L'OPERA DELLO SPIRITO SANTO NELLA STORIA DELLA SALVEZZA Kathryn Kuhlman

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MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:50

Spirito Santo e Carismi

L'OPERA DELLO SPIRITO SANTO NELLA 

STORIA DELLA SALVEZZA

Kathryn Kuhlman[1]

INDICE             

Lezione 1:       Lo Spirito Santo è una Persona

Lezione 2:       Lo Spirito Santo nel piano di salvezza

Lezione 3:       Forma il Corpo di Cristo, la Chiesa 

Lezione 4:      La Chiesa: Corpo universale dei credenti 

Lezione 5:      L'opera dello Spirito Santo sulla Terra

                    1. Convincere il mondo del Peccato  

Lezione 6:      2. Convincere il mondo della Rettitudine 

Lezione 7:       3. Convincere il mondo del Giudizio 

Lezione 8:       Parlare in lingue sconosciute 

Lezione 9:      L'evidenza della pienezza dello Spirito 

Lezione 10:     Le false dottrine  

Questo Corso sullo Spirito Santo espone le profonde convinzioni di Kathryn Kuhlman sull’opera della Terza Persona della Trinità nella storia della salvezza, convinzioni che le permettevano di vedere agire Dio con tanta potenza ed una frequenza unica: ai suoi “Servizi” le testimonianze di guarigioni e miracoli continuavano per ore, dopo canti bellissimi ed una breve predicazione della durata massima di un quarto d’ora. E lei non solo affermava che “C’è molto di più!”, ma si chiedeva con stupore: “Perché alcuni NON guariscono?”      



[1] Kathryn Kuhlman (1907-1976) – É  stata  una grande evangelizzatrice, con un notevolissimo ministero di guarigione. A Pittsburg, ai suoi  servizi di guarigione mensili, dava un breve messaggio evangelico che il Signore le ispirava, e poi per ore la gente veniva a testimoniare la propria guarigione. Faceva anche trasmissioni radio, e anche qui avvenivano guarigioni. Ha scritto molti libri con te testimonianze dei miracoli che con tanta frequenza avvenivano ai suoi incontri. Erano considerate guarigioni solo quelle testimonianze in cui il certificato medico della malattia era accompagnato dalla dichiarazione di guarigione dello stesso medico che aveva diagnosticato il male.

Per ottenere informazioni sui suoi libri e ministero: KATHRYN KUHLMAN GUESTBOOK –  Kathryn Kuhlman Bibliography  La casa editrice che pubblicava i suoi libri: SPIRE BOOKS – pubblicati dalla Fleming H. Revell Company, Old Tappan, New Jersey 07675 – U.S.A.
MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:51

Lezione 1

LO SPIRITO SANTO È UNA PERSONA  

Prego affinché questa serie di insegnamenti sia una delle più grandi ispirazioni della vostra vita e le verità che vi saranno mostrate non solo rendano assai più vivo lo Spirito Santo al vostro cuore, ma perché anche Gesù sia per voi assai più vivo, più reale di prima, e giungiate così ad apprezzare la vostra salvezza più di quanto abbiate mai apprezzato la vostra ESPERIENZA DI NUOVA NASCITA. 

    La domenica in Chiesa, sono in molti a adorare lo Spirito Santo mentre recitano il CREDO, ma sono pochissimi quelli che in realtà, e alla lettera, credono alla Persona e alla Personalità della Terza Persona della Trinità, lo Spirito Santo. In teoria ci credono tutti, ma quando si arriva a parlare della Persona o della potenza dello Spirito Santo, molti non Lo accettano, né accettano la Sua potenza.

    Ma lo Spirito Santo é una Persona, proprio come lo sono il Padre e il Figlio.  

I segni distintivi della personalità 

        Per riconoscere una personalità abbiamo dei segni distintivi e cioè:

        Conoscenza,

        sentimento,

        volontà,

ma non necessariamente di un corpo fisico.

In relazione allo Spirito Santo, la Bibbia mette chiaramente in rilievo questi segni o caratteristiche della personalità. Nessuno ha visto il corpo dello Spirito Santo: ma nessuno ha visto neppure il corpo di Dio Padre, eppure Lo accettiamo come Dio. 

Il corpo fisico non è indispensabile 

    Voi sarete sempre voi stessi, da ora e per l’eternità, proprio come me; tuttavia, verrà il momento in cui il nostro corpo sarà separato dallo spirito. Con ciò continueremo ad essere persone.

    Dalla Scrittura possiamo dimostrare che anche nella vita di Gesù c'è stato un momento in cui il Suo Spirito è stato separato dal corpo. Quando sulla croce Gesù rimise il Suo Spirito, poi il corpo fu messo nella tomba, ma mai nessuna tomba ha trattenuto la personalità e lo Spirito di Gesù, che rimase il Figlio del Dio Vivente anche quando il Suo Spirito era separato dal corpo.

    Noi non crediamo che vi sia una persona definita se non ne vediamo le mani, i piedi, il corpo. Ma questa non è la verità, e lo Spirito Santo è una Persona definita, proprio come Gesù. 

Lo Spirito Santo ci rivela la verità di Dio 

    Approfondiamo ora l'argomento, e preghiamo affinché lo Stesso Spirito Santo sia il vostro Maestro, poiché se non è Lui a rivelare queste cose al vostro cuore e alla vostra mente, non potrete mai capire le profonde verità di Dio. 

"Perché ciò che nasce dalla carne è carne, e ciò che nasce dallo Spirito è spirito". 

Queste cose si possono capire solo spiritualmente. Gesù intendeva dire proprio questo quando disse: 

"La carne e il sangue non ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli."

 

 L'opera dello Spirito Santo 

     Lo Spirito Santo esiste dall'eternità. Vi è un'eternità futura, della quale tutti faremo parte, ma anche un'eternità passata, che nessuno di noi riuscirà mai ad immaginare. Lo Spirito Santo esiste da sempre, assieme a Dio Padre e a Gesù.

Il piano generale di salvezza 

     É meraviglioso cercare di abbracciare in un colpo d'occhio questo piano stupendo di Dio. 

è Dio è onnisciente, conosce ogni cosa passata, presente e futura e tutto gli sta davanti nel giusto ordine.

è Prima della creazione del mondo, Dio sapeva perfettamente che l'uomo sarebbe caduto, lo sapeva ancor prima di averlo creato. È chiaramente rivelato in Efesini 1:  

"Ed avendo perfetta conoscenza di quanto sarebbe accaduto in futuro, sapendo che (l’uomo) sarebbe caduto, Dio fece dei progetti per la redenzione dell'uomo, sapendo che la legge deve essere giustificata." 

E tuttavia solo Uno poteva bastare, solo Uno poteva soddisfare la legge. Solo Uno poteva portare perfetta giustizia. Doveva trattarsi di un Sangue Innocente. 

     Ci capita spesso di citare Giovanni 3,16, ed è meraviglioso:  

"Perché Dio ha tanto amato il mondo da darci il Suo Unico Figlio."  

Ma Dio non avrebbe potuto dare il Figlio per la redenzione dell'uomo, se prima il Figlio non Si fosse offerto. Al Cap. 9,14 di Ebrei, troviamo qualcosa d'incredibile:  

"Ma quanto più efficace è il sangue di Cristo, che tramite lo Spirito Santo ha offerto Se Stesso senza macchia a Dio." 

    Riflettete su questo mistero, e preghiamo affinché lo Spirito Santo renda viva al vostro cuore questa meraviglia! 

è Mi piace immaginare che,  prima della creazione del mondo, le Tre Persone si siano sedute intorno ad una grande tavola: Il Dio Onnipotente, Gesù e lo Spirito Santo. Stavano progettando come effettuare la redenzione dell'uomo che sarebbe caduto.

    Ad un certo punto Gesù Si rivolse allo Spirito Santo e disse: "Andrò Io: prenderò il posto dell'uomo caduto e tramite Me, tramite la Mia perfezione, l'uomo riceverà la redenzione." E - così dice la Scrittura - Si rivolse allo Spirito Santo per offrirSi come vittima immacolata a Dio Padre.

è Solo allora, per la prima volta, Dio poté dare al mondo il Suo Unico Figlio. Non avrebbe potuto farlo se Gesù non Si fosse prima offerto. 

    Gesù Si offrì tramite la potente Terza Persona della Trinità. E da quel momento lo Spirito Santo ha avuto un ruolo importantissimo nella salvezza dell'uomo, non meno importante del ruolo di Gesù e di Dio Padre, e ora ve lo dimostrerò. 

Il ruolo dello Spirito Santo

nella salvezza 

    Dio Padre non avrebbe potuto portare a termine il piano per la salvezza dell'uomo senza l'aiuto e la collaborazione dello Spirito Santo, e ne troveremo le prove nella Scrittura.

    Luca 1,30 descrive uno dei passi più importanti della salvezza: 

"'Non temere Maria! Tu hai trovato grazia presso Dio. Concepirai nel tuo grembo e darai alla luce un Figlio, e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e Dio Gli darà il trono di Suo padre David, e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe, e il Suo regno non avrà mai fine.' Allora Maria disse all'angelo ‘Com'è possibile questo, se io non conosco uomo?' L'angelo le rispose: 'Lo Spirito Santo scenderà su di te, e la potenza dell'Altissimo ti coprirà. E il bambino che nascerà da te sarà chiamato Figlio dell'Altissimo.'" 

1. Gesù fu concepito dallo Spirito Santo nel seno di Maria.

     Ma c'è un'altra cosa da sottolineare:

Ø     Il Padre non opera mai separatamente dal Figlio, né lo Spirito Santo opera separatamente dal Padre e dal Figlio.

Ø     Al momento in cui Gesù fu battezzato nel Giordano, lo Spirito Santo era presente col Padre. Cercate al terzo capitolo di Matteo: 

"E Gesù, quando fu battezzato, uscì dall'acqua. Ed ecco, il cielo si aprì, ed Egli vide lo Spirito di Dio (la Terza Persona della Trinità) scendere come colomba e posarsi su di Lui. Ed ecco, una voce dal cielo disse: "Questo è il Mio Figlio diletto, nel quale Mi sono compiaciuto." 

2.    Al Battesimo di Gesù non c'è solo Dio Padre che riconosce il Figlio, ma anche la Persona dello Spirito Santo.

La Scrittura tuttavia non dice che Egli è una colomba, ma che è disceso "come colomba", in forma di colomba. 

Preghiamo affinché il Signore renda vive queste parole al nostro cuore.
MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:51

Lezione 2

LO SPIRITO SANTO

NEL PIANO DI SALVEZZA

 

Non date mai per scontato ciò che avete. Tutta la nostra insoddisfazione ha origine dalla mancanza di gratitudine per quello che abbiamo. Avere due occhi buoni, due orecchie funzionanti, due gambe che ci reggono, sono motivi di gratitudine, perché abbiamo qualcosa che i beni materiali non ci possono ottenere. 

         Voglio che sappiate una cosa: noi siamo assolutamente dipendenti dallo Spirito Santo per qualsiasi frutto, per ogni manifestazione della potenza di Dio e per la guarigione dei corpi malati.

    Lo Spirito Santo è una potenza della Trinità. 

