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Il prete che brucia le croci sataniche

07/03/2012 - Don Bruno, sacerdote padovano, dà alle fiamme le corone del rosario con simboli ‘sataniti-esoterici-massonici’ Il Mattino di Padova ha intervistato don Bruno Bevilacqua, il prete di Camposampiero, in provincia di Padova, che brucia croci sataniche, dei simboli solo apparentemente cristiani,


Don Bruno, sacerdote padovano, dà alle fiamme le corone del rosario con simboli ‘sataniti-esoterici-massonici’

Il Mattino di Padova ha intervistato don Bruno Bevilacqua, il prete di Camposampiero, in provincia di Padova, che brucia croci sataniche, dei simboli solo apparentemente cristiani, che in realtà nasconderebbero riferimenti che il sacerdote definisce ‘sataniti-esoterici-massonici’.

“SIMBOLI SATANISTI-ESOTERICI-MASSONICI” - Si legge nell’articolo a  firma di Francesco Zuanon:

«Solo negli ultimi giorni ne abbiamo ricevute 10. Le ho subito benedette e poi bruciate». Si tratta di corone del rosario “sataniche”, secondo quanto recita un avviso affisso sulla bacheca principale della chiesa di San Marco. L’avviso, autorizzato dal parroco don Bruno Bevilacqua, mette in guardia quanti possiedono un tipo di corona del rosario con croce «dove appaiono simboli sataniti-esoterici-massonici: i 4 soli, il serpente, il sole degli illuminati con impresso un vero sole con i raggi ed i pentagoni alle estremità; tutti con i relativi colori: sono dei macchinari consacrati a satana». «In questi mesi abbiamo ricevuto centinaia di queste corone – spiega il parroco don Bruno – e ogni volta le abbiamo prima benedette e poi bruciate. Si tratta di oggetti che spesso si trovano all’esterno dei santuari mariani e che vengono venduti come normali rosari con crocifisso, ma che non hanno invece nulla di sacro».

“ATTENTI!” – Don Bruno invita tutti i fedeli a verificare i dettagli dei crocifissi acquistati. Continua Il Mattino:

L’avviso, con foto esplicativa, si apre con un eloquente «Attenti attenti attenti!!!» che attira immediatamente l’attenzione e si chiude con un appello: «Divulgate e controllate e se ne avete comprato uno portatelo da un esorcista che sa cosa fare». Più semplicemente, molti fedeli si sono rivolti al parroco e hanno consegnato in canonica l’oggetto tacciato di satanismo. «A centinaia, in questi mesi; l’allarme si è diffuso negli ambienti mariani da tempo, ma la diffusione di questi oggetti evidentemente è ancora presente» aggiunge don Bruno. E di riferimenti a satana ne ha fatti anche don Renato Tisot nel corso degli esercizi spirituali dello scorso fine settimana a San Marco. Il sacerdote trentino della Divina Misericordia ha riempito come sempre la chiesa all’inverosimile, insistendo anche in alcuni passi delle sue lunghe meditazioni sulla necessità di stare attenti e di resistere alle tentazioni del maligno.