EFFETTI DELL'ESORCISMO Se la persona aveva delle negatività, anche senza che queste manifestassero dei segni particolari durante l'esorcismo, spesso il soggetto ne ha subito dei vantaggi. Generalmente non si tiene conto del giorno in cui l'esorcismo è stato fatto: possono esserci benesseri o malesseri, intonti mento o sonnolenza, comparsa di lividi o scomparsa di dolori; sono cose prive d importanza. È invece importante valutare le conseguenze dal giorno dopo in poi. In qualche caso uno sta male per un giornoo due e poi sta meglio per un certo periodo; in genere sente subito un beneficio, che può durare pochi giorni o molti giorni, secondo la gravita del male. Se uno non ha dimostrato nessun segno di negatività durante la benedizione e se non sente nessun effetto dopo, vuoi dire il più delle volte che non ha nessuna negatività; i suoi disturbi dipendono da altre cause. Ma l'esorcista può invitare ad un'altra benedizione, se ha motivi per sospettare che il demonio possa essersi nascosto. È poi interessante notare ciò che avviene nelle benedizioni seguenti, sia come comportamento 131 durante l'esorcismo sia come conseguenze di esso. Può accadere che fin dalla prima volta l'influenza malefica abbia già mostrato tutta la sua forza, molta o poca che sia. Si nota allora un progressivo attenuarsi dei fenomeni. Altre volte invece è come se il disturbo malefico cercasse di nascondersi ed emergesse solo poco per volta in tutta la sua estensione; poi inizia la fase di regresso. Ricordo, ad esempio, un giovane che, al primo esorcismo, aveva presentato solo qualche piccolo segno di negatività; al secondo esorcismo incominciò a urlare e a dimenarsi. Benché il caso si presentasse più grave di tanti altri, bastarono pochi mesi di esorcismi per giungere alla liberazione. Per la buona riuscita è fondamentale la collaborazione del paziente. Io sono solito dire che l'effetto degli esorcismi influisce per il 10% sul male; l'altro 90% deve mettercelo l'interessato. In che modo? Con molta preghiera, con la frequenza ai sacramenti, con una vita conforme alle leggi del Vangelo, con l'uso dei sacramentali parleremo a parte dell'acqua, olio, sale esorcizzati, facendo pregare altri efficacissima la preghiera di tutta la famiglia, o di comunità parrocchiali o religiose, di gruppi di preghiera..., facendo celebrare messe. Molto utili i pellegrinaggi, le opere di carità. Ma soprattutto occorre tanta preghiera personale, tanta unione con Dio in modo che la preghiera diventi abituale. Spesso ho a che fare con persone piuttosto lontane dalle pratiche religiose; 132ho trovato utilissimo un inserimento attivo in parrocchia o nei gruppi di preghiera, particolarmente in quelli del Rinnovamento. Per dimostrare la necessità della collaborazione faccio spesso il paragone con la droga; è tutt'altra cosa, ma tutti ormai ne sono pratici. Tutti sanno che un drogato può guarire, ma a due condizioni: deve essere aiutato inserendosi in una comunità terapeutica o in altro modo perché da solo non ce la fa. E deve collaborare attivamente con il suo sforzo personale, se no ogni aiuto è inutile. Nel nostro caso l'aiutopersonale è dato dai mezzi che abbiamo indicati. E se i frutti diretti degli esorcismi, la liberazione, sono assai lenti, in compenso ho visto rapide conversioni: intere famiglie impegnate ad una pratica cristiana intensamente vissuta, con preghiera comune assai spesso il rosario. Ho visto superare ostacoli alla guarigione con decisa generosità: alle volte era di ostacolo una situazione matrimoniale irregolare; altre volte l'impedimento era dato dal non riuscire a perdonare torti ricevuti o dal non riuscire a riconciliarsi con persone, per lo più parenti stretti, con cui si era rotto ogni rapporto. Un cenno particolare per la sua efficacia va fatto riguardo a quello che è uno dei più duri precetti evangelici: il perdono dato ai nemici. Nel nostro caso i nemici sono rappresentati, il più delle volte, dalle persone che hanno fatto il maleficio e che, talvolta, continuano a farlo. Un 133 sincero perdono, la preghiera per loro, la celebrazione di messe a loro favore, sono stati i mezzi che hanno sbloccato una situazione e accelerato la guarigione. Tra gli effetti dell'esorcismo dobbiamo anche mettere la guarigione di mali e di malattie che talvolta si presentavano inguaribili. Può trattarsi di dolori inspiegabili in varie parti del corpo soprattutto, lo ripetiamo, alla testa e allo stomaco, come può trattarsi di malattie precise, esattamente diagnosticate medicamente, ma non guarite dai medici, o stimate inguaribili. Il demonio ha questo potere di provocare malattie. Il Vangelo ci parla di una donna che il demonio teneva curva da diciotto anni deformazione alla spina dorsale?; fu guarita da Gesù cacciando via il demonio, come fu guarito allo stesso modo un sordomuto che era tale per causa malefica. Altre volte Gesù ha GUARITO dei sordi e dei muti che erano colpiti da quelle malattie, non causate da presenze malefiche. Il Vangelo è molto preciso nel distinguere i malati dagli indemoniati, anche se certe conseguenze possono essere identiche. Quali sono i malati più gravi1? I più duri a guarire? Per l'esperienza che ho io, sono quelli che hanno ricevuto delle fatture di particolare gravita. Ricordo, ad esempio, alcune persone che avevano ricevuto fatture in Brasile le chiamano "macumbe"; ne ho benedette altre che avevano ricevuto fatture da stregoni africani. Tutti casi durissimi. Aggiungo le fatture su famiglie intere, 134 per distruggerle; alle volte ci si trova in situazioni così complesse che non si sa da che parte incominciare. Lentissimi alla guarigione anche quei casi in cui le persone vengono periodicamente colpite da nuove fatture: l'esorcismo è più forte della fattura, per cui la guarigione non può essere bloccata, ma può essere ritardata, anche di molto tempo. Chi sono i più colpiti? Non esito a dire: i giovani. Basta ripensare alle cause colpevoli che abbiamo indicato come occasioni offerte al demonio per intervenire su una persona e vediamo come oggi, in mancanza di fede e di ideali, i giovani siano i più esposti a "esperienze" disastrose. Anche i bambini sono molto esposti, non per colpa personale, ma per la loro debolezza. Tante volte, esorcizzando persone anche di età matura, veniamo a scoprire che la presenza demoniaca risaliva alla prima infanzia,o addirittura al momento della nascita o prima ancora, durante la gestazione. Più volte mi hanno fatto notare che benedico più donne che uomini. E questo accade a tutti gli esorcisti. Non è un errore pensare che la donna sia più facilmente esposta agli assalti del maligno. Uomini e donne non sono esposti allo stesso modo. È anche vero che sono assai più numerose le donne disposte a ricorrere all'esorcista per farsi benedire. Molti uomini, pure se sanno di essere sicuramente colpiti, non ne vogliono sapere di avvicinarsi a un sacerdote. E ho avuto più casi di uomini che di donne a cui ho chiesto di cambiar 135 vita e hanno rifiutato. Naturalmente non si sono più fatti vedere, anche se erano consci del loro male. L'ostacolo maggiore era di passare da un pratico ateismo a una vita di fede vissuta, o da una vita di peccato a una vita di grazia. Non nascondo che la guarigione da questo male richiede proprio tanto, come intensità di vita cristiana. Ma credo che sia proprio questo uno dei motivi per cui Iddio lo permette. Molte volte me lo sonosentito dire dalle stesse persone colpite: la loro fede era assai languida e la vita di preghiera quasi spenta. Se si sono avvicinate a Dio, molte volte anche con un intenso