    Abbiamo già detto che lo Spirito Santo esiste dall'eternità, e in Efesini 1, 4-6 leggiamo che Dio ci aveva scelti da prima della creazione del mondo per farci diventare Suoi figli, e che ha fatto questo insieme alle altre due Persone della Trinità. 

Ø     In Ebrei 9,14 è confermata la presenza dello Spirito Santo nel momento in cui fu presa la decisione di salvare l'uomo, e Gesù, mosso proprio dallo Spirito Santo, Si offrì vittima innocente per pagare il prezzo di quella redenzione con il proprio sangue versato per noi.

Ø     Il piano di salvezza ebbe inizio allora, quando Gesù offrì Se Stesso per la salvezza dell'uomo. 

Il Suo ruolo nel piano di salvezza 

    Quando ebbe inizio il piano di salvezza, lo Spirito Santo ebbe un ruolo essenziale: fu Lui ad ispirare Gesù di offrirsi al Padre quale sacrificio vivente per la salvezza dell'uomo; e Gesù Si è offerto tramite lo Spirito Santo.

Ø     Gesù fu concepito dallo Spirito Santo nel seno di Maria;

Ø     Lo Spirito Santo fu presente sul Giordano al momento del Battesimo di Gesù, assieme al Padre che dal cielo disse: "Questo è il Mio Figlio diletto, nel quale Mi sono compiaciuto." 

Comunicò a Gesù la potenza divina 

Approfondiamo ora l'argomento esaminando la vita di Gesù: vediamo che

Ø     tutte le opere compiute da Gesù mentre era sulla terra furono compiute per mezzo della potenza dello Spirito Santo.

Ø     Tutti i miracoli, le guarigioni, l'acqua cambiata in vino, i lebbrosi guariti, non erano la manifestazione della potenza di Gesù, come invece a volte diamo ad intendere quando ne parliamo. Gesù non ha mai detto che era la Sua potenza a far miracoli, ma Si è sempre riferito alla potenza di Dio, per mezzo dello Spirito Santo.

   In Atti 10,38 vediamo che: "Dio ha consacrato Gesù di Nazareth con lo Spirito Santo e con la Sua potenza. Egli poi è passato dovunque facendo del bene e guarendo tutti quelli che il demonio teneva sotto il suo potere. Dio infatti era con Lui."

     Anche qui vediamo le Tre Persone della Trinità all’opera. 

Ma notate una cosa:

Ø     il potere che Gesù aveva durante il Suo ministero terreno Gli era dato dal Padre per mezzo dello Spirito Santo,

Ø     e tutta la potenza soprannaturale manifestata in Gesù era quella che Gli dava lo Spirito Santo che operava tramite Lui, e che Gli era data dal Padre.

Gesù infatti non si è mai vantato di avere qualcosa di Suo. 

        Gesù da solo non avrebbe mai potuto fare quei miracoli, e sapete perché? Perché quando era in terra era uomo esattamente come noi, che non siamo Dio. Per Lui, nella Sua posizione, sarebbe stato possibilissimo cedere alla tentazione. Infatti, se non ci fosse stata quella possibilità, la tentazione nel deserto sarebbe stata una farsa; una presa di giro, se Egli non avesse potuto cedere.

Ø     Gesù fu tentato nella carne proprio come noi, ma non ha ceduto. Ed essendo uomo come noi, in Sé non aveva la potenza di far miracoli, e per il potere soprannaturale e dipendeva dallo Spirito Santo che Dio Gli dava proprio allo stesso modo in cui lo da a voi e a me. 

Comunica la potenza divina anche a noi 

    Nessun essere umano ha in sé il potere di guarire i malati; nessuno oggi ha il potere di fare miracoli e di guarire. Per questo abbiamo bisogno del potere santo dello Spirito di Dio.

       Proprio questo accadde a Gesù durante il Suo ministero in terra, come abbiamo visto in Atti 10,38. Ogni miracolo di Gesù fu fatto tramite lo Spirito Santo. 

L’època dei miracoli è finita? 

    Chiunque oggi dica che l'epoca dei miracoli è finita dimostra di non conoscere la Parola di Dio. Perché se questi miracoli furono possibili prima che lo Spirito Santo prendesse dimora sulla terra, quanto più lo saranno ora, e quanto più noi dovremmo aspettarci la manifestazione di questo potere soprannaturale in questi giorni!

    Infatti, viviamo nell'epoca in cui lo Spirito Santo è venuto a prendere residenza sulla terra, come aveva promesso Gesù prima di salire al cielo: era necessario che Gesù Se ne andasse perché lo Spirito Santo potesse venire a risiedere sulla terra.

    Quindi, non solo il tempo dei miracoli non è finito, ma possiamo aspettarci molto più di prima, perché la potenza della Trinità ora vive sulla terra, quella potenza che sollecita i corpi mortali a compiere le azioni di Dio. 

Prego affinché lo Spirito Santo renda reali queste verità al vostro cuore, nel nome di Gesù.

 
MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:52

Lezione 3

LO SPIRITO SANTO

FORMA IL CORPO DI CRISTO

 

Abbiamo già detto come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo siano tre Persone diverse e distinte fra loro, ciascuna con un compito definito da svolgere, e tuttavia l'uno non opera separatamente dall'altro, ma in unione e in collegamento con gli altri. Quindi le tre Persone operano come una sola, in perfetta armonia e all'unisono.

    Abbiamo anche già detto che lo Spirito Santo esiste dall'eternità, che era presente al momento in cui fu progettata la salvezza dell'uomo e che fu Lui ad ispirare Gesù ad offrirsi al Padre.

    Quindi abbiamo visto come lo Spirito Santo era presente alla creazione di questo pianeta, ed anche alla creazione dell'uomo. Infatti nella Scrittura leggiamo:

Ø     "Dio disse: facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza." E il verbo "facciamo" al plurale comprende il Figlio e lo Spirito Santo.

Ø     Lo Spirito Santo era presente al momento della creazione, perché Giobbe ha detto che: "Per mezzo del Suo Spirito ha adornato i cieli." 

   Abbiamo già stabilito in precedenza che Dio Padre non avrebbe potuto portare a compimento i piani della redenzione senza l'aiuto e la collaborazione dello Spirito Santo. Gesù infatti è stato concepito dallo Spirito Santo, battezzato dallo Spirito Santo e compì tutte le Sue opere potenti con la potenza dello Spirito Santo. Dallo Spirito Santo ebbe l'unzione per predicare, e da Lui fu risuscitato dai morti. E ancora era lo Spirito Santo ad ispirarlo. 

Era necessario che Gesù Se ne andasse 

         Ed ora guardate. Prima che Gesù tornasse al Padre e ci lasciasse, mise bene in chiaro un fatto, ed è essenziale che quelli di noi che sarebbero venuti nelle generazioni future capiscano a fondo quelle importanti parole pronunziate poco prima della Sua ascensione:

Ø     "É meglio per voi che Io Me ne vada," cioè, è assolutamente necessario che Me ne vada via. Perché? "affinché lo Spirito Santo - la Terza Persona della Trinità - possa scendere su di voi."

Ø     Quando lo Spirito Santo discese, dopo l'ascensione di Gesù, venne a prendere residenza sulla terra perché aveva un'opera ben definita da compiere in quest'epoca: la FORMAZIONE DEL CORPO DI CRISTO, la CHIESA, 

Apparteniamo a Cristo, siamo la Sua eredità 

    Prima di inoltrarci in questo messaggio, torniamo al momento in cui le Tre Persone progettarono la salvezza dell'uomo nella lontana eternità passata, a quando Gesù Si offrì, tramite lo Spirito Santo, per dare Se Stesso come sacrificio vivente e Agnello da immolare, affinché noi potessimo avere la redenzione e la vita eterna.

Ø     Dopo che Gesù Si fu offerto, fu fatto un accordo che se Gesù avesse portato a buon fine quei piani, voi ed io Gli saremmo stati dati come eredità per l'opera che aveva fatto.

Ø     Noi, come cristiani, parliamo spesso della nostra eredità in Gesù Cristo. Ed è meraviglioso: esiste davvero una eredità incredibile per noi. Ma torniamo alla preghiera di Paolo in Efesini 1,14. Qui egli parla della nostra eredità di cristiani: "Lo Spirito Santo è garanzia della nostra eredità..."

Ø     Ma se andate al versetto 18 si parla di un'altra eredità, che non è la nostra: Paolo prega affinché "Gli occhi della vostra mente siano illuminati, perché possiate arrivare a capire qual è la speranza della Sua gloria, e quali sono le ricchezze di gloria della Sua eredità nei santi."

Qui si parla dell'eredità di Gesù Cristo, e la Sua eredità sono i santi. 

Conoscere i progetti di Dio 

   Quando fu progettata la salvezza dell'uomo, Dio Padre disse: "Va bene, Figlio. Se porterai a compimento questo piano e ne uscirai vittorioso, Ti prometto che come Tua eredità Io Ti darò coloro che Ti accetteranno come loro Salvatore e Redentore."

   Com’è possibile, direte voi, conoscere questi progetti segreti di Dio?

Ø     Ce ne ha parlato lo stesso Gesù, quando rivolse a Dio la preghiera che troviamo in Giovanni 17,24:

Ø     "Padre, voglio che anche quelli che Tu Mi hai dato - ed entrambi sapevano bene ciò a cui Gesù Si riferiva: Gesù stava parlando dell'eredità che il Padre Gli aveva promesso - siano con Me dove Io sono, perché vedano la gloria che Tu Mi hai dato. Perché Tu Mi hai amato da prima della fondazione del mondo."

"Padre, Ti ricordo il nostro patto. Tu Mi ami da sempre e Mi hai amato tanto quando Mi sono offerto a Te tramite lo Spirito Santo perché fossi dato al mondo, che in cambio Mi hai promesso, come Mia eredità, tutti quelli che Mi avrebbero accettato come Salvatore e Redentore."

è C'è un'eredità per voi e un'eredità per Gesù

Cosa significa essere l'eredità di Gesú 

   É incredibile ciò che è risultato dal fatto che noi siamo l'eredità di Gesù. Come Sua eredità, Gesù ha detto: "Padre, Io voglio che essi siano eredi con Me delle ricchezze di gloria che sono Mie. Li voglio partecipi delle Mie ricchezze."

Ø     Il Padre allora rispose: "Figlio, il solo modo in cui questo è possibile, per poterli rendere coeredi con Te, è mediante l'adozione. Adottarli cioè, e farli così diventare Miei figli. Poiché Tu sei l'unico Figlio che ho, e voglio accontentarTi.”

Ø     É questo il motivo per cui, quando accettammo Gesù come nostro Salvatore personale al momento della conversione, ed il Sangue di Gesù ci purificò dai peccati Dio, il Creatore, diventò nostro Padre e noi siamo stati legalmente adottati dal Padre, e così diventammo figli di Dio e coeredi con Gesù Cristo.

Non è meraviglioso questo piano di salvezza? É la cosa più stupenda del mondo, e va assai oltre la nostra capacità di comprendere. Ma lo Spirito Santo può aprirci la mente e darci così una visione panoramica di ciò che è nostro di diritto e che fa parte dello stupendo piano di Dio per noi. 

