Seminario Di Vita Nello Spirito N. 4
(da audio)
ricevere il dono di dio
In Atti 19 troviamo la storia di San Paolo che arriva ad Efeso, dove "trovò alcuni discepoli e disse loro: "Avete ricevuto lo Spirito Santo quando avete creduto?"
q È una domanda affascinante, perché Paolo chiaramente si aspettava che la gente potesse dire se aveva ricevuto o no lo Spirito Santo.
q La domanda implica inoltre che evidentemente Paolo, osservando la vita della gente, poteva dire che probabilmente non avevano ricevuto lo Spirito Santo.
Per ricevere la vita nuova attraverso lo Spirito Santo la prima cosa che dobbiamo fare è:
Ø orientarsi verso Dio e allontanarsi dalle cose che bloccano la nostra relazione con Lui.
Ø Ciò significa un vero e proprio cambiamento di direzione,
Ø un nuovo orientamento della vita verso il Signore, e nella direzione che ci allontana dalle cose che bloccano la relazione con Lui e che danno invece a Satana la presa su di noi.
Abbandonare le cose che ci bloccano
L'esempio della cattura delle scimmie. Alcuni catturano le scimmie in questo modo:
Ø prendono un vaso di terracotta, vi fanno un buco che permetta alla mano della scimmia entrare, e quindi vi inseriscono una banana o una noce di cocco.
Ø La scimmia afferra la banana, ma poi non riesce a tirar fuori la mano dal vaso.
Ø Per tirar fuori la mano dovrebbe solo lasciar andare la banana, ma invece la tiene così stretta che resta facile catturare l'animale.
Questa storia può illustrare il modo in cui alcune cose possono rappresentare la nostra banana.
Ø Vi restiamo attaccati, e non riusciamo a muoverci verso qualcosa di un valore molto più grande.
Ø Magari restiamo aggrappati a cose che bloccano la nostra relazione con Dio perché riteniamo abbiano un valore, e quindi pensiamo di perdere la sola cosa veramente valida.
Un nuovo orientamento della vita
Il nuovo orientamento della vita di cui parlo significa:
Ø lasciar andare le cose che ci tengono legati, proprio come la banana, e
Ø orientarsi verso Dio per obbedirGli.
Infatti, Dio potrà guidarci nella nuova vita solo se Lo seguiamo, e solo allora potrà fare per noi ciò che maggiormente desidera.
L'obbedienza dei figli
Ma l'orientamento verso Dio deve venire dal cuore, non deve essere una cosa superficiale che facciamo perché ce lo dicono gli altri.
Ø Dio da noi non vuole l'obbedienza degli schiavi, che obbediscono per paura della punizione;
Ø non vuole neppure l'obbedienza dei dipendenti, che seguono gli ordini del datore di lavoro per ricevere la paga.
Ø Dio vuole l'obbedienza dei figli, che obbediscono per amore, per rispetto verso il loro padre.
Accettare Gesù come Signore :
Ø Nuovo orientamento della vita significa anche accettare Gesù come Signore e Padrone della nostra vita; accettare Colui che per noi ha un'importanza primaria, che controlla la nostra vita.
Ø Questo cambio di direzione, con l'allontanamento da quanto blocca la nostra relazione con Dio, e il cammino verso Dio nell'obbedienza e nell'accettazione, per mezzo di Gesù, è ciò che intende la parola PENTIMENTO.
Cos'è il pentimento?
PENTIMENTO significa: nuovo orientamento della nostra vita, un cambiamento che ci allontana da una cosa e ci porta verso il Signore.
Possiamo dire che il pentimento includa quattro cose:
1. L'onestà - Per arrivare a pentirci e a cambiare vita dobbiamo cominciare con l'essere onesti con noi stessi e col Signore.
- Significa ammettere la verità, cioè che nella nostra vita vi sono cose sbagliate che devono essere cambiate.
- Non dobbiamo cercare di coprirle, nasconderle, di evitare di parlarne girandoci intorno,
- non cercare di scusarci ma essere semplicemente onesti. Dire pane al pane.
2. L'umiltà - è il secondo passo del pentimento.
- Umiliare noi stessi ammettendo queste cose ed esprimere la volontà sincera di cambiare, assieme alla consapevolezza che per cambiare davvero abbiamo bisogno dell'aiuto di Dio.
3. La rinunzia - è il terzo passo del pentimento.
- Significa rinunziare alle azioni sbagliate nella nostra vita, allontanandoci da quel comportamento e
- decidere di non fare più le cose errate.
- Rinunzia non significa avere sentimenti negativi verso noi stessi, e neppure ripiegarsi su se stessi dicendo che siamo cattivi. Ciò non porterà al compimento di ciò che Dio intende.
- Rinunzia è la decisione di abbandonare le cose, le azioni sbagliate, e decidere di non farle più.