apostolato, hanno riconosciuto di doverlo al male che le aveva colpite. Noi siamo attaccati alla terra e a questa vita assai più di quello che immaginiamo; il Signore guarda invece più in là, guarda al nostro bene eterno. Da parte sua l'esorcista, procedendo nelle benedizioni, non si accontenterà di sollecitare il paziente alla preghiera e a tutti quegli altri mezzi a cui abbiamo accennato, ma cercherà i mezzi possibili per stuzzicare, indebolire, sfiancare il demonio. Già il Rituale dice di insistere su quelle espressioni a cui più il demonio reagisce: cambiano da persona a persona e di volta in volta. Ma giova far ricorso ad altri aiuti. Per alcuni è insopportabile sentirsi aspergere con l'acqua benedetta; altri sono esasperati dal soffio, che è un mezzo usato fin dall'epoca patristica, come riferisce Ter tulliano; altri non sopportano l'odore dell'incenso, per cui è utile usarlo; per altri ancora è dolOroso 136 il suono dell'organo, della musica sacra, del canto gregoriano. Sono mezzi ausiliari di cui abbiamo sperimentato l'efficacia. E il demonio come si comporta, procedendo negli esorcismi? Aggiungo ancora qualcosa a quanto si è già detto in proposito. Il demonio soffre e fa soffrire. La sofferenza che prova durante gli esorcismi è qualcosa di inimmaginabile. Un giorno P. Candido aveva chiesto a un demonio se nell'inferno c'è il fuoco e un fuoco che brucia per bene. Il demonio ha risposto: "Se tu sapessi quale fuoco sei tu per me, non mi faresti questa domanda". Certo non si tratta del fuoco terrestre, provocato da combustione di materiale infiammabile. Vediamo come il demonio brucia a contatto con cose sacre come crocifissi, reliquie, acqua benedetta. Anche a me è già capitato varie volte di sentirmi dire dal demonio che soffre più durante le benedizioni che all'inferno. E quando gli chiedo: "Perché allora non vai all'inferno?", risponde: "Perché a me importa solo di far soffrire questa persona". Si vede qui la vera perfidia diabolica: il demonio sa di non trarre nessun vantaggio, anzi, di avere un aumento della pena eterna in punizione di ogni sofferenza che causa. Eppure, anche a costo di rimetterci, non rinuncia a fare del male per il solo gusto di fare del male. I nomi stessi dei demoni, come per gli angeli, indicano la funzione. I demoni più importanti hanno nomi biblici o dati dalla tradizione: Satana 137 0 Beelzebul, Lucifero, Asmodeo, Meridiano,Zabulon... Altri nomi indicano più direttamentelo scopo che si prefiggono: Distruzione, Perdizione, Rovina... Oppure indicano singoli mali:Insonnia, Terrore, Discordia, Invidia, Gelosia,Lussuria... Quando escono da un'anima, il più delle volte I demoni sono destinati all'inferno, qualche voltavengono legati nel deserto si veda nel libro diTobia la sorte di Asmodeo, incatenato nel deserto dall'arcangelo Raffaele. Io li obbligo sempread andare ai piedi della croce, per ricevere ladestinazione da Gesù Cristo, unico giudice. 138 ACQUA OLIO SALE Tra i mezzi di cui gli esorcisti e i non esorcisti fanno largo uso, citiamo in primo luogo l'acqua esorcizzata o almeno benedetta, l'olio d'oliva esorcizzato, il sale esorcizzato. Qualunque sacerdote può recitare le preghiere del Rituale per esorcizzare questi tre elementi; non occorre nessuna autorizzazione particolare. Piuttosto è molto utile conoscere l'uso specifico di questi tre sacramentali che, adoperati con fede, sono di grande giovamento. Già l'acqua benedetta ha un grande uso in tutti i riti liturgici. La sua importanza si ricollega subito all'aspersione battesimale. Nella preghiera di benedizione si prega il Signore perché l'aspersione con l'acqua ci ottenga questi tre benefici: il perdono dei nostri peccati, la difesa dalle insidie del maligno, il dono della protezione divina. La preghiera d'esorcismo sull'acqua aggiunge tanti altri effetti: di far fuggire ogni potere del demonio sì da sradicarlo e cacciarlo via. Anche nel gergo popolare, se si vuole indicare due cose che assolutamentenon vanno d'accordo, si dice 139 che sono come il diavolo e l'acqua santa. Poi la preghiera continua sottolineando altri effetti, oltre a cacciare via i demoni: guarire dalle malattie, aumentare la grazia divina, proteggere le case e tutti i luoghi in cui i fedeli dimorano da ogni influenza immonda causata dal pestifero Satana. E aggiunge: che siano vinte le insidie del nemico infernale e si rimanga protetti da ogni eventuale presenza nociva all'incolumità o alla quiete degli abitanti, affinchè godano di serenità e salute. Pure L'OLIO, esorcizzato, usato con fede, giova a porre in fuga la potenza dei demoni, i loro assalti, i fantasmi che suscitano. Inoltre giova alla salute dell'anima e del corpo; qui ricordiamo l'antico uso di ungere con l'olio le ferite e il potere dato da Gesù agli apostoli di guarire i malati con l'imposizione delle mani e ungendoli con olio. C'è poi una proprietà che è specifica dell'olio esorcizzato: di separare dal corpo le avversità. Molto spesso m'è capitato di benedire persone che hanno subito fatture mangiando o bevendo qualcosa di malefico. È facile comprenderlo da quel caratteristico mal di stomaco che già abbiamo descritto, o dal fatto che queste persone hanno un particolare modo di eruttareo di esplodere in una forma di singhiozzo o di rantolo, specie in collegamento con azioni religiose: quando vanno in chiesa, quando pregano e soprattutto mentre vengono esorcizzate. In questi casi l'organismo, per liberarsi, deve espellere ciò che di malefico contiene. L'olio esorcizzato aiuta molto I 140 a staccare e liberare il corpo da queste impurità. Anche bere acqua benedetta aiuta a questo scopo. Qui giova dare qualche maggiore precisazione, anche se chi non è pratico e non ha visto stenterà a credere a queste cose. Che cosa si espelle? Talvolta saliva densa e schiumosa; oppure una specie di pappa bianca e granulosa. Altre volte si tratta degli oggetti più vari: chiodi, pezzi di vetro, piccole bambole di legno, fili di corda annodati, fili di ferro arrotolati, fili di cotone di vario colore, grumi di sangue... Alle volte queste cose vengono espulse per le vie naturali; molte volte vomitando. Si noti che mai l'organismo ne ha danno ne ha invece sollievo, anche se si tratta di vetri taglienti. P. Candido conservava un cestello di simili oggetti, espulsi da varie persone. Altre volte la fuoruscita rimane misteriosa; la persona sente, ad esempio, un dolore addominale come se avesse un chiodo nello stomaco; poi trova un chiodo per terra, accanto a sé, e il dolore scompare. L'impressione è che tutti questi oggetti si materializzino nell'istante in cui vengono espulsi. Affermava P. Candido in un'intervista: "Ho visto rigettare pezzi di vetro, di ferro, capelli, ossa; talvolta anche oggettini di plastica, con la forma di testa di gatto, o di Icone, o di serpente. Sicuramente questi strani oggetti hanno un collegamento con la causa che ha determinato la possessione diabolica". Anche il sale esorcizzato giova per cacciare via i 141 demoni e per la salute dell'anima e del corpo. Ma una sua proprietà specifica è quella di proteggere i luoghi dalle influenze o dalle presenze malefiche. In questi casi sono solito consigliare dì porre del sale esorcizzato sulla soglia di casa e nei quattro angoli della stanza o delle stanze che si ritengono infestate. Quel "mondo cattolico incredulo" riderà forse di fronte a queste asserite proprietà. Certo i sacramentali agiscono tanto più efficacemente quanto più c'è fede; senza questa restano spesso inefficaci. Il Vaticano II, e con le stesse parole il Diritto Canonico can. 1166, li definisce "segni sacri con cui, per una qualche imitazione dei sacramenti, vengono significati e ottenuti effetti soprattutto spirituali, per l'impetrazione della Chiesa". Chi li usa con fede ne vede effetti insperati. So dì molti mali, ribelli ai far maci, che sono spariti solo perché l'interessato vi ha fatto sopra un segno di croce con olio esorcizzato. Per le case su cui parleremo a parte è pure efficace l'uso di bruciare incenso benedetto. L'incenso è sempre stato considerato, anche presso i popoli pagani, un antìdoto contro gli spiriti maligni, oltre che un elemento di lode e adorazione alla divinità. L'uso liturgico di esso è stato ora assai ridotto, ma noncessa d'essere un elemento efficace di lode a Dio e di lotta al maligno. Il Rituale contiene anche una speciale benedizione sui vestiti. Molte volte ne abbiamo visto l'efficacia su persone colpite da presenze MALEFICHE, . 