   Capite ora perché è stato necessario lo Spirito Santo dopo l'Ascensione di Gesù? Perché Egli è venuto a stabilirsi sulla terra? E continuerà ad abitare qui fino al momento in cui la chiesa verrà rapita. Allora tornerà al Padre dal quale è venuto.

Ø     Lo Spirito Santo era qui con un compito ben definito da compiere: continuare a portare avanti quei grandiosi piani fatti prima della creazione del mondo.

Ø     E lo scopo di quest'epoca non è la conversione del mondo, bensì RADUNARE LA CHIESA. 

La Chiesa: il corpo universale di Cristo 

         Fate attenzione qui: mentre Israele è un corpo scelto tra gli altri, eletto, un corpo nazionale composto esclusivamente dai discendenti di Abramo, la Chiesa non è un corpo nazionale, ma è composta da individui di ogni popolo e nazione. Che la Chiesa e Israele siano due cose separate e non mescolabili è chiaro dal fatto che la loro elezione è avvenuta in tempi diversi:

Ø     Israele fu scelto in Abramo sin dalla fondazione del mondo (Matteo 25,34);

Ø     mentre la Chiesa è stata scelta in Lui, Gesù, "prima della fondazione del mondo" come è detto nel primo capitolo di Efesini. Ai versetti 22-23 di Efesini 1 vediamo che: "Dio ha messo tutte le cose sotto i Suoi piedi (di Gesù), e ha dato Lui perché fosse il Capo di tutte le cose per la Chiesa, che è il Suo corpo."

Ø     E nel versetto 20 il contesto dimostra che Lui non poteva essere il capo fin quando non fosse risuscitato dai morti e non Si fosse seduto alla destra del Padre. Perché come ho detto nelle lezioni precedenti, sarebbe stato del tutto possibile che quei piani non fossero portati a termine dato che Gesù, nella carne, era uomo proprio come noi, e Gli sarebbe stato possibile cedere alla tentazione. 

La più grande battaglia  per Gesù 

   La più grande battaglia di Gesù non fu combattuta sulla croce, ma nel Getsemani: fu combattuta e vinta prima che il corpo fosse inchiodato alla croce.

   Nell'Orto del Getsemani, quando Gesù alzò gli occhi al cielo mentre sudava sangue, disse: "Padre, non la Mia ma la Tua volontà si compia!" è allora che fu vinta la battaglia!

   É provato che Gesù avesse una volontà diversa e separata dal Padre. Mentre era nella carne sulla terra Egli aveva la volontà di un uomo, diversa da quella del Padre, e quella volontà doveva arrendersi alla volontà del Padre, prima di essere inchiodato alla croce. 

   Parliamo molto della crocifissione, del Golgota. Ma la battaglia non fu combattuta sulla croce, bensì nell'Orto degli Ulivi, dove fu riportata la vittoria. E dal momento del concepimento, fino a quando Gesù sospirò: "É finito!", ogni Sua mossa era osservata da vicino da Dio Padre e dallo Spirito Santo, che con amore aspettavano che il piano fosse portato a compimento.

   Gesù infatti avrebbe potuto sbagliare. Per questo Dio Padre al Giordano Gli disse: "Questo è il Mio Figlio diletto, nel quale Mi sono compiaciuto." Era come darGli un segno di approvazione, e dirGli che fino a quel momento tutto era andato bene!

Ø     La Chiesa quindi non avrebbe potuto esistere se prima non ci fosse stato un capo, e Gesù non avrebbe potuto essere il capo fino a dopo la risurrezione dai morti e dopo essersi seduto alla destra del Padre.

Ø     Oggi noi siamo la Sua Chiesa, una parte del Suo corpo. Il corpo è uno, ma ha molte membra. Le membra sono molte ma formano un sol corpo, e così avviene in Cristo. Per mezzo dello Spirito siamo battezzati in un sol corpo, che siamo ebrei o gentili, schiavi o liberi, e tutti possiamo attingere ad un unico Spirito.

Ø     Lo Spirito Santo è venuto ad abitare sulla terra dopo l'Ascensione di Gesù, e vi resterà fin quando il Padre non lo ritirerà a Sé - non allo scopo di convertire il mondo intero, ma per radunare la Chiesa.

La Chiesa è l'eredità di Gesù Cristo, la parte del patto fatto dalle tre Persone quando fu progettata la salvezza del mondo. 

         Gesù ha portato a termine il piano in modo perfetto. Questo è il motivo per cui non dobbiamo sorvolare sul fatto che ora noi, che abbiamo accettato il Suo piano di salvezza, SIAMO LA SUA EREDITA'.

E prego affinché Egli possa essere orgoglioso della Sua eredità.
MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:53

Lezione 4

LA CHIESA – IL CORPO DEI CREDENTI  

 

Prima di continuare sul messaggio e sull'opera dello Spirito Santo voglio fare una pausa e parlare della Chiesa.

         Per CHIESA non intendo una denominazione specifica. In realtà nessuno di noi può dire "la mia Chiesa" al di fuori di Gesù. E noi non ci uniamo alla Sua Chiesa, ma siamo generati nella Sua Chiesa.

Ø     La Chiesa è il corpo di credenti nati a vita nuova (cioè nello Spirito Santo). Potete essere cattolici e appartenere alla Chiesa di Cristo, o protestanti, non appartenere a nessuna organizzazione terrena, ed essere della Chiesa di Cristo. 

La Chiesa e il Vecchio Testamento 

         Nel Vecchio Testamento non vi sono riferimenti di sorta alla Chiesa. I profeti non sapevano niente del corpo di credenti che ci sarebbe stato in futuro, e ogni riferimento che troviamo a riguardo della Chiesa è fatto come ad un MISTERO.

         Nel Vecchio Testamento tuttavia vi erano accenni e ombre sul mistero della Chiesa, come dice Paolo. Il Vecchio Testamento conosceva e descriveva il Regno ma, come possiamo vedere in Efesini 3, la Chiesa non era stata rivelata ai profeti,. Per questo si fa poi riferimento alla Chiesa come ad un mistero.

Ø     Le “ombre della Chiesa” che troviamo nel Vecchio Testamento sono il Tabernacolo e il Tempio di Salomone. Erano le costruzioni che davvero potevano essere chiamate "la casa di Dio".

Ø     Dio le riempiva della Sua gloria, e per gloria si intende sempre la potenza e la presenza di Dio, la stessa potenza che si manifesta oggi nei nostri luoghi di adorazione, e come sperimentiamo nella nostra vita individuale.

Ø     In Esodo 14, a partire dal versetto 34, vediamo come la gloria di Dio abitava nel Tabernacolo, e come essa guidava il popolo di Israele nel deserto per mezzo del segno visibile di una nube, che indicava il momento di partire e la durata delle soste.

Ø     Quando poi fu costruito il Tempio di Salomone, Dio comunicò fino ai minimi dettagli quanto riguardava la costruzione della Sua casa, e ogni cosa doveva essere eseguita secondo le Sue istruzioni. Nel fare questo pareva indicare il tempio vivo, la Chiesa, di cui noi avremmo fatto parte.

Ø     Il Tempio di Salomone fu costruito col materiale lasciato a Salomone dal padre. Come possiamo vedere in 1 Cronache 29, 1-3, David aveva preparato tutto il materiale: oro, argento, pietre preziose, marmi, pietre da costruzione ecc., da usare per la costruzione della casa di Dio.

Nel Nuovo Testamento Gesù ci dà tutto quello che il Padre ha dato a Lui, e anche qui Gesù si riferisce a quelli che il Padre Gli ha dato (la Chiesa).

Ø     "E ora Io non sono più nel mondo, ma loro sono nel mondo ed Io vengo a Te. Padre santo, preserva nel Tuo nome quelli che Tu Mi hai dato, perché possano essere una cosa sola, come noi siamo una cosa sola." 

Dal Vecchio Testamento un'ombra della Chiesa futura 

         Quando, nell’eternità passata,  furono portati a termine i piani per la salvezza dell'uomo e Gesù poi Si offrì, tramite lo Spirito Santo, quale vittima perfetta, il Padre Gli dette come eredità tutti coloro che avrebbero creduto nel Suo nome: LA CHIESA, il corpo dei credenti di cui noi siamo parte. Per questo motivo, nella preghiera conosciuta come “preghiera del Signore ”, Gesù ricorda al Padre quelli che "Tu mi hai dato."

Ø     Qui vediamo un accenno della Chiesa: in David che dà a Salomone il materiale per costruire il tempio, vediamo l'ombra di Dio Padre che dà a Gesù quelli che sarebbero stati la Chiesa vivente.

Ø     In Efesini 4,1 leggiamo che la Chiesa fu scelta dal Padre "prima della creazione del mondo", dopo cioè che furono fatti i piani per la salvezza.

Ø     Un'altra cosa da notare nella costruzione del Tempio di Salomone: era fatto di pietre preparate prima, in modo che nella costruzione del tempio non ci fossero rumori di martello o di accetta, né strumento di ferro.

Ø     Lo stesso avviene oggi nella costruzione della Chiesa: lo Spirito Santo costruisce in silenzio le pietre vive, nel tempio vivo di Dio E come giunse il giorno della posa dell'ultima pietra nel tempio di Salomone, verrà il momento in cui l'ultima pietra verrà aggiunta al tempio di Dio. 

Pietre vive 

         Le pietre per la costruzione del tempio erano immense, prelevate da grandi cave. Non venivano fuori da sole, ma dovevano essere estratte. Lo stesso avviene per il tempio vivo di Dio.

         Prima che Gesù ci estraesse, noi che siamo le pietre vive del tempio di Dio eravamo nelle montagne o nelle cave della natura, morti nelle mancanze e nel peccato, proprio come le pietre nelle cave. Da soli, coi soli nostri sforzi,  non avremmo potuto uscirne, come ha detto Gesù in Giovanni 6: "Nessuno può venire a Me se il Padre non lo chiama, ed Io lo risusciterò nell'ultimo giorno."

Ø     Le pietre usate per la costruzione del tempio furono prima coperte di argento e poi incasellate in legno di cedro: è scritto nella Parola di Dio.

-         Una cosa notevole sul legno di cedro è il fatto che è indistruttibile perché contiene una sostanza che distrugge i vermi. Questo prefigura la risurrezione dei credenti, l'incorruttibilità futura.

Ø     Ancora non abbiamo il legno di cedro nel nostro corpo, e continueremo ad invecchiare e a morire, fino al ritorno del Signore. La nostra redenzione non è ancora perfetta. Ciò avverrà quando Gesù tornerà, e allora la morte sarà sconfitta dalla vittoria.

         Qual era allora lo scopo del tempio di Salomone? Che esso potesse diffondere tutt'intorno la saggezza di Salomone.  

         Lo scopo del tempio vivo è di parlare per l'eternità non solo della grazia di Dio, ma anche della gentilezza e amabilità di Colui che fu tanto più grande di Salomone, del Signore Gesù Cristo e della ricchezza della Sua grazia

     Che il Signore renda vive queste verità al vostro cuore. Amen!

MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:54

Lezione 5

L'opera dello Spirito Santo sulla terra:

1. CONVINCERE IL MONDO DEL PECCATO  

 

Riassunto delle lezioni precedenti 

Sono moltissimi coloro che la domenica, alle funzioni in Chiesa, adorano lo Spirito Santo, assieme al Padre e al Figlio, e tuttavia non credono che Egli sia una Persona come lo sono il Padre e il Figlio.

