Lezione n. 1:
IMPARIAMO
A FARCI GUIDARE DA DIO
In questo corso di 5 lezioni cercheremo di capire come funziona la guida divina, e per introdurvi nell’argomento cominceremo da Colossesi 1, 6-12. Ci sono infatti degli obiettivi che dobbiamo proporci, e poi capirne poi i principi relativi.
Pregare per i credenti che camminano sulle vie di Dio
Colossesi 1,6-12
□ “(6)… il [ vangelo] è giunto a voi, come pure in tutto il mondo portando sempre frutto e sviluppandosi; così come ha fatto anche fra voi dal giorno in cui ne avete sentito parlare ed avete capito la grazia di Dio nella verità,
(7) come appreso da Epafra, nostro caro compagno nel ministero, servo fede di Cristo per conto nostro,
(8)che ci ha pure informati del vostro amore nello Spirito.
(9) Perciò anche noi, da quando abbiamo saputo vostre notizie, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che abbiate una piena conoscenza della Sua volontà con ogni sapienza e intelligenza spirituale,
(10) perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio;
(11) rafforzati con ogni vigore secondo la Sua gloriosa potenza per poter essere forti e pazienti in tutto;
(12) ringraziando con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare all’eredità dei santi nella luce.”
Quando il cristiano progredisce nelle vie dello spirito, per raggiungere gli scopi di Dio ha davvero bisogno di intense preghiere da parte dei fratelli, perché subirà attacchi di ogni genere da parte delle forze del “mondo” e “sataniche”. Questa esigenza è espressa al versetto 9:
□ “Perciò anche noi, da quando abbiamo saputo vostre notizie – siamo cioè venuti a conoscenza di tutti i progressi che state facendo nel regno dello spirito - non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che siate ripieni della conoscenza della volontà di Dio, con ogni sapienza e intelligenza spirituale.”
Ø È quindi necessario pregare non solo perché i non credenti si convertano, ma per i credenti che camminano sulle vie di Dio, affinché avanzino nella fede e progrediscano fino alla maturità.
Cosa ci chiede Dio
Colossesi 1, 9-12 ci rivela cosa Dio ci chiede. Siamo chiamati a:
- Comportarci in maniera degna del Signore
- per piacerGli in tutto
- portando frutto in ogni opera buona e
- crescere nella conoscenza di Dio, rafforzati con ogni energia
- secondo la Sua gloriosa potenza per poter essere
- pazienti e forti in tutto
- ringraziando con gioia il Padre.
La guida divina è un’arte da imparare:
Lasciarsi guidare da Dio non è una dote naturale dell’uomo. È un’arte, e dobbiamo capirne la necessità, perché vi è inclusa una resa. Sono leggi e principi, non “metodi”. Io non posso insegnarvi nessun metodo, ma solo PRINCIPI e LEGGI.
- Dio agisce secondo dei principi determinati e invariabili, secondo delle leggi spirituali:
- Tu fai alcune cose, e Dio ne fa certe altre, quasi senza eccezione.
Se non applichi i principi di Dio, che sono le Sue “condizioni” per guidarci, Dio non interverrà.
Vie diverse (Isaia 55,8)
□ .“Perché i Miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le Mie vie – oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le Mie vie sovrastano le vostre vie,
i Miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.”
Nel mondo che ha creato Dio, infatti, ha stabilito dei principi, delle leggi, e siamo noi a doverci adeguare alle Sue vie.
Ø Per anni ho cercato di inscatolare Dio, di farGli fare le cose a modo mio, ma ho dovuto imparare che Dio non accetta suggerimenti o consigli da nessuno.
- Provate solo a immaginare in che modo Dio vi guiderà nello Spirito, e Lui agirà in maniera del tutto diversa! Non accetta di essere condizionato da noi.
- Volevo vivere nella fede, e Dio cominciò a farmi avere il denaro per posta.
- Ma non appena cominciai a contare sulla posta, i soldi non arrivarono più! Dio non voleva che vivessi contando sulla cassetta delle lettere, ma che vivessi nella fede!
Dobbiamo ricordare sempre che Dio fa le cose a modo Suo.
Dio ha alcuni PRINCIPI che possiamo trarre dalla Parola di Dio, e una volta che li avremo capiti e che avremo cominciato ad applicarli, scopriremo che la guida divina non è poi così strana: e cominceremo a capire cosa Dio vuole da noi.