142 Altre volte è stato un test per capire se in una persona c'erano o no presenze diaboliche. Anche questo è utile a sapersi. Molte volte noi esorcisti siamo interpellati da persone genitori, fidanzati... che hanno il dubbio che un loro congiunto sia colpito dal demonio, ma si tratta di un congiunto che non crede a queste cose, spesso è privo di ogni fede religiosa e comunque non è disposto a farsi benedire da un sacerdote. Come fare? Alle volte, dopo aver fatto benedire dei suoi vestiti, si è visto che, appena indossati, se li è strappati di dosso, non sopportandone il contatto. Ne abbiamo dato un esempio in precedenza. Un'altra prova può essere fatta con l'acqua benedetta. Ad esempio, una mamma che sospetta d'un figliolo o del marito, prepara per tutti la minestra fatta con acqua benedetta; o ne fa uso nel té o nel caffè. Può accadere che la persona colpita trovi amaro, immangiabile quel cibo, anche senza rendersi conto del perché. Si noti però che questi test possono essere indicativi in caso positivo: ossia se una persona è sensibile al fatto che l'acqua sia o no benedetta potrebbe essere un sintomo di una presenza malefica. Ma non si può dire il contrario, ossia non si può dire che, se uno è insensibile a questi tipi di test, sia per questo da escludere in lui una presenza malefica. Il demonio cerca di tutto per non farsi scoprire. Anche durante gli esorcismi il demonio cerca di nascondersi; e il Rituale mette in guardia 143 l'esorcista dalle finzioni diaboliche. Alle volte non risponde o da risposte sciocche, non attribuibili ad uno spirito intelligente, quale è il demonio. Altre volte finge di essere uscito dal corpo dell'ossesso e di aver cessato di dargliogni disturbo, sperando così di sottrarre l'individuo alle benedizioni dell'esorcista. Altre volte pone i più vari impedimenti perché la persona non sia sottoposta agli esorcismi: può trattarsi di impedimenti fisici o, più spesso, psicologici, per cui la persona non va all'appuntamento con l'esorcista, se non ha qualcuno vicino che la costringa; altre volte finge i segni di una malattia, per lo più psichica, per confondere sulla realtà della sua presenza e far credere che si tratti di un male naturale; talvolta il paziente ha sogni o visioni in cui ha l'illusione che il Signore, la Madonna o un qualche santo lo abbia liberato, e così evita di andare all'appuntamento con l'esorcista, magari facendogli sapere di essere già libero. I sacramentali indicati, oltre all'aiuto specifico di ciascuno, servono anche ad allontanare almeno in parte i vari inganni del maligno. In questo campo gl'inganni sono all'ordine del giorno, e occorre tanto pregare per ottenere la grazia del discernimento. Segnalo, tra i casi più frequenti: chi ritiene di avere delle visioni, o delle voci intEriori; chi si abbandona a un finto misticismo o chi si fa passare per "veggente". Spesso In questi casi, quando non si tratta di malattie psichiche, c'è l'inganno del demonio. 144 Chiudo questo capitolo con un fatto riguardante l'acqua benedetta. P. Candido stava esorcizzando un indemoniato. Il sagrestano gli si è avvicinato col secchiello dell'acqua e l'aspersorio. Subito il demonio si e rivolto a lui: "Con quell'acqua lavaci il tuo muso!". Solo allora il sagrestano si è ricordato che aveva riempito il secchiello al rubinetto, ma si era dimenticato di far benedire l'acqua. Il nuovo Benedizionale, obbligatorio dall'll aprile 1993, ha cambiato le formule, ma certamente non ne ha diminuito gli effetti, anche se non vengono più ricordati esplicitamente. 145 f,. ' 'I, M " |" ''' 'i, ESORCISMI ALLE CASE Nella Bibbia non ne troviamo nessun esempio, ma l'esperienza ce ne mostra in certi casi la necessità e i frutti. Anche il Rituale non contemV pia questa forma di esorcismo. E vero che alla fine dell'esorcismo di Leone XIII viene detto di benedire il luogo in cui tale preghiera viene fatta; ma tutto il contenuto è volto ad invocare la protezione di Dio sulla Chiesa contro gli spiriti maligni, senza nessun riferimento ai luoghi. Dico anche subito che non ho mai incontrato luoghi invasati da spiriti, così come sono descritti in certi romanzi o in certi film, specialmente in riferimento ad antichi castelli disabitati. In questi casi è evidente lo scopo di far spettacolo, di presentare scene ad effetto, senza nessuna base di studio serio. La realtà ci presenta invece casi frequenti di rumori, talvolta come scricchiolii, altre volte come botti; spesso si ha l'impressione di una presenza, di essere fissati, o toccati, o assaliti. È evidente che in questi casi può avere larga parte la suggestione, la paura che da corpo alle ombre. 147 Ma ci sono molti casi più complessi. Porte che si aprono e che si chiudono ad una stessa ora; passi che si odono nei corridoi; oggetti che si spostano o che spariscono, per ricomparire poi nei luoghi più impensati, animali che non si vedono, ma che si sentono muoversi. Ricordo una famiglia in cui tutti, a una certa ora, sentivano aprirsi e richiudersi la porta d'ingresso, poi udivano un chiaro rumore di passi pesanti da uomo che attraversava il corridoio, per perdersi non si capiva in quale stanza. Un giorno, essendo presente un amico, si udì il consueto rumore tanto che l'amico chiese chi era entrato; per non spaventarlo gli risposero che era entrato un ospite di passaggio. So di insetti, gatti, serpenti che si sono materializzati; una persona che benedicevo ha trovato perfino un rospo vivo nel guanciale! Il più delle volte la presenza malefica in un ambiente si manifesta causando disturbi fisici: insonnia, dolori di testa o di stomaco, un malessere generale che andando altrove non si verifica. In questi casi è facile un controllo, ma non è sempre facile capire la causa. Poniamo il caso di unapersona che, ogni volta che si reca come ospite presso un parente stretto o presso un amico, avverte questi disturbi: insonnia, malessere, dolore al capo... che possono durare anche vari giorni; mentre non è soggetta a quelle sofferenze se va altrove. In questo caso il controllo è facile. La causa invece può essere molto varia. 