    Lo Spirito Santo esiste da tutta l'eternità, e Gesù Si è offerto al Padre per mezzo dello Spirito Santo nell'eternità passata, quando fu progettata la salvezza dell'uomo. Prima che Dio Padre potesse offrire il Figlio, fu Gesù stesso ad offrirsi al Padre per mezzo dello Spirito Santo, che quindi ha avuto una parte importantissima nella storia della nostra salvezza.

        Ricordate poi che Gesù è stato concepito dallo Spirito Santo, e che al battesimo di Gesù Egli era presente; che da Lui Gli è venuto il potere di compiere tutte le opere potenti e i miracoli mentre era sulla terra. Gesù stesso ha dichiarato che era ispirato a parlare dallo Spirito Santo. E fu risuscitato dai morti dallo Spirito Santo.

L'opera dello Spirito Santo sulla terra  

    Dopo che Gesù è tornato al Padre, lo Spirito Santo è venuto a prendere residenza sulla terra. Gesù ha promesso che Lo avrebbe mandato: "É meglio per voi che Io me ne vada," cioè: "É necessario che Io Me ne vada, altrimenti il Consolatore - lo Spirito Santo - non verrà a voi. Ma se Me ne vado, ve Lo manderò." Prima di andare via Gesù è stato assai chiaro nel dirci che avrebbe mandato lo Spirito Santo a prendere residenza sulla terra.

    Ma perché è venuto lo Spirito Santo? Che scopo aveva? É venuto a continuare l'opera di redenzione e a proteggere l'eredità di Gesù Cristo.  

    Ora parleremo dell'opera dello Spirito Santo qui sulla terra. Egli è qui come Persona e continuerà la Sua opera fino a quando sarà ritirato dalla terra, fino alla fine del Giorno di Pentecoste.  

Cosa significa “Giorno di Pentecoste”?  

         Il Giorno di Pentecoste non è una giornata di 24 ore, cioè questa espressione non si riferisce al giorno in cui i primi credenti hanno ricevuto lo Spirito Santo, ma all'intera epoca in cui lo Spirito Santo avrebbe preso residenza sulla terra.

Ø     Ebbe inizio il giorno della prima Pentecoste, e continuerà fin quando lo Spirito Santo tornerà al Padre.

Ma allora non Se ne andrà da solo, come fece Gesù, ma porterà con Sé i membri della Chiesa di Cristo. Quella sarà la fine del Giorno di Pentecoste.  

L’opera dello Spirito Santo

nel “Giorno di Pentecoste”  

    La Scrittura ci dice chiaramente qual è l'opera dello Spirito Santo nel Giorno di Pentecoste (Gv 16, 8-9):

 "E quando lo Spirito verrà, convincerà il mondo riguardo al peccato, alla rettitudine e al giudizio. Al peccato, perché non credono in Me; alla rettitudine, perché vado al Padre e non Mi vedrete più, al giudizio perché il principe di questo mondo è già stato giudicato"  

Quindi la Scrittura ci dice che l'opera dello Spirito Santo sulla terra è triplice:

  1. Convincere il mondo del peccato;

  2. Convincere il mondo della rettitudine;

  3. Convincere il mondo del giudizio.  

Convincere il mondo riguardo al peccato  

Il ruolo della coscienza:  

         Si fa un gran parlare della convinzione, della coscienza. L'uomo permette alla propria coscienza di essergli guida, ma la coscienza può essere convinta quasi di tutto, e possiamo farle credere quasi tutto.

Ø     C'è differenza tra coscienza e convinzione. Alcuni pensano che la coscienza basti a convincere l'uomo del peccato, ma non è così. Essi citano Romani 2,15 dove, parlando dei gentili, Paolo dice: "La loro condotta dimostra che nei loro cuori è scritto ciò che la legge prescrive. Lo dimostrano pure la loro coscienza e i ragionamenti che fanno tra loro, con i quali a volte si accusano, a volte si difendono tra di loro."  

Convinzione “legale” e “spirituale”  

   Ma facciamo una pausa: c'è un’enorme differenza tra convinzione legale e convinzione spirituale, e la coscienza vi ottiene solo la convinzione legale, mentre lo Spirito Santo vi ottiene quella spirituale.

Ø     La coscienza produce paura e rimorso - e spesso lo fa - ma non trattiene gli uomini dal fare il male, cioè non ha la forza di impedirlo. Essa è produce sempre rimorso, dispiacere, ma non comunica nessuna potenza che ci permetta poi di non fare più il male. Lo Spirito Santo invece dà il potere.

Ø     La coscienza può solo accusare o, per meglio dire, scusare. Ma lo Spirito Santo condanna, convince, e sapete cosa intendo dire.

Ø     La coscienza convince dei peccati contro la legge: "Non rubare, non commettere omicidio né adulterio." Ognuno sa queste cose, sa che è sbagliato rubare, e la coscienza glielo dice. Ma la coscienza può convincere solo del peccato contro la legge: "Non devi rubare, altrimenti sarai punito." Ci sarà una punizione legale. Se uno ruba, poi soffre di rimorso perché è stato colto in flagrante!

Ø     Non affidatevi alla coscienza per farvi guidare! Se uno commette adulterio, omicidio o se ruba, la coscienza lo convincerà di quel tipo di peccato legale, contro i comandamenti del Sinai.  

Il peccato di cui lo Spirito Santo convince il mondo 

    Il peccato di cui lo Spirito Santo convince ciascuno di noi non è nessuno dei peccati legali menzionati qui sopra.

Ø     Si tratta del peccato speciale di non credere. É di questo che il Maestro parlava quando si riferiva all'opera dello Spirito Santo: "Convincerà il mondo del peccato perché essi non credono in Me."

Ø     L'ingresso di Gesù nel mondo ha reso possibile un peccato fino ad allora sconosciuto: il peccato di respingere Gesù come Salvatore del mondo.

Ø     Fu proprio questo il peccato di cui Pietro accusò i suoi ascoltatori il Giorno della prima Pentecoste: "Lo avete preso e Lo avete crocifisso" (Atti 2, 22-23). Il loro peccato era aver respinto e crocifisso Gesù.

Ø     Ed essi furono "trafitti"; la coscienza non aveva niente a che fare con ciò: era opera dello Spirito Santo che Si serviva di Pietro quale strumento per convincerli del loro peccato di non credere in Gesù. Furono toccati in fondo al cuore e gridarono: "Cosa dobbiamo fare?" Lo Spirito Santo accusò quegli ascoltatori del terribile peccato di non aver creduto, di aver respinto le affermazioni di Gesù.  

L'opera dello Spirito Santo è quella di convincere gli uomini di questa epoca della Pentecoste, di aver rigettato o di aver respinto Gesù Cristo.

Ø     La coscienza può convincere gli uomini solo dei peccati legali: cupidigia, omicidio, furto, adulterio, trasgressione ai 10 comandamenti.

Ø     Nella coscienza di ogni essere umano vi è la conoscenza innata che queste cose sono sbagliate, e ci convincerà del peccato legale.

Ø     Ma solo lo Spirito Santo può convincerci del peccato di non credere, il più terribile peccato del mondo.

Non si tratta più del peccato, ma di Gesù. Che ne facciamo di Lui?  

Questo tipo di convinzione

non può venire dalla natura umana  

Dopo che lo Spirito Santo vi avrà convinti del peccato di non credere, e dopo che avrete accettato Gesù come vostro Salvatore personale,

Ø     Egli verrà in voi e voi avrete una vita nuova per mezzo della nuova nascita, e automaticamente non commetterete più peccati legali. Per questo Gesù ha detto: "Non sono venuto a distruggere la legge, ma sono venuto come una Persona che ha in Sé una potenza viva, capace di mettervi in grado automaticamente di osservare la legge." Ed è meraviglioso!

   Solo Uno può convincervi, in tutto il mondo, del vostro peccato di non credere; solo Lui vi convincerà del bisogno personale che avete di Gesù come Salvatore, ed è lo Spirito Santo. La vera convinzione può venire solo da Lui, e assieme a questa verrà la potenza di osservare la legge.  

"Vieni, Gesù; aiuta la mia miscredenza, vieni nel mio cuore e convincimi del mio peccato di non credere in Te nel modo giusto.

Signore Gesù, in questo momento Ti accetto ora come mio Salvatore. Amen."
MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:55

Lezione 6

L’opera dello Spirito Santo sulla Terra:

2. CONVINCERE IL MONDO DELLA RETTITUDINE   

Questo è uno degli argomenti più importanti da capire.

    Abbiamo già detto che lo Spirito Santo ha un'opera ben definita da compiere sulla terra, e in Giovanni 16,8 e seguenti viene descritta la Sua opera nei confronti del mondo:

Ø     E quando Egli verrà convincerà il mondo riguardo al peccato, alla rettitudine e al giudizio. Al peccato, perché non hanno creduto in me; alla rettitudine, perché Io  torno al Padre e non Mi vedrete più; al giudizio, perché il principe di questo mondo è già stato giudicato."

Vediamo così che lo Spirito Santo ha una triplice opera da compiere nel mondo. Nella lezione passata abbiamo considerato in cosa consiste "convincere il mondo riguardo al peccato." In questa lezione considereremo la Sua seconda opera sulla terra, mentre Egli è nel mondo: convincere il mondo riguardo alla rettitudine

Cos'é la rettitudine? 

    Quando pensiamo alla rettitudine dobbiamo pensare che questa deve essere conforme alla misura divina di rettitudine e giustizia: essere retti, senza macchia.

    Ma qui non si intende la rettitudine secondo il mondo, bensì quella di Gesù, perché il mondo non ne ha alcuna.

Ø     Quando Gesù è venuto sulla terra, è venuto per essere Lui Stesso santo e senza colpa, senza peccato; quelli che avrebbero creduto in Lui avrebbero avuto la vita eterna. Queste furono le Sue affermazioni, e credetemi, agli uomini fu piuttosto difficile accettarle.

Ø     Cosa pensereste di uno che viene ad affermare di essere il Figlio di Dio, di essere assolutamente senza peccato, che dice di poter perdonare il peccato e che chiunque crede in Lui avrà la vita eterna?

Ø     Per i contemporanei era difficilissimo credere a tali affermazioni. Fu messo in croce sotto l'accusa di sedizione, di bestemmia; e perfino mentre era nell'agonia più atroce Gli fu lanciata la sfida:

Ø     "Se sei il Figlio di Dio, scendi dalla croce! Su, scendi! Facci vedere!" Ma Gesù mancò di giustificare le Sue affermazioni scendendo dalla croce. E morì come ogni mortale. Le ombre della notte Lo trovarono incatenato nella tomba di Giuseppe d'Arimatea, sotto la sorveglianza delle guardie romane. Non c'era niente di soprannaturale in tutto ciò: tutto era assai umano.

Come considerare ora le Sue affermazioni? É morto come ogni uomo. Diceva di essere il Figlio di Dio, del Dio vivente, e nella Sua morte non Si è manifestato niente di speciale. Era quella la fine di tutte le Sue rivendicazioni? Sì, se fosse rimasto nella tomba! 

