Capitolo quarto La meditazione: Chiave per ricevere la verità

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MARIOCAPALBO
00venerdì 3 febbraio 2012 09:43

la crescita spirituale

Capitolo quarto

 

 

La meditazione: Chiave per ricevere la verità

 

 

            Oggi, in un momento in cui sono balzate alla luce forme di meditazione religiosa, per i cristiani sarebbe facile sorvolare sull'incredibile valore della vera meditazione. È importante capire il concetto biblico di meditazione, poiché esso influisce tanto chiaramente sulla nostra capacità di studiare, conoscere ed agire sulla Parola di Dio.

            Nei miei anni di ministero ho incontrato centinaia, ed anche migliaia di cristiani: pochi avevano sperimentato la vittoria di Dio nella loro vita; hanno sempre lottato per essere felici e realizzati, ma non sono mai riusciti a raggiungere questi scopi. Un volta anch'io mi trovavo in quelle stesse condizioni, e combattevo quasi senza la speranza di giungere a fare qualcosa che avesse un vero valore. Pur sapendo che nella vita cristiana c'era qualcosa di più degli alti e bassi che di continuo sperimentavo, non sapevo come cambiare.

 

            Poi Dio ha fatto irruzione nei miei pensieri, mi ha aiutato a capire l'assoluta importanza della Sua Parola e del Suo messaggio. Ho imparato ad accettare una nuova serie di idee e di valori, ad agire su principi totalmente diversi. Ho potuto cominciare a fare dei cambiamenti perché sono arrivato a capire l'incredibile forza e valore nascosti nella Parola di Dio.

            Quasi ogni cristiano ora direbbe: "È ovvio: io rispetto e do valore alla Parola di Dio. La Bibbia è il libro più grande".             Ma se guardiamo da vicino la vita di molte di queste persone, possiamo vedere che la parola di Dio per loro ha fatto poco, in paragone a quanto potrebbe fare.

 

Una chiave verso il successo: la meditazione della Parola di Dio

 

            Com'è possibile ricevere dei vantaggi - per la vita di ogni giorno - dalla potenza della Parola di Dio? Quanto vi ho detto può aiutarvi ad avvicinarvi alla Scrittura nel modo giusto. Potete imparare ad aver fame della Sua Parola e a coltivare un'amicizia intima con il Signore mediante la conoscenza della Sua Parola. Ora possiamo passare a considerare un principio importante, ma spesso trascurato: abbiamo bisogno di meditare sulla Parola di Dio.

            Ogni persona che appartenga a Dio sa quanto sia importante meditare sulla verità che Dio ci ha rivelato. Queste persone si rendono conto che la Parola di Dio le trasforma non appena viene accolta nelle profondità del loro spirito. La stessa Bibbia contiene le migliori illustrazioni possibili per insegnarci questo principio.

            Dopo la morte di Mosè e la nomina di Giosuè al suo posto, Dio rivelò a questi la chiave per il successo:

 

"Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma dovrai meditarlo giorno e notte, perché tu posa cercare di agire secondo quanto vi è scritto; poiché allora tu porterai a buon fine le tue imprese e avrai successo" (Giosuè 1,8).

           

            Giosuè è riuscito nelle sue imprese proprio perché aveva imparato a meditare la Parola di Dio giorno e notte. Dio gli aveva promesso due cose, se avesse seguito le Sue istruzioni. Giosuè sarebbe stato capace di conoscere e fare tutto ciò che era scritto nella Legge, e avrebbe avuto prosperità e successo proprio per quello che aveva imparato. Meditare sulla Parola di Dio è una chiave per sperimentare la prosperità e il successo nell'eseguire qualsiasi compito che Dio ci abbia affidato. La meditazione ci prepara ad agire per sperimentare la verità e i concetti sui quali abbiamo meditato; è un passo importante per trasformare la conoscenza in esperienza.

 

Giorno e notte

 

            Possiamo definire la meditazione come un pensiero profondo, continuato, una riflessione, una ruminazione.

            Meditazione è più che leggere superficialmente qualcosa o permettere ad un pensiero di attraversare pigramente la nostra mente. Quando meditiamo, qualcosa che abbiamo letto nella Bibbia ci s'imprimerà nella mente. Mentre tratteniamo quei pensieri nella mente, dovremmo chiedere a Dio cosa ci sta dicendo. Ogni volta comprenderemo più a fondo. Non dovremmo aver fretta di passare ad un altro pensiero. Gradualmente, talvolta anche dopo qualche giorno, si stabilirà nel nostro spirito una comprensione più profonda della Parola di Dio, ed essa scoppierà, diventando vita in noi, oppure modificherà tranquillamente il nostro modo di pensare. Quando praticheremo di continuo la meditazione, la Parola di Dio si aprirà la strada nelle parti più profonde del nostro essere, per trasformare i nostri pensieri e le nostre idee.