148 Può trattarsi di pura suggestione, quando c'è qualche motivo che lo faccia supporre ad esempio, se una nuora va a casa della suocera che era contraria al matrimonio o che nutriva un amore possessivo verso il figlio. Ma potrebbero anche esserci cause mal efiche. Diciamo di sfuggita che è interessante il comportamento degli animali domestici di fronte a questi fenomeni. Capita spesso che, quando si ha l'impressione della presenza di una persona nella propria stanza, il gatto o il cane tengano fisso lo sguardo verso un certo punto; e capita che talvolta fuggano di scatto, terrorizzati, come se quell'essere misterioso si avvicinasse a loro. Potrei narrare tanti fatti interessanti per chi volesse farci uno studio apposito. Mi basti dire che, a mio parere, gli animali non vedono nulla di concreto, ma hanno una maggiore sensibilità dell'uomo ad un'eventuale presenza. E non nego che anche il loro comportamento possa essere un elemento di giudizio, per decidere se è il caso o no di procedere ad un esorcismo alla casa. La cosa più importante, quando vengono persone angosciate da fenomeni di questo tipo, è di interrogarle bene e, se ce ne sono i motivi, esorcizzarle. Il più delle volte i fenomeni che abbiamo descritto non dipendono da presenze malefi che nelle case, ma da presenze malefiche nelle persone. In molti casi mi è capitato di non aver ottenuto nessun successo con l'esorcismo alla casa; mentre poi, procedendo nell'esorcizzare la 149 persona o le persone, sempre più i fenomeni nella casa diminuivano fino a scomparire del tutto. Come si procede nell'esorcismo alle case? P. Candido ed io usiamo questo metodo. Il Rituale contiene una decina di preghiere in cui si chiede al Signore di proteggere i luoghi dalle presenze malefi che. Si trovano nelle benedizioni alle case, alle scuole, altrove. Ne recitiamo alcune. Poi leggiamo la prima parte del primo esorcismo sulle persone, adattandolo alla casa. In seguito benediciamo ogni stanza, come si fa nella benedizione alle case. Ripetiamo lo stesso giro con l'incenso, dopo averlo benedetto. Terminiamo con altre preghiere. Ho trovato efficace, dopo l'esorcismo alle case, celebrarvi la messa. Se si tratta di disturbi di lieve entità, un solo esorcismo è sufficiente. Se i disturbi provengono da un maleficio e il maleficio viene ripetuto, occorre ripetere anche l'esorcismo, fino a rendere la casa "impermeabile" ai malefici. Nei casi più gravi le difficoltà sono molte. Ad esempio, mi sono trovato a esorcizzare appartamenti in cui per lungo tempo si erano tenute sedute spiriti che, o che erano stati abitati da stregoni che vi facevano magia nera. Peggio poi se vi fossero stati celebrati culti satanici. In alcuni casi la gravita dei disturbi e la difficoltà di giungere a una totale liberazione erano tali che ho dovuto consigliare di cambiare abitazione. Casi diversi, non gravi, si hanno quando bastano preghiere per ristabilire la quiete. Una famIglia 150 era disturbata da inspiegabili rumori notturni; ha fatto celebrare dieci messe, alla fine delle quali i rumori si sono molto affievoliti. Ha provveduto a far celebrare altre dieci messe e alla fine i rumori sono scomparsi del tutto. Erano forse anime del Purgatorio che, per divino permesso, hanno potuto farsi sentire per chiedere suffragi? È difficile dirlo. A me basta segnalare il fatto, dato che mi è capitato più volte. Don Pellegrino Emetti, il più noto esorcista del Triveneto, assai noto anche come studioso di musica e come biblista, ha avuto esperienza di casi molto gravi. Presso una famiglia, oltre ad aprirsi e chiudersi finestre e porte, benché ben fissate, volavano sedie, ballavano gli armadi, ne capitavano proprio di tutti i colori. Ha trovato risolutivo l'uso contemporaneo dei tre sacramentali, a cui noi esorcisti facciamo continuo ricorso. Ha consigliato di mescolare insieme in un recipiente qualsiasi tazzina, bicchiere... acqua, olio e sale esorcizzati. Poi ha consigliato di versarne, tutte le sere, un cucchiaino sul davanzale di tutte le finestre e ai piedi di tutte le porte, recitando ogni volta un Padre nostro. Il rimedio è risultato decisivo. Dopo un certo tempo in quella famiglia hanno sospeso questo uso; passata una settimana gli inconvenienti hanno ricominciato a rovinare la quiete domestica per cessare immediatamente, appena ripreso il rimedio suggerito. Un'altra domanda che mi sono sentito fare è A proposito151 degli animali domestici: è possibile che siano invasati dal demonio? Che cosa occorre fare? Il Vangelo ci narra di quella legione di demoni che chiese a Gesù il permesso di entrare in due branchi di porci; Gesù lo permise e tutti quegli animali si precipitarono nel lago di Gene zaret, ove affogarono. Conosco il caso di un maldestro esorcista che comandò a un demonio di andare a invadere il maiale di una famiglia contadina: l'animale divenne furioso e sbranò la padrona. Inutile dire che venne immediatamente ucciso. Si tratta quindi di casi sporadici, che hanno portato subito alla morte dell'animale. Mi è stato raccontato di un mago che faceva uso del suo gatto per portare a destinazione oggetti malefici; in questo caso direi che l'indemoniato era il padrone, non l'animale. Si noti anche che il gatto è considerato un animale che "assorbe spiriti" e talvolta gli spiriti malefici si rendono visibili sotto forma di gatto. Per certi maghi e per certi tipi di magia è fondamentale servirsi di un gatto. Ma non ne ha nessuna colpa questo simpatico animale. Diciamo pure che, come possibilità, anche l'infestazione di animali è possibile ed è lecito procedere a benedizioni su di essi per ottenerne la liberazione. Diciamo anche che, in tutti i casi di infestazione di luoghi, di oggetti, di animali, come del resto per gli altri casi, l'esorcista deve conoscere i fenomeni dovuti a cause paranormali. È una conoscenza necessaria, per evitare equivoci anche se in questo libro non abbiamo l'opportunità di trattarne direttamente. Ricordiamo infine che già nei primi secoli cristiani si esorcizzavano anche case, animali, oggetti. Cè lo testimonia, tra gli altri, Origene. Giustamente, come già abbiamo fatto notare, il nuovo Catechismo parla di esorcismi non solo alle persone, ma anche agli oggetti n. 1673. 153 IL MALEFICIO Già abbiamo accennato al maleficio come ad una causa per cui una persona può incolpevolmente venire assalita dal demonio. Essendo questo il caso più frequente è necessario parlarne a parte. Cercherò anche di precisare l'uso dei termini: una terminologia universalmente accettata non c'è, per cui ogni scrittore deve precisare in che senso usa le parole. Considero maleficio un vocabolo generico. Viene comunemente definito "nuocere ad altri attraverso l'intervento del demonio". È una definizione esatta, ma che non precisa in quale modo tale male viene causato. Da qui le confusioni; per cui, ad esempio, alcuni autori considerano il maleficio come sinonimo di fattura o di stregoneria. Invece la fattura e la stregoneria sono, a mio parere, due modi diversi di compiere un malefìcio. Senza pretesa di completezza e basandomi solo sui casi che mi sono capitati, prendo in considerazione queste forme di maleficio: 1 la magia nera; 2 le maledizioni; 3 il malocchio; 4 le fatture. Sono forme diverse, ma non a compartimenti stagni; le interferenze sono frequenti. 155 1 — La magia nera, o stregonerìa, o riti satanici che hanno il loro apice nelle messe nere. Considero insieme queste pratiche, per le analogie che presentano; in realtà le ho elencate in ordine di gravità. La loro caratteristica è di procurare il maleficio contro una determinata persona attraverso formule magiche o riti, talvolta anche molto complessi, con invocazioni rivolte al demonio, ma senza far uso di oggetti particolari. Chi si dedica a queste pratiche diventa servo di Satana, ma per colpa sua; noi qui le consideriamo solo come mezzi per compiere malefici a danno di altri. Già la Sacra Scrittura è molto decisa nel proibire queste pratiche, in cui vede un rinnegare Dio per darsi al demonio. "Non imparerai a commettere le cose abominevoli delle nazioni ossia dei pagani. Non si troverà presso di te chi faccia passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco sacrifici umani, chi pratichi la divinazione, il sortilegio, l'augurio, la magia; chi pratichi incantesimi, chi consulti gli spettri o l'indovino, chi interroghi i morti sedute spiritiche. Perché è in abominio a Dio chi compie tali cose" Deuteronomio 18, 10 12; "Non rivolgetevi agli spettri, ai maghi, rendendovi impuri con essi. Io sono il Signore vostro Dio" Levitico 19,31; "Un uomo o una donna che sia negromante o indovino tra voi sia messo a morte: li lapiderete. Il loro sangue ricada su di loro" Levitico 20,26 27. Si veda anche Lev. 19 26 31. Non è meno tenero l'Esodo: "Non lascerai vivere la maga" 22,17. 