L'ALTO PREZZO DEL RINNOVAMENTO Arc. Saminimi Arulappa

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MARIOCAPALBO
00mercoledì 8 febbraio 2012 16:39

Chiesa e rinnovamento

L'ALTO PREZZO DEL RINNOVAMENTO

 

 Arc. Saminimi Arulappa

 

(New Covenant, 1978)

 

Se accettiamo i valori del Vangelo dobbiamo considerare il costo da pagare.

 

            Nel mondo sono all'opera due spiriti: lo Spirito di Dio e lo spirito di Satana. Dai frutti possiamo identificare le loro attività. Lo spirito del male produce orgoglio, impurità, tristezza e depressione, violenza, scontentezza e sfruttamento. Lo Spirito del Signore produce umiltà, castità, gioia, gentilezza, soddisfazione e liberazione.

 

            Dobbiamo stare in guardia perché lo spirito del mondo è talmente seducente ed invadente, e gli uomini ne diventano facile preda. Le forze del male paiono tanto ben organizzate - ad esempio gran parte dei mezzi di comunicazione di massa pare siano a loro disposizione; mentre le forze del bene sembrano fiacche, indifferenti, sparpagliate e compiacenti. Ma essendo le forze del male tanto forti, lo Spirito di Dio deve oggi operare a pieno ritmo. E tutti quanti credono nella presenza e potenza dello Spirito Santo devono esporsi per testimoniare con coraggio la vita dello Spirito.

            Dopotutto, quest'opera dello Spirito che chiamiamo "rinnovamento carismatico" è opera di Dio. Ma Dio non agisce in condizioni ideali: perciò, là dove lo Spirito è in azione, vi sarà opposizione, persino da parte di coloro che dovrebbero essere i promotori di un rinnovamento autentico.

 

            Lo Spirito che sta operando nel rinnovamento carismatico è uno spirito di saggezza, la saggezza di Dio che può essere follia per il mondo. É uno spirito di coraggio, che dà la forza a milioni di persone di rinunciare al mondo e di rendere testimonianza a Cristo nella vita e nella morte. É lo spirito di gioia e di pace che questo mondo, nonostante tutto il suo progresso tecnologico, non può e non riesce a dare.

            Dobbiamo comprendere ciò che S. Paolo chiama "follia della croce", perché in essa si trova la saggezza e la potenza di Dio. Il Signore ha detto: "Se qualcuno vuol venire con Me, smetta di pensare a se stesso, ma prenda ogni girono la sua croce e Mi segua" (Lc 5, 23). In altre parole: "Se volete essere Miei discepoli, rinunciate allo spirito del mondo e attaccatevi al mondo dello Spirito."

 

            La Chiesa primitiva capì questo principio. Era sensibile al mondo dello Spirito, aperta alla presenza e alla potenza dello Spirito di Dio. Tuttavia, vi erano molte difficoltà: problemi, ad esempio, nell'esercizio dei doni spirituali. Ecco perché Paolo parlò con tanta forza sulla necessità di discernere gli spiriti. Credetemi, Satana oggi non è a riposo: non potrà riposare fin quando lo Spirito di Dio è all'opera per rinnovare la Chiesa.

            Così, le forze del male fanno tutto il possibile per impedire o stritolare quest'opera di rinnovamento. Ma la persecuzione non fa che promuovere l'opera di Dio: è vero oggi come lo era ai tempi della Chiesa primitiva.

 

            Spesso oggi vediamo attribuire la vera forza della Chiesa ai nostri conti in banca, alle costruzioni possenti e a tutte quelle cose tanto valutate e apprezzate nel mondo. Mentre le forze del Vangelo sono considerate secondarie, e cedono il passo ai valori del mondo.

            Ma se accettiamo i valori del Vangelo anziché quelli del mondo, dobbiamo esser pronti a pagarne il prezzo. Quando siamo rinati spiritualmente, dobbiamo accettare la croce. Ovviamente, riceviamo la forza per camminare sul sentiero della croce, perché contiamo sulla potenza dello Spirito e la cerchiamo.

            Questo processo di rinascita e di crescita nello Spirito Santo è talvolta doloroso. Non avverrà d'un tratto o in maniera spettacolare. É un processo che dura tutta la vita, ed è essenziale al progresso del rinnovamento carismatico. Il rinnovamento carismatico non ha formule magiche. Talvolta tuttavia, cerchiamo risultati rapidi perché viviamo in un modo impazzito per il successo. Ma nel mondo dello Spirito Santo è richiesto lo sforzo, uno sforzo generoso che non retrocede per l'alto costo.

 

            Siamo pronti a pagare il prezzo? Siamo pronti a vivere questa vita dello Spirito Santo? Ancora non abbiamo raggiunto la meta. E mentre siamo ancora in cammino, ci saranno difetti, debolezze e fallimenti. Ma non dobbiamo lasciarci scoraggiare. Nonostante le nostre debolezze, abbiamo visto la potenza di Dio all'opera nel rinnovamento carismatico. Ad esempio, il mio interesse nel rinnovamento carismatico iniziò quando un uomo, un malato gravissimo, guarì miracolosamente grazie alle preghiere di un gruppo carismatico. Era sul letto di morte a Bombay, ma il Signore lo fece guarire; oggi è difficile credere che sia stato tanto vicino alla morte. La cosa mi ha fatto pensare.

            Ascoltai poi alcune testimonianze e lessi dei libri, incluso quello in cui dodici preti descrivevano i notevoli cambiamenti avvenuti nella loro vita attraverso l'esperienza dello Spirito Santo.

 

            Per un lungo periodo la mia preghiera personale era stata sterile, stereotipata. Dopo aver conosciuto l'esperienza carismatica, ho visto crescere in me una sete per la preghiera, e quando dovevo affrontare un problema difficile ho imparato a rivolgermi spontaneamente al Signore per avere l'aiuto dello Spirito. Sono diventato più consapevole dell'importanza di svolgere l'opera di Dio.

 

            Così, nonostante i vari problemi nel rinnovamento carismatico, lo vedo come una risposta di Dio ai problemi del materialismo e delle forze senza Dio che oggi agiscono nel mondo. Sono particolarmente incoraggiato nel vedere che un numero sempre maggiore di laici si impegna nel rinnovamento carismatico. Nel Signore essi ricevono l'aiuto per affrontare i problemi quotidiani della vita, proprio come i membri di ordini religiosi sperimentano cambiamenti meravigliosi nella loro vita.

            Tutto ciò sottolinea il fatto che il rinnovamento carismatico non dipende dalla nostra intelligenza, organizzazione o saggezza: è un'opera di Dio, e Dio sceglie di agire attraverso mezzi semplici.

            S. Francesco fu chiamato a costruire la Chiesa di Dio, ma non poteva farlo quand'era ricco: dovette prima svuotarsi, farsi povero, per fare l'opera di Dio. Lo stesso ci si aspetta oggi da noi. Se facciamo affidamento sui nostri conti in banca, sulla nostra forza materiale o sulle grandi cifre, saremo delusi.

 

            Il compito che ci sta davanti è grande. Le pressioni del mondo non credente possono sembrare schiaccianti.  Credo che in mezzo a tutto questo tumulto, sperimenteremo la potenza dello Spirito Santo. La Nuova Pentecoste desiderata da Papa Giovanni XXIII sta percorrendo il mondo, e nel rinnovamento carismatico vediamo una speranza nuova per la Chiesa.
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