LA PRIGIONE DEL RISENTIMENTO di Bob Mumford prima parte

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MARIOCAPALBO
00lunedì 6 febbraio 2012 19:32

LA PRIGIONE DEL RISENTIMENTO

 

 

di Bob Mumford

 

 

 

 

Il maggiore impedimento alla maturità spirituale

 

 

INDICE

 

 

       Introduzione

 

1.   Amare il prossimo

   Dieci Comandamenti e Beatitudini

2.   Riconciliatevi!

3.   La prigione rivelata

4.   Otto problemi di relazione

5.   Come arriva il risentimento

6.   Liberarsi dal risentimento

7.   Superare l’ostacolo

 

 

Introduzione

 

Stasera voglio insegnare sull’argomento del "maggiore impedimento alla vostra maturità spirituale." Ora questa è una grossa dichiarazione, e presuppongo che

 

1.     primo siate arrivati a capire e possedere un’esperienza di base della salvezza;

2.     secondo, che siate stati battezzati in acqua; e

3.     terzo, che siate stati riempiti di Spirito Santo.  

4.     Dovreste inoltre credere alla Parola di Dio.

 

Ora, se avete la qualifica in questi campi, siete pronti a procedere.

Dove stiamo andando? Ci stiamo incamminando verso la pienezza dello scopo di Dio sulla terra.

 

Ø      Ern Baxter ha fatto spesso una dichiarazione che spero vi colpisca un po’. Egli dice:

"L’obiettivo e lo scopo di Dio devono essere portati a termine attraverso la Chiesa, che è il Suo Corpo."

In altre parole, tutto quello che Dio ha sei tu!

 

Ora, questo è un miracolo. E se Dio davvero farà qualcosa attraverso di noi, ci vorrà proprio un miracolo!

Ø      Ogni volta che vedo una certa misura di unità, o un qualsiasi grado di successo spirituale, dico:

-          "Ciò dimostra la divinità di Cristo e la natura soprannaturale della Chiesa di Gesù Cristo."

-          Se lasciasse il futuro interamente a noi, probabilmente non ci sarebbe alcun futuro.

 

Il maggiore impedimento al nostro progresso spirituale

 

Ora voglio toccare quello che probabilmente è il maggiore impedimento al vostro progresso  in Dio.

 

Ø      Nei ventidue anni in cui sono stato nel ministero, ho consigliato migliaia di persone, ed ho anche osservato gli interventi del Signore nella mia vita.

Ø      Ho visto altezze spirituali quando Dio ha riversato il Suo Spirito Santo e il Suo amore sul Suo popolo; ma il mio fardello torna su questo punto:

"Non tutti quelli che iniziano la corsa la portano a termine."

 

È un cammino da percorrere. - Se Dio ha qualcosa per la nostra vita, portare a compimento quello scopo presuppone che come uomini e donne di Dio dobbiamo arrivare da dove siamo a dove dovremmo essere – e di solito è quella la parte più difficile.

 

Ø      Quanti di voi hanno fallito nove volte la stessa prova? Nessun altro eccetto me? Molte volte ho pensato:

"Caro Dio, non mi importa dover attraversare le difficoltà; ma quando devo attraversare nove volte la stessa difficoltà .... "

 

Ma Dio vuole farci superare ogni impedimento, per poter quindi procedere nei Suoi scopi per noi.

 

1. Ama il tuo prossimo

 

Tenendo presente il nostro argomento, voglio leggere da Galati 5, (13-26) iniziando dal versetto 13:

 

Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà; soltanto non usate questa libertà per dare un'occasione alla carne, ma servite gli uni gli altri per mezzo dell'amore.

 

Tutta la Legge infatti si adempie in questa parola, nella dichiarazione: "Amerai il prossimo tuo come te stesso." Ma se vi mordete e vi divorate a vi­cenda, guardate che non siate consumati gli uni dagli altri.

     

      Or io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne.

La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l'u­na all' altra, cosicché voi non fate quel che vorreste.

 

Ma se siete guidati dallo Spirito, voi non siete sotto la legge.

Ora le opere della carne sono manife­ste (Versione King James) e sono: adulterio, immoralità, im­purità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette

invidie, omicidi, ubriachezze, gozzo­viglie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non eredi­teranno il regno di Dio.

 

Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. Contro tali cose non vi è legge.

 

Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze.

 

Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì secondo lo Spirito. [Quest’ultimo versetto elenca i tre i particolari peccati cristiani. State a sentire.] Non siamo vanagloriosi, provocando­ci e invidiandoci gli uni gli altri. (Gal. 5, 13-26, NAS).

 

Torniamo ora a considerare i versetti 13 e 14., e lasciate che io fondi qualcosa nel vostro pensiero. L’apostolo dice: Voi infatti, fratelli, siete stato chiamati alla libertà, solo non usate questa libertà  per dare un’occasione alla carne, ma servite gli uni gli altri per mezzo dell’amore.

 

Quindi al versetto 14, che non finisce mai di stupirmi: "Tutta la legge infatti si adempie in questa unica parola: Ama il tuo prossimo come te stesso."