156 Pure presso altri popoli la magia veniva punita con la morte. Anche se i termini sono diversamente tradotti e variano secondo le traduzioni, il contenuto è chiarissimo. Torneremo a parlare della magia. 2 — Le maledizioni. Sono auguri di male, e l'origine del male sta nel demonio; quando sono fatte con vera perfidia, specie se c'è un legame di sangue tra il maldicente e il maledetto, possono avere effetti tremendi. I casi più frequenti e più gravi che mi sono capitati riguardavano genitori o nonni che hanno maledetto i figli o i nipoti. La maledizione si è dimostrata molto grave se si riferiva alla loro esistenza o se veniva fatta in particolari circostanze, per esempio nel giorno del matrimonio. I genitori hanno verso i figli un legame e un'autorità come nessun'al tra persona. Tre esempi tipici. Ho seguito un giovane che era stato maledetto dal padre fin dalla nascita evidentemente non lo voleva e aveva continuato a subire tali maledizioni nell'infanzia e in tutto il periodo in cui è vissuto in casa. Questo povero giovane ha avuto traversie di tutti i tipi: mali di salute, incredibili difficoltà sul lavoro, sfortuna nel matrimonio, malattie nei figli... Le benedizioni gli hanno dato un giovamento spirituale, ma non mi è parso che abbiano ottenuto di più. Un secondo esempio. Una giovane voleva sposarsi con un bravo ragazzo da lei amato, ma i genitori erano contrari; visti inutili i loro sforzi, tali genitori si sono dimostrati rassegnati e hanno PARTECIPATO alle nozze. 157 Lo stesso giorno del matrimonio il padre ha chiamato in disparte la figlia con una scusa; in realtà l'ha maledetta augurando i peggiori mali su lei, sul marito e sui figli. E così è stato, nonostante le intensepreghiere e benedizioni. Ancora un fatto. Un giorno venne a trovarmi un professionista; sollevando i pantaloni, mi fece osservare le sue gambe orribilmente martoriate da un evidente succedersi di operazioni. Con questa premessa ha incominciato a narrarmi i fatti. Suo padre era un giovane molto intelligente; la madre voleva a tutti i costi che si facesse sacerdote, ma lui non se la sentiva. L'urto giunse al punto che il giovane dovette lasciare la famiglia; si laureò, divenne uno stimato professionista, si sposò, ebbe figli, e tutto questo dopo avere rotto ogni rapporto con la madre, che per nessun motivo volle più vederlo. Quando un suo figliolo, il professionista che mi parlava, raggiunse gli otto anni, gli fu scattata una foto che mi fu mostrata: un bel bambino dal sorriso accattivante, con i pantaloni corti, le ginocchia nude, le calze alte, come costumava allora per i bambini. Il padre ebbe una malaugurata idea. Pensò che la madre si sarebbe commossa di fronte alla foto del nipotino e che avrebbe fatto pace con lui; così le spedì la foto. La madre gli mandò a dire: "Le gambe di quel bambino siano sempre malate e se tu tornerai in paese, morirai nel letto in cui sei nato". Tutte cose avvenute. Da notare che il padre tornò al paese solo dopo vari anni che sua 158 madre era morta; ma subito si sentì male, fu portato provvisoriamente nella casa natale, ove morì la notte stessa. 3 — // malocchio. Consiste in un maleficio fattoda una persona per mezzo dello sguardo. Non sitratta, come certuni credono, del fatto che certepersone portino scalogna se ti guardano storto;queste sono storie. Il malocchio è un vero maleficio, ossia suppone l'intenzione di nuocere ad unadeterminata persona con l'intervento del demonio. Di particolare c'è il mezzo che viene usatoper portare a compimento l'opera nefasta: losguardo. Ne ho avuto pochi casi e non completamente chiari; ossia era chiaro l'effetto malefico,ma non era altrettanto chiaro l'artefice di esso eche, come mezzo, sia bastato il semplice sguardo.Approfitto dell'occasione per dire che molte volte non si viene a conoscere l'artefice del maleficio e neppure come il male sia iniziato. L'importante è che la persona colpita non stia a sospettare di questo o di quello, ma perdoni di cuore e preghi per chi le ha fatto del male, chiunque sia stato. Sul malocchio concludo dicendo che la cosa in sé è possibile, ma casi certi non ne ho avuti. 4 — La fattura. È di gran lunga il mezzo piùusato per operare malefici. Il nome deriva dalfare, o confezionare un oggetto, formato colmateriale più strano e più vario, che ha un valorequasi simbolico: è un segno sensibile dellavolontà di nuocere ed è un mezzo offerto a Satana perché vi imprima la sua forza malefica. Più volte è stato detto 159 che Satana è scimmiottatore di Dio; in questo caso possiamo prendere l'analogia dai sacramenti, che hanno una materia sensibile ad esempio, l'acqua nel battesimo come strumento di grazia. Nella fattura il materiale è usato allo scopo di nuocere. Distinguiamo due modi diversi di applicare la fattura alla persona designata. C'è un modo diretto, che consiste nel far bere o mangiare alla propria vittima una bevanda o un cibo in cui è stata mescolata la fattura. Questa viene preparata con gli ingredienti più vari: sangue di mestruazione, ossa di morti, polveri varie per lo più nere bruciate, parti di animali tra cui primeggia il cuore, erbe particolari... Ma l'efficacia malefica non è data tanto dal materiale usato quanto dalla volontà di nuocere con l'intervento del demonio; e tale volontà viene significata dalle formule occulte pronunciate mentre si confezionano tali intrugli. Quasi sempre la persona che viene colpita in tal modo, oltre agli altri disturbi, soffre poi di un caratteristico male di stomaco, che gli esorcisti sanno bene individuare, e che guarisce solo dopo aver liberato lo stomaco con molto vomito o con molte feci, in cui si espellono le cose più strane. Un altro modo, che possiamo chiamare indiretto uso il linguaggio di cui si serve P. La Grua nel libro citato nella introduzione, consiste nel maleficiare oggetti appartenenti alla persona che si vuole colpire fotografìe, indumenti o cose 160 appartenenti alla persona, o nel maleficiare figure che la rappresentino: pupazzi, bambole, animali, talvolta persinO persone vive, dello stesso sesso ed età. Si tratta di materiale di transfert, che vienecolpito con gli stessi mali che si vogliono causare alla persona designata. Un esempio molto comune: ad una bambola, durante questo rito satanico, vengono infissi spilli intorno alla testa. Capita poi che la persona sente dei fortissi mi mali di testa, e ci viene a dire: "È come se la mia testa fosse tutta attraversata da spilli pungenti". Oppure si infiggono aghi, chiodi, coltelli nelle parti del corpo che si vogliono colpire. E puntualmente la povera vittima sente poi dolori lancinanti che la straziano in quei punti. I sensitivi di cui parleremo a parte sogliono dire: "Lei ha uno spillone che l'attraversa da qui a qui", e indicano il posto preciso. Mi sono capitati casi in cui delle persone si sono liberate da quei mali con la fuoruscita di lunghi e strani spilloni, di un materiale simile a plastica o legno flessibile, uscito dalle parti designate. Il più delle volte la liberazione avviene espellendo il materiale più vario: fili di cotone colorati, nastri, chiodi, fili di ferro attorcigliati. Meriterebbe tutto un discorso a parte la fattura confezionata sotto forma di legamento. In questi casi il materiale usato da transfert riceve particolari legature con capelli o con strisce di stoffa variamente colorata soprattutto bianco, nero, blu, rosso, a seconda dello scopo voluto. 