4. Chiedere perdono - per quanto abbiamo fatto di male è l'ultimo passo nel pentimento.
- Il fatto di esserci allontanati dagli errori, averli ammessi ed esserci umiliati accettando l'aiuto di Dio, non includeva ancora la richiesta del perdono al Signore per quegli stessi errori.
- In 1 Giovanni l'apostolo dice:
"Se diciamo di non avere peccato facciamo di Dio un bugiardo."
- Intende dire che il Signore ha rivelato chiaramente che tutti facciamo cose sbagliate, e se diciamo che non è vero diamo del bugiardo a Dio.
Ma se ammettiamo i nostri peccati e li confessiamo, il Signore ci perdonerà secondo la Sua promessa, e ci purificherà da ogni ingiustizia. E possiamo essere certi che lo farà.
Le incompatibilità con le vie di Dio
Vi è qualcosa da cui dobbiamo essere particolarmente sicuri di allontanarci.
Ø Ad esempio, le religioni non cristiane, lo spiritismo, l'occulto, la stregoneria. Da tutte queste cose dovremmo allontanarci in modo definitivo.
In Atti 4,12 San Pietro dice:
"Non vi è salvezza in nessun altro. Poiché non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo per il quale possiamo essere salvati."
Ø Indubbiamente questa frase contiene molte intuizioni di verità riguardo alle religioni non cristiane, ma la Scrittura esclude che vi sia salvezza in un altro nome oltre quello di Gesù.
Ø Le prime parole della lettera agli Ebrei ci dicono:
"In vari modi dio in passato Si è rivelato per mezzo dei profeti. Ma in questi ultimi giorni Si è rivelato attraverso Suo Figlio."
Forse in passato, per mezzo della lettura o della meditazione, possiamo aver scoperto qualcosa su Dio e sul Suo amore; ma Dio Si è rivelato pienamente in Gesù, e ora vuole che abbandoniamo le altre religioni.
L'occulto: è seguire Satana
L'altra cosa fondamentale esposta qui sopra è che
Ø dobbiamo allontanarci in modo specifico da ogni tipo di espressione dell'occulto, spiritismo, stregoneria, occultismo ecc.
Ø La Scrittura ci dice spesso che, se vogliamo obbedire a Dio, dobbiamo lasciare indietro tutte queste cose.
Ø Sin dal Vecchio Testamento Dio ci rivela che queste cose sono sbagliate. Lo vediamo ad esempio in Deuteronomio 18:
- "Non vi sarà tra voi nessuno che pratichi la divinazione, la stregoneria, il mago, l'incantatore o il medio, lo stregone o il negromante. Chi fa queste cose è abominio al Signore."
Sia nel Vecchio Testamento sia nel Nuovo vi sono molti punti in cui Dio ci parla dell'importanza di abbandonare questo tipo di pratiche occulte.
Ø Lo vediamo ad esempio in Galati 5, dove San Paolo elenca diverse cose incompatibili con la ricerca dell'unzione del Signore e tra queste la stregoneria e la magia, e afferma che "chi fa queste cose non erediterà il regno di Dio."
Altre cose incompatibili con lo Spirito di Dio
Altre cose specifiche da cui dobbiamo allontanarci includono:
Ø le relazioni al di fuori del matrimonio, l'adulterio, l'omicidio, il furto e la rapina, l'inganno - ad esempio negli affari e negli esami - la maldicenza, la calunnia, l'ubriachezza, la dipendenza dalle droghe.
Ø Vediamo alcuni brani della Scrittura che ci dicono quanto sia importante allontanarsi da tutte queste pratiche. Ad esempio S. Paolo, in 1 Corinzi 6 dice:
- "Non sapete che la persona ingiusta non erediterà il regno di Dio? Non lasciatevi ingannare: né l'immorale, né l'adultero né gli omosessuali, non chi inganni chi è avido, non gli ubriaconi, né i rapinatori o chi oltraggia erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi, che poi siete stati lavati, santificati, giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito di Dio."
Nel brano dei Galati citato in precedenza San Paolo parlava della stregoneria e altro, poi parla di altre cose da cui ci dobbiamo allontanare. In Galati 5 dice che:
- "Le opere della carne sono chiare: immoralità, impurità, licenziosità, idolatria, stregoneria, magia, inimicizia, contesa, gelosia, ira, egoismo, invidia, inganno e spiriti di fazioni, ubriachezza. Vi avverto, come vi ho detto prima, chi fa queste cose non erediterà il Regno di Dio."
è Tutti questi passi dimostrano chiaramente che vi sono cose determinate dalle quali Dio ci chiede di allontanarci in maniera definitiva, perché bloccano la nostra relazione con Lui e ci impediscono di ricevere il dono della vita nuova che Lui ci vuole dare.