L'evidenza del Figlio di Dio 

Se non ci fosse stata la risurrezione, quale evidenza avremmo che Gesù era il Figlio di Dio? Che non era un impostore, un falso messia? Nessuna.

Ø     La Scrittura dice: "Se Cristo non fosse risorto, la nostra predicazione è vana, ed anche la nostra fede. Se Gesù non fosse risorto dalla tomba, quella sarebbe stata la fine della Sua rettitudine, della Sua giustizia.”

Il fatto che è risorto dai morti è quindi la prova che quelle affermazioni erano vere. Così fu stabilita la Sua giustizia, ed Egli fu dichiarato Figlio di Dio, col potere di impartire lo Spirito Santo. 

Ricordate:

La prova della divinità di Gesù Cristo

non fu nella sua morte. 

Spesso diamo troppa importanza alla crocifissione di Gesù, alla Sua morte in croce. Ma centinaia di persone sono morte allo stesso modo!

Ø      La prova della Sua divinità è stata la Sua gloriosa risurrezione!

Ø     La Sua rettitudine e le Sue affermazioni erano quindi vere! Quella rettitudine a cui si riferisce la Parola di Dio quando dice che "lo Spirito Santo convincerà (rimprovererà) il mondo riguardo al peccato e alla "rettitudine";

Ø     è questa la rettitudine che lo Spirito Santo rimprovera al mondo e che oggi prova, dimostra al mondo: le Sue affermazioni erano vere, e così fu stabilita la Sua rettitudine, ed Egli fu dichiarato Figlio di Dio, con potenza, secondo lo Spirito di Santità, dalla Sua risurrezione dai morti. 

   Facciamo una pausa e consideriamo i fatti:

Il miracolo basilare del Vecchio Testamento fu l'apertura del Mar Rosso.

Ø     Quello del Nuovo Testamento è la risurrezione e l'esaltazione di Gesù, prove indiscutibili della SUA rettitudine! 

Ma come farà il mondo ad essere convinto di questi fatti gloriosi? É questa l'opera dello Spirito Santo!

Ø     Noi siamo convinti della Sua risurrezione, ne parliamo, ci crediamo ed abbiamo ogni fiducia in questo fatto splendido. Ma anche se ne avessimo avuto le prove certe,

Ø     come sapere con certezza che proprio ora Egli è seduto alla destra del Padre in qualità di Sommo Sacerdote, a intercedere per noi? Come esserne certi, e poterGli confessare i nostri peccati? 

La prova inviata da Gesú:

un Testimone vivente 

I discepoli di Gesù seppero con certezza che Egli era risorto, ma non avrebbero potuto sapere che era stato esaltato se non ci fosse stato un Testimone mandato dal cielo: lo Spirito Santo.

Ø     Se un amico partisse per la Terra Santa e vi mandasse una scatola di oggetti di quella terra, pur senza scrivervi, da quanto avete ricevuto potete esser certi che è giunto a destinazione.

Ø     Il Giorno di Pentecoste Gesù ci ha mandato lo Spirito Santo; e per i discepoli è stata un'evidenza visibile e sufficiente per sapere che Egli aveva raggiunto il cielo e che Dio Padre aveva approvato la Sua opera sulla terra, che accettato il sacrificio della croce come riconoscimento della Sua rettitudine, e che Lo aveva esaltato facendolo sedere al Suo fianco sul trono.

É stupendo tutto ciò. E non c'è posto per la sfiducia, né per l'ansia da parte nostra. Gesù è là, come dice Pietro ai membri del Tribunale, per dare il pentimento a Israele e per ottenerci il perdono dei peccati. "E noi, i Suoi discepoli, siamo testimoni di queste cose, e anche lo Spirito Santo." 

La legge richiedeva due testimoni (vedi Deuteronomio 17,6). Se ci fossero stati solo i discepoli come testimoni della morte e risurrezione di Gesù Cristo, essi non avrebbero potuto testimoniare la Sua esaltazione, perché era qualcosa che andava oltre la loro capacità umana.

Ø     Ma lo Spirito Santo poteva farlo, perché Lui era stato testimone dell’esaltazione di Gesù: Lo aveva visto seduto alla destra del Padre quale Sommo Sacerdote prima di venire a risiedere qui sulla terra. Infatti, Egli è venuto proprio per darci la testimonianza che Gesù era stato esaltato. Così era stata soddisfatta la legge che richiede due testimoni.

Ø     Se infatti Gesù non fosse stato quello che aveva affermato di essere, il Padre non Lo avrebbe mai ricevuto in cielo e lo Spirito Santo non sarebbe mai stato inviato a testimoniare la Sua esaltazione.

Lo Spirito Santo è il solo a poter convincere il mondo della rettitudine e della giustizia di Gesù.

Ø     Ecco cosa intende la Scrittura quando dice che "Quando (lo Spirito Santo) verrà, rimprovererà il mondo riguardo al peccato e alla rettitudine (giustizia)." Giustizia non nostra, ma di Gesù. 

Gesù, un Amico presso Dio 

         Così, essendo stato accettato dal Padre, ora Gesù è nella posizione di Sommo Sacerdote. Per questo sono così certa e convinta di avere un Sommo Sacerdote glorioso, un Sacerdote al quale confesso tutti i miei peccati, tutti i fallimenti e le mancanze, Gli parlo ogni giorno e Lui mi conosce meglio di quanto io non conosca me stessa: sa e capisce che sono fatta di polvere.

Ø     Conosce i miei sbagli e fallimenti, le mie debolezze. Sa bene che io non ho una rettitudine e una giustizia mia. Mi conosce tanto a fondo ed ha tanta compassione di me da commuoversi persino davanti alla sensazione della mia infermità. Io mi rivolgo a Lui e ho le prove positive del fatto che Lui è lì, perché lo Spirito Santo è venuto a dare la testimonianza della Sua esaltazione alla destra del Padre.

Ø     Vedete dunque che abbiamo un Sommo Sacerdote lassù. Non un prete terreno. Prima dell'esaltazione di Gesù avevamo un prete terreno; ma ora Gesù ho preso quella posizione e noi abbiamo un Sommo Sacerdote in cielo: Gesù, il Figlio di Dio!

Teniamo ferma, con fede, questa confessione: il nostro Sommo Sacerdote è stato tentato in tutto proprio come noi, ma ne è uscito vittorioso. Accostiamoci quindi con audacia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare la grazia che ci aiuti nei momenti del bisogno.

   Gesù ascolta e vede ogni vostro sospiro e lacrima, e da lassù intercede per voi notte e giorno presso il Padre celeste. 

     "Padre, nel nome di Gesù vengo ora davanti al Tuo trono con piena fiducia, riconoscendo la mia necessità, confessando il mio peccato e ogni mio errore. Perdonami, Ti prego, e allontana da me, cancella ogni mia trasgressione. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen."

 
MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:56

Lezione 7

L’opera dello Spirito Santo sulla Terra:

3. CONVINCERE IL MONDO DEL GIUDIZIO

A questo punto spero che abbiate capito come lo Spirito Santo sia una Persona vivente, proprio come il Padre e il Figlio, ed abbia una Sua personalità distinta e separata, ma che opera insieme, e non separatamente dalle altre Persone della Trinità. Spero che questo ormai vi sia molto chiaro.

    Ora Gesù è alla destra del Padre, in posizione di Sommo Sacerdote. Egli non solo è risuscitato, ma lo Spirito Santo è venuto a dare testimonianza che Gesù è già stato esaltato alla destra del Padre, e che da lì intercede di continuo per noi, quale Sommo Sacerdote.

    Come un tempo Gesù ha camminato su questa terra, così oggi abbiamo la Persona dello Spirito Santo che ha preso residenza sulla terra.

Ø     Nelle lezioni precedenti ho cominciato a spiegare l'opera distinta dello Spirito Santo secondo la Scrittura, (cf Gv 16,6 e segg.). In breve:

Ø     la prima opera consiste nel convincere il mondo del peccato, la seconda della rettitudine.

Ø     Ora vi darò l'interpretazione dell'opera dello Spirito Santo riguardante la terza convinzione che porta al mondo, e più precisamente riguardo al tipo di giudizio e di convinzione che Egli porta. 

Quale tipo di giudizio? 

"Lo Spirito Santo convincerà il mondo... riguardo al GIUDIZIO, perché il principe di questo mondo (Satana) è stato giudicato."

Molti quando citano questo passo parlano di un giudizio a venire, e perfino sacerdoti e ministri di Dio diverse volte citano male questo passo.

Ø      Il "giudizio" di cui lo Spirito Santo vuole convincerci in quest'epoca non è un giudizio futuro: non è questo che insegna la Bibbia. Essa infatti dice: "..perché il principe di questo mondo è giudicato" e parla chiaramente di un giudizio passato.

Ø      Non si tratta quindi del giudizio dei giusti o dei malvagi, bensì del giudizio che riguarda Satana, a cui la Bibbia spesso si riferisce come “principe di questo mondo” (Gv 17,11). Non si riferisce a un Suo giudizio futuro ma PASSATO. Non cercate di cambiare la Scrittura e di metterci qualcosa che non c'è, ma prendetela così com'è. Il giudizio di Satana é cosa avvenuta in passato. 

Il giudizio su Satana  

Quando è stato giudicato Satana?

   In primo luogo fu giudicato nell'Eden, il Paradiso Terrestre, quando Dio emise la sentenza su di lui dicendo: "Metterò inimicizia tra te e la donna, e tu starai sotto il suo calcagno" (Gn 3,15). Quella fu la prima volta in cui Satana fu giudicato.

Ø     La seconda volta Satana fu giudicato sulla croce, e questi due giudizi sono passati.

Ø     Satana è l'autore della morte; la morte non esisteva fin quando non venne il peccato nel mondo. E non c'era peccato finché non ci fu la caduta di Lucifero, fin quando non ci fu un Satana.

Ø     Il peccato è venuto con Satana e la morte è venuta col peccato. É bene saperlo.

Satana è l'autore della morte

Ø     Per vincere l'opera di Satana era necessario che Gesù morisse sulla croce e che risorgesse dai morti per abolire la morte. Lo scopo della morte di Cristo, quindi, è che per mezzo della Sua morte Egli potesse distruggere colui che aveva il potere sulla morte. 

Il significato di quel giudizio per noi 

Qual è il significato di tutto ciò?

         Mentre Satana, il principe di questo mondo, è stato giudicato e condannato da migliaia di anni al fuoco dell'inferno, la sua sentenza non è ancora diventata effettiva.

Ø     Ma Satana NON vuole che il mondo sappia che lui è già stato giudicato e condannato, che è già stato sconfitto da Gesù Cristo, il Figlio del Dio Vivente, al momento della Sua morte, perché temerebbe di perdere la sua influenza.

Ø     E proprio questa è l’opera dello Spirito Santo: convincere il mondo che Satana è già stato giudicato, che la sua potenza sta svanendo, che la morte sarà presto assorbita e che la risurrezione avrà l'ultima parola sulla tomba.

Satana è un nemico già sconfitto!! 

Il nemico, Satana, il diavolo - chiamatelo come volete - è già stato sconfitto da Gesù Cristo. Il suo giudizio è già avvenuto.

Ø     Se la tomba non ha potuto trattenere Gesù, non potrà trattenere neppure noi. Ed à stupendo!