Ø Conoscete il detto di Isaia appena citato: “Le Mie vie non sono le vostre vie …”?
Una delle leggi della guida divina è che Dio fa tutte le cose a rovescio. Noi cerchiamo di farGli fare le cose a modo nostro, ma in quanti abbiamo scoperto che Dio non agisce mai come pensiamo noi?
Ridurre Dio a un “METODO”
È quello che noi cerchiamo di fare – Se volete che vi insegnino a pregare per i malati e vedete l’imposizione delle mani e il comando di guarire nel nome di Gesù, può capitarvi che quando vi mettete all’opera applicando quel procedimento non vi succeda proprio niente!
Ø In realtà avete cercato di ridurre Dio a una specie di metodo. Ma Lui, che vi ama, non ve lo permetterà, e non risponderà
Ø NON si può imparare a pregare per i malati. Perché ogni caso è un caso speciale, diverso, particolare, irripetibile.
Noi dobbiamo pregare per i malati, ma in ciascun caso deve essere Dio a manifestare come e cosa vuole fare. Questo tipo di iniziativa deve partire da Lui.
I principi di Dio nella Guida
Cercheremo ora di trarre dalla Parola di Dio alcuni PRINCIPI che, una volta che li avremo capiti ed avremo cominciato ad applicarli, scopriremo di cominciare a capire cosa Dio vuole da noi.
1. Una delle leggi di Dio è “Fare tutto a rovescio”
“ Le Mie vie non sono le vostre…” – Dio non pensa mai le cose nel modo che pensate voi.
è Ora ho capito che non avverrà MAI a modo mio, a meno che io non dica: “L’ ho fatto io!”
Ø Quando pregate, le vostre aspettative devono essere vaste, aperte, perché la risposta giungerà sempre in maniera diversa, che non avreste mai immaginato.
Il Signore mi disse: “Mumford, tu ed Io siamo incompatibili. E Io non cambio!” – “Ho capito il messaggio: se Tu ed io siamo incompatibili e Tu non cambi, non mi resta molto da scegliere!”
- In realtà nella vita noi cerchiamo di far fare a Dio le Sue cose secondo le nostre vie.
- Un ragazzo accarezzava un gatto contropelo, e il gatto miagolava. Si lamentava, gli si rizzava il pelo sulla schiena e lo voleva graffiare. E il ragazzo disse: “Girati, gatto!” Ci siete arrivati?
Dio ci accarezza in un senso unico: siamo noi a doverci girare, a dover cambiare direzione! Allora le vie di Dio non ci faranno più male! E non appena ci saremo girati diremo: “Signore, è così bello!”
Ø In tutta onestà, dopo molti anni di apprendistato sono arrivato ad amare le vie di Dio. Dobbiamo esser disposti a dire di no alle nostre vie, e questo è sicuramente un aspetto di quella che spesso è chiamata “la morte a noi stessi.” Ma è giusto chiamarla così?
è “Morte a noi stessi” o “vita in Dio”? Chi ha sperimentato questa via, quando dice “no” a se stesso sa bene che quasi in giornata ne vede risultati splendidi, impossibili da ottenere con le vie umane! Noi diamo a Dio un’unghia e Lui in giornata ci regala un braccio! E allora, è morte a noi stessi, o vita in Dio?
- Per un lungo periodo mi sono alzato presto al mattino per pregare:
Testimonianza[1]
Preghiera
“Signore, insegnami le Tue vie! So che Tu non fai le cose nel modo che la gente pensa, ed io NON VOGLIO PASSARE LA VITA A RESISTERTI, a combattere, in una tensione continua con Te – perché Tu fai le cose in modo diverso da come io penso.
Ti voglio dire che ORA DECIDO DI GIRARMI, di cambiare direzione (è questa la conversione vera alle vie di Dio!). Poiché Tu, Signore, accarezzi in una sola direzione, voglio che il Tuo tocco sia qualcosa di morbido, non qualcosa che va contro le mie aspettative.”
“Signore, insegnaci le TUE VIE!”
Dobbiamo eliminare da noi le aspettative dei nostri piani, altrimenti potrebbe capitarci qualcosa di questo genere:
- Avete pregato per la conversione di vostro marito, ed egli reagisce in maniera apparentemente opposta, magari bestemmiando e insultando la vostra religiosità: ma quella è la via di Dio per portarlo alla conversione, e se non la riconoscete, la devastate!