è Ma se il nuovo orientamento della vita include questo tipo di allontanamenti,
Ø include anche l'orientarsi verso il Signore e andare a di Lui con fede.
Cos'è la fede?
Leggiamo una storia dal Vangelo di Matteo, che illustra il tipo di fede richiesto riguardo al modo di incamminarci seriamente verso Dio.
Ø Matteo 14, parla di Pietro che cammina sulle acque.
Ø Pietro era sulla barca in mezzo al lago assieme agli altri discepoli, e vedono Gesù venire verso di loro camminando sulle acque. Ne restarono terrorizzati e gridarono dalla paura perché pensarono si trattasse di un fantasma. Ma Gesù disse loro: "Coraggio, non temete."
Ø Pietro allora disse: "Signore, se sei Tu, dimmi di venire verso di Te sulle acque." E Gesù gli rispose: "Vieni!"
Ø Pietro uscì dalla barca e cominciò a camminare sulle acque e ad avvicinarsi a Gesù. Ma quando vide il vento ebbe paura e cominciò ad affondare. E allora gridò: "Signore, salvami!"
Ø Gesù immediatamente gli tese la mano e lo tirò su, ma gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?"
è Questa è una perfetta illustrazione della fede.
Ø Include anche l'esempio di cosa avviene quando perdiamo la fede, ma l'importante è che ci può insegnare come avere fede.
Ø Quando Gesù invitò Pietro dicendogli: "Vieni!" Pietro ripose fede e fiducia nella verità di quella parola di Gesù,
Ø che in realtà gli stava dicendo: "Tu puoi camminare sulle acque. Esci dalla barca!"
Ø Pietro uscì dalla barca - nella fede fece il passo richiesto da Gesù - e l'acqua lo sostenne.
Ø Solo allora, dopo quel passo coraggioso di Pietro, la verità delle parole di Gesù poté diventare una cosa vera che permise alle acque di sostenerlo.
Il tipo di fede necessario
Qui non si tratta di limitarsi alla credenza dottrinale, m a di procedere nel tipo di fede illustrato da Pietro in questo brano:
Ø Si tratta di essere convinti che quanto Dio ha detto è vero, crederci e agire di conseguenza.
Ø La vita cristiana è fondata su questo tipo di fede, che non si basa sui sentimenti ma sui fatti.
Ø Prendiamo un fatto che il Signore ci rivela, e vi mettiamo la nostra fede.
Ø I sentimenti si adegueranno in seguito.
Ø Noi sappiamo che qualunque cosa Dio abbia detto è vera, perché Dio conosce tutto e non mentisce, e se dice che è vero è così.
Ø Ma i sentimenti possono dirci il contrario, e così sperimentiamo sentimenti di dubbio,
Ø ma risolveremo il problema guardando al fatto, cioè alla verità rivelata da Dio.
La Parola di Dio è il FATTO - in contrasto coi SENTIMENTI
è Illustriamo questa verità con l'esempio di quanto accadde a Pietro:
Ø Gesù gli disse "Vieni!" - e questo è il FATTO, la VERITÁ.
Ø Dio che gli aveva parlato; e Pietro mise la fede in quel FATTO e agì di conseguenza, uscendo dalla barca e cominciando a camminare sulle acque.
Ø Ma quando i SENTIMENTI cominciarono a farsi strada, Pietro cominciò ad avere paura, a guardare alle circostanze e cominciò ad affondare.
Ø Gesù allora lo rimproverò: "Perché hai dubitato?"
Allora potremo "reclamare" le promesse di Dio
è Quando vediamo il fatto, cioè qualcosa che Dio ci ha detto, e poi mettiamo fede in quel fatto, in quella verità, aspettandoci che accada qualcosa,
Ø è questo ciò che la gente intende con "reclamare le promesse di Dio."
Ø Dobbiamo reclamare come nostro il fatto e la verità dataci da Dio;
Ø solo DOPO questi passi potremo aspettarci che Dio ci battezzi nello Spirito. Infatti:
- Lui lo ha promesso, e questo è il FATTO;
- Noi abbiamo riposto la nostra fede in quel fatto, ed abbiamo agito di conseguenza.
- Dio manterrà la Sua promessa, e per aver creduto noi sperimenteremo un cambiamento nella nostra vita.
La promessa dello Spirito nella Scrittura è un FATTO
La promessa di Dio che riceveremo Spirito Santo e che saremo battezzati nello Spirito è citata, direttamente o indirettamente, in molti punti della Scrittura.
Un passo bellissimo lo troviamo in Luca 18, 9-13:
"Vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché tutti quelli che chiedono ricevono, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce, invece del pesce gli darà un serpente? O se gli chiede un uovo gli darà uno scorpione?
Ora, se voi che siete cattivi sapete come dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre Celeste darà lo Spirito Santo a quanti Glielo chiederanno?"