Ø     Quando Gesù morì sulla croce e gridò: "É finito!" in quel momento sconfisse l'opera di Satana di portare la morte al mondo, e quella sconfitta è definitiva.

E poiché Cristo ora vive, anche noi vivremo. Da questo sappiamo che la morte è un nemico sconfitto. La morte è stata sconfitta da Gesù Cristo sulla croce. 

Impedire a Satana di produrre l'Anticristo 

Ma c'è un'altra opera che lo Spirito Santo sta portando avanti in quest'epoca: impedire a Satana di produrre il suo capolavoro,

Ø     l'uomo del peccato, che governerà il mondo come grande governatore mondiale e che la Bibbia chiama "ANTICRISTO". 

         Vediamo cosa dice la Scrittura in 2 Tessalonicesi 2:

"Che nessun uomo vi inganni in alcun modo. Perché quel giorno (della fine del mondo) non verrà se prima non ci sarà stato un allontanamento da Dio, e non sarà rivelato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione." 

         Qui la Scrittura parla dell'Anticristo, dell'uomo che diventerà dittatore mondiale; avrà un’intelligenza, un'acutezza mentale e un'avidità che non saranno sue, perché il suo corpo e ciò che egli farà sarà controllato dal corpo disincarnato di Lucifero. Sarà cioè l'incarnazione di Satana.

Ø     Satana ha sempre desiderato essere come Dio, l'Altissimo. Ha sempre desiderato governare gli uomini come li ha governati Dio. E verrà il giorno in cui Dio gli darà tale possibilità.

Ø     Quel giorno verrà quanto lo Spirito Santo lascerà questo mondo e porterà con Sé la Chiesa vivente. Allora Dio permetterà a Satana di governare il mondo per mezzo e nella forma di un uomo che sarà un grande dittatore mondiale, il figlio della perdizione, l'Anticristo.

L'Anticristo è profetizzato nella Scrittura 

         C'è una sola forza oggi che impedisce una situazione simile, ed è la potenza dello Spirito Santo. Ecco cosa dice la Scrittura: "….che si oppone ed esalta se stesso al di sopra di tutto ciò che è chiamato Dio, o che è adorato, e lui come dio si siederà nel tempio di Dio, mostrerà se stesso come dio."

Ø     Qui si parla dell'Anticristo. "Oggi il mistero dell'iniquità è già all'opera nel mondo." Ora sapete perché quel malvagio non riesce a manifestarsi più di tanto: c'è qualcosa che lo trattiene fino a quando non sarà venuto il suo momento.

Ø     La forza misteriosa del male è in azione, ma perché si manifesti pienamente è necessario che sia tolto di mezzo chi la impedisce.

Ø     Ma dopo che lo Spirito Santo Se ne sarà andato, il malvagio sarà rivelato e il Signore lo consumerà con un soffio della Sua bocca, e lo distruggerà con lo splendore della Sua venuta.

Ø     Anche quello che verrà per opera di Satana verrà con ogni potenza, segni e miracoli. Ma tutti FALSI (2 Tessalonicesi 2, 3-9). É Parola di Dio, e sarà mantenuta in ogni punto.

E questa è la terza opera dello Spirito Santo: convincere il mondo del giudizio, ed essere la forza che impedisce il peccato e l'ingiustizia, prima che Egli torni al Padre. 

Ecco come si riconosce lo Spirito di Dio: 

         Ogni Spirito che confessa che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; e chi lo nega, non è da Dio. Questo è lo spirito dell'Anticristo, di cui avete sentito che verrà. Ed è già nel mondo.

Ø     Vediamo qui che oggi nel mondo esistono due spiriti opposti: lo Spirito di Dio e quello dell'Anticristo. Lo Spirito Santo quindi è Colui che impedisce a Satana di produrre il suo uomo del peccato, l'Anticristo. Egli tiene sotto controllo il pieno sviluppo del male, fin quando la chiesa sarà completa.

Ø     Non vorrei vivere cinque minuti dopo che lo Spirito Santo Se ne sarà andato.

Ø     Per quanto brutto e cattivo sia oggi il mondo, pensate a quanto sarà peggiore dopo che lo Spirito Santo, che impedisce a Satana di assumerne il dominio, Se ne sarà andato! Quando sarà chiamato indietro, non ci sarà più niente ad impedire la manifestazione del mistero dell'iniquità.  

Che Dio ci conceda di essere parte della Chiesa vivente, che se ne andrà via con lo Spirito Santo, quando Egli tornerà al Padre. Amen!

 
MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:57

Lezione 8

PARLARE IN LINGUE SCONOSCIUTE  

 

Una cosa mi meraviglia e mi stupisce: come migliaia di cristiani nati a nuova vita associno lo Spirito Santo solo col parlare in lingue sconosciute.

    Voglio essere davvero franca: sono migliaia i cristiani nati nello Spirito che, in perfetta sincerità di intenzioni, associano lo Spirito Santo solo col parlare in lingue. Ma se studiate e leggete attentamente la Bibbia venite a scoprire che il parlare in lingue è cosa molto secondaria.

    Pensate che io non creda alle lingue? Negherei un'esperienza personale e sarei nell'errore, perché la Bibbia insegna chiaramente che esiste un fatto per cui lo Spirito Santo prende la vostra lingua e la usa per dire cose a voi sconosciute; ma la stessa Bibbia ci dice che, quando si viene alle cose dello Spirito, questa esperienza è molto secondaria. 

    La Bibbia non dice mai che il parlare in lingua è l'evidenza che abbiamo ricevuto lo Spirito Santo. A molti di noi invece, all'inizio dei movimenti nello Spirito Santo, è stato insegnato proprio questo. Gesù non ha mai avuto dubbi su quale fosse la vera evidenza dell’essere stati riempiti di Spirito Santo.

Ø     Fate attenzione: è possibile che molti di voi debbano rovesciare il loro modo di pensare o la loro teologia.

Ø     Ma ricordate, che se la Bibbia insegna cose diverse da ciò che pensate, è la Bibbia ad avere ragione, perché è Parola di Dio. 

   In questa serie di lezioni abbiamo visto l'opera dello Spirito Santo dall'inizio della creazione fino all'opera che Egli sta svolgendo oggi nel mondo, dove risiede dal Giorno della Pentecoste.

Ø     Mediante la Sua venuta Gesù ha potuto dare ai Suoi la potenza di mostrare al mondo perduto il vero valore del Suo sangue versato sul Calvario. Lo Spirito Santo è stato dato ai credenti, alla Chiesa, perché avessimo potenza nel servirLo e per condurre una vita cristiana vittoriosa, in Gesù Cristo.

Ø     Quando Gesù se ne andò, prima di salire al cielo disse le Sue ultime parole, le cose più importanti: “Ma voi riceverete potenza dopo che lo Spirito Santo sarà sceso su di voi. E sarete Miei testimoni in Gerusalemme, in Samaria, in Giudea e fino agli estremi confini della terra.” E dopo aver detto queste cose, salì al cielo..."

Ø     "Dopo il giorno di Pentecoste erano tutti riuniti e concordi in un posto, e d'improvviso un suono dal cielo riempì la casa, e su di loro apparvero lingue come di fuoco, e tutti furono riempiti di Spirito Santo, e cominciarono a parlare in lingue sconosciute, come lo Spirito suggeriva loro" (Atti 2).

         Ma perché hanno parlato in altre lingue, prima sconosciute? Ricordate: Dio ha sempre uno scopo nell'agire e non agisce mai in modo promiscuo. Lo Spirito Santo poi non opera mai al di fuori degli scopi di Dio. 

Un dono per il servizio 

   Il parlare in lingue quindi non ebbe lo scopo di rendere evidente che i discepoli avevano ricevuto lo Spirito Santo, ma era dato per il servizio. Infatti, se continuate la lettura di Atti 2 vi renderete conto che queste lingue sconosciute servirono a far capire ciò che dicevano gli apostoli a tutti i presenti nella piazza.

Ø     Le lingue non avrebbero scopo se non servissero ad essere capiti. Se parliamo in lingue sconosciute senza che nessuno capisca, il fatto non ha scopo. Quindi il dono delle lingue fu dato per un servizio, non per altri scopi.

   Tutti i presenti infatti erano meravigliati per il fatto che li udivano parlare ciascuno nella propria lingua, pur sapendo bene che erano Galilei. Lo Spirito Santo usò quelle lingue per farsi capire da tutti, per toccare il loro cuore e per convertirli. 

Il dono delle lingue a Pentecoste, quindi,  non fu dato, come evidenza che i discepoli avevano ricevuto lo Spirito Santo, ma per un servizio.

 
MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:57

Lezione 9

L'EVIDENZA DELLA PIENEZZA DELLO

SPIRITO SANTO  

Stiamo parlando della pienezza dello Spirito Santo o Battesimo nello Spirito. 

   Come abbiamo visto, molti sono convinti che la manifestazione di questa pienezza sia il parlare in lingue sconosciute. Ma Gesù non ha mai affermato una cosa simile. Ecco quali sono state le Sue parole al riguardo:

Ø     "Riceverete potenza, dopo che lo Spirito Santo sarà sceso su di voi, e Mi sarete testimoni." Se l'evidenza fossero state le lingue, Gesù lo avrebbe detto. La sola comunicazione che ci ha dato invece è che ci sarebbe stata potenza!

Ø     É stato per mezzo dello Spirito Santo che Gesù ha potuto dimostrare a un mondo perduto la potenza della Sua risurrezione.

Noi, che siamo i Suoi seguaci, per mezzo dello Spirito Santo riceviamo il potere di servire, di rappresentare Gesù; e così possiamo anche mostrare al mondo la vera potenza insita nella Persona e nel Sangue di Cristo, e nella Sua morte.

   Per il servizio le lingue, senza interpretazione, non servono a nulla. 

"Prima" e "dopo" aver ricevuto potenza 

Vediamo ora in cosa consiste questo potere, e la differenza che porta tra il "prima" e il "dopo" nella vita del credente.

Ø     Prendiamo l'esempio classico di Pietro: Prima era un codardo, un vigliacco, e, per non correre rischi, fu capace di negare tre volte di conoscere Gesù. Chi era più codardo e debole di lui?

Ø     Ma guardiamo al dopo. Il giorno di Pentecoste, dopo che lo Spirito Santo era sceso su di lui e gli aveva comunicato la sua potenza, Pietro è irriconoscibile: affrontò la folla, spiegò loro con la Scrittura i fatti accaduti, e poi non solo annunziò la risurrezione di Gesù, ma accusò anche apertamente quelli che Lo avevano crocifisso. Dov'erano andate a finire la sua timidezza e paura?

Ø     Ora guardiamo ai risultati di questa potenza. Infatti, la pienezza dello Spirito Santo non può non dare risultati concreti ed unici: nel caso di Pietro, quel giorno, 3000 persone si convertirono a Cristo e si fecero battezzare. 

   Lo Spirito Santo ci cambierà, vivrà in noi, e l'evidenza sarà una potenza che non è nostra, e che darà risultati unici.

   Infatti, una evidenza della presenza dello Spirito Santo in noi è la conversione di altre persone a Dio. Grazie ad una potenza che è in noi, ma che non è nostra. 

