Seminario Di Vita Nello Spirito N. 3
(da audio)
LA VITA NUOVA
Jim Cavnar
In Atti 19 troviamo la storia di San Paolo che arriva ad Efeso, dove "trovò alcuni discepoli e disse loro: "Avete ricevuto lo Spirito Santo quando avete creduto?"
q È una domanda affascinante, perché Paolo chiaramente si aspettava che la gente potesse dire se aveva ricevuto o no lo Spirito Santo.
q La domanda implica inoltre che evidentemente Paolo, osservando la vita della gente, poteva dire che probabilmente non avevano ricevuto lo Spirito Santo.
Il Cristianesimo vero porta una differenza
All'inizio del 3° Seminario di vita nello Spirito lessi questo versetto per fare il punto che in realtà ci dobbiamo aspettare che il cristianesimo porti una differenza reale e sperimentabile nella nostra vita.
Ø Chiaramente San Paolo se lo aspettava, e da qui poteva dire se avevano fatto o no questa esperienza.
Ø Ma spesso il cristianesimo che vediamo intorno a noi non ha vitalità spirituale.
Ø Infatti, potreste dargli la caratteristica di un nuovo idealismo, ossia una serie di principi e di ideali in cui una persona decide di credere e di accettare, e cui conformare la propria vita.
Ø Guardate Gesù, vissuto 2000 anni fa, e dite: "Credo che sia Dio, e perciò voglio fare tutto quello che ha detto di fare"
Ø Ma Dio Padre vuole farci entrare in possesso di molto più di un nuovo ideale per la vita. In realtà vuole che arriviamo a sperimentare un tipo nuovo di vita.
Lo scopo della venuta di Gesù
Questo aspetto è rivelato tanto spesso nel Vecchio Testamento, come nelle parole che il Signore rivolse ad Ezechiele il profeta, al capitolo 36 del suo libro:
"Vi darò un cuore nuovo, e riverserò in voi uno spirito nuovo. Estrarrò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne."
Ed è proprio questo lo scopo della venuta di Gesù.
Ø Gesù non è venuto solo per rivelarci una verità e per dirci cosa dobbiamo fare o non fare, ma per darci lo Spirito Santo, e
Ø se accettiamo Gesù come Signore, Egli ci potrà dare una libertà e una vita nuova.
Ø Quando Giovanni Battista presentò Gesù al mondo, disse di Lui:
- "Io vi ho battezzati con acqua, ma Lui vi battezzerà con lo Spirito Santo."
Battezzati nello Spirito Santo
Questa dichiarazione à talmente importante che gli autori dei Vangeli la hanno considerata lo scopo della venuta di Gesù, ed hanno ritenuto opportuno inserirla in tutti e quattro i Vangeli.
Ø In Gesù può essere eliminata ogni barriera tra noi e il Padre; così, indipendentemente da tutto ciò che possiamo aver fatto o commesso in passato, a causa di Gesù i nostri peccati possono essere perdonati e noi possiamo ricevere il dono dello Spirito Santo, proprio come Gesù ha promesso.
Ø Gesù in seguito cominciò a parlare ripetutamente della venuta dello Spirito Santo e dell'importanza di questo evento.
Ø In Giovanni 13 ha affermato che "lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa, e vi farà ricordate tutto ciò che Io ho detto."
Ø In Giovanni 16 ha ripetuto la promessa che "lo Spirito Santo scenderà su di voi".
Ø Dopo la Sua morte e risurrezione, Gesù tornò a predire la discesa dello Spirito Santo, come ad esempio in Atti 1,5 : "Giovanni ha battezzato con acqua, ma fra non molti giorni voi sarete battezzati con lo Spirito Santo. Poi sarete Miei testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra."
Promesse mantenute
Sono le promesse di Gesù, dove affermava che alla discesa dello Spirito Santo qualcosa sarebbe accaduto:
Ø Lo Spirito Santo avrebbe insegnato, prodotto cambiamenti nella gente, dato loro il potere di diventare Suoi testimoni.