161AD esempio: per colpire il figlio di una gestante, è stata legata, con ago e crine di cavallo, una bambola dal collo all'ombelico. Lo scopo era che il nascituro crescesse deforme, cioè non si sviluppasse in quella parte del corpo compresa dalla legatura. Di fatto l'inconveniente ci fu, ma assai meno grave di quello che si sarebbe voluto provocare. I legamenti riguardano soprattutto gli sviluppi delle varie parti del corpo, ma più spesso ancora lo sviluppo mentale: certuni soffrono di impedimenti allo studio, al lavoro, ad un comportamento normale, perché hanno subito dei legamenti al cervello. E i medici invano cercano di identificare e di curare il male. Accenno appena anche ad un altro fatto assai frequente. Spesso le fatture vengono comprovate da oggetti strani che si trovano nei cuscini e nei materassi. Qui non finirei più di raccontare i fatti di cui sono stato testimone e a cui non avrei mai creduto se non li avessi visti. Si trova di tutto: nastri colorati e annodati, ciocche di capelli strettamente annodate, corde piene di nodi, lana fittamente intrecciata da una forza sovrumana in forma di corona o di animali specie topi o di figure geometriche; grumi di sangue, pezzi di legno o di ferro, fili di ferro arrotolati, bambole cariche di segni o di trafitture ecc. Altre volte si formano improvvisamente fittissimi intrecci di capelli in donne o bambini. Tutte cose o fatti che non si spiegano senza l'intervento di una mano invisibile. 162 Altre volte capita che questi oggetti estranei non compaiono a prima vista, dopo aver aperto materassi o cuscini; ma poi, se si asperge con acqua esorcizzata o se si intromette una qualche immagine benedetta specie di un Crocifisso o della Madonna, allora sono comparsi gli oggetti più strani. Completerò l'argomento nelle pagine seguenti; ma prima desidero ripetere le raccomandazioni di P. La Grua, nell'opera citata. Anche se quanto ho scrìtto è frutto di esperienza diretta, non bisogna credere facilmente ai malefici, in particolare a quelli fatti attraverso la fattura. Si tratta sempre di casi rari. Un esame attento dei fatti tradisce molte volte cause psichiche, suggestioni, false paure, alla base degli inconvenienti che si lamentano. Aggiungo anche che spesso i malefici non raggiungono il loro scopo per vari motivi: perché Dio non lo permette; perché la persona colpita è ben protetta da una vita di preghiera e di unione con Dio; perché molti fattucchieri sono inabili, quando non sono dei semplici imbroglioni; perché il demonio stesso "mentitore fin dal principio" come lo bolla il Vangelo, inganna i suoi stessi seguaci. Sarebbe un gravissimo errore vivere col timore di ricevere malefìci. Mai la Bibbia ci dice di temere il demonio. Ci dice di resistergli, certi che lui fuggirà da noi Giacomo 4,7 ; ci dice di rimanere vigilanti contro i suoi assalti, stando saldi nella fede 1 Pietro 5,9. Abbiamo la grazia di Cristo, che ha sconfitto 163 Satana con la sua croce; abbiamo l'intercessione di Maria SS., nemica di Satana fin dall'iniziodell'umanità; abbiamo l'aiuto degli angeli e dei santi. Soprattutto abbiamo il sigillo della Trinità, che ci è stato impresso nel battesimo. Se viviamo in comunione con Dio, è il demonio con tutto l'inferno a tremare di fronte a noi. A meno che non siamo noi ad aprirgli la porta... Essendo il maleficio la forma più comune di influenza diabolica aggiungo qualche altro concetto che la pratica mi ha insegnato. A seconda dello scopo che si prefigge, il malefìcio può acquistare varie denominazioni. Può essere di divisione se è diretto a far sì che due sposi, due fidanzati, due amici si separino. Più volte mi è capitato il caso di fidanzati che si sono separati senza motivo, pur volendosi bene, e che non riuscivano più a riavvicinarsi; uno dei loro genitori, che era contrario a quel matrimonio, ha confessato di essere ricorso a un mago per farli separare. Può essere di innamoramento, se è diretto a far sì che due si sposino. Ho presente una ragazza che si era innamorata del fidanzato di una sua amica; dopo vani tentativi, è ricorsa ad un mago. I fidanzati si sono separati e quel giovane ha sposato la ragazza che ha ordinato il maleficio. Inutile dire che è stato un pessimo matrimonio; lo sposo non riusciva ad abbandonare la moglie, ma non l'ha mai amata e aveva la vaga impressione di essere stato costretto a sposarla. Altri malefici sono per la malattia, ossia perché 164 la persona designata sia sempre malata; altri sono per la distruzione i cosiddetti malefici a morte. Basta che la persona colpita si metta sotto la protezione della Chiesa, ossia basta che incominci a ricevere degli esorcismi o a pregare e far pregare intensamente perché la morte non possa attuarsi. Ho seguito molti di questi casi; come già abbiamo detto, il Signore è intervenuto anche miracolosamente, o almeno in forma che umanamente non si può spiegare, per salvare la vita di queste persone da pericoli mortali o, in modo particolare, da tentativi di suicidio. Quasi sempre preferirei dire: sempre, almeno nei molti casi che mi sono capitati ai malefici di una certa gravita è legata la vessazione diabolica o addirittura la possessione. Ecco perché è necessario l'esorcismo. Sono anche tremendi i malefici fatti per la distruzione di un'intera famiglia o, comunque, su tutta una famiglia. Il Rituale per prima cosa, al n. 8 delle norme, mette in guardia affinchè, in caso di malefìcio, la persona non venga indirizzata a maghi, o a streghe o ad altri, che non siano ministri della Chiesa; e che l'interessato non ricorra a nessuna forma di superstizione o ad altri mezzi illeciti. Che l'ammonimento sia necessario ce lo dice l'esperienza. I maghi sono molti mentre gli esorcisti sono pochissimi. E addirittura un esperto come mons. Corrado Balducci in tutti e tre i suoi libri consiglia, come rimedio al maleficio, il ricorso ad un mago, anche se si prevede che farà un altro 165 maleficio vedi ad esempio // diavolo, Piemme, pag. 326. È un errore imperdonabile in un autore tanto meritevole in altre parti dei suoi volumi. Ma l'ammonimento è particolarmente importante perché la tendenza a ricorrere a maghi, stregoni, santoni e simili è vecchia quanto il mondo. Il progresso culturale, scientifico, sociale, non ha minimamente influito su queste abitudini, che convivono tranquillamente col nostro "mondo del progresso". E ne sono coinvolti ugualmente tutti i ceti sociali, anche i più elevati culturalmente ingegneri, medici, insegnanti, uomini politici.... Quando poi il Rituale suggerisce quali domande si debbono fare al demonio, al n. 20 delle norme, si esorta l'esorcista a chiedere a quale causa è dovuta la presenza stessa del demonio in quel corpo, in particolare se dipende da un maleficio; in questo caso, se la persona è stata colpita mangiando o bevendo sostanze malefiche, l'esorcista deve comandare di vomitarle. Se invece è stato nascosto qualcosa di malefico fuori dal corpo, l'esorcista deve farsi indicare il luogo, cercare l'oggetto e bruciarlo. Sono utili indicazioni. In pratica, quando un maleficio è stato subito mangiando o bevendo qualcosa di fatturato, quasi sempre si verifica quel particolare male di