chiesa e rinnovamento
capitolo quinto
GESÙ È LA SOLA VIA?
Molte sono le ragioni che hanno portato i cristiani a scivolare nell'indifferentismo religioso e nel sincretismo, ma il problema centrale resta quello della verità. La vera domanda è: "Gesù è la sola via per giungere al Padre? Gesù, secondo quanto proclamano le Scritture e la Chiesa, è la sola via attraverso cui gli uomini possono essere salvati?"
Per rispondere ad una domanda simile è necessario prima capire la natura della necessità che ha l'intera umanità di riconciliarsi con Dio. La Scrittura ci dice che il modo in cui Dio vede la situazione dell'uomo è diverso da come la vede l'uomo "naturale". Ci dice inoltre che la visuale di Dio è quella giusta. Ne consegue allora che l'atteggiamento appropriato da assumere davanti a Dio è quello del silenzio e dell'ascolto, al fine di poter ascoltare la Sua Parola ed apprendere la verità sulla nostra situazione e su come Dio ha provveduto in proposito. Se ci mettiamo quieti davanti a Dio per ricevere la Sua Parola, Egli ci rivelerà la natura della nostra situazione, il nostro bisogno di salvezza e come poterla ricevere.
La Parola di Dio ci dice che la razza umana nella sua condizione "naturale" si trova in uno stato di costante ribellione contro Dio e le Sue vie. Le conseguenze negative di una tale condizione di peccato sono di vastissima portata. A causa di questo peccato e della ribellione, ora tutti gli uomini vivono un'esistenza "decaduta", soggetta alla malattia e, infine, alla morte e la nostra razza continua a commettere abomini contro lo Stesso Dio e contro i nostri simili. La Scrittura ci dice inoltre che un esercito di potenze malvagie, comandate da un genio del male, Satana, ha ottenuto l'accesso alla razza umana ed esercita un'influenza su di essa.
La storia umana, quindi, è una storia in cui il male abbonda: avidità e paura; rabbia e ostilità; è una storia di omicidi di massa, di furti, inganni, fornicazioni, omosessualità, adulteri, oppressione, guerra, brutalità. La vernice della civilizzazione e delle soluzioni umane ai problemi non riesce a mascherare la sottostante tragedia e l'orrore della nostra esistenza decaduta.
I fatti della nostra condizione ci costringono a porci alcune domande fondamentali: Cosa sarebbe necessario per superare il male che permise alla Germania civilizzata di assassinare milioni di ebrei? Che tipo di umanità è stata creata nelle moderne Unione Sovietica e Cina progressiste, attraverso la fame e la condanna a morte di decine di milioni dei loro cittadini? Cosa si potrebbe mai offrire al Creatore in riparazione delle centinaia di milioni di bambini assassinati nel grembo materno, o soffocati sul letto di nascita nel corso dell'intera storia della razza umana? E cosa per il doloroso sfruttamento dei poveri da parte dei ricchi e dei potenti, tanto spesso riscontrato in ogni periodo della storia? E che dire del doloroso sfruttamento del povero da parte del ricco e potente, così spesso palese in tutta la storia? Cosa mai potrebbe rimediare a un diabolico scambio nucleare?
Anche se alcuni uomini e donne nel corso dei secoli hanno condotto una vita onesta, che ne è di tutti gli altri? Cosa della lode, della gratitudine e dell'adorazione dovute a Dio, che perfino tante persone virtuose si rifiutano di esprimere? Cosa delle malattie che colpiscono anche uomini giusti, e della morte che ci afferra tutti?
Gli elementi della salvezza
Riflettendo sulla Parola di Dio, risulta chiaro che la salvezza di cui abbiamo bisogno include un certo numero di elementi specifici.
1. - Deve includere il perdono per l'enormità dei peccati della razza umana, per la sua ribellione originale, fondamentale e continuata. Questo può venirci solo dal principale offeso - Dio Stesso: "Sappiamo che tutto quanto dice la legge è per coloro che si trovano sotto la sua autorità. Questo significa che ogni bocca viene messa a tacere e tutto il mondo è riconosciuto colpevole davanti a Dio" (Rom. 3,19). "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Rom. 3,23).
2. - Il pentimento, col conseguente perdono, deve sempre essere accompagnato dalla restituzione. Il male fatto deve essere compensato. Le giuste richieste della Parola di Dio nella Genesi - "il momento che ne mangerai certamente sarai destinato a morire" (Gen. 2,17) - debbono essere pienamente soddisfatte. Queste parole riecheggiano anche in Romani 1,32: "Essi conoscono il giusto decreto di Dio che tutti coloro che fanno cose simili meritano la morte." Un decreto giusto ed eterno di Dio dichiara che la ribellione contro di Lui è giustamente punita con la morte fisica e spirituale. Le legittime richieste di questo decreto vanno soddisfatte. Se davvero dobbiamo essere riconciliati con Dio, le conseguenze del nostro peccato personale e collettivo vanno in qualche modo pienamente espiate.