 

Ø      Ero solito leggere queste cose e pensare: "Paolo, hai proprio mancato l’obiettivo. Non hai fatto centro. Ascolta, Paolo, questa parte non mi piace.

Ø      Non voglio dire la parte su amare Dio con tutto il mio cuore, forze, mente e anima. È proprio Lui che voglio amare. Ma non possiamo saltare l’altra parte?"

 

Quanti sanno che è più facile amare Dio che amare la gente? In passato, quando avrei voluto in breve tempo diventare “spirituale,” avrei detto, Signore, io Ti amo, Ti amo, Ti amo."  Poi un giorno il Signore disse:,

 

è "È una cosa bella, ma hai sentito l’altra parte del versetto?"

è Risposi: "No, Signore! Quella no!"

è Tutta la Legge è compiuta quando impari amare il tuo prossimo come te stesso!

 

Ora mi volete ascoltare? Anche se è piuttosto doloroso, dovrete ascoltarmi, lo volete?

 

Sapete cosa sto cominciando a capire? La rettitudine è relazionale. Se vuoi essere giusto davanti a Dio, prima devi mettere in chiaro tutte  le tue relazioni.

 

1.     Prima, ci mettiamo nella relazione giusta con Dio e poi,

2.     Egli ci mette nella relazione giusta con tutti gli altri.

 

Sentite che la gente dice:

-          "Sono entrato nella relazione giusta con Dio.

-          Ho trovato Gesù come mio Salvatore.

-          Sono stato perdonato, purificato e  rigenerato;

-          poi sono stato battezzato in acqua,

-          riempito di Spirito Santo e mi sono procurato una Bibbia nuova."

 

Poi qualcuno chiede loro: "È cosa buona. E ora cosa farai?"

 

"Ora niente! Sono giusto. Ora non c’è alcuna condanna! Sono un cristiano – nato di nuovo. Ora siamo io e il Signore."

E Dio dice: "Ma aspetta un attimo. Come farai ad osservare tutta la legge?"

 

I Dieci Comandamenti e Beatitudini

 

Quando sono tornato a considerare i Dieci Comandamenti, sapete cosa ho scoperto?

 

-          Quattro di essi riguardavano la relazione dell’uomo  con Dio.

-          Sei erano per le relazioni gli uni con gli altri:  “Non uccidere," "non invidiare," "non mentire," ecc.

 

Per me, il problema non stava nella mia relazione con Dio: il mio problema era con la gente. E per sperimentare la vera giustizia o rettitudine era necessario che fossi nella relazione giusta con quelli con i quali Dio mi aveva messo.

 

Dai Dieci Comandamenti, andai alle Beatitudini. Le conoscete, vero? Le Be-attitudini. E cominciai a leggere,

"Beati i poveri di spirito, beati i miti, sono beati i portatori di pace. "

 

Dissi, "Certo, Signore, ciò significa pace tra Te e me."

E Lui: "Questo è ciò che tu pensi!"

 

"Beati i portatori di pace." Quanti di voi sanno che, "Sono beati i portatori di pace, perché caveranno loro gli occhi "? Se avete mai cercato di essere un portatore di pace, sapete quanto è vero, e quanto vi costa esserne uno.

Ø      Ma il concetto di portatore di pace è relazionale perché il problema non è tra noi e Dio.

è È tra noi e noi.

 

Quando cominciai a discutere l’intera Bibbia, col concetto che la rettitudine è relazionale, fu come se delle squame mi cadessero dagli occhi. Cominciai a leggere le Scritture come Dio intendeva le leggessimo.

 

Ø      Dovunque, in ogni libro e luogo nella Bibbia, siamo ammoniti di continuo e incessantemente di avere relazioni appropriate  gli uni con gli altri.

"Evitate la gelosia e l’invidia, le sfide e le lotte." "Smettete di criticare e di esprimere pareri morali e di comportarvi come esseri superiori."

è Riguardano tutti il modo in cui siamo in relazione con la gente.

 

Una volta, tornato a casa dopo un lungo periodo di ministero, mia moglie disse:

 

Ø      "Come sta andando, Tesoro?" Dissi, "Sono stato assalito dalla gente." Siete mai stati "assaliti dalla gente"? È quando vorresti solo dire: "Dio, prendili. Chi ha bisogno di loro? Mi farò eremita. Porterò solo la Bibbia, mi ritirerò in un posticino tranquillo a pregare e cantare nello Spirito. Vorrò solo leggere e imparare a memoria tutta la Bibbia."

 

Il Signore disse: "Questa non è rettitudine. È ascetismo. Non è questo il gioco. Il nome del gioco è:

è Devi arrivare ad avere in te una quantità sufficiente di Dio che ti permetta di arrivare ad avere una relazione giusta con la gente!”

è "In quel caso Signore, ho bisogno di una quantità tanto maggiore di Te."

 

Certo ora sarete tranquilli. Mi piace vedervi tranquilli. È come quando funziona l’annaffiatoio – tutto è inzuppato, in ammollo.

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