         Essere ripieno di Spirito Santo quindi, significa avere questa potenza, e la prova è la conversione di altri a Dio tramite noi.
MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 18:58

Lezione 10

LE FALSE DOTTRINE  

 

Una verità importantissima ed essenziale da tenere sempre presente è questa

        Ogni verità, per quanto buona, se è troppo accentuata ad esclusione di altre verità di uguale importanza, è praticamente errore.

    Ho già detto più volte che non si può prendere un versetto della Scrittura fuori dal suo contesto, e farne una dottrina. É questo il motivo per cui oggi abbiamo le false dottrine.

Ø     Se una persona parla per cinque minuti, e voi prendete solo una frase di quanto ha detto, vi basate esclusivamente su quella e poi la ripetete agli altri, mettete la persona in cattiva luce e non dite ciò che ella intendeva dire. Quanto dite è una verità parziale, mentre la verità va detta per intero, per dare la luce giusta. Lo stesso accade con la Parola di Dio.

Ø     Delle cose di Dio l'uomo è portato a fare "regole e dottrine", questo al fine di trovare un "sistema" cui potersi appoggiare. Ma esaminando i Vangeli vediamo che Gesù non ha fatto due guarigioni allo stesso modo. Guarì un cieco facendo del fango con la saliva e cospargendogli quel miscuglio sulle palpebre, e un altro comandandogli di ricevere la vista, senza neppure toccarlo. Ed entrambi poi poterono vedere.

Ø     Il dono dello Spirito Santo ha proprio lo scopo di portarci a non dipendere da norme o regole tratte dalle esperienze precedenti, ma di essere sempre aperti a quanto lo Spirito Stesso ci ispira di momento in momento, e che sarà sempre una novità.

Siamo chiamati a vivere nello Spirito, come Gesù. 

Dio e le "regole" o "dottrine" 

   Dio dette il dono dello Spirito Santo il giorno di Pentecoste. Tuttavia nella casa di Cornelio, , lo Spirito Santo scese sui credenti senza alcuna imposizione delle mani, né alcun intervento umano.

Ø     Ma se guardiamo al grande risveglio in Samaria (Atti 8) e a quello di Efeso (Atti 19), la pienezza dello Spirito Santo fu data con l'imposizione delle mani!

Ø     Ogni verità, per quanto buona, se accentuata ad esclusione di altre di uguale importanza, è praticamente errore.

Ø     I due ciechi ricevettero la vista CON e SENZA fango; i credenti sono stati riempiti di Spirito Santo CON e SENZA l'imposizione delle mani.

Quindi, il 50% della Scrittura parla della necessità dell'imposizione delle mani per ricevere lo Spirito Santo, e il 50% manifesta l'azione diretta di Dio. Fare pressione, essere dogmatici o farsi un punto di uno dei due metodi, è peccato di errore davanti a Dio e agli uomini. 

Le lingue 

   In Atti 2,4 gli apostoli e discepoli ricevettero direttamente lo Spirito Santo e parlarono in lingue.

Ø     In Atti 10, presso Cornelio (v. 44), la discesa dello Spirito Santo fu ancora caratterizzata dalle lingue sconosciute.

Ø     Ma in Atti 4,31 non si parla del dono delle lingue, e neppure in Atti 8 e 9. Paolo, in Atti 9, fu riempito di Spirito Santo, ma nessuno può dire che in quel momento egli abbia parlato in lingue sconosciute. Eppure nessuno dubiterà che egli abbia ricevuto lo Spirito Santo!

Ø     Lo Spirito Santo può scendere sui credenti CON o SENZA lingue. Fare una regola delle due possibilità è un errore. 

Nell’evangelizzazione  

   Chi riceve lo Spirito Santo può ricevere il dono di evangelizzare la gente o no. Anche qui non dobbiamo essere dogmatici.

   Con o senza parlare in lingue, con o senza l'imposizione delle mani, la Chiesa ha sicuramente bisogno della potenza e della Persona dello Spirito Santo, proprio come ciascuno di noi ne ha bisogno oggi. "Riceverete potenza, dopo che lo Spirito Santo sarà sceso su di voi. E mi sarete testimoni." 

Prego affinché queste parole diventino vive nel vostro cuore.
MARIOCAPALBO
00martedì 31 gennaio 2012 19:08
IL DISCERNIMENTO DELLA PROFEZIA Bruce Yokum

 IL DISCERNIMENTO DELLA PROFEZIA

 

Bruce Yokum[1]

 

Perché è necessario discernere la profezia falsa dalla vera e metterla sempre alla prova?- Gli avvertimenti nella Scrittura contro i falsi profeti - Brani Biblici come profezia? - Il ruolo della fede - Che cosa sono la profezia buona e quella cattiva?- Il miscuglio nella profezia - La sottomissione del profeta - La possibilità di inganno da parte di Satana - Vari tipi di responsabilità personali nel dono - I vari criteri di prova della profezia.

 

 

Il Vecchio Testamento ci dà diversi esempi di falsi profeti, che predicono il contrario di quelli veri. In 1 Re 2 vediamo che 400 falsi profeti predissero la vittoria di Israele sui Siriani mentre un unico profeta, Michea, disse che sarebbero stati sconfitti. Ebbe ragione lui: Israele fu sconfitto e il loro re fu ucciso.

 

Necessità di discernere la vera profezia dalla falsa

 

   La profezia falsa porta il popolo fuori strada ed è pericolosa. Sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento, troviamo numerosi avvertimenti contro i falsi profeti:

 

"Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui; o: É là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se fosse possibile, persino gli eletti" (Mt 24, 23-24).

 

"Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7,15).

 

            Molti cristiani stanno alla larga dalla profezia per il pericolo dei falsi profeti.

Ø      Ma il popolo di Dio ha un bisogno estremo della profezia per tutto ciò che essa comporta, e non può farne a meno. Paolo dice ai Tessalonicesi:

 

"Non soffocate lo Spirito. Non disprezzate le profezie. Mettete tutto alla prova e trattenete ciò che è buono" (1 Ts 5, 19-21).

 

 

Brani della Bibbia come profezia

 

   Sebbene il Signore possa talvolta ispirare ad aprire la Bibbia per comunicarci qualcosa di specifico, questo va anche confermato da altre profezie normalmente ispirate dal Signore e non va preso come unico criterio da accettare ciecamente.

 

Ø      Infatti, se la sollecitazione ad aprire la Bibbia in forma di "profezia" viene da noi stessi, non avrà alcuna potenza e servirà solo a confondere le idee e a far perdere tempo.

Ø      Non dobbiamo dimenticare che Satana, quando tentò Gesù nel deserto, citò la Bibbia. Ma poiché quella "ispirazione" proveniva da fonte diversa da Dio, non era Parola di Dio ma falsità (Lc 4, 1-13).

Ø      Anche l'apertura della Bibbia, dal punto di vista di dono della Parola, va soggetta al discernimento degli altri: sia i leader del gruppo che l'insieme dei partecipanti. E dai frutti si vedrà l'albero.

 

       In altre parole:

Ø      Non dovremmo rinunziare alle profezie, ma metterle alla prova secondo i criteri biblici, trattenendo ciò che di esse è buono.

Ø      Non dobbiamo accostarci con paura alla profezia, e neppure con eccessiva cautela:

Ø      Dobbiamo invece accostarci con fede e saggezza.

 

La Fede: Se non ci aspettiamo che Dio ci parli, se non desideriamo la Parola di Dio nella profezia e non crediamo che essa giungerà, non giungerà davvero.

       Dobbiamo costruire un ambiente di fede pronto ad accogliere la Parola che Dio vorrà darci, e a metterla in pratica. Senza la fede Dio non può operare.

 

Ø      Anche se in una comunità vi è il dono della profezia, ma il desiderio della gente si affievolisce, il dono può arrivare quasi a scomparire. Ma ricomparirà in tutta la sua forza non appena la fede e l'aspettativa della comunità si risveglia.

Ø      Quando il dono della profezia opera liberamente, dobbiamo imparare a sviluppare la saggezza per discernere la profezia vera dalla falsa, quella pura dalla corrotta.

 

 

 Profezia buona e cattiva

 

       Non è solo la profezia falsa ad essere sbagliata.

 

Ø      Per falsa profezia non si intende qui qualcosa di straordinariamente perverso, ma semplicemente qualcosa che non viene da Dio.

Ø      Gesù ci ha avvertiti contro i falsi profeti che avrebbero compiuto miracoli e segni: in realtà essi hanno un potere, che però non viene da Dio, bensì dallo spirito del male.

 

      Oggi sono in molti a dichiararsi profeti, ed esibiscono una vera potenza spirituale - predicono eventi e compiono perfino miracoli o "fenomeni psichici."

Ø      Ma farsi guidare da loro è un errore gravissimo, fatale. Dovremmo sempre chiederci:

Ø      "Proviene dal Signore? É lo Spirito Santo ad ispirarlo, e glorifica Dio?"

Ø      Varie forme di controllo della mente ed altri culti reclamano una potenza spirituale, e spesso è vero. Ma da dove proviene il loro potere?

 

      La profezia può essere cattiva senza essere falsa. Si tratta di chi esprime i propri pensieri in maniera profetica; oppure di chi esprime una profezia, ma vi mescola alcune idee personali. Questi problemi impediscono di ascoltare la parola pura di Dio e sono di ostacolo.

 

 

La cattiva profezia si divide in tre categorie:

 

1.      Profezia impura: Quando la persona mescola i propri pensieri alla parola del Signore, alterandola o distorcendola.

-         Questo avviene in particolare quando la gente comincia a profetizzare. Il significato distorto che ne deriva diminuisce enormemente il valore della profezia, che allora è impura.

-         Su una profezia impura non si potrà fare affidamento.

 

2.      Profezia debole: - Alcune profezie arrivano come una telefonata dall'altro capo del mondo. Non sono accompagnate dalla potenza di Dio.

- La profezia debole non è pericolosa perché non porta nessuno fuori strada, ma non serve a niente perché le manca la potenza.

 

3.      Profezia sciatte - Sono quei discorsi trascurati, quelle frasi interrotte e spezzate o ragionamenti eccessivamente colloquiali, familiari. Questo sottrae valore alla Parola di Dio, e va evitato.

 

 

 La sottomissione del profeta

 

Nessun profeta è autorità di se stesso: deve sottomettersi al giudizio della comunità cristiana.

Ø      Infatti, è la comunità a mettere le parole profetiche alla prova, e proprio questo è il principio fondamentale per il dono profetico.

 

Ø      Guardatevi da ogni profeta che non accetta il giudizio degli altri riguardo alle proprie parole!! Nessuno infatti è in grado di giudicare se le proprie parole vengono dal Signore.

 

Ø      Il vero profeta ama la verità di Dio più di se stesso e della ragione, e sarà ben felice di accettare la correzione se, in quel modo, sarà di maggiore aiuto ai fratelli.

Ø      Infatti, se la correzione gli rivelerà una verità che non applicava alla sua vita, ben venga la correzione, è un vero servizio che accetterà volentieri.

 

Egli infatti vuole servire il gruppo nel modo migliore, e non profetizza per avere un riconoscimento o una gloria personale, ma per la gloria di Dio.

Ø      La realtà del vero profeta, allora, la vediamo da come accetta la correzione.

