I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO: LA PRESUNZIONE DI SALVARSI SENZA MERITO / 2

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
MARIOCAPALBO
00domenica 14 ottobre 2012 19:36
I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO:
         LA PRESUNZIONE
     DI SALVARSI SENZA MERITO / 2
 

La presunzione ci porta in un vicolo cieco. La salvezza non è una questione di dare e avere: do ut des. Dò a Dio affinché Lui mi dia in cambio qualcosa. È un problema di peccatori da una parte e di misericordia e di amore dall’altra, perché Dio è amore. La salvezza è un dono dato a chi si pente e si impegna a cambiare vita.

Tutti gli uomini portano scritta nella loro coscienza la legge di Dio, osservando la quale possono salvarsi. I battezzati nell’acqua e nello Spirito Santo, hanno in più un sigillo indelebile impresso nel loro essere: l’amore del Padre e del Figlio incarnato e la comunione dello Spirito Santo.

La fede che abbiamo ricevuto come dono ci dice con chiarezza che Gesù Cristo ha subito passione e morte per salvarci dalla morte eterna. Sulla croce ci ha amati tutti con il suo grande cuore umano. La nostra salvezza gli è costata sangue, versato fino all’ultima goccia e un corpo inchiodato sulla croce.
Allora come posso pensare di salvarmi senza dire di cuore: Signore Gesù, abbi pietà di me peccatore. Proprio come ha detto il ladrone pentito.

Noi siamo il tempio del Dio vivente, come egli stesso ha detto: Abiterò in mezzo a voi e con voi camminerò e sarò il vostro Dio, e voi sarete il mio popolo. In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione nel timore di Dio (cf 2Cor 6,18;7.1).

Soltanto l’amore ci salva

Dio che ha creato l’uomo a sua immagine, e ha scolpito nel cuore umano l’amore, getta allo stesso uomo una sfida: la sfida dell’amore. Per tornare a Lui bisogna amare.
La salvezza è dono che viene dall’alto. Il Padre, solo per amore, ha offerto all’uomo la salvezza nella persona del Figlio suo Gesù, il quale solo per il suo grande amore per noi peccatori, ha scelto la follia della croce offrendo il suo sangue quale unico prezzo per la nostra salvezza, garante lo Spirito Santo.
Nessun battezzato può scappare da questo Sigillo d’amore, pena la morte eterna. Fatevi imitatori di Dio – grida a tutti San Paolo –.
Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, proprio come Dio è pronto a perdonare a voi in Cristo.

Tutti coloro che pensano che Dio non è così rigido e preciso come insegnano gli Apostoli e i loro successori, e quindi la Chiesa, devono ricredersi e ammettere, invece, che sono figli carissimi di Dio e che in loro è lo Spirito Santo che grida: Abbà, Padre (cf Ef 4-5) e che infonde l’amore, unico passaporto per la salvezza.

Questo Spirito del Padre e del Figlio ci sostiene e ci sollecita a testimoniare Gesù con tutte le nostre forze, rendendogli grazie perché ha fatto della sua Chiesa la guida sicura che ci permette di camminare nella luce. Seguiamolo dunque perché egli ama, consola, soccorre tutti, poveri e peccatori. La nostra sapienza e il nostro orgoglio e la nostra sicurezza crollano di fronte a lui.

Dal Salmo 79

Rit.: Volgiti a noi, Signore, per amore del tuo popolo.

Tu, pastore d’Israele, ascolta. Assiso sui Cherubini rifulgi, risveglia la tua potenza e vieni in nostro soccorso. Rit.

Dio degli eserciti, volgiti, guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna. Rit.

Proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato,
il germoglio che ti sei coltivato. Rit.

Rialzaci, Signore, nostro Dio, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. Rit.

Lasciamoci amare da Dio

L’Evangelista Marco ci invita a imitare l’esempio del cieco di Gerico (Mc 10, 46-52), il quale, al passaggio di Gesù Nazareno, si mise a gridare: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me! ”. La gente lo sgridava per farlo tacere, ma egli gridava ancor più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”.
Gli dicono: “Coraggio! Alzati, ti chiama!”. Gesù gli disse: “Che vuoi che io ti faccia? ”. E il cieco a lui: Volto Triste di ragazzo“Rabbunì, che io riabbia la vista!”. “Va’, la tua fede ti ha salvato”. Fu la risposta.
Anche tu, grida forte: “Figlio di Davide, Gesù, fa’ che io veda!”. Getta via il mantello e tutto ciò che ti impedisce di credere. Salta in piedi dal tuo giaciglio e corri verso di lui senza pensarci due volte. Guarda intorno a te, tirati su le maniche e fa qualcosa.

L’Evangelista Matteo ti dice che cosa devi fare (Mt 25,31-46).
Non aver paura di sporcarti le mani e getta via dalla tua mente ogni pensiero razzista.
In Africa ci sono milioni di bambini che muoiono di sete e di fame. Se tu non puoi andare laggiù ad aiutarli, ci sono associazioni umanitarie che stanno facendo l’impossibile per salvarli. Concorri anche tu.

Con un pizzico di umanità uno può accorgersi che nella sua scala o in quella vicina c’è una famiglia povera; un altro venendo a conoscenza di casi di usura può dare una buona mano interessando chi di dovere; un altro che ha qualche alloggio sfitto si mette in contatto con chi cerca casa senza fare l’esoso.

E ancora: qualcuno può studiare di incrementare i posti di lavoro per i disoccupati; altri hanno la possibilità di fare adozioni a distanza; non pochi già si esercitano a sfoltire il proprio guardaroba per vestire chi ha freddo; e, infine, altri recano sollievo agli anziani, e vanno a trovare chi è ammalato.
E così mille altre scintille d’amore per lasciarci amare dal Padre nostro.
Gesù allora dirà a questa gente di buona volontà: “Venite avanti benedetti del Padre mio. La salvezza è per voi. Perché avevo fame e sete, ero forestiero e nudo, malato e carcerato, e voi mi avete soccorso”.

Preghiera a Gesù

O Gesù, tu che sei la Luce illuminaci, tu che sei l’eterno Sacerdote, presentaci al Padre e mostraci il suo vero volto.
Liberaci dalla tentazione di crearci un “dio” a nostra immagine e somiglianza, attribuendo a lui modi di pensare e di giudicare alla moda del mondo.

Fa’ che non prevalga il nostro comodo, ma quello che tu ci insegni per mezzo della Chiesa.
Amare Dio e il prossimo, nel rispetto della dignità della persona umana, contro ogni sorta inqualificabile di profitto.

Aiutaci a vivere il vero spirito di famiglia, con amore e sacrificio e fedeltà, così come tu ci ami.
Le nostre feste si svolgano nel segno della gioia e dell’interesse fattivo verso i bisognosi come hanno sempre fatto le famiglie cristiane, per esempio, quella della santa donna Teresa di Calcutta.

Tu ci insegni che non possiamo pensare di salvarci senza vivere con coraggio lo spirito delle Beatitudini, e cioè rinnegare noi stessi e prendere la croce ogni giorno e seguirti.
Tutto ciò ci porterà all’abbraccio del Padre.

O Gesù di infinita bontà, che nella croce hai liberato l’uomo da qualsiasi schiavitù, donaci di vivere sempre in rendimento di grazie e di manifestare al mondo la gioia della salvezza.


                                                        
D. Timoteo Munari sdb


 IMMAGINI:
1   
L’offuscamento del senso di Dio provoca nell’uomo contemporaneo smarrimento e tristezza.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:58.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com