Ø E quando lo Spirito Santo discese sugli altri cristiani, qualcosa avvenne anche a loro ed essi poterono sperimentare la nuova potenza.
Il giorno di Pentecoste vi fu il suono di un vento impetuoso, e lingue di fuoco, secondo quanto descritto in Atti 2, e
q "tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo come lo Spirito li faceva parlare."
Negli Atti degli Apostoli troviamo altri tre casi di gruppi di cristiani che ricevono lo Spirito Santo proprio come era avvenuto il giorno della prima Pentecoste.
Ø Uno si trova in Atti 8, in Samaria, dove Filippo era andato a predicare Gesù. Poi Pietro e Giovanni andarono laggiù a imporre le mani sui samaritani, che furono riempiti di Spirito Santo. La narrazione non accenna al parlare in lingue, ma dice che successe qualcosa di talmente speciale e straordinario che Simone il Mago, che indubbiamente riusciva a compiere qualche meraviglia con i propri trucchi, rimase talmente impressionato che si accostò a Pietro e gli offrì denaro per ricevere il potere di impartire agli altri lo Spirito Santo.
Ø Un altro racconto lo troviamo in Atti 10, questa volta in casa di Cornelio. Pietro era andato a predicare il messaggio del Vangelo, e stava ancora parlando quando lo Spirito Santo discese su tutti i presenti, e la Scrittura dice che "furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in lingue e a profetizzare."
Ø Vi è poi il brano in Atti 19 che parla di Paolo a Efeso. Quando viene a sapere che quella gente non ha ancora ricevuto lo Spirito Santo ma che era solo stata battezzata col Battesimo di Giovanni il Battista, parlò loro di Cristo, li battezzò e impose le mani. Ed essi furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in lingue e a profetizzare.
Da tutti e quattro questi racconti risulta chiaro che successe qualcosa di definito, che poteva essere sperimentato e che cambiò la vita e le relazioni delle persone coinvolte.
Ø "Guarda quei cristiani come si amano!" diventò la dichiarazione caratteristica di chi osservava questi nuovi cristiani.
Promesse valide anche oggi
Quando nella Scrittura troviamo la storia di cristiani che ricevono lo Spirito Santo e che poi sperimentano un cambiamento radicale, definito e potente nella loro vita,
Ø non si deve pensare che sia un qualcosa riservato solo ai primi secoli della Chiesa, ma che
Ø deve essere la norma della vita cristiana. Dovrebbe essere l'esperienza di ognuno di noi, perché quando lo Spirito Santo scende su qualcuno, questi diventa una persona diversa, trasformata.
"Essi parlano in altre lingue…" Ma davvero? - Gli effetti del libro…
La prima volta che sentii parlare dell'opera dello Spirito Santo ai nostri giorni fu quando lessi il libro di John Sherril: "Essi parlano in altre lingue". Ricordo che nel leggerlo rimasi molto impressionato, e mi chiesi se davvero quelle cose potevano accadere anche ai nostri giorni.
Ø Regalai copie di quel libro a degli amici, e anche a due professori della nostra università (era il 1967, periodo in cui stava nascendo il rinnovamento carismatico cattolico).
Ø Quei due professori lessero il libro ed ebbero la mia stessa reazione: l'autore sembrava sincero, e secondo lui pareva proprio che queste cose potessero accadere anche nel mondo moderno. Ma si proposero di scoprire se era vero. E lo fecero davvero.
… su due professori universitari.
q Poco dopo furono battezzati nello Spirito Santo, e poi uno di loro ci inviò una lettera per comunicarci la sua esperienza. Ve ne cito alcune frasi, perché descrivono anche l'esperienza mia e di molti altri:
q "…. il fatto di ricevere lo Spirito Santo à semplicemente la scoperta di tutto quanto sapevamo già su Cristo e sulla vita Cristiana….