stomaco a cui più volte abbiamo fatto cenno e che denota il bisogno di una liberazione o per via fisiologica o vomitando. Si deve allora consigliare l'uso orale di acqua166 benedetta, di olio e sale esorcizzati, per favorire la liberazione. È anche possibile che certi oggetti malèfici vengano espulsi in modo misterioso come già abbiamo detto: la persona, ad esempio, può notare d'improvviso un peso allo stomaco come se avesse un sasso, e poi trova un sasso per terra e quel male cessa. Così possono trovarsi fili colorati, cordicelle intrecciate, tante altre cose... Tutti questi oggetti vanno aspersi con acqua benedetta può provvedervi la persona stessa, vanno bruciati all'aperto e le ceneri, come pure gli oggetti di ferro o comunque non bruciabili, vanno buttati ove scorra acqua fiume, fognatura. Non nel gabinetto della propria abitazione; quando lo si è fatto sono spesso accaduti inconvenienti: intasamento di tutti i lavandini, allagamenti della casa... In molti casi gli strani oggetti trovati nei cuscini e nei materassi sono stati trovati non interrogando il demonio, ma dietro indicazione di carismatici o sensitivi di cui parleremo in seguito. Il rinvenimento è stato il motivo per cui ci si è accorti del maleficio e per cui si è fatto ricorso all'esorcista. Anche in questi casi occorre bruciare fuori casa cuscini e materassi, dopo averli aspersi con acqua benedetta; e le ceneri vanno gettate come si è detto sopra. È importante che la distruzione con il fuoco degli oggetti maleficiati sia fatta pregando. Specie quando si tratta di fatture scoperte per caso o dietro indicazione del demonio, non si può agire 167 alla leggera. Per mia istruzione P. Candido mi raccontò un suo "errore di gioventù", ossia una leggerezza che commise nei primi anni in cui era esorcista. Stava allora esorcizzando una ragazza, insieme ad un altro padre Passionista autorizzato come lui dal vescovo. Interrogando il demonio, vennero a sapere che a quella ragazza era stata fatta una fattura. Si fecero indicare di che cosa si trattava: una scatoletta di legno, lunga circa un palmo di mano. Si fecero dire dove era stata nascosta: si trovava sepolta a un metro di profondità, accanto ad un certo albero, di cui si fecero indicare l'esatta posizione. Pieni di zelo, armati di zappae badile, andarono a scavare nel luogo indicato. Trovarono la scatoletta di legno, così come era stata indicata; l'apersero ed esaminarono il contenuto: una figura oscena in mezzo ad altre cianfrusaglie. Subito, aiutandosi con dell'alcool, provvidero a bruciare il tutto con ogni cura, in modo che rimanesse solo un mucchietto di cenere. Ma non provvidero alla benedizione prima di bruciare quegli oggetti; omisero di pregare ininterrottamente durante la bruciatura invocando la protezione del sangue di Gesù; avevano ripetutamente toccato quegli oggetti senza provvedere a lavarsi subito le mani con acqua benedetta. La conclusione fu che P. Candido dovette stare per tre mesi a letto a causa di fortis simi dolori di stomaco; tali dolori si protrassero con una certa forza per una decina d'anni e ogni 168 tanto si rifecero sentire anche in tutti gli anni seguenti. Una dura lezione; utile a me e a quanti si dovessero trovare in situazioni analoghe. Chiesi anche a P. Candido se, dopo tutta quella fatica e quella sofferenza, la giovane fosse stata liberata. No, non ebbe alcun vantaggio. Questo ci dice che le fatture alle volte compiono tutto il loro effetto sulle persone nel momento in cui vengono completate; trovarle e distruggerle non serve a niente. Mi sono capitati vari di questi casi in cui tra il maleficio e il rinvenimento della fattura erano trascorsi molti anni; la fattura aveva già esaurito il suo compito malefico; quando è stata trovata e distrutta era già inefficace e la sua distruzione non ha apportato alcun beneficio alla persona colpita. Hanno poi giovato gli esorcismi, le preghiere, i sacramenti... In altri casi bruciare la fattura interrompe il maleficio. Ne ho avuto esempi in casi di "fatture a morte" per putrefazione, in cui era stata sepolta della carne maleficiata, che è stata scoperta e distrutta prima che giungesse a putrefarsi. Altre volte vengono sepolti vivi, anche se con del vuoto intorno, degli animali, specie rospi. Anche in questo caso il loro rinvenimento prima della loro morte può interrompere il maleficio. Ma i rimedi principali restano gli esorcismi, la preghiera, i sacramenti, i sacramentaliNon si insisterà mai abbastanza su quanto sia importante ricorrere ai mezzi di Dio e non a maghi, anche se si ha l'impressione che i mezzi 169 di Dio siano lenti ad agire. Il Signore ci ha dato la forza del suo nome, la potenza della preghiera sia personale sia comunitaria, l'intercessione della Chiesa. Il ricorso ai maghi, a chi maschera il proprio operato sotto il nome equivoco di magia bianca che è sempre un ricorso al demonio, come chiunque fa un altro maleficio per togliere un maleficio già fatto, non può che aggravare il male. Il Vangelo ci parla di un demonio che esce da un'anima per ritornarvi in seguito con altri sette demoni, peggiori di lui Matteo 12,43 45. È quello che accade col ricorso ai maghi. Ne diamo tre esempi significativi, che ho riscontrato varie volte. Primo esempio. Uno incomincia ad avvertire dolori fisici. Prova vari medici e medicine, ma il dolore aumenta anziché scomparire; non se ne scopre la causa. Va allora da un mago, o da un cartomante dedito alla magia e si sente dire: "Lei ha una fattura. Se vuole gliela tolgo. M'accontento di un milione". Quello prima ci pensa e poi si decide e paga. Magari gli viene chiesta la foto, un indumento intimo, una ciocca di capelli. Dopo un po' di giorni la persona si sente del tutto guarita ed è ben lieta di come ha speso quel milione. È il demonio che se n'è andato. Dopo un anno incominciano a riaffiorare i soliti disturbi. Il poveraccio riprende la trafila dai medici, ma le medicine si dimostrano impotenti, mentre il male aumenta sempre di più. È il demonio che è ritornato con altri sette peggiori di lui. Al colmo 170 della sopportazione il sofferente pensa: "Quel mago mi ha fatto pagare un milione, ma il male me lo aveva tolto"; e così torna da lui senza rendersi conto che è stato proprio lui a causargli il male aggravato. E si sente dire: "Questa volta le hanno fatto una fattura assai più grossa. Se vuole gliela tolgo e a lei chiedo solo cinque milioni,a un altro chiederei il doppio". Così si riprende da capo. Se poi la vittima va finalmente ad affidarsi a un esorcista, oltre al piccolo male iniziale, occorre liberarlo dal grosso male provocato dal mago. Secondo esempio. Tutto come sopra. Il malato paga, viene guarito dal mago e resta guarito. Ma in compenso il suo male passa alla moglie, ai figli, ai genitori, ai fratelli. Per cui il danno resta ugualmente moltiplicato anche sotto forma di ostinato ateismo, di una vita di peccato, di incidenti d'auto, di infortuni, depressioni.... Terzo esempio. Anche qui, tutto come sopra. La persona resta guarita dal mago e la guarigione perdura. Ma quel male era stato permesso da Dio perché quella persona espiasse i suoi peccati, perché ritornasse ad una vita di preghiera e di frequenza alla Chiesa e ai sacramenti. Lo scopo di quel male era di ottenere grandi frutti spirituali per la salvezza di quell'anima. Con la guarigione operata per intervento del demonio, che conosceva bene questi fini, lo scopo buono legato a quel male è andato in fumo. 171 Dobbiamo avere chiaro in mente che Dio permette il male per ricavarne il bene; permette la croce perché solo attraverso essa giungiamo al CIELO. Questa verità è evidente, ad esempio, nelle persone rivestite di particolari carismi che spesso sono colpite da sofferenze, per la guarigione dalle quali non si deve pregare. Tutti ricordano P. Pio, che per 50 anni ha sopportato il dolore lancinante delle cinque stimmate; ma nessuno ha pensato di pregare il Signore che gliele togliesse: era troppo chiaro che quella era opera di Dio, per grandi fini spirituali. Il demonio è fino; ben volentieri avrebbe voluto che P. Pio non avesse impressi nella carne i segni della passione! Naturalmente è diverso il caso se è il demonio a provocare le stimmate e a suscitare falsi mistici. 