 

            Dio indicò a Giosuè la frequenza con cui dovrebbe aver luogo questa meditazione. Ha detto: giorno e notte. Anche Davide dichiarò una cosa simile quando disse:

"Benedetto colui che non cammina secondo il consiglio dei malvagi, che non indugia sulla via dei peccati, e non siede in compagnia degli stolti! Ma si compiace della Legge del Signore, e la Sua Legge medita giorno e notte" (Salmo 1, 1-2).

 

            Quale effetto avrà su di noi questa meditazione costante della verità di Dio? Davide ci dice che colui che medita sulla Parola di Dio:

"sarà come un albero piantato sulla riva del fiume, che produce il frutto alla sua stagione e le sue foglie non si seccheranno; e riuscirà in tutto quello che farà" (Salmo 1,3).

 

Davide parla del proprio zelo per la Parola di Dio:

"Quanto amo la Tua Legge! È la mia meditazione per tutto il giorno… Sono più saggio di tutti i miei maestri, perché medito i Tuoi insegnamenti" (Salmo 119, 97; 99).

 

            Meditare sulla Parola di Dio ci porta a comprenderla, e non solo intellettualmente. La Parola di Dio non deve solo entrare nella nostra mente per essere capita come una semplice informazione. Essa deve portarci a pensare e ad agire nello stesso modo di Dio.

 

Ci stimola sempre

 

            È chiaro che Paolo aveva capito veramente la potenza della meditazione quando disse a Timoteo:

"Medita su queste cose, dedicati completamente ad esse perché tutti vedano il tuo progresso" (1 Tm 4,15).

 

            In pratica diceva: "Medita con cura su quanto lo Spirito Santo mi ha dato di dirti, ed i risultati di prosperità, benedizioni e benefici spirituali saranno evidenti e tutti potranno vederli".

            Paolo aveva capito il valore della meditazione sulla Parola di Dio, su quella Parola che permeava il suo pensiero. Per lui la meditazione non era una pratica meccanica. Probabilmente non avremmo mai sentito dire da Paolo: "Oggi devo meditare su questi tre versetti. Bene, poiché è troppo tardi, mediterò su sei versetti domani per rifarmi di quanto ho perduto".

            Per questo grande maestro la meditazione era assai più di una routine. La sua pratica nel meditare la verità di Dio gli derivava da un profondo desiderio interiore di conoscere la mente di Dio e di capire se Sue vie.

"Ho subìto la perdita di ogni cosa, ha detto Paolo, per poter guadagnare Cristo" (Fil 3,8).

 

            Per il suo desiderio di conoscere il Signore, Paolo rinunciò ai possessi materiali, allo status sociale e, cosa ancor più difficile, alle sue idee, convinzioni e princìpi.

            In cambio ha ricevuto le idee, i concetti e i pensieri della stessa mente di Dio. Come? Ha preso la Parola di Dio (a quell'epoca il Vecchio Testamento e gli insegnamenti di Gesù) e se l'è fatta penetrare nel cuore attraverso la meditazione. La Parola di Dio costituiva uno stimolo costante nella sua mente.

            Paolo si rese conto che tutto ciò che per lui aveva un valore e tutte le sue idee e i suoi traguardi passati non valevano niente in confronto al fatto di avere la conoscenza sublime di Dio. Se considerate attentamente gli scritti di Paolo vedrete quanto essi siano pieni della saggezza e delle idee del Vecchio Testamento. Non che lo avesse semplicemente imparato a memoria: ne aveva compresi a fondo i princìpi. Egli guardava oltre la superficie della Legge e ne vedeva lo scopo, guardava oltre le intricate cerimonie del sacrificio del sangue, e vi scorgeva il modello del sacrificio eterno. Paolo non studiava per il gusto di avere poi una conoscenza. Il suo desiderio struggente era quello di conoscere il Signore e le Sue vie.

 

Una riflessione attenta

 

Uno dei modi più importanti in cui Dio influenza il nostro modo di pensare è attraverso la meditazione. Non precipitatevi affrettatamente per le pagine della Bibbia, ma cominciate invece a meditare e a riflettere sulla Parola di Dio.

Se riuscirete a scoprire come meditare sulla Parola di Dio, scoprirete che il vostro modo attuale di pensare ed agire verrà trasformato. Ma potrete imparare solo agendo, facendo una pratica continua.

Una volta compreso il valore di questa pratica, e non appena vi aprirete ai pensieri e alle vie di Dio, capirete perché Dio disse a Giosuè: "Mediterai su di essa giorno e notte" (Giosuè 1,8).

 

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