- Infatti, l'intera esperienza è stata come la conferma di tutti i nostri sospetti sulla verità del cristianesimo, su chi è Cristo e su cosa significhi essere veri cristiani."
La nostra reazione iniziale ….
q Due settimane dopo di uno di questi professori venne alla nostra università di Notre Dame per parlare ad un gruppo di noi della sua esperienza del battesimo nello Spirito Santo.
q All'epoca da due anni avevo avuto una forte conversione ed ero passato da un cristianesimo indifferente all'esperienza della realtà di Gesù, e desideravo ardentemente, dopo la laurea, dedicarmi al servizio cristiano a tempo pieno.
q Ma alle parole di quel professore, ebbi una reazione piuttosto negativa, come non avessi voluto ascoltare quanto diceva, pur sapendo intimamente che era vero. Mentre ascoltavo dicevo tra me: "Non voglio aver niente a che fare con una cosa simile!"
q Ma il professore concluse chiedendo a Dio, in preghiera, e di liberarci da ogni problema e difficoltà che ci fosse di impedimento a ricevere lo Spirito Santo.
q Allora, proprio per la forte reazione negativa iniziale contro questa esperienza, decisi di ripetere le parole di quella preghiera per essere liberato dalle paure e dagli ostacoli.
- La mattina dopo scoprii che tutte quelle forti reazioni negative non solo erano sparite, ma ero stato liberato anche una certa pesantezza e depressione che due mesi aveva caratterizzato la mia vita.
Una volta liberati dagli impedimenti …
q Al secondo incontro con quel professore, dopo aver imparato altre cose su come ricevere il dono dello Spirito Santo, gli chiesi di imporre le mani su di noi e pregare per noi per essere battezzati nello Spirito Santo.
- Ancora non esistevano i Seminari di Vita nello Spirito e non capivamo gran che di quanto stava accadendo, ma sapevamo di dover chiedere nella fede.
- Sapevamo che era necessario chiedere al Signore di battezzarci nello Spirito Santo, convinti che si trattava di qualcosa promesso nella Scrittura, e dire: "Signore, se Tu lo hai promesso, io Te lo chiedo sulla base della promessa, e confido che lo farai." Ed è quello che ho fatto.
q Il professore impose le mani su di me, e sul momento non ebbi nessuna manifestazione evidente: non parlai in lingue, né altro, ma come dichiarò uno dei compagni di quella sera:
- "Non mi è successo niente di particolare ad eccezione del fatto che tutta la mia vita è cambiata."
Esperienza trasformante - Arrivano i doni….
Quella sera in camerata, pregai per alcuni minuti e quasi immediatamente cominciai ad avvertire la presenza reale di Gesù.
q E in seguito, pregando nella cappella, fui assorbito dalla sensazione della realtà e dell'amore di Dio. Non avrei mai pensato si potesse fare un'esperienza simile nella vita!
q Una settimana dopo fui battezzato nello Spirito Santo. Pregarono su di me per la seconda volta, e questa volta cominciai a pregare in lingue.
q Anche questa volta non sapevo esattamente cosa fare, ma feci un passo nella fede e cercai di parlare. E i suoni cominciarono ad uscire.
q Dopo lo shock iniziale ho saputo che stavo lodando il Signore. Era un tipo di preghiera che non avevo mai fatto prima in vita mia, e d'un tratto ho saputo che qualunque cosa dicessi io stavo lodando Dio.
q E più ancora, ho avuto la consapevolezza che per la prima volta io stessi facendo esattamente ciò per cui ero stato creato: lodare Dio. Mi sentivo al posto giusto!
I primi effetti del dono delle lingue
Al mattino presto mio padre mi telefonò per dirmi che avevano portato mia madre d'urgenza in ospedale per un'operazione, e che era in pericolo di vita, chiedendomi di pregare.
Ø Scoraggiato e addolorato, mi recai subito in cappella per chiedere al Signore di guarire mia madre e proteggerla durante l'operazione.