172 QUALCOSA DI PIÙ SULLA MAGIA È un argomento vastissimo, trattato in tanti volumi da occupare una biblioteca e la cui pratica si trova in tutta la storia umana e presso tutti i popoli. Pure oggi sono molti quelli che cadono nei tranelli dellamagia. Anche tanti sacerdoti ne sottovalutano i pericoli: fiduciosi, giustamente, nella potenza salvifica di Cristo che si è sacrificato per liberarci dai lacci di Satana, non tengono in considerazione che mai il Signore ci ha detto di sottovalutarne la potenza, mai ha detto di sfidare il demonio o di cessare di combatterlo. Ha dato invece il potere di cacciarlo e ha parlato della lotta incessante con esso, che ci passa al vaglio Gesù stesso si è sottoposto alle tentazioni del maligno ; ci ha detto chiaro che non si può servire due padroni. La Bibbia ci stupisce per la frequenza con cui parla contro la magia e i maghi, sia nell'Antico sia nel Nuovo Testamento. Così ci mette in guardia; perché uno dei modi più comuni che il demonio usa per legare a sé l'uomo e per abbru tirlo è la magia, la superstizione, tutto ciò che 173 rende a Satana un culto diretto o indiretto. Gli operatori di magia credono di poter manipolare forze superiori, che in realtà li asserviscono. Gli stregoni si credono padroni del bene e del male. Gli spiritisti e i medium si prodigano nell'invocazione degli spiriti superiori o degli spiriti dei defunti; in realtà si sono consegnati corpo e anima a forze demoniache, senza neppure rendersene conto, dalle quali sono usati sempre per un fine distruttivo, anche se tale fine non emerge subito. L'uomo staccato da Dio è povero e infelice; non riesce a comprendere il significato della vita e tanto meno quello delle difficoltà, del dolore, della morte. Desidera la felicità come la propone il mondo: ricchezza, potere, benessere, amore, piacere, ammirazione... E pare che il demonio gli dica: "Ti darò tutto questo, perché è in mio potere e lo do a chi voglio, se tu ti prostri davanti a me " Luca 4, 6 7. Ecco allora giovani e vecchi, donne, operai, professionisti, politici, attori, curiosi, in cerca della "verità" sul loro futuro. E una folla che ne trova pronta un'altra: maghi, indovini, astrologi, cartomanti, pranoterapeuti, sensitivi o veggenti di vario tipo. Costoro vengono avvicinati per caso, o per speranza,o per disperazione, o per prova; alcuni ne restano colpiti, altri legati, altri ancora entrano nei circoli chiusi delle sètte. Ma cosa c'è dietro tutto questo? Gli ignari pensano che sia solo superstizione, curiosità, finzione, frode; infatti c'è legato un grosso giro d'affari. 174 Ma nella maggioranza dei casi la realtà è un'altra. La magia non è soltanto una vana credenza, un qualcosa privo di ogni fondamento. È un ricorso alle forze demoniache per influenzare il corso degli eventi e per influire sugli altri a proprio vantaggio. Questa forma deviata di religiosità, che era tipica dei popoli primitivi, si è prolungata nel tempo e convive con le varie religioni in tutti i Paesi. Anche se in forme diverse, il risultato è identico: allontanare l'uomo da Dio e portarlo al peccato, alla morte interiore. La magia è di due specie: imitativa e contagiosa. La magia imitativa si basa sul criterio della somiglianza nella forma e nel procedimento, fondandosi sul principio che ogni simile genera un suo simile. Un pupazzo rappresenterà la persona che si vuole colpire e, dopo le opportune "preghiere di rito", conficcando degli aghi nel corpo del fantoccio, si colpirà la persona che il fantoccio rappresenta: questa avrà dolori o malattie nei punti del corpo attraversati dagli aghi nel pupazzo. La magia contagiosa si basa sul principio del contatto fisico, o contagio. Per influire su una persona, il mago ha bisogno dì qualcosa che le appartiene: capelli, unghie, peli, vestiti; anche una fotografia, meglio se a figura intera, ma sempre a volto scoperto. Una parte sta per il tutto; ciò che viene fatto a quella parte influirà su tutto l'individuo. Il mago svolgerà il suo lavoro con appropriate formule o rituali, in tempi determinati dell'anno e del giorno, con l'intervento 175 degli spiriti che egli invoca per rendere efficace la sua opera. Abbiamo trattato questi argomenti parlando delle fatture; ma la magìa abbraccia un campo assai più vasto delle semplici fatture, e più vasto del maleficio. In uno dei rituali di iniziazione alla magia nera, usati dai maghi dell'isola di Capo Verde, si afferma che il prescelto si troverà davanti, a un certo punto del rito, uno specchio in cui gli apparirà Satana perdargli "i poteri", mettendogli in mano le armi che dovrà usare. Le armi che il cristiano ha, contro il "Icone ruggente", sono la verità, la giustizia, la fede, la spada a doppio taglio della Parola di Dio. 11 mago invece avrà una spada vera e propria per colpire gli uomini; avrà poteri di distruzione, di maledizione, di veggenza, di preveggenza, di sdoppiamento, di guarigione ed altri ancora, secondo il male che è capace di fare, secondo come riuscirà ad ostacolare i piani di Dio, e secondo quello che è in grado di offrire al demonio: oltre se stesso, può offrire i suoi figli e anche altre persone, più o meno ignare, che a lui si rivolgono. 11 risultato per la vittima è che, come minimo, acquisterà una terribile avversione a tutto ciò che è sacro preghiere, chiese, immagini sacre..., con l'aggiunta di altri mali, molto variabili. Questo può accadere anche a chi ha commissionato il lavoro al mago, una volta offerto il "sacrificio", rappresentato da un'offerta, anchE molto piccola, e consegnate le cose richieste 176 magari rispettando certe regole suggerite: giro di sette chiese, candele da accendere in un certo modo, polveri da spargere, oggetti da portare addosso o da mettere addosso a qualche altro, e così via. In questo modo si contrae col demonio un legame più o meno pesante, con cattive conseguenze per l'anima e per il corpo. Molte volte sono venute da me mamme che in precedenza avevano portato i loro bambini da maghi, e avevano fatto portare loro addosso certe cose che, per gli inesperti potevano sembrare cianfrusaglie, ma che, per le conseguenze malefiche, si erano rivelate dei veri malefici. Se ci si colloca sul terreno del nemico si cade in suo potere, anche se si è agito "in buona fede" e solo la potente mano di Dio può liberare dai legami contratti. Le operazioni della cosiddetta alta magia vengono per lo più classificate in sacralizzazioni, consacrazioni, benedizioni, destituzioni, scomuniche, maledizioni. Si intende così trasformare gli oggetti o le persone in "simboli sacri" sacri a Satana, naturalmente. Il materiale magico viene "magnetizzato" in determinati momenti, che sono oggetto dell'astrologia magica. Ogni mago porta su di sé, o prepara per altri, dei "pentacoli", o "pantacoli" dal greco panta klea; in genere si tratta di medaglie i cui simboli sono "catalizzatori di energie". Essi hanno, secondo il mago, una particolare forza celeste. Altra cosa sono i