano i meriti di uno ai danni dell’altro, mancano di tatto e di comprensione.

-        Infatti, anche se il bambino, stimolato da questo paragone, potrà comportarsi meglio, come persona si sentirà indegno, e avvertirà di doversi comportare in base a certi standard per essere accettato.

-        Questo potrà svilupparsi in seguito nella depressione e scoraggiamento, e dei propri fallimenti egli tenderà ad incolpare se stesso, ingolfandosi nel circolo vizioso di sentirsi incapace di tutto, incolpandosi del problema e impegnandosi a fare meglio.

 

6.     GENITORI PERFEZIONISTI - ed eccessivamente critici, causano atteggiamenti di pessimismo e di scoraggiamento.

-        Genitori che vorrebbero ogni cosa fatta al massimo della perfezione, e che trovano errori dappertutto.

-        La cosa più importante per il bambino non è avere i voti massimi a scuola, ma raggiungere l’età adulta con un alto grado di equilibrio emotivo e spirituale.

-        Quando ciò avviene, la realizzazione della persona avviene naturalmente.

 

Questi sono alcuni dei fattori principali che si trovano di continuo alla base della depressione.

Ø      Per SUPERARLI è necessario valutarli e capire in che modo hanno influenzato le attitudini emotive della persona, la sua immagine di sé e degli altri.

Al Centro di Consulenza Cristiana NARRAMORE incontriamo spesso persone con reazioni depressive temporanee, che senza aiuto potrebbero protrarsi fino ad un anno ed oltre. Le cause:

Ø      Pressione, problemi finanziari, perdita del lavoro, morte di una persona cara, separazione, forti delusioni, attacchi personali ed eventi traumatici.

Un terapista cristiano capace può offrire un valido aiuto a questi casi.

 

Il fattore essenziale per superare ogni problema spirituale ed emotivo è innanzi tutto

-        CAPIRE prima,

-        affrontare poi realisticamente il problema e quindi

-        cercare di comprenderne le cause di fondo.

Si dovranno tenere presenti tutti i fattori psicologici che si scopriranno col procedere della discussione sul problema “depressione.”

ASPETTI SPIRITUALI DELLA DEPRESSIONE

 

La causa maggiore di depressione e di scoraggiamento è la

Ø      mancanza di una relazione vitale con Dio tramite Gesù Cristo.

Ø      La persona che NON ha sperimentato una relazione personale con Cristo può non avere uno scopo o un significato ultimo nella vita.

-        Infatti, è per questo motivo che Dio ha creato l’uomo: è la sua natura.

Ø      Senza Cristo non può esserci calma né ottimismo, nessuna stabilità e sicurezza di fondo.

-        Al di fuori di Cristo nessuno può avere la gioia più piena della vita.

-        Questi sono i fatti scientifici enunciati da Dio Stesso nella Bibbia.

CON CRISTO la vita assume una prospettiva nuova.

Ø      La consapevolezza di essere creature spirituali create ad immagine di Dio ci dà una comprensione nuova della vita.

La ricerca di significato e di scopo che prima facevamo nelle finanze, nel lavoro, nel divertimento ha trovato un porto nella Parola di Dio!

 

COSA DOBBIAMO RICONOSCERE

 

Finché una persona non riconosce di essere stata creata ad immagine di Dio,

Ø      Di essere peccatore e separato da Dio,

-        E di avere bisogno di redenzione, attraverso una relazione personale con Gesù Cristo,

-        In un certo senso è fuori della realtà.

è Chi NON ha accettato questi fatti corre in vicoli ciechi, ed ogni tentativo di raggiungere gioia e felicità per altre vie è destinato a produrre dosi di frustrazione e scoraggiamento.

-        La storia umana è piena di milioni di persone la cui vita è cambiata attraverso  l’esperienza personale di Cristo.

Esistere soltanto, o vivere?

Ø      Testimonianza – Conobbi uno studente universitario che cercava di superare il senso di futilità e di mancanza di scopo della vita attraverso l’istruzione, i raggiungimenti intellettuali, i mezzi sociali ed altro.

-        Io gli indicai la sua necessità di una vita spirituale.

-        Dopo varie discussioni e dopo aver letto la Bibbia, s’inginocchiò e disse: “Vorrei chiedere a Cristo di entrare nella mia vita,” e pregò dicendo:

“Gesù, sono un peccatore e ho bisogno di te. Vuoi venire nel mio cuore e darmi una vita nuova?”

-        La settimana successiva disse:

Sono una persona diversa. È la differenza tra ESISTERE SOLTANTO E VIVERE.”

Una persona SENZA relazione personale con Cristo in realtà esiste solo, senza vivere: Ha solo una vita temporale.

Ø      Ma quando mette la sua fede e speranza in Cristo, comincia a vivere su un piano diverso, in una dimensione nuova.

Ø      La sua vita diventa bella, assume un significato nuovo ed uno scopo profondo e porta grazie abbondanti alla persona che è nel giusto rapporto col Creatore di ogni personalità umana.

 

Ø      Ma nonostante la vita nuova e le molte grazie che si ricevono quando si stabilisce un rapporto personale con Cristo, molti cristiani vivono una vita insoddisfatta e frustrata.