Ø Ma poi ho pensato di pregare in lingue, di usare quel dono per intercedere per lei, poiché in realtà io non sapevo cosa fare o dire.
- Due minuti dopo avvertii con forza il potere di questa intercessione.
- Poi mi parve che la preghiera si trasformasse da intercessione in lode e ringraziamento a Dio per aver risposto alla richiesta.
- E avvertii una grande sensazione di sollievo, di fiducia e di pace: sapevo che Dio aveva agito.
Ø Poi mi diressi verso l'altare e gli occhi caddero sul vangelo: vi era la storia della risurrezione di Lazzaro dove Gesù diceva: "e credi vedrai la gloria di Dio".
Ø Con quel brano ebbi la chiara sensazione che Dio mi stesse dicendo che anch'io avrei visto la gloria di Dio.
Ø Poche settimane dopo seppi che tutto era stato risolto, che l'operazione era riuscita e che non vi erano più pericoli.
Vi dico queste cose perché voglio che sappiate come, grazie alla potenza dello Spirito Santo che vive in noi, vediamo e sperimentiamo l'amore e la presenza di Dio in un modo del tutto nuovo.
Il dono delle lingue: un dono di preghiera
Vediamo che il dono delle lingue è un puro dono di preghiera: è lo Spirito Santo che prega e loda Dio in noi.
Ø Quando non riusciamo a lodarLo in modo adeguato, lo Spirito dentro di noi prega assai meglio di ogni nostro tentativo con la mente. In Romani 8 Paolo dice:
"Noi non sappiamo come dovremmo pregare, ma lo Spirito prega in noi con significati troppo forti per essere espressi in parole."
Guidati da Dio
Da quando sono stato battezzato nello Spirito ho fatto molte volte l'esperienza della guida e delle ispirazioni di Dio guidato, con insegnamenti specifici.
Ø Agli inizi di questo tipo di esperienza mi chiesero di scrivere un articolo per la rivista universitaria su questo nuovo movimento. Infatti l'argomento era oggetto di molte controversie, e molti erano sconvolti da quanto si diceva.
Ø Rimasi preoccupato da quella richiesta, e pregai per sapere cosa fare. In preghiera mi parve che il Signore mi guidasse ad aprire la Bibbia. Usci un passo che di fatto diceva:
- "Non temere le minacce contro di te, perché le cose che ho fatto devono essere scritte sulla carta, affinché gli altri possano leggerle."
- Capii che dovevo scrivere l'articolo.
La Bibbia diventa viva…
Quando siamo stati battezzati nello Spirito la Bibbia comincia a diventare parola viva per noi.
Ø Già da due anni leggevo la Scrittura con grande assiduità, ma poi essa diventò qualcosa di veramente diverso.
Ø Cominciai a sperimentarla in maniera molto più personale, e Dio mi parlava attraverso la Scrittura. Anche i fatti riportati sembrano tanto più reali, e la Bibbia diventa un libro fantastico, meraviglioso! E avremo il desiderio di leggerlo tutto!
Ø Ciò accade a tanta gente, perché il significato della Scrittura diventa vivo e parla al nostro cuore.
Il frutto dello Spirito
In Galati 5 San Paolo parla dei frutti dello Spirito - e molti conoscono questo elenco:
Ø carità gioia, pace, pazienza, gentilezza, sopportazione, ecc.
Ø Avevo imparato questo elenco al catechismo, e pensavo che il raggiungimento di quei risultati fosse la mèta della vita cristiana. Avrei dovuto avere tutte quelle doti, e comportarmi di conseguenza.
Ø Ma dopo il battesimo nello Spirito Santo l'esperienza è stata molto diversa: ho cominciato a sperimentare che alcune opere sono il frutto dello Spirito, e risultano dalla Sua attività nella nostra vita:
Ø non sono affatto la meta della nostra vita, un risultato che noi stessi dovremmo produrre.