3. - Deve essere spezzato il potere esercitato sulla razza umana da Satana e dalle sue legioni infernali. L'uomo, con le sue sole forze, è incapace di affrontare e vincere colui a cui Gesù Si è riferito come il "principe di questo mondo" (Gv. 16,11) e che l'apostolo Giovanni ha descritto come colui che ha "tutto il mondo" sotto il suo controllo (1 Gv. 5,6).
4. - Va stabilita la giustizia - una giustizia che in qualche modo raggiunga il passato, oltre la morte, per correggere millenni di oppressione e di ingiustizia. La giustizia deve occuparsi del fatto che i malvagi spesso prosperano alle spese dei giusti; del fatto che quanti furono i primi agli occhi del mondo spesso meritavano di essere gli ultimi. Salvezza e riconciliazione esigono che siano soddisfatti tutti gli aneliti dell'uomo per la giustizia.
5. - Morte e malattia vanno conquistate. Il seme della morte ora connesso alla nostra natura va in qualche modo estirpato "Me sventurato! Chi potrà liberarmi da questo corpo in potere della morte?" (Rom. 7,24). La nostra natura, ora mortale e corruttibile, chiede a gran voce di essere resa, in qualche modo, immortale e incorruttibile.
6. - Gli effetti del peccato sulla creazione fisica devono essere eliminati. "Sia maledetto il suolo per causa tua! Lavorando mangerai ciò che produce, per tutti i giorni della tua vita!" (Gen. 3,17). "La creazione è stata resa soggetta alla futilità - non per suo volere ma per volere di colui che una volta l'aveva sottomessa ... Sì, sappiamo bene che tutta la creazione geme e soffre ed è in agonia fino ad oggi" (Rom. 8,20;22).
7. - Uomini e donne devono essere sottoposti a un cambiamento fondamentale nella loro natura per poter vivere in modo da compiacere Dio sia col desiderio, sia con la capacità di attuarlo.
Il fatto che in Gesù Cristo, e solo in Lui, venga fornito all'uomo tutto ciò di cui ha bisogno per la salvezza, costituisce proprio l'affermazione unica del Cristianesimo. In Lui sono soddisfatte tutte le esigenze, e la Parola di Dio ci dice che attraverso l'Incarnazione, morte e risurrezione di Gesù, si è compiuta la salvezza della razza umana.
1. Il peccato è perdonato:
"Come dunque la colpa di uno solo ha provocato la condanna di tutti gli uomini, così anche l'opera di giustizia di uno solo ha portato a tutti assoluzione e vita. Proprio come per la disobbedienza di un uomo solo tutti sono diventati peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti diventeranno giusti" (Rom. 5,18-19).
2. L'espiazione è compiuta:
"Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Gesù Cristo. La legge dello Spirito, lo Spirito della vita in Cristo Gesù, vi ha liberati dalla legge del peccato e della morte. La legge era impotente a causa della sua debolezza dovuta alla carne. Dio poi ha mandato il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato quale offerta per il peccato, condannando con ciò il peccato nella carne, affinché le giuste richieste della legge si potessero adempiere in noi che viviamo, non secondo la carne, ma secondo lo Spirito" (Rom. 8,1-4).
3. Il potere di Satana è vinto:
"Poiché dunque i figli sono uomini di sangue e carne, anch'Egli [Gesù] ne è diventato pienamente partecipe, affinché con la Sua morte Egli potesse sottrarre al diavolo, il principe della morte, il suo potere e liberare così quelli che per il timore della morte erano stati tenuti in schiavitù per tutta la vita" (Eb. 2,14-15).
"Chi commette peccato appartiene al diavolo, perché il diavolo è peccatore sin dal principio. Ora, il Figlio di Dio Si è rivelato proprio per distruggere le opere del diavolo" (1 Gv. 3,8).
4. La giustizia è ristabilita:
"Poiché dunque tutto deve essere distrutto in questo modo, che tipo d'uomo non dovete essere voi! Che santità nella vostra condotta e devozione, nell'attesa dell'arrivo del giorno di Dio e cercando di affrettarlo! Per questo motivo, i cieli saranno distrutti dalle fiamme e gli elementi si fonderanno in una vampata. Ciò che attendiamo sono cieli nuovi ed una nuova terra sulla quale, secondo la Sua promessa, risiederà la giustizia di Dio." (2 Pt. 3,11-13)
5. Morte e malattia sono conquistate:
"O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo pungiglione?" (1 Cor. 15,55).
6. La maledizione è abolita dalla creazione fisica:
"La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio. Essa infatti è stata resa soggetta alla futilità, non per suo volere ma per volere di colui che l'aveva sottomessa; tuttavia non senza speranza, perché il mondo stesso sarà liberato dalla propria schiavitù alla corruzione e parteciperà alla libertà gloriosa dei figli di Dio. Sì, sappiamo che tutta la creazione geme ed è in agonia fino ad ora. Non solo, ma anche noi, sebbene abbiamo lo Spirito come primizia, gemiamo interiormente mentre attendiamo la redenzione dei nostri corpi." (Rom. 8,19-23).