- Se si innervosisce, si arrabbia e è permaloso, forse cerca solo la gloria personale? Dobbiamo correggere con amore, anche se con fermezza.

 

Tutti possiamo essere ingannati - I nostri pensieri, le ambizioni; le lusinghe degli altri; le bugie di Satana, sono tutte cose che ci possono ingannare.

            Ma Dio provvede affinché il Suo popolo non sia ingannato in maniera definitiva, e possiamo contare sulla comunità cristiana e sul suo giudizio per salvarci dall'inganno.

Ø      Ovviamente anche interi gruppi possono essere ingannati, e ve ne sono stati diversi.

Ø      Ma un gruppo che funziona bene può essere considerare affidabile, anche se non infallibile.

 

 

Ogni profeta deve essere soggetto all'autorità di altri

 

       Cioè, chi parla in profezia deve lasciare che sia il gruppo a cui appartiene a determinare se le sue parole provengono o no da Dio.

Ø      Se poi il profeta rifiuta la correzione e il giudizio degli altri, è segno che è un falso profeta. É nell'inganno.

 

 

Le responsabilità - Come il profeta ha la responsabilità di sottomettere se stesso e le proprie profezie al gruppo cui appartiene, il gruppo ha la responsabilità di giudicare, discernere le sue parole.

     Dal gruppo il profeta dovrebbe essere incoraggiato e guidato. Altrimenti, proprio il gruppo raccoglierà i frutti della sua trascuratezza, e la profezia diventerà debole e impura.

 

Ø      Il gruppo dovrebbe concordare il modo di giudicare e correggere la profezia, e poi metterlo in pratica.

Ø      Non dovrebbe essere un solo individuo ad assumersi questa responsabilità, ma diversi membri dovrebbero condividere il loro discernimento con i leader del gruppo, che poi si assumerebbero la responsabilità di correggere chi profetizza.

 

      La profezia va sottoposta a discernimento non solo per evitare che quelle false, cattive o impure portino la gente fuori strada.

Ø      Anche le profezie buone vanno sottoposte al giudizio della comunità, che ha il compito di discernere tutte le profezie.

Ø      Infatti, anche il profeta più affidabile può crescere nell'esercizio del suo dono, e

Ø      Nessuno potrà decidere di aver raggiunto la piena maturità in nessun dono: vi sarà sempre spazio per correggersi e migliorare nel nostro servizio al Signore.

 

 

Giudizio e correzione vanno fatti con amore - Tra chi esercita il dono profetico e la comunità deve esserci una relazione d'amore, che è la chiave per permettere lo sviluppo del dono profetico.

Ø      Se la persona ha paura delle critiche o delle correzioni aspre per un errore commesso, non si azzarderà affatto a esercitare il dono.

Ø      Chi dà profezie impure, deboli o sciatte dovrebbe essere corretto sì, ma in modo da incoraggiarli a continuare per migliorare, non per condannarli.

Ø      La profezia è un grande servizio svolto nella comunità, ed è per il bene di tutti.

Ø      Il profeta dovrebbe svolgerlo come risultato del suo amore verso i fratelli e sorelle, non per il desiderio di ricevere gloria e attenzione.

 

Dal modo in cui il profeta risponde alla correzione potrete vedere la sincerità delle sue intenzioni: se profetizza per amore di servizio la accetterà volentieri perché vuole servire meglio e la correzione gli è d'aiuto in ciò.

      Ma spesso la gente si offende ed è ferita dalla correzione, perché profetizza per se stessa - per il proprio piacere, reputazione o posizione - non per essere un servizio verso gli altri.

 

 

 La profezia messa alla prova

I criteri:

 

1. La vita del profeta - (L'albero si riconosce dai frutti: Lc 6, 43-44). É un principio applicabile ad ogni campo della vita cristiana.

Ø      Che tipo di vita conduce il profeta?

Ø      É una vita degna di Dio, e manifesta il frutto dello Spirito? In caso affermativo, è affidabile.

Ø      Se invece è un cristiano immaturo o inconsistente, non è affidabile.

 

      Negli elenchi della Scrittura relativi alle qualità richieste agli anziani e ai vescovi delle comunità cristiane, si parla solo di un dono spirituale (1 Tm 3, 1-7).

      Ciò che importa, cioè, non sono le esperienze o i doni spirituali, ma il modo in cui la persona vive. Infatti, i doni dello Spirito Santo non sono medaglie al merito e non indicano la santità della persona: sono gratuiti.

      Tuttavia, vi è una relazione tra la santità di vita della persona e i doni che esercita: più è matura, e più potremo fare affidamento sulla purezza dei suoi doni.

 

Attenzione ai profeti sconosciuti! - Molte persone possono venire a pronunciare messaggi che suonano molto profondi e spirituali, ma la loro vita è tutt'altro che un esempio di cristianità.

Ø      Dovremmo accertarci di come vive chi parla per conto di Dio e valutare sempre il suo messaggio, con maggior accuratezza di quello dei profeti conosciuti; anche se ciò non significa rifiutare a priori la loro parola.

Ø      Affidereste la costruzione della vostra casa a un architetto principiante e senza credenziali?

Questo principio vale per l'esercizio di tutti i doni spirituali, e in specie per i profeti.

 

2. Provare il messaggio - Il secondo criterio per valutare la profezia consiste nel giudicare il contenuto del messaggio:

Ø      É in linea con l'insegnamento cristiano? Tutto ciò che va contro di esso, non è vera profezia (Gal 1, 8-9: Anche se lo stesso Paolo, o un angelo, predicasse cose diverse dal vangelo, deve essere maledetto!).

 

a)      La Scrittura è la prima guida - Infatti essa è la regola contro cui vanno provate tutte le altre verità, e ciò che la contraddice è falso.

b)      L'insegnamento cristiano globale o regola di fede (il Credo).

Se vi sono differenze su questi punti, sappiamo che la profezia è sicuramente falsa. Ma non vi saranno molte profezie di questo tipo. Tuttavia, anche se non contraddicono il messaggio cristiano globale, molte sono dubbie.

c)      Le profezie troppo misteriose e "spirituali", con un senso di irrealtà e campate in aria, senza un collegamento con la realtà della vita, difficili da capire, se date ripetutamente dalla stessa persona, indicano che anziché un dono quella persona ha un problema.

 

3. La prova degli spiriti - É un passo indispensabile per capire se la profezia viene da Dio.

Ø      La prova del messaggio può dirci che non è da Dio, che va contro la Scrittura, tutto qui. Se "profetizzo" che "Dio vuole che tu lo serva," potrei essere io a parlare e il messaggio non è falso, ma non è neppure ispirato dallo Spirito Santo.

 

A)    - La risonanza interiore - Poiché ogni cristiano ha una relazione con Dio, gli altri riconoscono che la voce non è da Dio:

      "Le pecore riconoscono la voce del pastore, e non seguiranno uno straniero..." (Gv 10, 2-5).

Ø      Noi riconosciamo la voce del Signore in chi parla in profezia, e il nostro spirito risponderà a quella voce con una "risonanza" interiore.

Ø      Allo stesso modo, riconosceremo la voce di uno straniero.

Ø      La risposta del nostro spirito è una prova se il messaggio viene dal Signore. Se proviamo pace e sicurezza, ascoltiamo lo stesso Spirito e possiamo esser certi che proviene dal Signore.

Ø      Ma se la natura spirituale della profezia ci disturba o ci fa provare repulsione, non dovremmo darle fiducia.

Ø      Spesso non avvertiremo alcuna risposta spirituale alla profezia, ma alcuni la possono avvertire, e sarà un'indicazione, anche se non definitiva, della sua provenienza.

 

B) - Valutare il tono spirituale e il suo effetto - Se la profezia è dura, se spaventa o condanna, è difficile che venga dallo Spirito Santo.

Ø      Per correggerci il Signore ci invita al pentimento; potrà indicarci campi della vita da cambiare, ma non ci condannerà: ci inviterà a tornare a Lui.

Ø      Se le critiche personali sono espresse in forma di profezia, dobbiamo ricordare che il Signore parla con amore, e se talvolta può essere severo, l'avvertimento è per farci cambiare.

Ø      Nessuna profezia vera rivela un Dio vendicativo, crudele, duro o critico.

 

Ma queste "prove degli spiriti" devono anche essere qualificate. - Infatti, la persona può trovare la profezia piacevole o inquietante, non tanto per la natura spirituale della profezia quanto per il proprio stato spirituale, i propri problemi o preferenze. (2 Sam 12: David, rimproverato da Samuele, ne fu turbato, ma si pentì).

      Le reazioni personali ad una profezia (gioia o repulsione) vanno considerate insieme a quelle degli altri.

 

C) - Glorifica il Signore Gesú? - Non tutte le profezie particolari potranno farlo, ma se in un periodo lungo di tempo Gesù non è glorificato, e non siamo portati a riconoscere la Sua Signoria e ad adorarlo, allarme!

 

D) - Il dono del discernimento - Alcuni sono dotati di questo dono per "distinguere gli spiriti" (1 Cor 12,10) e sapranno dirci con maggior chiarezza la provenienza di una profezia.

 

4. Si realizza?

a)      Se non si realizza, non è dal Signore (Dt 18, 21-22), e il profeta ha parlato per presunzione.

- Se si realizza, ma poi il profeta parla contro la Scrittura o contro l'insegnamento generale cristiano, è falsa (Dt 13, 1-3).

b)      Se non si realizza, ma aveva un se..., cioè portava una condizione allegata: "se vi pentirete ..." e non vi siete pentiti, la profezia era vera e abbiamo sbagliato noi nel non seguirla.

- Anche quando le profezie si realizzano, dobbiamo sorvegliare sulla loro verità, per impedire che eventuali profezie false continuino nel tempo.

 

5. Porta frutto? - La vera Parola del Signore produrrà frutto, buoni risultati tra chi ascolta. Dagli effetti giudicheremo il valore.

Ø      Produrrà vita, pace, speranza, amore e altri frutti dello Spirito Santo.

Ø      Ma se la parola non viene dal Signore, produrrà i frutti del male: paura, litigio, gelosia, ira, avidità, immoralità, indifferenza ... oppure non avrà alcun effetto.

Ø      Più che valutare il frutto da una singola profezia, lo potremo vedere su un insieme di profezie per un lungo periodo di tempo. Se noteremo che una singola profezia, nel tempo, causa sempre disagio, dovremmo giudicare che qualcosa non va e far smettere quella persona di dare profezie.

 

Ø      Le condizioni di chi ascolta - possono incidere sul frutto: se non vogliono accettare la parola del Signore e la correzione, avvertiranno ira, ribellione e violenza, ma non perché è falsa la profezia ma per il loro atteggiamento sbagliato nei confronti del dono e del Signore.

 

L'esercizio e lo studio del dono, assieme all'approfondimento e alla crescita della vita nello Spirito, ci farà maturare anche nella capacità di giudicare e discernere la profezia.

     Se all'inizio applicheremo scrupolosamente le linee-guida, dopo acquisteremo un'esperienza che darà fiducia. Ma sarà sempre bene chiedere anche ad altri il discernimento, e non fidarci solo del nostro.

 

 

 



[1] Dal libro: Prophecy - Bruce Yokum; Ed. Word of Life, Ann Arbour, Michigan - U.S.A.
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