- Non dovete guardare al caos dell’evidenza momentanea, ma con gli occhi della fede guardare a Dio che agisce secondo le Sue vie. E davanti a quelle reazioni negative, dovete guardare al Signore, riconoscervi le Sue vie e lodarLo e ringraziarLo per il modo che sta usando per convertire vostro marito.
Dio fa le cose come vuole e quando vuole – sta a noi imparare.
La cosa sorprendente è che “Dio fa volgere tutto in bene, per il proprio compiacimento – e nessuno può dirGli: cosa fai?”
□ “Chi conosce la mente del Signore, e chi è stato Suo consigliere? Dov’eri all’inizio della creazione, quando ho posto le fondamenta della terra?”
Ø “Signore, io credo che tu fai le cose come vuoi, quando vuoi, e non devi rendere conto a nessuno!”
E se qualcuno mi chiede: “Perché Dio ha fatto le cose in questo modo?” Gli rispondo: “Non lo so, chiedilo a Lui!”
2. DIPENDENZA contro INDIPENDENZA (Ger 10, 23-24)
A volte Dio fa delle cose che sul momento non capiamo: le capiremo in seguito, talvolta dopo anni. E poi vedremo quale grande saggezza ha avuto!
è Perché non riconosciamo subito la saggezza di Dio? Perché non riusciamo a vedere Dio in quella situazione!
- Ecco cosa dice Geremia al capitolo 10. Vorrei che evidenziaste sulla vostra Bibbia i versetti che vi indico, per poterli poi consultare ed eventualmente condividere con altri.
Geremia è in una fase di apprendimento. Dio lo sta preparando alla guida divina, e i versetti da 10 a 23 servono a maturare.
La dipendenza è un atteggiamento
Quanto sappiamo delle vie di Dio?
Quando la gente diventa cristiana, poco dopo crede di sapere tutto, di non avere bisogno d’altro.
Ø Conosce quattro versetti della Scrittura, canta in lingue, profetizza, e si sente completa. Pensano di essere apostoli e di conoscere già tutto!
- Quello che in realtà accade è che noi cominciamo pensando di sapere già tutto, e
è Dio allora disinnesta la spina per portarci verso quella brutta cosa che si chiama dipendenza da Lui. Ora leggiamo il versetto 23 di Geremia 10:
□ “Signore, so che la via dell’uomo NON è in se stesso! E non sta all’uomo che cammina dirigere i propri passi.”
L’uomo non ha in se stesso la propria via - Se NON lo sapete, non venite a parlarmi di guida divina!
Ø Se invece pensate che questo sia un versetto-scappatoia, prendetela come volete, ma le cose stanno proprio così.
- SALOMONE, il più grande saggio che sia mai esistito, riconobbe le vie di Dio e Gli disse, in 2 Re: “Signore, non so come uscire, non so come entrare!”
è La prima cosa che riguarda la guida divina si chiama quindi DIPENDENZA, e questa per noi è una cosa strana.
La maggior parte (il 90%) del “trattamento correttivo” di Dio nella nostra vita ha lo scopo di liberarci dalla dipendenza da noi stessi.
- Tale tendenza si manifesta in questo atteggiamento: “Signore, insegnami, e da lì imparerò!” É la tendenza a ridurre le vie di Dio a un metodo, a inscatolare Dio per “usarLo “quando e come vogliamo noi: un Dio che obbedisce ai nostri desideri e comandi?
Si può imparare a pregare per i malati? – “Fratello Mumford, insegnami a pregare sui malati!” – E io gli dico: “Te lo faccio vedere. Metti le mani sulla testa del malato, e dici queste parole: “Nel nome di Gesù sii guarito, dalla cima dei capelli alla punta dei piedi!”
- Poi andate a pregare in questo modo, e vedete che non succede nulla! Sapete perché? Pensiate di “sapere”, e di aver inscatolato Dio riducendoLo ad un sistema o a un metodo: premete un bottone e Dio salta fuori.
- Ma ho una bella notizia per voi: la seconda volta che premete il bottone non succede niente!
è Non potrete mai imparare a pregare per i malati. Ogni caso che vi si presenta davanti è unico, e Dio ogni volta agisce in maniera diversa. Siete voi che dovete chiederGli cosa vuol fare quella volta, e come, e non avete molta scelta!