7. Le persone hanno una nuova nascita dallo Spirito di Dio e sono rese partecipi della natura divina.
"Con queste ci ha donato i beni grandissimi e preziosi che erano stati promessi, perché diventaste per loro mezzo partecipi della natura divina, voi che siete fuggiti da un mondo corrotto dalla concupiscenza." (2 Pt. 1,4).
Tra la prima e la seconda venuta di Cristo alcuni di questi risultati della redenzione verranno sperimentati solo allo stadio iniziale. Ma tutto si realizzerà pienamente alla Sua seconda venuta. Già la risurrezione di Gesù e la nostra esperienza della Pentecoste convalidano le Sue affermazioni di essere l'Inviato di Dio; confermano la verità del Suo messaggio e della Sua missione e lo rendono possibile.
Per questo è così importante la convinzione cristiana tradizionale e della Scrittura nella risurrezione fisica di Gesù. Come ha detto Paolo in 1 Corinzi 15,17: "Se Cristo non fosse risorto, la vostra fede sarebbe vana. Sareste ancora nei vostri peccati." La risurrezione è il segno che Gesù era davvero Chi affermava di essere. É la dimostrazione pubblica della verità da parte di Dio Padre che Gesù è davvero Colui che Egli ha inviato per compiere la riconciliazione tra Dio e l'uomo. La risurrezione è il segno che il sacrificio di Cristo sulla croce è stato accettato da Dio Padre come sacrificio davvero in grado di "togliere i peccati del mondo".
Gesù come Figlio di Dio era pienamente Dio, e come Figlio dell'Uomo era pienamente uomo. Se fosse stato solo un grande leader religioso o un sant'uomo, la Sua morte non avrebbe avuto il valore espiatorio sufficiente a cancellare il debito dell'intera razza umana. In più, la Sua risurrezione è il segno di Dio Padre che Gesù era davvero ciò che affermava di essere, e che la Sua morte ha avuto realmente il valore espiatorio sufficiente a cancellare i peccati dei secoli, a spezzare la presa di Satana, a metter fine alla malattia e alla morte, a sollevare la maledizione dalla razza umana e dalla stessa creazione, a ricreare le persone e a stabilire la giustizia alla fine del tempo. Il corpo risorto di Gesù è quindi la garanzia della nostra risurrezione, e la certezza della nostra riconciliazione col Padre per mezzo della morte riparatrice di Suo Figlio. É anche l'assicurazione che la salvezza è compiuta. Solo Gesù fa fronte a tutte le condizioni. Solo la Sua vita, morte e risurrezione hanno il potere di espiare per le cliniche di Auschwitz e per quelle degli aborti di tutte le epoche.
Altre vie per giungere a Dio
Quando ci dicono che ci può essere un'altra vie di riconciliazione con Dio, dovremmo rispondere a nostra volta con delle domande. Questa "altra via" risolve davvero in maniera efficace le vere esigenze della nostra condizione di uomini decaduti? Provvede all'espiazione del peccato, ci ottiene il perdono, vince la morte e Satana, stabilisce la giustizia e ricrea la razza umana? Paolo VI mise in evidenza che le religioni non cristiane si protendono verso Dio con le braccia tese verso il cielo. Trattandosi tuttavia di sforzi solo umani per giungere a Dio, non possono realmente ottenere una riconciliazione dell'uomo con Dio, né meritare il perdono delle offese. Come dice Gesù: "Certo morrete nei vostri peccati, se non arrivate a credere che IO SONO" (Gv. 8,24). É Dio stesso a dover agire. Non importa quanto sia grande lo sforzo umano, né quanto sia spirituale e fervente il suo tentativo: solo il sacrificio di Gesù sulla croce è stato giudicato accettabile da Dio Padre, quale base per la riconciliazione con Lui e per il perdono dei peccati.
Oltre a chiedere se questa "altra via" per giungere a Dio sia davvero efficace, ci dobbiamo anche informare sull'autorità di chi l'ha stabilita, e da parte di chi vengono i suoi messaggeri. Se Gesù è il Messia e il profeta inviato da Dio, non dovremmo giustamente chiamare falsi messia o falsi profeti, tutti gli altri che rivendicano questo ruolo al posto Suo? Possiamo giustamente ammirare, ad esempio, le cose che abbiamo in comune con l'Islam: un codice morale simile, la fede nella vita nell'al di là e nel giudizio eterno, la venerazione per Maria. Ma dobbiamo anche rilevare che il profeta Maometto ha distorto le parole di Cristo ed ha cercato di soppiantarLo quale rivelazione ultima e definitiva di Dio. Dobbiamo anche ricordare che l'Islam è ostile al vangelo e al cristianesimo e che la via di Maometto ha impedito a circa 700 milioni di esseri umani di venire a Cristo. E infine, quale era lo spirito che ispirava Maometto? Lo Spirito Santo non poteva certo essere l'influenza dominante in una religione che rifiuta Cristo come Salvatore e Signore. Qual era allora lo spirito dominante delle sue ispirazioni?