Un motivo di questa mancata consapevolezza quotidiana della presenza intima di Dio è chiaramente definito nella Scrittura.

 

LO SPIRITO SANTO

 

Prima che Cristo ascendesse al cielo, promise di mandare lo Spirito Santo, che sarebbe stato il Consolatore.

-        In Giovanni 14,16 leggiamo: “Pregherò il Padre, ed Egli vi darà il Consolatore, perché abiti in voi per sempre.”

-        Attraverso la potenza dello Spirito Santo Dio ci ha dato il mezzo per camminare sempre in stretta comunione con Lui.

Ø      Molti credenti comunque non sperimentano la gioia di questa comunione ed amicizia.

-        Hanno Cristo come Salvatore personale, e magari anche qualche conoscenza della Parola di Dio;

-        Talvolta possono anche parlare di Cristo agli altri.

Ma NON capiscono che Dio è una realtà in tutta l’esperienza della vita.

 

Vi sono tre classi principali di persone

1.     Quelli che non conoscono Cristo – Incontrano le depressioni e frustrazioni più grandi e sono sempre in conflitto con le verità eterne di Dio.

-        Queste persone sono al di fuori di gran parte della realtà umana e spirituale, e ignorano il Creatore dell’Universo.

2.     Quelli che hanno una conoscenza personale di Cristo, ma NON sperimentano una relazione vitale e quotidiana con Lui.

-        Questi possono essere paragonati al figlio di due ricchi: è il figlio legale ed erede, e tutti lo sanno.

-        Ma per un qualche motivo sconosciuto non fa i semplici passi necessari per ereditare le ricchezze del Padre.

Ø      Questo avviene alla persona che non capisce la comunione dell’uomo con Dio momento per momento.

-        È sempre un figlio di Dio perché ha ricevuto Cristo come Salvatore personale,

-        Ma manca di appropriarsi delle ricchezze ereditate da Dio per la sua vita di ogni giorno.

3.     Quelli che sono quotidianamente controllati dallo Spirito Santo.

-        Questa comunione è per ogni credente, come è chiaramente espresso nella Parola di Dio. In Efesini 5,18 ci si comanda di “essere pieni dello Spirito Santo.

-        Altri testi della Scrittura poi definiscono chiaramente i mezzi per questa continua pienezza ed abitazione dello Spirito Santo in noi.

 

I PASSI PER ARRIVARE 

ALLA PRESENZA CONTINUA DI DIO

 

a)     In Efesini 4,30 leggiamo: “E non rattristate lo Spirito Santo di Dio, posto in voi come sigillo, come garanzia per il giorno della completa redenzione.”

-        Qui ci si raccomanda di non addolorare lo Spirito.

-        Addoloriamo la Terza Persona della Trinità quando nella nostra vita c’è il peccato.

-        Naturalmente, come per tutti i comandi di Dio, Egli ci dà il modo di superare il problema.

Ø      In 1 Giovanni 1,9 c’è un versetto noto a molti cristiani:

-        Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da perdonarli, e da purificarci da ogni errore.”

-        Questo è il primo passo per ogni credente che voglia sperimentare in modo più profondo e significativo la presenza continua di Dio.

-        É il DONO che Dio ci fa per superare la tristezza che possiamo aver causato allo Spirito Santo.

b)     In 1 Tessalonicesi 5,19 ci si raccomanda di “non ostacolare l’azione dello Spirito.”

-        In altre parole, NON dobbiamo disobbedire al Signore o rifiutare di arrenderci alla Sua guida.

-        La soluzione a questo problema la troviamo in Romani 12,12, ed è il secondo passo verso la comunione continua con Dio:

-        Vi esorto dunque, fratelli, ad offrire voi stessi a Dio in sacrificio vivente, a Lui dedicato, a Lui gradito. È questo il vero culto che Gli dovete.

-        NON adattatevi alla mentalità di questo mondo,

-        ma lasciatevi trasformare da Dio con un completo mutamento della vostra mente.

-        Sarete così capaci di capire qual è la volontà di Dio, vale a dire ciò che è buono, a Lui gradito, perfetto.”

c)     Ecco infine un terzo passo definitivo per chi cerca una comunione più stretta e un’amicizia più profonda con Cristo mediante la potenza dello Spirito Santo.

-        Lo troviamo in Galati 5,25: “Se è lo Spirito che ci dà la vita, lasciamoci guidare dallo Spirito.

-        In altre parole, il cristiano che vuole sperimentare l’amicizia continua con Cristo deve camminare nella dipendenza consapevole dallo Spirito Santo.

-        NON dobbiamo contare sulla nostra forza di volontà.

Dobbiamo essere in uno stato di dipendenza continua dalla guida del Signore e del Suo Spirito.

 

Non appena il cristiano comincia a praticare:

  1. La confessione del peccato, impara a
  2. cedere al Signore, anziché soffocare il Suo Spirito con la disobbedienza; comincia a
  3. dipendere da Dio.
Inizia allora a stabilirsi una relazione di gioia e di felicità che diventa giorno per giorno sempre più significativa.