- Se Dio non Si manifesta potete gridarGli: “Signore vieni, agisci! Per la TUA GLORIA!” – “Per la Mia gloria, o per evitare il tuo imbarazzo?”
Dio ci tiene in un leggero stato di crisi – Tutti quelli che vogliono essere guidati dallo Spirito, per un motivo o per l’altro sono tenuti sempre in un leggero stato di “crisi”.
Ø Sapete qual è l’evidenza di essere Battezzati nello Spirito? I GUAI! Una volta che entrate in questa dimensione Dio vi mantiene in un leggero, continuo stato di crisi. Se non è per i figli è per la macchina, o per la casa, per lo spirito, per un demonio, o per i vicini, per il pastore …. C’è sempre qualche punto di crisi.
- Ma la crisi è normale.
Per approfondire la relazione con Dio non vi aspettate che le crisi finiscano, perché caso mai le cose peggioreranno!
Dal contare su se stessi all’affidarsi a Dio
Ma da questo imparerete che le crisi leggere hanno lo scopo di tenerci in uno STATO DI DIPENDENZA – affinché nella crisi NON contiamo su noi stessi, ma su Dio.
Ecco due ammonizioni di Paolo a questo riguardo:
□ “- Perché io non possa avere fiducia in me stesso. Non sono io che vivo, ma Cristo vive in me ….” dice Paolo, che in tutto il suo insegnamento vuole mostrarci una vita di dipendenza.
□ “… La vita che ora vivo la vivo per la fede nel Figlio di Dio” (Gal 2,20). In altre parole: Io da solo non posso fare niente.
Noi invece vorremmo imparare dei “metodi” di guida, per poi elaborarli e applicarli a piacimento. Invece si tratta di PRINCIPI, non di metodi.
è E il primo principio è la DIPENDENZA. Allora saremo noi a chiedere la correzione al Signore attraverso il Giudizio – non nell’ira – come ci insegna Geremia 10,24:
“Correggimi, Signore, ma con il giudizio, non secondo la Tua ira, per non annientarmi".
Geremia sapeva che in noi c’è sempre la tendenza a tralasciare ciò che Dio vuole per noi.
3. – Necessità dell’insegnamento
Una volta che il Signore ha elaborato in noi la dipendenza, ci darà dei maestri che ci indicheranno la strada (Isaia 30, 19-21):
□ “Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non Si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro,
è i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: "Questa è la via, percorretela", caso mai andiate a destra o a sinistra.”
Io pensavo che il versetto 21 fosse bellissimo, fin quando non ho scoperto che “dietro” è il posto sbagliato per ascoltare la voce Signore. Gesù ha detto che la voce del Signore è davanti a noi.
In questo disegno possiamo notare la nostra tendenza a sbagliare, a prendere la via larga, e la voce del maestro ci indica la strada giusta.
Guardiamo alle implicazioni di Isaia 30 - (Traduzione di Mumford dei versetti 19-20):
“Il Signore sa come farti emettere un grido di supplica!” – E sappiamo che il Signore non ci obbliga mai bensì, servendosi delle Sue vie, ci porta al punto di volere quello che Lui vuole. E quando ascolterà la tua supplica, ti risponderà.
- E sebbene Egli ti dia il pane dell’avversità e l’acqua dell’afflizione, – pur portandoti attraverso un leggero stato di crisi – una volta che avrà elaborato in te la dipendenza, il tuo maestro non sarà più messo in un angolo, e tu ascolterai una parola dietro di te che dice: Questa è la via!”
- Ma si tratta di quello che sta facendo il maestro! Non è la voce del Signore, ma quella del maestro che ci parla per conto del Signore per indicarci la via stretta, sulla quale ci insegnerà a camminare insieme al Pastore, Gesù.
Il Signore parla, e la Sua voce è davanti a noi, ci precede.
Ø La voce del maestro invece è dietro di noi, e ci indica la strada giusta, perché stiamo andando fuori strada. I pastori hanno lo scopo di istruirci nell’arte di seguire il Signore. C’è quindi un’enfasi sull’insegnamento.
Ø Dopo il Battesimo nello Spirito deve esserci l’insegnamento per imparare a vivere concretamente questa esperienza, per imparare a servire il Signore come Lui vuole essere servito.
Dieci anni di testimonianza devono essere seguiti da dieci anni di insegnamento fatto da cristiani maturi che hanno imparato i metodi pratici per progredire nella relazione con Dio.